I PETTEGOLEZZI INVECCHIANDO DIVENTANO REALTA' (O REALITY)
"CHI"-SCOOP! SABRINA SGATTAIOLA DALLA CASA DI KIT CAT ALLE SEI DEL MATTINO
"OGGI"-NEWS! LUI SI E' GIÀ SEPARATO E VERSA ALLA MOGLIE 10 MILA EURO AL MESE
"CHI"-SCOOP! SABRINA SGATTAIOLA DALLA CASA DI KIT CAT ALLE SEI DEL MATTINO
"OGGI"-NEWS! LUI SI E' GIÀ SEPARATO E VERSA ALLA MOGLIE 10 MILA EURO AL MESE
1 - ECCO LA PROVA: UNA NOTTE INSIEME
Alfonso Signorini per "CHI", in edicola domani
E' il momento che tutti aspettavamo, dopo agonizzanti settimane aggrappati all'ultima spiaggia del gossip. L'incontro è avvenuto. E questa volta è stradocumentato. Sabrina Ferilli e Flavio Cattaneo, la coppia più chiacchierata del gossip, i due cuori nella tormenta mediatica, si sono incontrati di nuovo in gran segreto. E, come scriverebbe Liala, insieme hanno trascorso un'indimenticabile notte d'amore e di passione.
Dove? A casa di lui, in un elegante palazzo del centro romano, a due passi da via Condotti, dove ormai vive l'amministratore delegato della Terna, fresco di nomina e di (fortunato) trasferimento. Dopo Parigi, doveva essere la volta di Roma, la città di Sabrina, di cui Cattaneo è ormai figlio adottivo, nonostante l'Italia federalizzata. Flavio e Sabrina, dopo aver trascorso la serata in un defilato ristorantino di Trastevere, hanno raggiunto casa nel cuore della notte. E si sono lasciati soltanto alle prime luci dell'alba.
La Ferilli, mimetizzata dietro un vistoso paio di occhiali da sole, ha lasciato casa Cattaneo alle sei del mattino, pur di sfuggire agli occhi indiscreti. Che, al contrario del passato, questa volta erano ben aperti, come le immagini esclusive di queste pagine possono testimoniare. L'escamotage dell'autista sotto il portone, che aspettava l'attrice con il motore acceso, a quanto pare non è servito a eludere i testimoni della "fuitina" notturna.
Dopo circa tre ore dall'uscita della sua compagna, rasato di fresco e con un invidiabile (e sornione) sorriso stampato sulle labbra, Flavio Cattaneo ha fatto capolino sotto il portone galeotto e si è recato con il suo gessato manageriale in ufficio. Da oggi le chiacchiere fanno la loro scalata sociale e si trasformano da illazioni in certezze. Cattaneo discute proprio in questi giorni la sua separazione dalla moglie Cristina Goi. Una volta definiti i termini delle tristi ma doverose pratiche d'ufficio, ognuno si sentirà più libero di agire. Anche di uscire allo scoperto. E a quel punto il bacio fatale renderà merito a tutti gli inguaribili amanti delle favole metropolitane.
"OGGI": CATTANEO GIÀ SEPARATO: VIA LIBERA A SABRINA
Alessandro Penna per "Oggi"
Nella vita come in amore, vale un detto fissato dai latini e che noi aggiustiamo ai nostri temi: i pettegolezzi volano, gli scritti restano. E gli scritti, nel feuilleton Cattaneo-Ferilli, hanno stampato il sigillo dell'ufficialità su quanto avevamo previsto, predetto e pubblicato: l'ex direttore generale della Rai e la sua ormai ex moglie Cristina Goi si sono separati. Consensualmente, elegantemente, definitivamente.
Mercoledì 26 ottobre, scortata dall'avvocatessa di famiglia, la coppia ha fatto veloce e discreta visita a Ezio Siniscalchi, Presidente della nona sezione civile del tribunale milanese, già volenteroso tessitore della pace armata Ventura-Bettarini e di altri divorzi vip.
In mano, un foglio pieno di condizioni pensate e scritte di comunissimo accordo: l'affidamento dei due figli Riccardo e Sofia alla madre; la libertà, per il padre, di vederli come e quando vuole e può; un assegno alimentare che accarezzerebbe i 10mila euro mensili e che Cattaneo versa alla Goi dai primi di novembre.
La pausa di riflessione, insomma, è diventata carta bollata, decreto che omologa e timbra lo strappo coniugale, taglio netto praticato con l'anestesia di un affetto che dura ancora e che ha impedito spargimenti di sangue legale e filiale.
Non ci sono state, in questa storia di disamore, risse d'avvocati, battaglie sui cavilli, minaccia di ricatti e di veleni, passeggiate pubblicitarie in Tv.
È stata una separazione pulita, civile, in punta di piedi e all'ombra dei riflettori: l'esatto contrario dell'addio a puntate, del divorzio-reality show confezionato dalla scoppiata ditta Loredana Lecciso-Al Bano Carrisi.
