PICCOLA POSTA - ROMINA JR CARRISI SMENTISCE "GENTE" - PRIMARIE BUFALA O PROVA DI DEMOCRAZIA? - TOPI, POLLI E TALPE - CONTRO SANTORO - BENIGNI & C., CHE NOIA - VIVA CHIAMBRETTI - SILVIO, ARTEFICE DEL PONTE SULLO STRETTO.

Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 1
Non ho mai rilasciato l'intervista che mi viene attribuita dal settimanale Gente in edicola questa settimana, ne' ho mai rilasciato alcuna intervista alla signora Monica Setta. Quanto riportato non corrisponde al mio pensiero. In particolare, non ho mai pronunciato la frase che mi viene attribuita in copertina. Ho solo incontrato per caso la sigra Setta nei corridoi di Domenica In e alle insistenti, generiche domande che la stessa, con tono colloquiale e apparentemente amicale, mi aveva posto, ho risposto con poco più che monisillabi e in modo assolutamente evasivo.
Romina jr Carrisi

Lettera 2

Nel completo caos della tv italiana vorrei fare i miei complimenti a La7 che, secondo me, è l'unica tv italiana di qualità e lontana dalle logiche dell'auditel. Complimenti in particolar modo a Piero Chiambretti per le esilaranti interviste a personaggi noti e meno noti che ospita a Markette.
Mariano

Lettera 3
Riguardo all'articolo di Scanzi che avete riportato posso dire che sono totalmente in accordo con lui. Anzi, da uomo di sinistra, vorrei rincarare la dose.
A me il Benigni regista non è mai piaciuto; salvo il film con Troisi e in parte "La vita è bella". Ho visto "Johnny Stecchino" in un cinema ripieno in ogni ordine di posti, che ululava dal ridere per ogni battuta; non ho riso una sola volta. La Braschi è un'attrice agghiacciante. Il Benigni che legge Dante o che improvvisa è grandioso, ma il cinema non è per lui. Di Muccino ho visto dei pezzi dell'"Ultimo bacio" in tv e mi sono deliberatamente perso tutte le altre "fatiche"; di Virzì mi è piaciuto "Ferie d'Agosto" e "Ovosodo". "Ecce Bombo" di Moretti è scolpito nella mia mente gli altri si possono anche lasciar perdere; salverei "Caro diario", soprattutto per la descrizione della malattia e dei bambini tiranni telefonici (tirannia che sto sperimentando).

Mi vanto di non aver MAI letto un libro di Baricco e neanche di Andrea De Carlo, ho fatto voto che nella mia libreria non entreranno mai (se non per incauto regalo) libri di Isabel Allende e di tutti i sudamericani, di Banala Yoshimoto (ME NE HANNO REGALATI TRE!), di Tahar Ben Jelloum. Di Montalbàn mi piacciono solo i romanzi su Pepe Carvalho (e neanche tutti) gli altri sono una mattonata sui maroni a partire dal "Pianista". Ho letto Pennac; il migliore è "Come un romanzo" con il suo decalogo del lettore, al quale mi attengo scrupolosamente; però a parte i primi tre romanzi sulla saga di Malaussène gli altri sono noiosi. Non leggo libri di narrativa italiana, tranne alcuni noir e l'unico che sopporto è Carlo Lucarelli. Il mio libraio mi ha fatto incautamente acquistare un libro di Melania Mazzucco del quale ho letto 10 righe prima di scagliarlo contro il muro.
Faletti, tanto mi piaceva quando faceva Vito Catozzo, tanto è insopportabile come scrittore. Ho un neo: leggo qualsiasi cosa pubblichi Camilleri e mi piace.
paolo

Lettera 4

Clamoroso! Non è vero che la destra vara solo leggi "ad personam", è stata fatta la prima legge "contra personam" di questo governo ovvero contro chi, come Prodi, non ha un partito suo.
Umberto Pone

