CASETTA BIANCA - ALLE PRIMARIE IN IOWA A SORPRESA VINCE KERRY, CROLLA DEAN (TERZO) E SI PIAZZA AL SECONDO POSTO L'OSCURO SENATORE EDWARDS. MA È SOLO L'INIZIO.
È solo il primo di una lunga serie di round, ma non è andata come molti si aspettavano, e soprattutto non è andata come sperava lui, Howard Dean, dato sì in discesa nei sondaggi delle ultime settimane, ma non tanto da scivolare al terzo posto con un misero 18%; più che doppiato nei consensi dal senatore John Kerry, e staccato con un sonoro 32% dalla vera sorpresa di questa prima consultazione: il giovane senatore del North Carolina, John Edwards. Ultimo dei quattro candidati democratici che si sono battuti in Iowa è Dick Gephardt, che ha annunciato il ritiro dalla corsa.
Ma il gioco comincerà a farsi duro il 27 gennaio, quando lo stato del New Hampshire ospiterà il secondo turno, al quale parteciperanno anche i candidati che hanno dato forfait ieri: il reverendo Al Sharpton, Dennis Kucinich, Joe Lieberman e ovviamente Wesley Clark.
Il dato più rilevante è che i due vincitori in Iowa, sono proprio i due candidati meno forti sul piano economico. Da un lato quindi potrebbe rivelarsi meno importante la massa di denaro che l'organizzazione dietro Dean (vero asso pigliatutto in questi mesi) è riuscita a raccogliere, anche grazie a tecniche innovative e l'uso di internet; dall'altro, l'ex Governatore del Vermont è potuto uscire con tono di sfida davanti ai suoi sostenitori, ammettere la sconfitta, ma dichiararsi allo stesso tempo pronto per rimontare lo svantaggio, a cominciare proprio dalla prossima settimana. Il candidato preferito da Al Gore ha accusato i suoi rivali di essersi alleati per attaccarlo con cinismo, visti gli ottimi risultati che stava ottenendo nei sondaggi. Una strategia che ovviamente ha dato i suoi frutti.
Dal mese di febbraio si entra nel vivo della competizione grazie ad una sequenza ravvicinatissima di appuntamenti elettorali: si parte con la South Carolina, poi New Mexico, Arizona, Oklahoma, Missouri, Delaware e North Dakota. Il calendario così ravvicinato è stato deciso nella speranza di avere un candidato da presentare agli elettori per la metà di marzo.
Perché ora sono sette, ma dovrà restarne solo uno.
Dagospia 20 Gennaio 2004
Ma il gioco comincerà a farsi duro il 27 gennaio, quando lo stato del New Hampshire ospiterà il secondo turno, al quale parteciperanno anche i candidati che hanno dato forfait ieri: il reverendo Al Sharpton, Dennis Kucinich, Joe Lieberman e ovviamente Wesley Clark.
Il dato più rilevante è che i due vincitori in Iowa, sono proprio i due candidati meno forti sul piano economico. Da un lato quindi potrebbe rivelarsi meno importante la massa di denaro che l'organizzazione dietro Dean (vero asso pigliatutto in questi mesi) è riuscita a raccogliere, anche grazie a tecniche innovative e l'uso di internet; dall'altro, l'ex Governatore del Vermont è potuto uscire con tono di sfida davanti ai suoi sostenitori, ammettere la sconfitta, ma dichiararsi allo stesso tempo pronto per rimontare lo svantaggio, a cominciare proprio dalla prossima settimana. Il candidato preferito da Al Gore ha accusato i suoi rivali di essersi alleati per attaccarlo con cinismo, visti gli ottimi risultati che stava ottenendo nei sondaggi. Una strategia che ovviamente ha dato i suoi frutti.
Dal mese di febbraio si entra nel vivo della competizione grazie ad una sequenza ravvicinatissima di appuntamenti elettorali: si parte con la South Carolina, poi New Mexico, Arizona, Oklahoma, Missouri, Delaware e North Dakota. Il calendario così ravvicinato è stato deciso nella speranza di avere un candidato da presentare agli elettori per la metà di marzo.
Perché ora sono sette, ma dovrà restarne solo uno.
Dagospia 20 Gennaio 2004