DAGO BUSINE$$ - A COLAO, IL MARKETING VA DI TRAVERSO (LUCA) - BANKITALIA, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA - DIGITALE PEDESTRE: ASCOLTI IN CALO PER MURDOCH - SORGI, POLIZIA E GUIDALBERTO GUIDI ARRUOLANO LA PIOVRA KLAUS DAVI.

1 - Il digitale terrestre fa le prime vittime. A rimetterci è proprio la Sky Italia di Rupert Murdoch, fino a sabato scorso monopolista del calcio a pagamento in tv. Una stima dello Studio Frasi per Il Sole 24 Ore calcola in 200 mila gli ascolti in meno degli appuntamenti con il calcio sulla piattaforma a pagamento. Queste sono state dirottate verso "Mediaset Premium" e La7 ha stimato Federico di Chio, direttore del coordinamento per il digitale terrestre Mediaset.

2 - Come anticipato, sarà un interno Rcs a prendere il posto di Alessandro Bompieri (traslocatosi al Sole 24 Ore). Colao annuncerà oggi l'arrivo di Luca Traverso, fino a ieri direttore del marketing della Gazzetta dello Sport.

3 - Da Il Velino - "Siamo di fronte alla truffa del secolo": lo ha detto il pubblico ministero Francesco Greco nella relazione introduttiva all'udienza preliminare sul crack Parmalat.

4 - Dopo Gian Luca Nicoletti e Mattia Feltri, Marcellino Sorgi arruola il masstuttologo Klaus Davi che esordisce sulle pagine del quotidiano torinese con un articolo sul rapporto fra le figlie di Bush e la comunità gay/lesbo. Intanto, oltre alla Polizia di Stato (Questura di Terni), fa il suo ingresso nella scuderia di Davi un pezzo grosso come Guidalberto Guidi (Ancma) e, dopo i successi di vendite del Piccolo Larousse, la RCS gli affida anche la comunicazione del Sabatini Coletti. Insomma, 'sto Davi è una piovra bipede.



5 - BANKITALIA, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA
Da Il Velino (www.ilvelino.it)

"Quello che non si riesce a comprendere è perché la Banca d'Italia si comporti diversamente da qualsiasi altra azienda del Paese. Da dove arriva tutta questa arroganza e questo delirio di onnipotenza?". A porre l'interrogativo a nome di tutte le organizzazioni sindacali di Via Nazionale è Luigi Leone, segretario della Falbi, il sindacato di maggioranza della Banca d'Italia.

In una conferenza stampa tenuta all'Hotel Nazionale a Piazza Montecitorio si sono ritrovate stamattina tutte le rappresentanze sindacali per denunciare il mancato rispetto da parte della Banca d'Italia degli accordi negoziali sulla base dei quali sono stati stipulati i contratti negli ultimi venticinque anni. In vista del rinnovo contrattuale 2002-2005 - l'ultimo contratto è scaduto il 31 dicembre 2001 - la Banca d'Italia, denunciano i sindacati, non intende inserire alcune garanzie essenziali contenute anche nell'ultimo contratto. "La Banca d'Italia - accusano - ha inflitto una profonda e seria ferita al quadro delle relazioni sindacali, ha smontato regole condivise arrogandosi il diritto di modificare a suo uso e consumo le norme contrattuali generate dagli accordi negoziali tra le parti sociali. Accettare che questa pratica continui è certificare la morte delle relazioni sindacali".

I sindacati si riferiscono a quanto è accaduto nel giugno 2003 quando il Direttorio li convocò comunicando loro la decisione di modificare alcuni articoli del regolamento contrattuale allo scopo di ritardare l'uscita dalla Banca d'Italia di tre funzionari generali, nonostante questi avessero raggiunto i requisiti di pensionamento. Il tribunale di Roma con due sentenze, una emessa a febbraio del 2004 e l'altra nel giugno successivo, ha sanzionato Via Nazionale per comportamento antisindacale ma la Banca d'Italia non sente ragioni e ha deciso di appellare la sentenza - la data è stata fissata al 4 novembre di quest'anno. I tre funzionari in questione erano Bruno Bianchi, Vincenzo Pontolillo e Vincenzo Catapano.

Insomma i sindacati di Via Nazionale sono a dir poco infuriati. Ieri hanno notificato ai vertici della Bnaca d'Italia quella che secondo il contratto si chiama "procedura di raffreddamento" in base a cui entro cinque giorni dovranno essere convocati dall'azienda. Se il faccia a faccia si dovesse concludere con un nulla di fatto allora si darà il via a duna serie di scioperi, prima a livello regionale e poi nazionale. I sindacati di categoria presenti oggi (Cgil, Cida, Cisl, Fabi, Falbi, Sibc, Uil) rappresentano secondo quanto da loro stessi detto oltre il 75 per cento dei dipendenti di Via Nazionale che si aggirano sulle 8000 unità.


Dagospia 25 Gennaio 2005