LA MONA VENTURA VUOLE LA SEPARAZIONE MA BETTARINI FA CATENACCIO
GALLIANI IMBUFALITO PER LA PARTECIPAZIONE DI DELLA VALLE DA COSTANZO
PIERSILVIO, PRE-SFRATTO A RICCI: "A INIZIO 2005 VALUTEREMO COME PROCEDERE"
GALLIANI IMBUFALITO PER LA PARTECIPAZIONE DI DELLA VALLE DA COSTANZO
PIERSILVIO, PRE-SFRATTO A RICCI: "A INIZIO 2005 VALUTEREMO COME PROCEDERE"
1 - Ossignur! Ma si può!?, si sgolava ieri un Adriano Galliani più imbufalito di Mike Tyson. Si può invitare a Canale5 un tipo ulivello come Diego Della Valle che non perde occasione di legnare Berlusconi, che monta un casino pallonaro e mediatico contro la mia ricandidatura alla Lega Calcio, ed è a capo di una società che non fa un euro di pubblicità sui canali Mediaset? E si può lasciare 'sto Diego davanti alla telecamera a sbrodolarsi dei suoi presunti successi? E' quello che è successo dalle parti di Maurizio Costanzo a "Buona Domenica", ultima puntata. La furia di Galliani è scivolata ovviamente sulla testa di Piersilvio e si scopre così che Berlusconi junior era del tutto all'oscuro della presenza del ciabattino marchigiano nel programma festivo di Canale5. Quindi si sussurra di una telefonata per niente simpatica tra Piersilvio e un Ciccio Baffo, ringalluzzito dai successi (della moglie).
2 - (Ansa) - «Simona Ventura ha incaricato l'avvocato Annamaria Bernardini de Pace di avviare le pratiche per la separazione dal marito, il calciatore della Sampdoria Stefano Bettarini che, però, non vuol saperne». Lo rivela il settimanale Gente nel numero in edicola mercoledì. L'avvocato Bernardini de Pace, su mandato di Simona Ventura, ha scritto una lettera formale a Stefano Bettarini per chiedere la separazione. E così risponde la senatrice Elisabetta Casellati, legale del giocatore, come si legge nell'anticipazione del settimanale: «Il signor Bettarini è mio cliente e non è stato lui a domandare la separazione legale. Anzi, si è rivolto a me proprio per essere tutelato di fronte alla richiesta della consorte».
3 - Nell'intervista-fiume concessa oggi a Repubblica, Piersilvio fa trapelare un avviso di sfratto:: "Striscia la notizia è un programma in onda da sedici anni, il che è un miracolo, e ora ha un concorrente formidabile. A inizio 2005 valuteremo insieme ad Antonio Ricci come procedere". Gennaio 2005, proprio quello che aveva scritto Dagospia un po' di settimane fa.
4 - "Oggi per il palinsesto spendiamo molto, molto meno di quanto spende la Rai. Negli anni scorsi pur spendendo meno abbiamo raggiunto ascolti record. Anche quest'anno, per il bilancio di Mediaset sarà un anno da record.". Così parlò "spendimeno" Piersilvio, così è nato questa mattina, tra i produttori, il nomignolo PierTirchio.
5 - Sarà il film "La mummia" a prendere il posto della fiction sospesa "Cuore contro cuore", venerdì prossimo.
6 - Alberto Guarnieri per Il Messaggero - Alla "Ds" hanno avuto la bella pensata di prendersi un'altra valletta. L'ultima parte del programma, destinata agli sport minori, ha visto infatti ieri sera il debutto di Elisabetta Tulliani, che ha dato il cambio ad Angelica Russo. Proteste dei giornalisti di Rai sport: «Mancano i soldi per mandare un montatore a seguire la Formula 1, ma per le vallette non ci sono mai problemi economici».
7 - L'aria di rivolta dei berluscones contro Kit Cat (vedi articolo di ieri) ha origine anche dalle voci che sempre più insistentemente prevedono l'uscita di Agostino Saccà da Rai Fiction, sostituito dal folliniano Sergio Valzania, e dall'arrivo a Rai-uno dell'Udc Angela Buttiglione.
