PICCOLA POSTA - CELENTANO MADONNINA PIANGENTE - UN CURDO NON PUĂ’ GIUDICARE SADDAM - POLITICHE 2006, UN SOGNO: PALOMBELLI CONTRO PRESTIGIACOMO - GLI ELETTORI DI SANTORO LO VOGLIONO IN TV - RICCUCCI? CHAPEAU.

Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 1

Caro Dago, non bastava che giorni fa accendendo la TV fossi incappato in Pippo Baudo che intervistava Edwige Fenech! Non basta che il personaggio che domina i media del giorno sia Al Bano, adesso dobbiamo occuparci di nuovo di Celentano. L'Italia non è un paese, è un incubo ricorrente.
Dio mio! Oggi stavo facendo jogging quando un amico mi ha telefonato per chiedermi di registrargli Rockpolitik. Aldo Grasso proprio ieri su La 7 sosteneva che lo scontro televisivo di questo periodo sarà tra "l'Isola dei Famosi", esempio di trasmissione moderna priva di contenuti e, appunto, il programma di Celentano, televisione "vecchia maniera", molto strutturata e piena di sostanza.."perché Celentano crede nel messaggio"!

Mi dico: vediamola!...e chissà perché invece che dei messaggi, di Celentano mi viene alla mente di quando tanti anni fa a Bussola Domani a Lido di Camaiore, di fronte a migliaia di persone che avevano pagato il biglietto per assistere a un suo concerto (c'ero pure io, ma non avevo ancora l'età della ragione), dopo circa quindici-venti minuti di canzoni si ritirò dietro una quinta, forse per bere un bicchier d'acqua e sparì, si seppe poi, su un elicottero, lasciando come fessi ad aspettare il suo rientro il pubblico pagante.

Bravo Celentano, campione di se stesso! Principe dei furbacchioni! Ora ci fai la morale, ma anche per questo sei bravo. Perché hai capito. Hai capito bene come funziona questa italietta. Hai creato un caso sul niente. Milioni di euro in pubblicità. Per vedere che? Una seduta spiritica in cui evochi Enzo Biagi, "il più bravo giornalista italiano"? Ma dico, l'avete mai letto Enzo Biagi quando scriveva su Panorama? Cose tipo ho conosciuto Churchill, la Duchessa di Windsor mi chiese se nel the preferivo il latte o il limone...cose di questo tipo. Non poteva pubblicarle postume? Una noia mortale. Un vuoto a perdere. L'ho rivalutato adesso, che fa il guru spirituale della Hunziker. Questo sì che è "molto rock".

Appare Santoro. Uno che faceva il servizio-scoop di scottante attualità mostrando Previti che si avvicina alla sua auto al rallentatore con sottofondo la musica de "Lo Squalo". Una cosa davvero molto sinistra. Brividi al sol pensiero. Ma sentiamo che dice. "Viva la fratellanza, viva la libertà"! Ah però!... era dai tempi della Rivoluzione Francese che non si sentiva, in effetti. La noia sale. Vi ricordate quando in tempi di guerra fredda Celentano sbandierava la sua fede bigotta per raccattare consenso democristiano? Adesso è andato oltre, evidentemente. Sarà il piede nella fossa, ma è anche comprensibile che uno cerchi di allontanare certi pensieri, eviti di riferirsi all'aldilà. Comunque ci siamo noi, aldiquà, che in una sera di ottobre del 2005 accendiamo Rai 1 e ci troviamo propinato come seratone un quasi-settantenne in una scenografia della Boheme riciclata-ibridata con West Side Story. Vi pare giusto?