Lettera 5

Caro Dago, anche ieri sera ho visto "La Talpa", a questo punto non so più nemmeno io perchè. Non mi dilungo come in passato sulle esilaranti vicende del programma, quando però dalla semplice truffa si passa alla presa in giro, allora bisogna dirlo.
Strombazzata come qualcosa di forte, che di per sè non recava pericoli ma che non era adatta a tutti, è iniziata la "Prova di accesso". La Perego si è allontanata dallo studio, non poteva farcela, Nadia Rinaldi ha avuto conati di vomito, quando Bettarini ha sollevato il coperchio di un vassoio e ha mostrato uno spiedo su cui erano infilzati dei simpatici topi di campagna arrosto. Questi, ragazzi, se li devono mangiare!
E via, una menata di un quarto d'ora su 'sti topi, e da dove vengono, e di qua, e di là, e il preconcetto culturale. Insomma l'hanno pompata per bene. La prima ad assaggiare è la Ludmilla Radchenko. Prego, avanti. Ecco prendi questi questi pezzettini qui. E lei porta in bocca un cosino di carne bianca e, innocente come mia zia di Lugo, esclama: E' pollo! Sisisì proprio pollo. Ovviamente si fa finta di niente e si va avanti, e a turno ne abbiamo ripetute conferme: chi prende un'ala, chi un pezzo di coscia con pelle croccante inclusa, chi ancora il bocconcino del prete. Tutto davanti alle telecamere. I concorrenti più tonti ci credono, i finti tonti fanno finta di crederci, quelli a cui non frega niente se ne fregano. La Lubamba ne prende due pezzi.
Mio Dio.
E quei poveri topi, sacrificati per burla? Ma non ve l'ha insegnato vostro papà che del cibo bisogna avere rispetto? Che del topo non si butta via niente? Guardate che se gli davate topo vero, quelli se lo mangiavano...!
Caro autore, accetto di essere preso in giro, me ne sto zitto zitto buono buono, rido quando vuoi, inorridisco fintamente quando c'e' da inorridire fintamente, faccio tutto come dici tu. Ma perché mi devi dare del cretino in maniera così sguaiata? Perché?
Se sono un topo, trattami da topo, non da pollo.
Danilo Valentini - Inviato tv

Lettera 6

Ciao Dago. Se fossi un elettore di Michele Santoro ed il segretario del partito che lo ha ospitato nelle proprie liste per le ultime elezioni Europee gli chiederei pubblicamente conto di quanto oggi ha fatto o si appresta a fare. E questo non perché il buon Santoro non possa dimettersi da europarlamentare: semplicemente perché agendo così se ne infischia alla grande del compito che i suoi elettori (ed il partito) gli hanno affidato per la durata della legislatura europea.
Invece, colpo di scena: finalmente si è presentata l'occasione giusta per perseguire i mai celati fini: tornare ad essere una star TV! Altro che Europarlamento, dove anche i migliori cervelli entrano presto nel dimenticatoio: qui ci vuole un rientro alla grande. E cosa c'è di meglio se non il novello vate Celentano (per il quale da mesi la RAI manda spot a tutto spiano)?
Grazie Michele, perché in questo modo ci hai fatto capire quanto siano importanti per te le idee ed il mandato che i tuoi elettori ti hanno così generosamente concesso. Certo tu dirai che così facendo puoi meglio servire la causa, ma io ti dico che a queste baggianate non crede più nessuno, forse tu per primo!
Guido Romano

Lettera 7

Caro Dago, immaginati la profonda soddisfazione che deve aver provato chi, avendo votato per eleggere Santoro al Parlamento Europeo, dove potesse rappresentare degnamente l'Italia e portare istanze tese a rafforzare la democrazia e la pacifica convivenza dei popoli, ora assiste alla fuga del suo rappresentante che si dimette per partecipare ad una trasmissione televisiva. Signor Elkann, siamo in due a vergognarci di essere italiani.
mrzambo

Lettera 8

Mi spiace, caro Dago, ma ti è sfuggita una carognata. Fra i commenti alle dimissioni di Santoro per poter apparire nella trasmissione di Celentano, ti è infatti sfuggito quello più carogna di tutti, e cioè di Costanzo. "E' un gesto che guarda al futuro". Più carogna di così...
paolo

