MEDIA & RI-MEDIA - ZAPATERO E LA TV - "EUROPA" CON COLOMBO, VELARDI CON I RUSSI - LA RAI E L'OSSERVATORIO - TRICICLO A TRE PIAZZE - UN VICE PER BECHIS - DE RITA E L'MPOVERIMENTO.
Dario Di Vico per il Corriere della sera
1 - Subito dopo il successo elettorale, in polemica con l'uso che della tv pubblica aveva fatto il governo uscente, Luís Rodriguez Zapatero ha promesso di riformare il rapporto tra esecutivo e media. Il primo provvedimento al quale sta lavorando il team degli esperti che affianca il leader del Psoe è quello di cambiare il sistema di designazione dei vertici della Rtve, la tv di Stato. Il direttore generale, che gode dei pieni poteri fino ad ora, viene nominato direttamente dal governo, Zapatero conta invece di farlo indicare dal Parlamento.
2 - VELARDOV. Nel derby dei quotidiani della sinistra che vede ormai impegnati da giorni L'Unità e Il Riformista, da che parte si è schierato l'arbitro, ovvero Europa, il quotidiano della Margherita? A sorpresa con un corsivo in prima pagina ha preso le difese di Furio Colombo accusando i responsabili del giornale arancione di soffrire di «sindrome depressiva aggravata da mania suicida».
La cosa non sembra aver turbato l'editore del Riformista, Claudio Velardi, che proprio in questi giorni ha deciso di sbarcare in Russia. La sua società di lobbying, Reti, aprirà a breve una sede a Mosca.
3 - PAVIA O MORTE. A qualche settimana dall'inizio della campagna elettorale per le Europee scade (il 31 marzo) il contratto dell'Osservatorio di Pavia che fornisce alla Rai i dati sulla presenza dei politici in tv. Nulla di certo si sa sugli orientamenti del direttore generale Flavio Cattaneo. In un primo tempo era circolata la voce che la Rai volesse autocertificarsi abolendo così una tradizione di outsourcing inaugurata nel '94 da Letizia Moratti. Negli ultimi giorni però ha preso forza l'idea di prorogare l'impegno con l'Osservatorio. Una decisione comunque dovrebbe essere presa a breve.
4 - DUE PIAZZE. Per cementare l'immagine unitaria dei Ds e della Margherita è stato inventato il gioco mediatico delle coppie. I responsabili di settore dei due partiti girano l'Italia insieme, prendendo la parola uno dopo l'altro nelle iniziative organizzate dalla lista Prodi. Gli antesignani della politica a due piazze sono stati Enrico Letta e Pierluigi Bersani, ma altre coppie sono già nate. Quella tra Paolo Gentiloni e Fabrizio Morri per il settore comunicazione e la Angius-Bordon, entrambi capigruppo al Senato. L'ultimo grido è però un ménage à trois animato da Pierluigi Castagnetti, Luciano Violante e Ugo Intini (Sdi) nella veste del terzo incomodo.
5 - IL VICE BECHIS. Si sta per rafforzare il team di direzione del quotidiano romano Il Tempo guidato da Franco Bechis. E' in arrivo nella redazione di Largo Chigi un secondo vice-direttore che dovrebbe affiancare Giuseppe Sanzotta. Il nome che circola è quello di Pierluigi Vercesi , ex Italia Oggi ed ex Stampa.
6 - CETI MEDI E BAROLO. Il tema dell'impoverimento delle classi medie continua a tener banco sui giornali. Intervistato da Repubblica il segretario del Censis, Giuseppe De Rita, ha sostenuto che non c'è impoverimento, ma «una cosa nuova e diversa, la paura di diventar poveri».
In sostanza «i redditi dei ceti medi non crescono più con la stessa progressione di una volta». A De Rita ha replicato lo storico dell'economia Giulio Sapelli che sull'Unità ha sentenziato: «De Rita abita nel Paese che non esiste. Pensa che la Fiat possa venire sostituita dai produttori di barolo o dai cercatori di tartufi. L'impoverimento non si discute».