Ma torniamo al Celentano fervente-credente. Non ci è dato sapere cosa ne è stato della sua fede, fatto privatissimo, né ci riguarda. Di sicuro è imbevuto di tanta iconografia cattolico-popolare da fargli fare, questa volta sì, un miracolo! Quello di impersonare, di diventare egli stesso in modo mirabile la più sfolgorante, canonica delle statuine della Madonna piangenti lacrime di sangue. Ecco, lui è questo: una Madonnina piangente. Non si è mai saputo perché piangono, ma radunano folle osannanti, scatenano putiferi. E provate a chiedere a qualche veggente a cui è apparsa che messaggio ha lasciato; perché Ella ha sparso lacrime di sangue: " E' un segreto, non si può rivelare"....
Bravo, bravissimo! Io però, adesso cambio canale.
Andrea Belluomini - Viareggio

Lettera 2
Caro Dago,
Celentano 4: l'ho trovato imbolsito e scaduto persino come cantante. Teocoli imitandolo canta meglio dell'originale. Il sermone sulla cementificazione è una banale ripetizione, con parole molto meno efficaci di quelle del Ragazzo della via Gluck di 40 anni fa.
Dire poi, che non c'è libertà è una contraddizione in termini: non ci fosse libertà non avrebbe potuto dirlo in prima serata tv, nè avrebbe potuto criticare il governo e invitare Santoro. Ti raccomando poi l'inutile duetto con Depardieu, l'ammazza fotografi.
Insomma un molleggiato patetico. Nulla di grave, se non fosse che questo molle e insipido patè ci costa 8 miliardi.

Santoro 2: tutto 'sto casino per dire, come Robespierre, viva l'eguaglianza, la fraternità e la libertà. Poi gli danno di Giacobino e s'incazza. Quanto a onestà e buona fede, chiedere alla famiglia del Maresciallo Lombardo, suicida dopo che Leoluca Orlando Cascio lo aveva accusato di collusione con la mafia; con Santoro che non mandò in onda la telefonata in sua difesa.
Michele chi, poteva starsene a Strasburgo. Non si lascia tutta sola la Lillyna, già triste di suo per il processo al suocero, pardon al suo caro Saddam. Meno male che ci sono stati Cornacchione (super) e Crozza (ma solo quando ha sfottuto la Sinistra, perché non si può imitare Bush, truccato da Clinton). Una cosa è certa: la prossima settimana, esaurito l'effetto novità, a meno di qualche scoop clamoroso (esempio incontro di boxe Lecciso-Albano o spogliarello integrale della Bellucci ) lo share scenderà parecchio. Infine il risultato di due mini sondaggi personali, tramite sms a duecento persone, prese a caso (facendo cioè il numero alla cieca) con preghiera di risposta sulle loro intenzioni di voto. Il primo mercoledì dava l'Unione avanti di 5 punti. Il secondo, subito dopo Rockpolitik, vede la Cdl avanti di due punti. Sono bastati 7 minuti di Santoro per fare perdere sette punti alla Sinistra. Se Biagi e Luttazzi accettano l'invito, inutile fare le elezioni. Il cavaliere avrà già vinto prima per ko.
Natalino Russo Seminara

Lettera 3

Caro Dago, il presidente del tribunale che giudicherà Saddam è un curdo. Ora qui non si ha nulla contro i curdi, ed il fatto che quel tribunale sia illegale prescinde da qualsiasi valutazione sulle origini di chi lo presiede. Però, diavolo, proprio curdo doveva essere? Mi s'affaccia una virgola di legittimo sospetto: si tratta del processo di uno che ha sterminato centinaia di migliaia di curdi ed il presidente del tribunale è proprio un curdo? Insomma, può anche andar bene, ma è come se Travaglio diventasse procuratore di Milano.
Francesco Nardi - www.francesconardi.it



Lettera 4
Francesco Nardi ironizza sul Ponte sullo Stretto e sulla lapide che immagina affissa su un pilone: "Dono quest'opera ai popoli di Sicilia e Calabria perchè ne facciano buon uso e meritato profitto, firmato: Silvio Berlusconi, il pontefice". Invece, se vince il centro-sinistra, ci sarà una lapide all'imbarco dei traghetti: "L'ora d'attesa che passate qui è un gentile omaggio di Romano Prodi".
Gianni Pardo

Lettera 5
20/10/2005, in tv, seconda serata:
Raiuno, Porta a Porta: Barbara Palombelli (sfolgorante);
Italia Uno, L'incudine: Stefania Prestigiacomo (arrembante);
chiusi gli occhi e immaginai la campagna elettorale delle politiche del 2006: Palombelli, candidata premier per il centrosinistra, e Prestigiacomo, candidata premier per il centrodestra: che bella cosa! Ho aperto gli occhi e...c'erano Berlusconi e Prodi: che brutta cosa... questo è l'incubo, quello era solo un sogno!
Taletes

