DAGOSPIA SI SDOPPIA: OGGI E' NATO WWW.DAGOSEX.ORG
UN SITO DI "COMUNICAZIONE EROTICA" ILLEGALE, IMMORALE, IMBECILLE
PER VINCERE LA GUERRA DELLA PUBBLICITĂ€ E DELL'OSCURAMENTO ANTI-PORNO
UN SITO DI "COMUNICAZIONE EROTICA" ILLEGALE, IMMORALE, IMBECILLE
PER VINCERE LA GUERRA DELLA PUBBLICITĂ€ E DELL'OSCURAMENTO ANTI-PORNO
Di cosa parliamo quando si parla di sesso, (s)fortunamente non si sa. Parliamo di tutto, di troppo, di troppo poco, soprattutto d'altro. Forse perché il sesso è diventato merce e violenza, perché se ne parla solo per invitare all'acquisto di vestiti e profumi o per raccontare stupri e incesti; forse perché il rapporto erotico è diventato un tribunalizio incidente probatorio (Lui: "Oooh! Aaah...". Lei: "Tutto qui?") oppure una minaccia di inafferrabili germi ("Persino a leccare i francobolli, non si sa cosa si rischia"); forse perché la televisione trabocca di labbroni sguaiati, a collagene spinto; forse perché ormai tutto sembra facile ma isterico, lecito eppur sfacciato.
Allora, abbiamo chiusi gli occhi e rischiato. Dagospia si sdoppia e dà vita a Dagosex.org (www.dagosex.org). L'altra faccia della vestaglia. Proprio per non cadere nel conformismo della perversione combattente e ripetente, che carica di fatica il piacere sessuale, consapevoli che l'eros è tale proprio perché è una "comunicazione" illegale, immorale, imbecille, altrimenti sarebbe noiosissimo.
E' una "filosofia" per il tempo che verrà, quella di Dagosex, che non dovrebbe stupire più di tanto, se si accetta l'idea che l'erotismo - da Adamo ed Eva in giù - non si basa sul galateo, su destra e sinistra, lui Tarzan e lei Cita; ma si poggia sull'esistenza della forza immaginativa, che precede qualsiasi esperienza concreta della sessualità.
Quindi le rubriche "Foto del Giorno", "Dagoclip", "Erotica" e i vari speciali su Paris Hilton, Madonna, Moana, eccetera, traslocano dal sito madre al sito "degenere", dove saranno scortati da un'informazione più attenta e profonda rispetto a quello che poteva essere accolto da Dagospia.
L'apertura del primo giorno di vita è, ad esempio, occupata dalle recensioni che il Centro Cinematografico Cattolico, alias il Vaticano, ha dedicato alla produzione di film porno, da "Gola Profonda" a "Dracula ti succhio". A seguire, articoli sui nuovi hard-party di New York e Londra, il Kamasutra come lo legge Pietro Citati, lo spettacolo di Jacopo Fo, eccetera. Insomma un sito - può sembrare una parolaccia o un'arroganza - di "comunicazione erotica"
E qui, arriviamo al vero punto della questione. La sessualità legata agli organi sessuali non esiste, puntualizza lo psicoanalista Aldo Carotenuto, esiste invece la nostra creazione psicologica che utilizza i nostri organi sessuali. E poi, guardiamoci dentro, sprona il filosofo Umberto Galimberti: "Che cos'è osceno? Non credo che la sessualità in sé possa esserlo. L'ignoranza, la povertà, l'alienazione sono oscene. Le fantasie erotiche, invece, sono un ottimo strumento di comunicazione".
Continua Galimberti: "Il sesso non è una relazione io-tu. Il sesso è una relazione tra l'io e la mia follia. Un modo di conoscere il mio immaginario, e abitarlo un po'. L'altro non è lì per farsi confermare da me nella sua identità, è lì a garantirmi che posso scendere nella mia follia e poi risalirne".
