francesco greco
CHAT PALAMARA: COMMISSIONE CSM, SI ARCHIVI PROCURATORE MILANO
(ANSA) - Non ha compiuto "un'impropria interferenza" nelle nomine di 6 procuratori aggiunti che il Csm decise nel 2017 il procuratore di Milano Francesco Greco. Con questa motivazione la Prima Commissione del Csm ha proposto al plenum di archiviare il fascicolo sul capo dei pm milanesi, proposta che sarà discussa domani dall'assemblea plenaria.
Il fascicolo su Greco è uno dei tantissimi che sono stati aperti al Csm sulla base delle chat di Luca Palamara con un centinaio di magistrati contenute nel suo telefonino e trasmesse dalla procura di Perugia, che ha messo sotto procedimento penale l'ex presidente dell'Anm.
luca palamara al csm
Secondo i consiglieri sulle nomine degli aggiunti di Milano "è emerso sicuramente" che vi furono interlocuzioni tra i consiglieri del Csm dell'epoca, "Nicola Clivio e Palamara, e il dott. Greco, ma tali interlocuzioni furono attivate dagli stessi consiglieri e non si risolsero in alcuna segnalazione o promozione di specifici nominativi da parte del dottor Greco, quanto in una generale consultazione sulle problematiche dell'ufficio e sulle professionalità richieste per la miglior gestione del medesimo".
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Pertanto "non risultano condotte suscettibili di incidere sull'imparzialità ed indipendenza" del procuratore di Milano " neanche sotto il profilo dell'immagine, nella sede oggi occupata". Di qui la conclusione che "non vi sono provvedimenti da adottare" nei suoi confronti.
CHAT PALAMARA:COMMISSIONE CSM, ARCHIVIARE SU CAFIERO DE RAHO
(ANSA) - La Prima del Csm ha proposto al plenum di chiudere con l'archiviazione il fascicolo che era stato aperto sul procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, sulla base delle chat dell'ex presidente dell'Anm Luca Palamara. Le chat scambiate da Cafiero De Raho con Palamara in occasione dell'assegnazione di due incarichi direttivi per i quali lui stesso concorreva -quelli di procuratore di Napoli e di procuratore nazionale antimafia che poi gli venne attribuito - non hanno determinato un "appannamento" della sua "credibilità, professionale e personale", hanno stabilito i consiglieri , notando che il procuratore "ha svolto sino ad oggi le proprie funzioni con piena indipendenza e imparzialità".
luca palamara ospite di giletti
Conclusioni su cui ha pesato la considerazione che quelle chat sono "prive di qualsivoglia considerazione denigratoria degli altri aspiranti o di riferimenti ad ingerenze nelle scelte consiliari in relazione ad appartenenze associative".
Al vaglio della Commissione anche alcune chat scambiate tra Palamara e Cesare Sirignano- all'epoca in servizio alla procura nazionale antimafia e poi trasferito d'ufficio dal Csm. sul decreto con cui Cafiero De Raho aveva disposto, dopo un'intervista in tv, l'allontanamento dal pool Stragi della stessa procura di Nino Di Matteo, oggi consigliere del Csm. Il provvedimento venne in seguito revocato.
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Per i consiglieri "non emerge che le scelte del Procuratore siano state dettate da impropri accordi con il dott. Palamara, con il quale non risultano conversazioni sul punto, nonostante questi fosse sottoposto in quel periodo ad intercettazione telefonica e ambientale, o con il dr. Sirignano, appartenente allo stesso ufficio". Di qui la proposta al plenum di archiviare la posizione di Cafiero De Raho.
CHAT PALAMARA: SANTALUCIA (ANM), INDIGNATO DA ACCUSE 101
(ANSA) - "Esprimo forte indignazione per le gratuite e infondate accuse, gravemente offensive anche della mia professionalità e credibilità personale, che mi vengono mosse da quattro componenti del Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati di cui sono presidente".
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Lo afferma in una nota il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia, riferendosi ai 4 eletti di Articolo 101 che ieri hanno chiesto le sue dimissioni, accusandolo di aver voluto "insabbiare" le questioni generali poste "dal disvelamento delle chat di Palamara".
"Il mio comportamento è stato sempre ispirato al massimo rispetto dello Statuto dell'Associazione, delle leggi, degli atti normativi sovranazionali, delle indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali, oltre che della piena autonomia del Collegio dei probiviri e del suo lavoro-sostiene Santalucia- Grazie al mio impegno, in linea con quello della Giunta esecutiva precedente, il Collegio dei probiviri è stato posto nelle migliori condizioni per operare". "Nessun altro commento intendo riservare alle scomposte accuse dei quattro componenti del Comitato direttivo centrale, le cui richieste ho già motivatamente riscontrato" conclude il presidente dell'Anm.
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