Lettera 9

Leggere i concetti (?) che il sig. Natalino Russo Seminara spesso ci regala è il modo migliore per capire il perchè il centro-destra ha ormai perso ogni appeal tra le persone normalmente pensanti. Votare in Iraq una costituzione che di fatto spartisce il potere e il controllo del territorio tra Sciiti e Curdi secondo il Ns è paragonabile ad una consultazione interna ad una coalizione per definirne il Leader... Ricordo inoltre al sig Natalino che Mastella è ondivago e che 30 anni fa non aveva proprio niente da spartire con la sinistra. Comunque bene così non capiscono o non vogliono capire, ma non c'è legge elettorale-truffa che tenga. Prima ci liberiamo della Casa delle Libertà Condizionate meglio è.
Paolo

Lettera 10

Cara Dagospia, ma che noia questi saccentelli di destra di varia estrazione e cultura che ironizzano sulle primarie dell'Unione: ma insomma, tenetevelo pure il vostro partito azienda, dove non si discute, non si vota, si ubbidisce al piccolo Breznev di Arcore con un centralismo democratico che il PCI non aveva neppure ai tempi di Secchia. Io non so come voteranno gli Italiani, che hanno mandato al potere per anni politici notoriamente corrotti, corruttori, amici e sodali di mafiosi e camorristi, e che poi hanno mandato al governo lo Zio Paperone della Brianza, probabilmente affascinati dalle sue barzellette da capo ufficio. Io so solo che ci saranno quattro milioni e spiccioli di persone che, alla facciazza di tutti, continueranno comunque imperterrite a tentare di ragionare con la propria testa.
Buster Brown ed il suo fido Medoro

Lettera 11

Eccoci, finalmente la farsa dell'europarlamentare della mutua è giunta alla fine! Complimenti a Michele Santoro che al termine di una presa in giro dopo l'altra (verso i suoi elettori si intende!) appende le sue belle migliaia di euro al chiodo. Una domanda sorge spontanea e legittima: qualcuno di voi ricorda qualche proposta di legge, qualche interpellanza, qualche progetto o iniziativa o qualunque altra diavoleria fatta dall'Eurosantoro? Niente, null'altro che niente di niente. Ecco per cosa si ricorderà Michele Santoro a Strasburgo. Come dice un proverbio di non ricordo quale regione: magnà bef e stà a spass!....alla facciazza vostra elettori italiani!
Macario di Macherio



Lettera 12

Caro Dago, leggendo dell'ennesimo exploit di Michele Santoro non si può fare a meno di apprezzare l'eclettismo di questo affabulatore di coscienze e l'agilità da consumato trapezista in grado di eseguire salti mortali carpiati con ritorno, in Rai. All'inizio fece vibrare i nobili animi di alcuni attempati partigiani alla Giorgio Bocca, intonando sommessamente 'Bella Ciao' poco prima di essere (giustamente) messo ai margini dell'informazione pubblica. In seconda battuta il suo ego tracimò dai confini nazionali, relegandolo però ad un noioso e defilato ruolo da europarlamentare.
Ora molla l'impegno europolitico per riempire i silenzi di Celentano e concorrere (vogliamo negarlo?) alla campagna elettorale.

Una parabola simile (anche se in tono minore) a quella di Romano ' Mortadella' Prodi: esiliato dallo skipper con i baffi e tornato più vincitore che pria... un Prodino insomma.
Questi sono i ns. rappresentanti: pronti ad immolarsi per i nostri ideali ... salvo poi dimenticarsi dell'impegno preso per una prima serata su Raiuno. Ce li meritiamo.
Tutti, nessuno escluso.
Fabio Venditti

Lettera 13

Poveri Angeletti sindacalisti, a quel Pezzotta d'uomo del capataz Cgil, il Cavaliere nero ha detto che l'Epifani(a) tutta la grana gli si porta via.

