ARBITRO AGGREDITO
(ANSA) - Un arbitro diciannovenne è stato preso a pugni in faccia da un calciatore diciassettenne al termine della partita giocata ieri tra Gs Vertovese, squadra bergamasca, e ColicoDerviese, della provincia di Lecco, valida per il campionato regionale categoria Allievi Under 17. Al termine dell'incontro, come riferiscono i quotidiani locali, giocato sul campo di Rovetta, nel Bergamasco e conclusa con un pareggio 1-1, mentre i giocatori rientravano negli spogliatoi, l'atleta della ColicoDerviese si è avvicinato all'arbitro e sembra che gli abbia rivolto un insulto.
arbitro aggredito
Il direttore di gara avrebbe espulso il giocatore che ha reagito aggredendolo con diversi pugni in faccia. L'arbitro ha riportato una frattura incompleta del setto nasale. La prognosi è di 15 giorni. Dopo l'aggressione, sul posto sono intervenuti i carabinieri di Clusone e l'ambulanza della Croce Blu di Gromo. La società Us Rovetta e la Gs Vertovese si sono espresse sui social: "L'Us Rovetta in qualità di società ospitante e la Gs Vertovese, prendono le distanze e si dissociano con forza dal grave episodio occorso al termine della partita Vertovese-ColicoDerviese esprimendo la propria vicinanza all'arbitro e augurandogli una pronta guarigione".
arbitro
"Dopo gli ultimi episodi sempre su campi di settori giovanili, speriamo che la federazione prenda provvedimenti seri. Siamo molto preoccupati - ha commentato il direttore sportivo del settore giovanile della Vertovese, Paolo Masserini -. La nostra società affronta seriamente il tema del comportamento nel campo e fuori dal campo per ragazzi e adulti". Decisa anche la condanna della società ColicoDerviese.
arbitro
"Non ero presente - spiega il presidente Ernesto Maglia - ma, da quanto mi ha raccontato il dirigente responsabile della squadra, mentre le due squadre rientravano negli spogliatoi il nostro ragazzo è andato a dire qualcosa di troppo all'arbitro che lo ha espulso e lui ha reagito prendendolo a schiaffoni. Non possiamo che condannare il comportamento del nostro giocatore, perché come società portiamo avanti un progetto di crescita sportiva e soprattutto umana di tutti i nostri tesserati che è ben distante da questo tipo di situazioni".