IL CAVALIERE NON COGLIE LA ROSA E GASPARRI NON COGLIE TATO'
Dove si trovava mercoledì scorso, ben attovagliato e coccolato dal vertice di Forza Italia, il Divino Cavaliere? Invece di appecoronarsi in fila sull'Appia Antica alla corte di Anna La Rosa, dove si festeggiava "Telecamere" con vista su Gifuni, Silvio Berlusconi faceva il suo ingresso nella hall dell'Hotel d'Inghilterra, francobollato da Gianni Letta. Ad aspettarlo, una quarantina di persone selezionatissime, in mezzo due torte di compleanno destinate al soffio dello scrittore e giornalista Roberto Gervaso e Aurora Sanza, moglie di Angelo, il parlamentare cossighiano oggi parlamentare di Forza Italia. Natuturalmente, la segreteria del Cav. era stata assordata dagli squilli accorati della conduttrice di Rai3, ma il premier ha preferito accogliere l'invito di Vittoria, la sposa di Gervaso, e sprofondare in una poltrona dell'Inghilterra per abbracciare Gervaso e sfogarsi con il suo staff della brutta piega post-G-8.
Allo smacco del Cav. assenteista, La Rosa spampanata di "Telecamere" deve aggiungere la gaffe, al limite dell'incidente diplomatico, in cui è incorsa mercoledì sera. Era così intenta a primeggiare tra i Gifuni e i Mastella, i Bernabé e i Billé, che ha fatto sedere allo stesso tavolo, quello d'onore, il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e Franco Tatò. Minuti lunghissimi e imbarazzanti. La Rosa distratta, lontana dalle ultime news, Gasparri più volte ha precisato che la vendita all'Enel per 1500 miliardi dell'Acquedotto pugliese deve ritenersi annullata. E tutto il centro-destra è schierato contro il duo Testa-Tatò. Cosa di dominio pubblico, ma non per la conduttrice di "Telecamere".
Bene, una volta avvistato il fidanzato di Sonia Raula, Gasparri si scatena con un guizzo da centometrista, svicola le curve unibloc di Anna La Rosa, e si rifugia presso un altro tavolo.
E lei, la presunta taglia 42, non comprende le giravolte del ministro An e insiste a farlo sedere accanto a Gifuni, Agag, Palombelli, al governatore della Puglia Raffaele Fitto (altro nemico intimo di Tatò).
Alla fine, come dicono a Roma, anche le "breccole" (i sassi) maturano. E Anna, con destrezza riconquistata, prende sottobraccio Franz e Sonia e li fa accomodare a un altro tavolo. Solo allora Gasparri è ritornato al posto deputato e non contento si è rivolto a Fitto: "Noi due dobbiamo parlare."
Copyright Dagospia.com 30 Luglio 2001
Allo smacco del Cav. assenteista, La Rosa spampanata di "Telecamere" deve aggiungere la gaffe, al limite dell'incidente diplomatico, in cui è incorsa mercoledì sera. Era così intenta a primeggiare tra i Gifuni e i Mastella, i Bernabé e i Billé, che ha fatto sedere allo stesso tavolo, quello d'onore, il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e Franco Tatò. Minuti lunghissimi e imbarazzanti. La Rosa distratta, lontana dalle ultime news, Gasparri più volte ha precisato che la vendita all'Enel per 1500 miliardi dell'Acquedotto pugliese deve ritenersi annullata. E tutto il centro-destra è schierato contro il duo Testa-Tatò. Cosa di dominio pubblico, ma non per la conduttrice di "Telecamere".
Bene, una volta avvistato il fidanzato di Sonia Raula, Gasparri si scatena con un guizzo da centometrista, svicola le curve unibloc di Anna La Rosa, e si rifugia presso un altro tavolo.
E lei, la presunta taglia 42, non comprende le giravolte del ministro An e insiste a farlo sedere accanto a Gifuni, Agag, Palombelli, al governatore della Puglia Raffaele Fitto (altro nemico intimo di Tatò).
Alla fine, come dicono a Roma, anche le "breccole" (i sassi) maturano. E Anna, con destrezza riconquistata, prende sottobraccio Franz e Sonia e li fa accomodare a un altro tavolo. Solo allora Gasparri è ritornato al posto deputato e non contento si è rivolto a Fitto: "Noi due dobbiamo parlare."
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