STRA-MILANO - FILIBERTO DI SAVOIA SFIDA LA SFIGA DI LAPO E LANCIA LE FELPE SABAUDE - UTO ALLA FENICE - LINUS MARATONETA - IL COMPAGNO DI DALIDA E' "NUDO CON L'ELMETTO" - ALLA SCALA, ADDIO ALLE PRIME DONNE DELLA FONDAZIONE, DENTRO I TECNICI.

1 - Fermi tutti. Trattenete il respiro. Allontanate i bimbi. Oggi sarà festa grande alla boutique Biffi: il principe di Venezia Emanuele Filiberto di Savoia, scortato dalla mogliettina, lancia le sue felpe. Sì, proprio come lo sventurato Lapo fece con il marchio Fiat, ora saranno in vendita le felpe col lo stemma sabaudo. In bianco e blu (quella di Fili ha anche il nome ricamato dietro).

2 - Giovedì a Milano il malato di maratone Linus, direttore artistico e speaker storico di Radio Deejay presenterà la Deejay Ten, ossia la competizione inventata proprio dalla storica emittente milanese. Dieci chilometri di corsa in giro per Milano in preparazione alla Maratona di New York. Gira voce che all'interno della radio privata più ascoltata d'Italia, alcuni dissidenti, stanchi di sentirsi elencare le qualità della dieta a zona (seguitissima dal direttore artistico) ma soprattutto esausti dalle continue occasioni che Linus tenta di mettere in campo per coinvolgere tutti quelli che gli capitano a tiro nel suo trip personale, tentino da tempo di nascondergli le scarpe. (Viviana Musumeci per Dagospia).

3
- E' da qualche giorno in libreria L'Amore Goloso, ed. Ponte Alle Grazie, di Roberta Schira, la dama sexy cremasca che sa tutto sul buon cibo e sulla seduzione a tavola e dopo... mentre il compagno della sempre fascinosa Dalida Di Lazzaro, Giovanni Terzi, architetto, consigliere comunale di Forza Italia, sta per dare alle stampe, ed. Ares, "Nudo con l'elmetto", la storia autobiografica della sua vicenda giudiziaria da cui è uscito assolto con formula piena tre mesi fa e ha già pronto un altro titolo, un giallo, "Per un attimo almeno".

4 - Fa un po' di confusione con i nomi, il "New York Post", ma se abbiamo capito bene, la notizia è che Margherita Missoni, figlia della stilista Angela e nipote di Ottavio e Rosita, fa coppia con il 22enne figlio di Ernst di Hannover, il marito di Carolina di Monaco.

5 - Sempre per il tabloid newyorkese, ha trovato l'amore anche la figlia di Donatella Versace. Il suo principe azzurro ha le fattezze del cantante rock australiano Kaz James, 22 anni, che tra le passate conquiste vanta Keira Knightely e - guarda un po' - Kate Moss.

6 - L'evento stramondano del fine settimana meneghino è in agenda a Venezia, sabato 22. Concerto alla Fenice di Uto Ughi a favore dell'Airc, starring Scaroni, Zoppas, Elio Catania, Vittorio Coin, Nordico, Carlino Perrone.



7 - SCALA, ADDIO ALLE PRIME DONNE DELLA FONDAZIONE, DENTRO I TECNICI
Andrea Montanari per la Repubblica - Milano


Il prossimo consiglio di amministrazione della Fondazione Scala, quello in carica scadrà ufficialmente il 16 novembre, con ogni probabilità sarà un cda di transizione. Per almeno tre motivi. Da un lato c'è l'incertezza sull'esito del voto alle elezioni comunali del prossimo anno, che potrebbe determinare un cambio della guardia alla guida di Palazzo Marino che esprime il presidente del consiglio di amministrazione; dall'altro, potrebbe cambiare l'identikit dei candidati consiglieri, che finora sono stati scelti tra i più bei nomi della finanzia e dell'industria italiana.

Lo ha fatto capire bene ieri il sindaco Gabriele Albertini: «Con un cda di prime donne si è visto come sono andate le cose. C'è bisogno di personalità magari di minore spicco, ma che sappiano garantire non la loro presenza e favorire decisioni collegiali». Un esplicito riferimento al recenti dimissioni del numero uno di Telecom e Pirelli Marco Tronchetti Provera, al disimpegno annunciato dal presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, che rappresenta la fondazione Cariplo, e all'uscita di scena anche di Vittorio Mincato, che ha lasciato l'estate scorsa il posto di amministratore delegato dell'Eni a Paolo Scaroni.

Infine, resta ancora da decidere se il nuovo statuto della fondazione Scala aumenterà il peso dei soci pubblici rispetto a quelli privati. Passando dagli attuali 3 a 4 su sette posti nel consiglio di amministrazione del Piermarini. Per non parlare del nodo ancora tutto da sciogliere del deficit del teatro, che attualmente oscilla tra gli 8.306.000, se calcolato sulla riduzione del patrimonio, a ben 16.855.000 euro, se ricavato, invece, dal risultato di esercizio. E la spada di Damocle dei tagli annunciati dal governo nella legge finanziaria che potrebbero aumentare il disavanzo di 9 milioni di euro.

Al momento, l'unica certezza è che né ConfalonieriTronchetti Provera torneranno nel cda. «Non ci ripenserò - spiega senza esitazioni il presidente di Mediaset - La Scala negli ultimi tempi per me è stata solo motivo di amarezza. Sono rimasto deluso soprattutto dalla Filarmonica, che ha avuto un atteggiamento autolesionista». Il numero uno di Telecom, invece, è pronto ad indicare come suoi candidati per il prossimo cda o Andrea Kerbaker, amministratore delegato tra l'altro di Programma Italia spa, o un altro suo fedelissimo, il suo ex responsabile della Comunicazione alla Pirelli Giancarlo Rocco di Torrepadula. Altra certezza, la conferma di Bruno Ermolli in quota alla Camera di Commercio. Anche la Regione sarebbe orientata a confermare pro tempore il proprio rappresentante Paolo Sciumè. Il resto è ancora tutto da decidere. L'Eni fa sapere solo che è confermata la loro presenza anche per i prossimi anni, ma ufficialmente Paolo Scaroni non ha avuto ancora il tempo per prendere in mano la pratica Scala.

Il governo alla fine potrebbe sostituire il suo attuale rappresentante, l'economista Carlo Secchi, che era stato scelto dall'ex ministro dei Beni Culturali Giuliano Urbani. L'attuale ministro Rocco Buttiglione lunedì sarà a Milano, lo stesso giorno del cda della Scala. C'è chi sostiene che vorrebbe proporre un suo fedelissimo: Giorgio Basaglia, consulente del ministero per le iniziative culturali. Lunedì si riunirà anche il consiglio di amministrazione della fondazione Cariplo per decidere la rosa dei candidati per la successione a Fedele Confalonieri. Escluso un impegno diretto del presidente Giuseppe Guzzetti o dei vice presidenti Carlo Sangalli e Aldo Scarselli, il nome uscirà dai membri della commissione centrale di beneficenza. Di cui fanno parte anche volti noti come i premi Nobel Carlo Rubbia e Renato Dulbecco o l'ex presidente della Consob Enzo Berlanda. Ma in lizza potrebbero esserci anche il finanziere Angelo Abbondio, il tributarista Mario Miscali, il banchiere Mario Zanone Poma, il sociologo Guido Martinotti o la vicepresidente del museo della Scienza e Tecnologia, Antonella Carnelli De Micheli Camerana.


Dagospia 19 Ottobre 2005