PISSI PISSI DAGO DAGO - O TEMPURA, O MORES: TRE MILIARDI PIU' LE SPESE PER RACCOGLIERE LA CICORIA SUL CAMPO DI SAITAMA
1 - Ma quale Giro d'Italia? Quello che sarà presentato sabato prossimo sarà un Giro d'Italia per modo di dire. Partirà dall'estero e "rientrerà" dopo quasi una settimana.
2 - E' una notizia dolorosa da scrivere, ma qualcuno deve pur fare il lavoro sporco. Il salotto per eccellenza della sinistra radical-chic capitolina è stato profanato, stuprato, sodomizzato dalle forze del male. Giovedì sera, nella magione sulla via Appia Antica, Sandra Verusio ha celebrato i gesti e le gesta di Vittorio Sgarbi. Intorno al ciuffo del sotto-sanitario ai Beni Culturali, eccoli i Fabiani e i Manzella. Alain Elkann, peluche adorato dalla Verusio e porta-beauty-case di Sgarbi, con voce flautata armonizzava la new entry sgarbiana nel tempio con angolo cucina della sinistra che fu.
3 - Ieri sera, invece, l'erre moscia di Elkann era particolarmente tesa verso l'incazzatura. Non lo volevano far entrare nei solenni saloni di Palazzo Pamphilij, ambasciata del Brasile, dove si è svolta la presentazione di uno splendido libro, "Delle pietre antiche", curato da Caterina Napoleone per Franco Maria Ricci. L'addetto al portone compulsava l'elenco degli invitati e faceva rilevare che un "Alain Elkann" era già entrato, quindi lei chi è? S'imbufaliva l'ex marito di Margherita Agnelli, già fiamma di Romina Power, che chiedeva ai presenti di testimoniare la sua identità. Una volta entrato, Alain ha ritrovato il sorriso davanti al buffer che il parmense e gaudente Franco Maria Ricci aveva scodellato in onore di Roma godona: culatello e mortadella.
4 - "Il Colle sarà furibondo!", tuonava Aldo Biscardi davanti alla scena della nazionale italiana che non cantava nemmeno una strofetta dell'Inno di Mameli che ha preceduto la pietosa partita col Giappone. Eppure nello stadio un tenore giap ha rombato l'Inno a squarciagola, e Totti sorrideva. Solo Buffon faceva il patriota. Ma si sa che ha simpatie per la destra.
5 - A proposito, che cazzo ci è andata a fare la nazionale fino a Tokyo? A fare la figura del sushi raffermo? Corre voce che la federazione abbia incassato tre miliardi, più le spese di viaggio e di albergo, per raccogliere la cicoria sul prato giapponese. Saremmo ben felici di venire a conoscenza della lista degli accompagnatori (mogli, figli e affini). O Tempura, o mores.
6 - Il vero grande scoop di "Chi" non è la storia del bacio tra Roberto Zaccaria e Monica Guerritore. Ma l'intervista della nasorifatta Katia Noventa a. Yasser Arafat! Essì: dopo l'11 settembre, tutto è cambiato. Adesso sappiamo che piccole Fallaci crescono. Un pezzo stra-cult, quello dell'ex fidanzata sbolognata da Poalo Berlusconi, che termina così: "Credo che si debba riflettere su quanto mi ha detto Arafat e lanciare un monito: aiutiamo a salvare Betlemme per salvare la Natività.".
Copyright Dagospia.com 8 Novembre 2001
2 - E' una notizia dolorosa da scrivere, ma qualcuno deve pur fare il lavoro sporco. Il salotto per eccellenza della sinistra radical-chic capitolina è stato profanato, stuprato, sodomizzato dalle forze del male. Giovedì sera, nella magione sulla via Appia Antica, Sandra Verusio ha celebrato i gesti e le gesta di Vittorio Sgarbi. Intorno al ciuffo del sotto-sanitario ai Beni Culturali, eccoli i Fabiani e i Manzella. Alain Elkann, peluche adorato dalla Verusio e porta-beauty-case di Sgarbi, con voce flautata armonizzava la new entry sgarbiana nel tempio con angolo cucina della sinistra che fu.
3 - Ieri sera, invece, l'erre moscia di Elkann era particolarmente tesa verso l'incazzatura. Non lo volevano far entrare nei solenni saloni di Palazzo Pamphilij, ambasciata del Brasile, dove si è svolta la presentazione di uno splendido libro, "Delle pietre antiche", curato da Caterina Napoleone per Franco Maria Ricci. L'addetto al portone compulsava l'elenco degli invitati e faceva rilevare che un "Alain Elkann" era già entrato, quindi lei chi è? S'imbufaliva l'ex marito di Margherita Agnelli, già fiamma di Romina Power, che chiedeva ai presenti di testimoniare la sua identità. Una volta entrato, Alain ha ritrovato il sorriso davanti al buffer che il parmense e gaudente Franco Maria Ricci aveva scodellato in onore di Roma godona: culatello e mortadella.
4 - "Il Colle sarà furibondo!", tuonava Aldo Biscardi davanti alla scena della nazionale italiana che non cantava nemmeno una strofetta dell'Inno di Mameli che ha preceduto la pietosa partita col Giappone. Eppure nello stadio un tenore giap ha rombato l'Inno a squarciagola, e Totti sorrideva. Solo Buffon faceva il patriota. Ma si sa che ha simpatie per la destra.
5 - A proposito, che cazzo ci è andata a fare la nazionale fino a Tokyo? A fare la figura del sushi raffermo? Corre voce che la federazione abbia incassato tre miliardi, più le spese di viaggio e di albergo, per raccogliere la cicoria sul prato giapponese. Saremmo ben felici di venire a conoscenza della lista degli accompagnatori (mogli, figli e affini). O Tempura, o mores.
6 - Il vero grande scoop di "Chi" non è la storia del bacio tra Roberto Zaccaria e Monica Guerritore. Ma l'intervista della nasorifatta Katia Noventa a. Yasser Arafat! Essì: dopo l'11 settembre, tutto è cambiato. Adesso sappiamo che piccole Fallaci crescono. Un pezzo stra-cult, quello dell'ex fidanzata sbolognata da Poalo Berlusconi, che termina così: "Credo che si debba riflettere su quanto mi ha detto Arafat e lanciare un monito: aiutiamo a salvare Betlemme per salvare la Natività.".
Copyright Dagospia.com 8 Novembre 2001