Dagospia 29 Marzo 2004
1 - Subito dopo il successo elettorale, in polemica con l'uso che della tv pubblica aveva fatto il governo uscente, Luís Rodriguez Zapatero ha promesso di riformare il rapporto tra esecutivo e media. Il primo provvedimento al quale sta lavorando il team degli esperti che affianca il leader del Psoe è quello di cambiare il sistema di designazione dei vertici della Rtve, la tv di Stato. Il direttore generale, che gode dei pieni poteri fino ad ora, viene nominato direttamente dal governo, Zapatero conta invece di farlo indicare dal Parlamento.
2 - VELARDOV. Nel derby dei quotidiani della sinistra che vede ormai impegnati da giorni L'Unità e Il Riformista, da che parte si è schierato l'arbitro, ovvero Europa, il quotidiano della Margherita? A sorpresa con un corsivo in prima pagina ha preso le difese di Furio Colombo accusando i responsabili del giornale arancione di soffrire di «sindrome depressiva aggravata da mania suicida».
La cosa non sembra aver turbato l'editore del Riformista, Claudio Velardi, che proprio in questi giorni ha deciso di sbarcare in Russia. La sua società di lobbying, Reti, aprirà a breve una sede a Mosca.
3 - PAVIA O MORTE. A qualche settimana dall'inizio della campagna elettorale per le Europee scade (il 31 marzo) il contratto dell'Osservatorio di Pavia che fornisce alla Rai i dati sulla presenza dei politici in tv. Nulla di certo si sa sugli orientamenti del direttore generale Flavio Cattaneo. In un primo tempo era circolata la voce che la Rai volesse autocertificarsi abolendo così una tradizione di outsourcing inaugurata nel '94 da Letizia Moratti. Negli ultimi giorni però ha preso forza l'idea di prorogare l'impegno con l'Osservatorio. Una decisione comunque dovrebbe essere presa a breve.
4 - DUE PIAZZE. Per cementare l'immagine unitaria dei Ds e della Margherita è stato inventato il gioco mediatico delle coppie. I responsabili di settore dei due partiti girano l'Italia insieme, prendendo la parola uno dopo l'altro nelle iniziative organizzate dalla lista Prodi. Gli antesignani della politica a due piazze sono stati Enrico Letta e Pierluigi Bersani, ma altre coppie sono già nate. Quella tra Paolo Gentiloni e Fabrizio Morri per il settore comunicazione e la Angius-Bordon, entrambi capigruppo al Senato. L'ultimo grido è però un ménage à trois animato da Pierluigi Castagnetti, Luciano Violante e Ugo Intini (Sdi) nella veste del terzo incomodo.
5 - IL VICE BECHIS. Si sta per rafforzare il team di direzione del quotidiano romano Il Tempo guidato da Franco Bechis. E' in arrivo nella redazione di Largo Chigi un secondo vice-direttore che dovrebbe affiancare Giuseppe Sanzotta. Il nome che circola è quello di Pierluigi Vercesi , ex Italia Oggi ed ex Stampa.
6 - CETI MEDI E BAROLO. Il tema dell'impoverimento delle classi medie continua a tener banco sui giornali. Intervistato da Repubblica il segretario del Censis, Giuseppe De Rita, ha sostenuto che non c'è impoverimento, ma «una cosa nuova e diversa, la paura di diventar poveri».
In sostanza «i redditi dei ceti medi non crescono più con la stessa progressione di una volta». A De Rita ha replicato lo storico dell'economia Giulio Sapelli che sull'Unità ha sentenziato: «De Rita abita nel Paese che non esiste. Pensa che la Fiat possa venire sostituita dai produttori di barolo o dai cercatori di tartufi. L'impoverimento non si discute».
Dagospia 29 Marzo 2004