Il Cavaliere, che ha un fiuto eccezionale per la Passera, ha subodorato che tra Sinistra e Banche c'è una certa Malizia Profumo d'Intesa. E poi a Berlusconi non è mai piaciuto l'albero di Natale (alias Abete) di Ancelotti. E comunque De Bustis non disputandum est.

Perché definire gregge il popolo ulivista. Ok, tra i pastori c'è Pecoraro, ma perché offendere le pecore vere! Quelle di Prodi sono clonate come la Dolly e le schede elettorali.

Sulle primarie la si pensi come si vuole, ma nemmeno Pagnoncelli, Piepoli, Mannheimer e il Viminale messi insieme sarebbero riusciti a comunicare in pochi minuti percentuali di affluenza ed esito degli scrutini. Più che una mortadella è sembrata una pietanza precotta.

Lo scrittore cult di Fassino è Claudio Magris. E mica poteva essere Gunther Grass !

Bertinotti ha confessato a 8 e mezzo che le primarie sono state un po' drogate. Ah, Lapo...litica !

Con un volo Trans...oceanico Lapo, dopo essere stato ben Kate..chizzato da Monteprezzemolo, è andato negli Usa a darsi una Moss (a).

Al dopolavoro per i dipendenti Atm, i Cobas hanno messo in scena: "Un desiderio che si chiama Tram".

A Franco Due: sulle nefandezze della Sinistra che hai elencato c'è un solo commento: "Excusatio non petita". Quanto a Gramsci è storia (vera, non di Camera e Fabbietti) che gli abbia fatto più male Palmiro il Migliore, che Benito il Peggiore.

Poveri quei poverini impoveriti da Berlusconi: per via dei milioni di euro sborsati alle Primarie a fine ottobre gli mancherà qualche altro litro di latte. O erano tutti benestanti?
Natalino Russo Seminara

Lettera 14
Sono tanti gli aspetti per i quali Berlusconi passerà alla storia. Successi imprenditoriali, prodezze elettorali, odissee giudiziarie e quant' altro. Ma non è tutto, Berlusconi punta anche a firmare l'opera pubblica più imponente della storia del nostro Paese: il ponte sullo stretto di Messina. Avete presente la targa che campeggia nell'atrio del museo del Louvre di Parigi e che ricorda ai visitatori quanto il Presidente Mitterrand abbia fatto per il restauro e l'ammodernamento di quel museo? Ecco, una targa proprio come quella già l'immagino affissa, e meritoriamente, al più alto pilone del ponte. Ad imperitura memoria e di proprio pugno: dono quest'opera ai popoli di Sicilia e Calabria perchè ne facciano buon uso e meritato profitto, firmato: Silvio Berlusconi, il pontefice.
Francesco Nardi - www.francesconardi.it

Lettera 15

Caro Dago, facciamo due rapidi conti. Supponiamo che la cifra di 4.000.000 tra gli aventi diritto al voto abbia effettivamente partecipato alle primarie dell'UNIONE. Che cosa rappresenta questa cifra? In Italia i cittadini che possono votare credo siano intorno a 40.000.000. Supponiamo che tutti i simpatizzanti del centro-destra non abbiano votato, così come gli indecisi. Se attribuiamo al centro-sinistra almeno il 40% di preferenze significa che la sua base elettorale è composta da circa 16.000.000 di persone. Allora se ciò è vero si e no a ratificare qualcosa di già deciso sono andate a farla grassa il 25% dei supporter. Si può quindi realisticamente chiamare un successo l'evento in questione? Oppure il chiasso mediatico che lo ha accompagnato nasconde invece una seria preoccupazione per l'imminente futuro? Come già tempo fa ti scrissi, a me il tutto è sembrato solo un grande spot e poco più, dove il "più" è rappresentato dall'interessante cifra raccolta scopo autofinanziamento (cosa di per sè giusta e rispettabile). Per il resto siamo ancora in attesa di capire questo benedetto programma della coalizione, per capire se è possibile o meno votare UNIONE il prossimo 9 aprile.
Guido Romano


Dagospia 20 Ottobre 2005