Al desiderio di un sito di "comunicazione erotica" si sposa l'esigenza di depornicizzare Dagospia, al fine di ottenere una pubblicità "pulita" (che davanti ai banner porno scappa) e soprattutto di superare la barriera dell'oscuramento. Nei grandi istituti bancari, ministeri e Alitalia, Dagospia è "forbidden", non passa, non si vede per le immaginette di tette che ballano, foto torride e clip da mozzare la libido. E allora sdoppiando Dagospia speriamo di vincere la guerra economica della pubblicità e di ottenere via libera ovunque.
Ai lettori un grazie e una preghiera: i primi giorni non tutto filerà liscio, i problemi tecnici sono pesanti, il trasloco dell'archivio erotico può causare disguidi. Portate pazienza perché Dagosex vi porterà in paradiso.
Dagospia 02 Dicembre 2004
Allora, abbiamo chiusi gli occhi e rischiato. Dagospia si sdoppia e dà vita a Dagosex.org (www.dagosex.org). L'altra faccia della vestaglia. Proprio per non cadere nel conformismo della perversione combattente e ripetente, che carica di fatica il piacere sessuale, consapevoli che l'eros è tale proprio perché è una "comunicazione" illegale, immorale, imbecille, altrimenti sarebbe noiosissimo.
E' una "filosofia" per il tempo che verrà, quella di Dagosex, che non dovrebbe stupire più di tanto, se si accetta l'idea che l'erotismo - da Adamo ed Eva in giù - non si basa sul galateo, su destra e sinistra, lui Tarzan e lei Cita; ma si poggia sull'esistenza della forza immaginativa, che precede qualsiasi esperienza concreta della sessualità.
Quindi le rubriche "Foto del Giorno", "Dagoclip", "Erotica" e i vari speciali su Paris Hilton, Madonna, Moana, eccetera, traslocano dal sito madre al sito "degenere", dove saranno scortati da un'informazione più attenta e profonda rispetto a quello che poteva essere accolto da Dagospia.
L'apertura del primo giorno di vita è, ad esempio, occupata dalle recensioni che il Centro Cinematografico Cattolico, alias il Vaticano, ha dedicato alla produzione di film porno, da "Gola Profonda" a "Dracula ti succhio". A seguire, articoli sui nuovi hard-party di New York e Londra, il Kamasutra come lo legge Pietro Citati, lo spettacolo di Jacopo Fo, eccetera. Insomma un sito - può sembrare una parolaccia o un'arroganza - di "comunicazione erotica"
E qui, arriviamo al vero punto della questione. La sessualità legata agli organi sessuali non esiste, puntualizza lo psicoanalista Aldo Carotenuto, esiste invece la nostra creazione psicologica che utilizza i nostri organi sessuali. E poi, guardiamoci dentro, sprona il filosofo Umberto Galimberti: "Che cos'è osceno? Non credo che la sessualità in sé possa esserlo. L'ignoranza, la povertà, l'alienazione sono oscene. Le fantasie erotiche, invece, sono un ottimo strumento di comunicazione".
Continua Galimberti: "Il sesso non è una relazione io-tu. Il sesso è una relazione tra l'io e la mia follia. Un modo di conoscere il mio immaginario, e abitarlo un po'. L'altro non è lì per farsi confermare da me nella sua identità, è lì a garantirmi che posso scendere nella mia follia e poi risalirne".
Al desiderio di un sito di "comunicazione erotica" si sposa l'esigenza di depornicizzare Dagospia, al fine di ottenere una pubblicità "pulita" (che davanti ai banner porno scappa) e soprattutto di superare la barriera dell'oscuramento. Nei grandi istituti bancari, ministeri e Alitalia, Dagospia è "forbidden", non passa, non si vede per le immaginette di tette che ballano, foto torride e clip da mozzare la libido. E allora sdoppiando Dagospia speriamo di vincere la guerra economica della pubblicità e di ottenere via libera ovunque.
Ai lettori un grazie e una preghiera: i primi giorni non tutto filerà liscio, i problemi tecnici sono pesanti, il trasloco dell'archivio erotico può causare disguidi. Portate pazienza perché Dagosex vi porterà in paradiso.
Dagospia 02 Dicembre 2004