DAGO BUSINE$$ - IL "SOLE" DELLA SERA - CECCHERINI A SEGRATE - DOV'E' L'AUMENTO DI COPIE DEL CORRIERE? - PER SCALERA UN TESORO DI POLTRONA - TARAK E TF1 ALLE PORTE - GIA' A SECCO LA BOUTIQUE DI ROMITI - COLAO, GIRO AL SOLE. RAID PER LA RADIO?...

1 - Qualcuno avvisi Ferruccio De Bortoli che il presidente del Sole 24 Ore, Innocenzo Cipolletta, ha questa opinione nella capa: Il giornale è bello, fatto bene, sembra il Corriere della Sera. Insomma, è troppo lontano dagli interessi confindustriali.

2 - Sempre secondo il simpatico Cipolletta Radio 24 è "inalienabile".

3 - (da Finanza & Mercati) - Dagospia aveva dato la notizia, nei giorni scorsi, di una visita in Via Solferino del direttore del Sole 24 Ore Ferruccio de Bortoli. Ieri sera la notizia è arrivata in redazione da testimoni oculari, è stato l'amministratore delegato di Rcs Vittorio Colao a fare visita al Sole. Un semplice scambio di cortesie? Difficile. Tanto difficile che, inevitabilmente, riprendono quota le voci - oggi con ogni probabilità puntualmente smentite - di una possibile cessione, da parte del gruppo confindustriale, di Radio24 o di qualche altro asset.

4 - Dalle parti di Colao Meravigliao gira invece la seguente voce: Il Corriere, con la direzione Mieli, è fatto meglio. Ma le copie non crescono.

5 - Chi mai saranno quei giovani dirigenti delle più affermate aziende italiane (una ventina in tutto) riuniti ieri sera al Panda della romana Piazza Ungheria? L'occasione è stata il battesimo di una nuova associazione, chiamata Auriga. Una specie di "Rotary", che ha l'obiettivo di fare lobby per contribuire al rinnovamento generazionale, a spese dei "matusa".

6 - Il vispo Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio-Giovani Editori (gestisce i quotidiani nelle scuole), starebbe riposizionandosi con i grandi gruppi editoriali. Complice la sodale amicizia con Fidel Confalonieri, il fiorentino sta ispessendo il rapporto con Mondadori, nelle persone di Marina Berlusconi e di Maurizio Costa. Tanto è vero che l'11 marzo l'Ad e vice presidente della casa di Segrate parteciperà come protagonista, dopo l'exploit di Cesare Geronzi, al prossimo incontro di Progetto Città.



7 - Riceviamo e pubblichiamo:
Finalmente e' arrivato. Il presidente e' a Delhi, ed e' subito trascinato in un vortice di incontri ufficiali e di inaugurazioni. Ha inaugurato tutto il possibile: una mostra di quadri del Ministero Affari Esteri appositamente tolti dalle pareti della Farnesina (chissa' come fara' Fini), un'altra su Mazzini, ancora una sul design e poi dulcis in fundo la fiera organizzata dall'Istituto del Commercio Estero, costata pare qualche milione di euro (qualche espositore ha anche detto che era un allestimento riciclato e di averlo gia' visto a Milano).

Il tutto sembra non sia stato molto gradito, in particolare dalla Signora Franca, che e' stata sentita inveire vivacemente sulla inutile visita al design. All'inaugurazione della fiera ha poi partecipato, chiome al vento, Luchino di Monteprezzemolo. Che ha concionato la folla di imprenditori, simil-imprenditori, scribacchini e perditempo vari per una mezzora. Visti sonnecchiare molti di essi, da Colaninno a Pistorio. Chissa' se fusi o per colpa del fuso. Poi e' la volta del ministro Marzano che finisce il suo intervento con un accorato appello ai giovani. Ma dove erano i giovani? Chissa' forse il buon San Marzano aveva avuto qualche visione o era stato colpito dalla vista di qualche hostess. In breve la cerimonia finisce con il discorso di Ciampi e poi mentre tutti sono stati costretti a rimanere dentro la sala, che nel frattempo si era trasformata in un forno, quelli delle prime file se la sono svignata alla chetichella per andare.......ma questa e' un'altra storia.

8 - (O.C. per Il Sole 24 Ore) - La poltrona è vuota dal 16 luglio scorso quando Domenico Siniscalco fu nominato ministro dell'Economia. Ogni tanto si diffondono voci di un imminente insediamento del nuovo direttore generale del Tesoro ma finora sono state regolarmente smentite dai fatti: a tutt'oggi Siniscalco non ha ancora designato il sostituto di se stesso. Eppure lo staff del ministero di via XX Settembre sta per perdere un'altra pedina importante: in giugno Lorenzo Bini Smaghi si trasferirà alla Banca Centrale Europea. Così, mentre continua a tenere banco il toto-candidato alla direzione generale, interlocutori esterni e dirigenti del ministero scrutano con attenzione anche gli spostamenti interni. Non è passato inosservato, per esempio, il passaggio di Stefano Scalera alla guida della segreteria tecnica del ministro. Numero due della direzione del debito pubblico, Scalera è stato recentemente nominato anche consigliere d'amministrazione della Consip, la società che gestisce gli acquisti della Pubblica amministrazione. E ora partecipa, per conto di Siniscalco, a importanti riunioni sulla politica economica.

9 - Pissi pissi su Bini Smaghi. La prima moglie si chiama Isabella Casali. Vive a Roma partecipando attivamente alla vita sociale e mondana dell'Urbe. Ciccate sul Dago-trova e la scoprirete.

10 - (da Finanza & Mercati) - Come anticipato da Finanza & Mercati, il gruppo televisivo francese Tf1 vuole rafforzarsi in Italia. Lo ha confermato ieri il numero uno del gruppo, Patrick Le Lay, in occasione della presentazione dei dati di bilancio: "Vogliamo lanciare, prima della fine dell'anno, una tv generalista". Sul modello televisivo di Tf6, il nuovo canale affiancherà SportItalia, la tv in chiaro controllata da Tarak Ben Ammar e partecipata da Tf1. SportItalia passerà a breve sul digitale terrestre.

11 - (da Finanza & Mercati) - Impregilo, alla fine, si salverà e Gemina respirerà. Ma il primogenito di Cesare, Maurizio Romiti, dovrà rinunciare al suo sogno di banchiere e rimettere nel cassetto la boutique finanziaria LifeStyle. I grandi soci di Gemina hanno già messo una pietra tombale sul progetto dell'ex amministratore delegato di Rcs per investire in piccole e medie imprese del made in Italy. Alla fine di dicembre il cda della holding aveva approvato (con la sola astensione del rappresentante delle Generali) la costituzione di una nuova finanziaria con una dote di 100 milioni in tre anni, per metà stanziata da Gemina e per il resto da possibili investitori. Ieri nel cda di Gemina, affermano fonti vicine al consiglio della holding, non si è parlato di quei 50 milioni per LifeStyle. Ma la sensazione è che nessuno - visti questi chiari di luna - voglia o osi più parlarne.


Dagospia 17 Febbraio 2005