8 - "LA MIA AMMINISTRAZIONE NON HA MAI CENSURATO NESSUNO".
Lettera di Piero Ricca, autore del celeberrimo "Puffone" a Silvio Berlusconi:
Questo ha detto il direttore generale della Rai Flavio Cattaneo venerdì pomeriggio a Milano, durante un convegno in Smau in risposta a una mia domanda.
Ecco il testo del botta e risposta. (Dispongo della registrazione audio e video)
Cattaneo (all'inizio del suo intervento):
"... e nella direzione dello sviluppo del pluralismo..."
Mia interruzione:
"Ma allora perchè Enzo Biagi non c'è più? Parla di pluralismo in Rai quando la trasmissione di informazione di maggiore audience l'avete tolta?" "Perché Biagi non c'è più? e perché non c'è più la Guzzanti? e tutti gli altri censurati che ora sono costretti a fare i dibattiti in strada? Io parlo da abbonato Rai, mi dia una risposta".
Cattaneo:
"Per noi il pluralismo è fondamentale. La mia amministrazione non ha mai censurato nessuno, né BIagi né Santoro e nemmeno la Guzzanti. Per quanto riguarda il dott. Biagi non esiste un problema di censura visto peraltro che quindici giorni fa ha partecipato a una trasmissione Rai dove ha potuto esprimere liberamente la sua opinione. Per la Guzzanti non si è trattato di censura come è stato accertato anche dalla Commissione parlamentare di vigilanza, dov'è rappresentata anche l'opposizione". Puffone?
Una signora del pubblico ha urlato: "Rispondo io. C'è un regime!"
Un'altra ha gridato: "Vergogna!".
Diverse voci tra il pubblico (composto di addetti ai lavori): "Ma questo è un convegno sul digitale, non si parla di censura!". Ai chierici del digitale non interessa la libertà di espressione.
Nell'imbarazzo generale fra la mia provocazione e la domanda di Cattaneo si è inserito prontamente il ministro Gasparri, anch'egli presente tra i relatori, che rivolto a Cattaneo ha detto:
"Gli rispondo poi io".
Un ministro che ha il riflesso di rispondere a una domanda sulla linea editoriale rivolta al direttore generale della Rai... Nel suo intervento comunque non ha risposto.
Piero Ricca
9 - RAISPORT, SCIVOLANDO SUGLI SCI
Da www.articolo21.com
Si sono infittite negli ultimi mesi le 'esternazioni' di giornalisti e dirigenti della Rai contro l'Azienda, che peraltro si è ben guardata dall'"inquisirli", a differenza di Oliviero Beha e Paolo Francia, oggetto di provvedimenti disciplinari soltanto per avere sottolineato, in Commissione di Vigilanza, casi di anomala gestione delle risorse di Rai Sport e di discutibili scelte della direzione della testata (come l'invito in trasmissioni di Pasquale Casillo, a lungo in carcere per associazione a delinquere di stampo camorristico).
Sulla vicenda delle maratone, riprogrammate dal direttore di Rai Sport Maffei per tre ore (come a suo tempo previsto da Francia in Vigilanza), con un autentico profluvio di cartelloni e scritte pubblicitarie, come si è visto domenica 24 ottobre per la maratona di Venezia e sulla vicenda della 'obbligatorietà' in video (imposta dal direttore di Rai Sport) delle gare di slitta (!) di Cortina, raccontata ai parlamentari della vigilanza da Beha l'altro giorno, si inserisce ora lo 'scandalo' del contratto per le gare di sci di Coppa del Mondo proposto da un'agenzia che ormai fa il bello e il cattivo tempo a Rai Sport.
Si tratta di gare che nessun'altra emittente vuole (e che Mediaset ha cancellato da quattro anni per eccessiva onerosità), che i direttori delle reti Rai respingono e che autorevoli dirigenti il direttore marketing e il responsabile finanza Rai non hanno mai avallato.
La Rai non può fare a meno dello sci perché lo vuole il ministro Franco Frattini, lo vuole la Lega e lo vuole il Comitato Olimpico di Torino 2006?
