Paolo Bricco e Domenico Palmiotti per www.ilsole24ore.com
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Su Taranto sta per esplodere la bomba. Arcelor Mittal restituisce l'Ilva allo Stato italiano. A un anno dall'arrivo a Taranto, sarebbe imminente la consegna delle lettere di Arcelor Mittal all'Amministrazione Straordinaria e ai sindacati. A quanto apprende Il Sole 24 Ore da fonti romane vicine al dossier, nelle prossime ore verrebbe comunicata la volontà di rescindere il contratto con cui il principale gruppo siderurgico ha un anno fa ha acquisito in prima istanza l'affitto dell'impresa che, oltre all'acciaieria di Taranto, ha anche gli insediamenti di Novi Ligure e di Cornigliano.
stefano patuanelli
La ragione dell'invio delle lettere sia all'Amministrazione Straordinaria sia ai sindacati è di natura squisitamente tecnica: alla prima perché i diritti di proprietà dell'Ilva sono ancora in capo ad essa, dato che il contratto attuale è di affitto e si sarebbe trasformato in una cessione effettiva di proprietà soltanto il 1 maggio 2021; ai secondi perché gli oltre 10mila dipendenti dell'Ilva hanno in questo momento un contratto a tempo determinato con Arcelor Mittal, che sarebbe stato convertito in un contratto a tempo indeterminato soltanto con l'avvenuta acquisizione.
Qual è la natura di questa scelta? Una uscita definitiva dall'operazione? Oppure una, scioccante, prima mossa negoziale? In ogni caso, se nelle prossime ore verrà confermato l'invio delle lettere, si tratterebbe di una vera e propria bomba su Taranto e sulla sua comunità, sull'Italia e sulla sua manifattura.
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