CAFONALINO - DERBY DEL CUORE: PRIMA SI GIOCA (PER BENEFICENZA) POI SE MAGNA. I VIP LAZIALI E ROMANISTI, CON QUALCHE IMBOSCATO, DOPO L'OLIMPICO ASSALTANO IL RISTORANTE.
Marino Collacciani per Il Tempo
Foto di Umberto Pizzi
Fame di derby, prima il cuore poi il cibo. Può essere così sintetizzata la lunga sera di solidarietà che gli attori protagonisti del Derby del Cuore hanno trasformato in bontà: dapprima in azioni di gioco mirate al raggiungimento di un incasso da devolvere in beneficenza; poi in gesti, più usuali ma assolutamente irrinunciabili in considerazione della tarda ora nel corso della cena ospitata dalla direttrice Consuelo presso l'«Antica Dogana», che molti ricorderanno col vecchio nome del glorioso «Cuccurucù».
Così, in un'atmosfera elegante ma familiare, anche in considerazione della vicinanza col teatro della contesa, la serata è filata via liscia con pochi sfottò (tipici delle stracittadine della Capitale) visto che ad alcune guest star della Roma la sconfitta patita (3 a 2 in favore di cugini biancocelesti) non è andata molto giù. Con grande glamour molti battuti hanno preferito parlare del prossimo derby, quello di serie A, in programma il 6 gennaio.
Pacche sulle spalle per tutti, a cominciare dagli organizzatori Giancarlo Salvatori e Livio Lozzi e una, in particolare, per Tiziana Rocca, responsabile della comunicazione, complimentata dal felicissimo marito laziale, Giulio Base, ancora caldo di sudore (e di pioggia).
Al buffet non hanno voluto far mancare la propria «interpretazione» in diretta Nino D'Angelo e Mario Marenco mentre la danzatrice del ventre Samìa, pur non esibendosi, ha fatto contorcere con gli sguardi molti ospiti.
Tra i presenti, lo stilista-attore Tony Marino, Sebastiano Somma, Tony Santagata, Ray Lovelock, lo storico fondatore (con Pasolini) della Nazionale Calcio Attori Ninetto Davoli, col mister Giacomino Losi, Kaspar Capparoni, Marco Siciliano, Jonis Bascir, Marco Vivio, Oliviero Beha, Ernesto Alicicco, Ascanio Pacelli, il presidente di "Anthai" e di "Fiaba", Giuseppe Trieste, e tanti altri.
Dagospia 30 Dicembre 2004
Foto di Umberto Pizzi
Fame di derby, prima il cuore poi il cibo. Può essere così sintetizzata la lunga sera di solidarietà che gli attori protagonisti del Derby del Cuore hanno trasformato in bontà: dapprima in azioni di gioco mirate al raggiungimento di un incasso da devolvere in beneficenza; poi in gesti, più usuali ma assolutamente irrinunciabili in considerazione della tarda ora nel corso della cena ospitata dalla direttrice Consuelo presso l'«Antica Dogana», che molti ricorderanno col vecchio nome del glorioso «Cuccurucù».
Così, in un'atmosfera elegante ma familiare, anche in considerazione della vicinanza col teatro della contesa, la serata è filata via liscia con pochi sfottò (tipici delle stracittadine della Capitale) visto che ad alcune guest star della Roma la sconfitta patita (3 a 2 in favore di cugini biancocelesti) non è andata molto giù. Con grande glamour molti battuti hanno preferito parlare del prossimo derby, quello di serie A, in programma il 6 gennaio.
Pacche sulle spalle per tutti, a cominciare dagli organizzatori Giancarlo Salvatori e Livio Lozzi e una, in particolare, per Tiziana Rocca, responsabile della comunicazione, complimentata dal felicissimo marito laziale, Giulio Base, ancora caldo di sudore (e di pioggia).
Al buffet non hanno voluto far mancare la propria «interpretazione» in diretta Nino D'Angelo e Mario Marenco mentre la danzatrice del ventre Samìa, pur non esibendosi, ha fatto contorcere con gli sguardi molti ospiti.
Tra i presenti, lo stilista-attore Tony Marino, Sebastiano Somma, Tony Santagata, Ray Lovelock, lo storico fondatore (con Pasolini) della Nazionale Calcio Attori Ninetto Davoli, col mister Giacomino Losi, Kaspar Capparoni, Marco Siciliano, Jonis Bascir, Marco Vivio, Oliviero Beha, Ernesto Alicicco, Ascanio Pacelli, il presidente di "Anthai" e di "Fiaba", Giuseppe Trieste, e tanti altri.
Dagospia 30 Dicembre 2004