Lettera 6
Carissimo Dago, voglio anch'io entrare nella diaspora di Santoro aperta dai tuoi lettori, i quali dicono "Se fossi un elettore di Santoro...." e sempre "Se fossi", "Se fossi" ma NON lo sono e quindi si mettano l'anima in pace. Mi meraviglia la loro voglia di rispetto degli elettori di un soggetto che loro hanno sempre disprezzato e odiato. Perchè non guardano i loro di eletti e mi dicono che cosa ha fatto, per esempio, Tajani a Bruxelles o altri di loro? Io come elettore di Santoro NON mi sento affatto tradito nè abbandonato, anzi, votandolo auspicavo che fosse tornato in video meglio prima che poi. Mi dovete spiegare, cari lettori, perchè gli anchorman di cdx dopo un po' devono cessare di condurre trasmissioni perché fanno ascolti da zero virgole, mentre Santoro e Biagi facevano trasmissioni vedute da moltissima gente con punte di ascolto elevate.

Le cose sono due, ho quelli di cdx NON sanno fare il proprio mestiere mentre quelli di csx lo sanno fare molto bene, oppure lo fanno apposta per non apparire troppo bravi. Santoro è un professionista serio e preparato, potrà essere un pochino sbilanciato, ma chi non lo è? Forse Vespa, Anna La Rosa, Mimun, Socci ecc. non lo sono? Tutto si risolve con la professionalità, chi è bravo è bravo sia che sia sbilanciato a dx o a sx e quindi, chi è bravo fa ascolti e porta soldi della pubblicità alla propria rete e NON dovrebbe essere licenziato in diretta TV, mentre chi non è bravo è solo e soltanto una rimessa che viene mantenuto a quel posto per fini politici e non viene licenziato, anzi, viene promosso a incarichi dirigenziali.
Mario Beltrame

Lettera 7
Su un canale Raisat ho avuto la "fortuna" di vedere il finale di una trasmissione di Moncalvo. L'ho visto fare in modo strascicato il cosiddetto segno della croce: testa - ombelico - spalla destra - spalla sinistra.
Studi Moncalvo, studi. Gli Ortodossi lo fanno come l'ha fatto lei, i Cattolici prima la spalla sinistra poi la destra. E se le riesce eviti di far diventare pagliacciata un gesto di fede.
Dino Sesi

Lettera 8

Scrive Umberto Eco sull'Espresso: "Con licenza parlando".
Succinta e succulenta portata delle stronzate che spesso spiattelliamo all'uditorio quando la scurrilità della metafora ci affascina con la sua iperbole.
Da questa semplice considerazione si dipana tutto un sofisma arioso che Eco affida alla sua penna maestra per rendercelo accettabile. E che lo sia è fuor di dubbio, tant'è che ce lo sorbiamo facendo nostro il suo paralogismo pronti ad impiegarlo anche noi alla prima occasione propizia.
Ma è usanza antica ricorrere a sofismi per dar respiro alle nostre stronzate: "Chi dietro a iura e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi".
celestino ferraro

Lettera 9
Considerando che il sig. Grillo, tempo fa, ha dato del poveraccio a Benigni perchè (senza rinnegare nulla di quanto ha fatto né fede politica) andava in giro a leggere la Divina Commedia (come se uno dovesse dire sempre e solo una cosa) non si è presentato da Celentano che gli dava una voce? Le spiegazioni fornite non mi convincono, ma come lui non è il temerario? Qualcosa mi puzza, chi sa mi può illuminare?
Dory

Lettera 10

Caro Dago, attraverso il tuo sito vorrei esprimere tutta la mia ammirazione per la classe di Ricucci: ha perso decine di milioni di euro con le sue speculazioni disastrose, tutto il salotto buono se la ride alle sue spalle, si è ormai bruciato con tutte le banche sulla piazza, rischia di finire in carcere a seguito dei suoi giochetti con i furbetti del quartierino, eppure, lui che fa? Se la gode con gli amici al ristorante. Chapeau!
Loris


Dagospia 24 Ottobre 2005