Sta bene. Ma il suo valore, dicono in Rai e dicono a Mediaset, è più o meno di un milione e mezzo di euro all'anno. L'agenzia in questione, che ha acquisito anni fa i diritti della Federazione internazionale e che in Rai ha la protezione di alcuni uomini di Alleanza Nazionale, ne pretende quattro e mezzo. Cattaneo fa il bel gesto e dà via libera per quattro. In due anni (tale è la durata dell'accordo che il CdA Rai approverà nella prossima seduta) l'Azienda regalerà cinque milioni di euro a questa agenzia. Il costo di cento precari da sistemare.
La Corte dei Conti dirà qualcosa, magari chiamando in causa il CdA e il direttore generale Rai?
Dagospia 26 Ottobre 2004
2 - (Ansa) - «Simona Ventura ha incaricato l'avvocato Annamaria Bernardini de Pace di avviare le pratiche per la separazione dal marito, il calciatore della Sampdoria Stefano Bettarini che, però, non vuol saperne». Lo rivela il settimanale Gente nel numero in edicola mercoledì. L'avvocato Bernardini de Pace, su mandato di Simona Ventura, ha scritto una lettera formale a Stefano Bettarini per chiedere la separazione. E così risponde la senatrice Elisabetta Casellati, legale del giocatore, come si legge nell'anticipazione del settimanale: «Il signor Bettarini è mio cliente e non è stato lui a domandare la separazione legale. Anzi, si è rivolto a me proprio per essere tutelato di fronte alla richiesta della consorte».
3 - Nell'intervista-fiume concessa oggi a Repubblica, Piersilvio fa trapelare un avviso di sfratto:: "Striscia la notizia è un programma in onda da sedici anni, il che è un miracolo, e ora ha un concorrente formidabile. A inizio 2005 valuteremo insieme ad Antonio Ricci come procedere". Gennaio 2005, proprio quello che aveva scritto Dagospia un po' di settimane fa.
4 - "Oggi per il palinsesto spendiamo molto, molto meno di quanto spende la Rai. Negli anni scorsi pur spendendo meno abbiamo raggiunto ascolti record. Anche quest'anno, per il bilancio di Mediaset sarà un anno da record.". Così parlò "spendimeno" Piersilvio, così è nato questa mattina, tra i produttori, il nomignolo PierTirchio.
5 - Sarà il film "La mummia" a prendere il posto della fiction sospesa "Cuore contro cuore", venerdì prossimo.
6 - Alberto Guarnieri per Il Messaggero - Alla "Ds" hanno avuto la bella pensata di prendersi un'altra valletta. L'ultima parte del programma, destinata agli sport minori, ha visto infatti ieri sera il debutto di Elisabetta Tulliani, che ha dato il cambio ad Angelica Russo. Proteste dei giornalisti di Rai sport: «Mancano i soldi per mandare un montatore a seguire la Formula 1, ma per le vallette non ci sono mai problemi economici».
7 - L'aria di rivolta dei berluscones contro Kit Cat (vedi articolo di ieri) ha origine anche dalle voci che sempre più insistentemente prevedono l'uscita di Agostino Saccà da Rai Fiction, sostituito dal folliniano Sergio Valzania, e dall'arrivo a Rai-uno dell'Udc Angela Buttiglione.
8 - "LA MIA AMMINISTRAZIONE NON HA MAI CENSURATO NESSUNO".
Lettera di Piero Ricca, autore del celeberrimo "Puffone" a Silvio Berlusconi:
Questo ha detto il direttore generale della Rai Flavio Cattaneo venerdì pomeriggio a Milano, durante un convegno in Smau in risposta a una mia domanda.
Ecco il testo del botta e risposta. (Dispongo della registrazione audio e video)
Cattaneo (all'inizio del suo intervento):
"... e nella direzione dello sviluppo del pluralismo..."
