COSSIGA SULLA BIGA - CARO SILVIO, LA TUA DIFESA "ELASTICA" DI FAZIO HA FORSE A CHE VEDERE CON LA FORTUNATA COLLOCAZIONE IN BORSA DELLE AZIONI MEDIASET, E DEL MODO NEL QUALE VUOI INVESTIRNE IL RICAVATO IN SETTORI STRATEGICI DEL PAESE?

Da "l'Unità"

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dal Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga

Caro Silvio,
chiedo ospitalità al quotidiano l'Unità diretto dall'amico Antonio Padellaro, per la pubblicazione di una lettera a te indirizzata, perché forse chiedendone la pubblicazione ad altri amici, li metterei in imbarazzo. Volevo anzitutto congratularmi con te per la tua assoluzione per il caso All Iberian, con il quale fosti ingiustamente non perseguito, ma perseguitato con fini, diciamo così, metagiuridici, nobilitati dalla forte eticità giacobina e dall'affascinante e non meno forte ideologia leninista-stalinista, del «vero in quanto utile».

Ti scrivo per dirti che credo che, salva l'onestà integerrima dell'uomo e la sua integra buona fede, con il caso Fazio stiamo toccando il «fondo del fondo», politicamente e istituzionalmente, per lo spettacolo di velleitarismo, contradditorietà e impotenza che il Governo della Repubblica sta dando di sé, trasformando un «caso» prima in una «commedia», poi in una «farsa», che si avvia a diventare «dramma» per poi - temo! - sfociare in «tragedia all'italiana», cioè anche dolorosamente farsesca.



Ma mi preoccupa anche la dietrologia che, non potendosi dare spiegazioni non dico razionali, ma appena ragionevoli di quanto accade, comincia a svilupparsi. E così dopo le insinuazioni sulle cause del «mollare la preda» da parte della sinistra e del suo leader Romano Prodi, in riferimento all'Opa d'Unipol sulla Bnl, arrivano le insinuazioni su di te, che molto mi preoccupano perché tu sei il capo dell'Esecutivo del nostro Paese e lo rappresenti massimamente all'estero.

Distinto e molte volte distante da te in politica, ti ho sempre difeso dalle «incursioni» alla Travaglio. Ma è per questo che ti scrivo! Oggi ho ricevuto la estemporanea visita di un giornalista economico-finanziario straniero di passaggio a Roma; ed egli mi ha chiesto se dietro la difesa, perché di difesa si tratta, ancorché elastica!, che tu fai di Antonio Fazio, oltre le pressioni della Lega e di molti di Forza Italia e dell'Udc, non ci sia qualcosa che abbia a che vedere con la fortunata collocazione in borsa che tu hai fatto di parte delle azioni di Mediaset, e del modo nel quale si dice tu voglia, come è tuo diritto, investirne il ricavato in settori strategici per il Paese.

Per la stima che ho per te e per Antonio Fazio, non credo lontanamente a tali insinuazioni; ma io vi conosco, gli ambienti internazionali molto meno. E la tua onorabilità non è quella di un cittadino qualunque, ma del presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, e tu perciò hai non solo il diritto ma il dovere di difenderla.
Con cordiale amicizia


Dagospia 27 Settembre 2005