DAGO BUSINE$$ - COLANINNO A QUATTRO RUOTE - LAZARD CONSIGLIA FIORANI: SPOSTA IL PACCO DI AZIONI ANTONVENETA - TERZISTI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI (INTORNO A CISNETTO) - A FINANZA E MERCATI È TUTTA UNA "SFIZERIA".

1 - COLANINNO A QUATTRO RUOTE
La smentita è arrivata rapida e invincibile, come un sommergibile. Ansa, ore 11,46: "Dopo le indiscrezioni di stampa che segnalano un possibile ruolo di Roberto Colaninno come "Cavaliere bianco" in Fiat, un portavoce dell'imprenditore mantovano ribadisce che non esiste alcuna ipotesi in tal senso". Punto. Era circolata questa mattina l'ipotesi che nel summit che si terrà oggi a Milano tra i vertici delle otto banche del convertendo Fiat e Sergio Marpionne, sarebbe spuntato fuori un Cavaliere bianco con in mano una lettera su carta intestata Lehman Brothers, la banca d'affari americana che secondo quanto anticipato oggi da "MF" e dallo stesso "Corriere della Sera", si candiderebbe a rilevare il prestito con un premio del 20% rispetto ai valori attuali del titolo.

La lettera - scrive nei dettagli "MF" - sarebbe arrivata sabato a casa degli otto "magnifici" banchieri e prevederebbe anche la costituzione di una newco aperta ad altri investitori e guidata da un nuovo timoniere. Il nome che corre è uno e uno solo, il solito Roberto Colaninno, l'uomo che dopo aver scalato Telecom con l'aiuto del banchiere Magnoni di Lehman, ha scelto di dedicare la sua vita alle ruote. Due ruote di Piaggio, quattro ruote di Fiat e l'aiuto di un governo Prodi aperto alla politica industriale e ala difesa della fabbrica torinese. Oggi i banchieri smentiranno di aver discusso la lettera della Lehman, Colaninno li ha preceduti con la smentita Ansa, Ernesto Auci per la Fiat non sarà da meno, ma l'unico progetto finanziario e industriale che circola è questo.

2 - LAZARD CONSIGLIA A FIORANI DI SPOSTARE IL PACCO DI AZIONI ANTONVENETA DA BIPIELLE ALLA CONTROLLATA RETI BANCARIE
Nicola Porro per Il Giornale - Giovedì ci sarà tra il 70 e l'80 per cento del capitale di Antonveneta prenotato per l'assemblea in prima convocazione di sabato prossimo. I lodigiani hanno già fatto la loro parte con circa il 30%. Altrettanto ci si aspetta oggi dagli olandesi. D'altronde se Abn non prenota il biglietto di ingresso questo giovedì, il rischio è che non possa più partecipare all'assemblea di sabato e farsi così soffiare sotto al naso la banca. Verranno così allo scoperto le forze in campo. Tra le novità potrebbe emergere anche un pacco, inferiore al 2%, di Gp Finanziaria, la cassaforte di casa Gnutti. E fuori dal computo del 4,9% già in possesso alla finanziaria bresciana Hopa, sempre di casa dai Gnutti.

Oggi intanto gli uomini di Fiorani andranno a Roma, in Consob a spiegare la ratio del loro investimento padovano. Ma non ancora nei dettagli finanziari. I tecnici di Lazard, una volta stabilito che lo scenario più accreditato è quello di fondere la controllata Reti bancarie con Antonveneta, hanno diverse opzioni allo studio. Sta prendendo corpo l'ipotesi di trasferire il pacco di azioni Antonveneta (del valore di circa due miliardi), dalla Popolare di Lodi alla controllata Reti Bancarie, previo indennizzo. Quest'ultima è infatti meglio patrimonializzata. Ma avrà comunque bisogno di un aumento di capitale, che dunque dai piani alti scende «per li rami».



3 - FAZIO NON CHIEDE
(Reuters) - La Banca d'Italia ha scelto di non chiedere alla Commissione europea l'autorizzazione a valutare dal punto di vista della concorrenza l'offerta di Abn Amro per Banca Antonveneta, ha detto una portavoce della Commissione. La scadenza era lunedì.
Venerdì scorso la banca centrale ha lasciato passare anche la scadenza di per l'offerta di Bbva su Bnl, ha aggiunto la portavoce. La Banca d'Italia avrebbe potuto chiedere di avocare a sè il dossier sulle implicazioni concorrenziali delle operazioni. Nei casi in questione però, considerato che coinvolgono più di un Paese, la richiesta sarebbe stata inusuale.

4 - TERZISTI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI (INTORNO A CISNETTO)
L'invito ufficiale parla senza mezzi termini di "ricambio della classe dirigente" e "nascita della Terza Repubblica". E se ad organizzare l'incontro è il giornalista Enrico Cisnetto (appuntamento giovedì prossimo all'Art Cafè a Roma a partire dalle 19) vuol dire che finalmente qualcosa inizia a muoversi. Perché dietro all'economista più amato dagli editori terzisti si staglia sempre più chiara la figura di Luca-Luca Cordero di Montezemolo. E in questo senso va visto l'attivismo dello stesso Cisnetto, che sta aggregando intorno al suo think tank "Società Aperta" tutti gli scontenti del bipolarismo alla mortadella cucinato dal cuoco Michele. Intanto giovedì a parlarne ha chiamato con la mejo gioventù dei palazzi romani, da Alessandro Piperno (il Philip Roth all'amatriciana) a Pierluigi Diaco (la geisha dell'informazione più amata dai politici italiani), passando per Mario Adinolfi (il robusto direttore di Media Quotidiano) e Giuliano Da Empoli (la punta di diamante del giovanilismo velardian-riformista), fino ad arrivare all'enfant prodige del caltagironismo Fabio Corsico (responsabile relazioni esterne del divino Calta). Tranquilli, è previsto un ricco buffet.

5 - A FINANZA E MERCATI È TUTTA UNA "SFIZERIA"
Dopo l'articolo uscito giovedì 21 aprile in prima pagina sul quotidiano finanziario di Boroli e De Paolini, il giornale si è tinto di giallo-verde, cioè dei colori di questa sconosciuta società Sfizeria - nata da pochi mesi a Massa Carrara - che ha fatto un accordo con il gruppo Cremonini e che vuol lanciare sul mercato un marchio per "mangiare con le mani pollo o olive all'ascolana". Una caduta verticale di stile del giornale finanziario milanese che ha lasciato esterrefatti i più anche perché dietro questa società costituita con un capitale di 10 mila euro e che gestisce il marchio attraverso un nome fantasioso come Whimsy Franchising Srl, c'è addirittura col 90% del capitale un Sergio Dal Boni, che sicuramente sarà un omonimo dell'attuale condirettore di De Paolini. Ora in molti si stanno interrogando su chi sarà l'amministratrice di questa "Sfizeria", che risponde al nome di Iolanda Luni di Genova.


Dagospia 26 Aprile 2005