Mia interruzione:
"Ma allora perchè Enzo Biagi non c'è più? Parla di pluralismo in Rai quando la trasmissione di informazione di maggiore audience l'avete tolta?" "Perché Biagi non c'è più? e perché non c'è più la Guzzanti? e tutti gli altri censurati che ora sono costretti a fare i dibattiti in strada? Io parlo da abbonato Rai, mi dia una risposta".
Cattaneo:
"Per noi il pluralismo è fondamentale. La mia amministrazione non ha mai censurato nessuno, né BIagi né Santoro e nemmeno la Guzzanti. Per quanto riguarda il dott. Biagi non esiste un problema di censura visto peraltro che quindici giorni fa ha partecipato a una trasmissione Rai dove ha potuto esprimere liberamente la sua opinione. Per la Guzzanti non si è trattato di censura come è stato accertato anche dalla Commissione parlamentare di vigilanza, dov'è rappresentata anche l'opposizione". Puffone?
Una signora del pubblico ha urlato: "Rispondo io. C'è un regime!"
Un'altra ha gridato: "Vergogna!".
Diverse voci tra il pubblico (composto di addetti ai lavori): "Ma questo è un convegno sul digitale, non si parla di censura!". Ai chierici del digitale non interessa la libertà di espressione.
Nell'imbarazzo generale fra la mia provocazione e la domanda di Cattaneo si è inserito prontamente il ministro Gasparri, anch'egli presente tra i relatori, che rivolto a Cattaneo ha detto:
"Gli rispondo poi io".
Un ministro che ha il riflesso di rispondere a una domanda sulla linea editoriale rivolta al direttore generale della Rai... Nel suo intervento comunque non ha risposto.
Piero Ricca
9 - RAISPORT, SCIVOLANDO SUGLI SCI
Da www.articolo21.com
Si sono infittite negli ultimi mesi le 'esternazioni' di giornalisti e dirigenti della Rai contro l'Azienda, che peraltro si è ben guardata dall'"inquisirli", a differenza di Oliviero Beha e Paolo Francia, oggetto di provvedimenti disciplinari soltanto per avere sottolineato, in Commissione di Vigilanza, casi di anomala gestione delle risorse di Rai Sport e di discutibili scelte della direzione della testata (come l'invito in trasmissioni di Pasquale Casillo, a lungo in carcere per associazione a delinquere di stampo camorristico).
Sulla vicenda delle maratone, riprogrammate dal direttore di Rai Sport Maffei per tre ore (come a suo tempo previsto da Francia in Vigilanza), con un autentico profluvio di cartelloni e scritte pubblicitarie, come si è visto domenica 24 ottobre per la maratona di Venezia e sulla vicenda della 'obbligatorietà' in video (imposta dal direttore di Rai Sport) delle gare di slitta (!) di Cortina, raccontata ai parlamentari della vigilanza da Beha l'altro giorno, si inserisce ora lo 'scandalo' del contratto per le gare di sci di Coppa del Mondo proposto da un'agenzia che ormai fa il bello e il cattivo tempo a Rai Sport.
Si tratta di gare che nessun'altra emittente vuole (e che Mediaset ha cancellato da quattro anni per eccessiva onerosità), che i direttori delle reti Rai respingono e che autorevoli dirigenti il direttore marketing e il responsabile finanza Rai non hanno mai avallato.
La Rai non può fare a meno dello sci perché lo vuole il ministro Franco Frattini, lo vuole la Lega e lo vuole il Comitato Olimpico di Torino 2006?
Sta bene. Ma il suo valore, dicono in Rai e dicono a Mediaset, è più o meno di un milione e mezzo di euro all'anno. L'agenzia in questione, che ha acquisito anni fa i diritti della Federazione internazionale e che in Rai ha la protezione di alcuni uomini di Alleanza Nazionale, ne pretende quattro e mezzo. Cattaneo fa il bel gesto e dà via libera per quattro. In due anni (tale è la durata dell'accordo che il CdA Rai approverà nella prossima seduta) l'Azienda regalerà cinque milioni di euro a questa agenzia. Il costo di cento precari da sistemare.
La Corte dei Conti dirà qualcosa, magari chiamando in causa il CdA e il direttore generale Rai?
Dagospia 26 Ottobre 2004