Una separazione che «parla» di figli da proteggere a ogni costo, di un rapporto sfilacciato da contrattempi logistici (il trasferimento di Flavio a Roma, la decisione di Cristina di restare coi bambini a Milano) e poi «giustiziato» dalla liaison intrecciata da Cattaneo con un'altra separanda pubblica e consensuale: Sabrina Ferilli, fresca di rottura dal suo fresco marito Andrea Perone.
Ricordate? Siamo stati i primi a raccontarvi quell'idillio sbocciato a Parigi e sempre a Parigi consumato con l'adrenalina della clandestinità, con una passione che ha suturato due cuori trafitti, sommerso diffidenze e differenze politico-geografiche-calcistiche: Flavio vicino alla destra moderata, Sabrina militante de sinistra; lui irrimediabilmente padano, lei orgogliosamente laziale (nel senso di Regione Lazio, non di squadra di calcio); il manager tiepidamente interista, l'attrice ostentatamente romanista.
Il 21 ottobre scorso li scovammo e seguimmo in una girandola di alberghi della Vile Lumière, tra depistaggi, cene in camera e uscite secondarie in coda a un weekend di sogni blindati. Sabrina era a Parigi per lavoro e per gola (servizio fotografico più delizie gastronomiche), Flavio la raggiunse per amore e per doveri professionali (li lo portavano gli impegni di amministratore delegato della società elettrica Terna).
La Ferilli aveva tagliato ponti e conti con Perone ad agosto, Cattaneo viaggiava con in tasca l'appuntamento giudiziario che, quattro giorni dopo, l'avrebbe liberato anche formalmente dal suo matrimonio con la Goi. La fama e la lealtà, il pudore e i fotografi consigliarono prudenza, imposero discrezione, suggerirono vetri fumé e prigionia alberghiera. Ora che la fulminea separazione di Cattaneo è materiale di cancelleria, i due amanti si sentiranno liberi di vivere e crescere la loro relazione padan-romanesca, di sciogliere le briglie a un desiderio che tanto e tanto a lungo han dovuto comprimere e proteggere.
Ora che sono entrambi separati di fatto e di legge, potranno uscire dalla clandestinità degli hotel di lusso, baciarsi alla luce del sole e, chissà, al bagliore dei flash. Senza vergognarsi, senza nascondersi.
Dagospia 22 Novembre 2005
Alfonso Signorini per "CHI", in edicola domani
E' il momento che tutti aspettavamo, dopo agonizzanti settimane aggrappati all'ultima spiaggia del gossip. L'incontro è avvenuto. E questa volta è stradocumentato. Sabrina Ferilli e Flavio Cattaneo, la coppia più chiacchierata del gossip, i due cuori nella tormenta mediatica, si sono incontrati di nuovo in gran segreto. E, come scriverebbe Liala, insieme hanno trascorso un'indimenticabile notte d'amore e di passione.
Dove? A casa di lui, in un elegante palazzo del centro romano, a due passi da via Condotti, dove ormai vive l'amministratore delegato della Terna, fresco di nomina e di (fortunato) trasferimento. Dopo Parigi, doveva essere la volta di Roma, la città di Sabrina, di cui Cattaneo è ormai figlio adottivo, nonostante l'Italia federalizzata. Flavio e Sabrina, dopo aver trascorso la serata in un defilato ristorantino di Trastevere, hanno raggiunto casa nel cuore della notte. E si sono lasciati soltanto alle prime luci dell'alba.
La Ferilli, mimetizzata dietro un vistoso paio di occhiali da sole, ha lasciato casa Cattaneo alle sei del mattino, pur di sfuggire agli occhi indiscreti. Che, al contrario del passato, questa volta erano ben aperti, come le immagini esclusive di queste pagine possono testimoniare. L'escamotage dell'autista sotto il portone, che aspettava l'attrice con il motore acceso, a quanto pare non è servito a eludere i testimoni della "fuitina" notturna.
Dopo circa tre ore dall'uscita della sua compagna, rasato di fresco e con un invidiabile (e sornione) sorriso stampato sulle labbra, Flavio Cattaneo ha fatto capolino sotto il portone galeotto e si è recato con il suo gessato manageriale in ufficio. Da oggi le chiacchiere fanno la loro scalata sociale e si trasformano da illazioni in certezze. Cattaneo discute proprio in questi giorni la sua separazione dalla moglie Cristina Goi. Una volta definiti i termini delle tristi ma doverose pratiche d'ufficio, ognuno si sentirà più libero di agire. Anche di uscire allo scoperto. E a quel punto il bacio fatale renderà merito a tutti gli inguaribili amanti delle favole metropolitane.
"OGGI": CATTANEO GIÀ SEPARATO: VIA LIBERA A SABRINA
Alessandro Penna per "Oggi"
Nella vita come in amore, vale un detto fissato dai latini e che noi aggiustiamo ai nostri temi: i pettegolezzi volano, gli scritti restano. E gli scritti, nel feuilleton Cattaneo-Ferilli, hanno stampato il sigillo dell'ufficialità su quanto avevamo previsto, predetto e pubblicato: l'ex direttore generale della Rai e la sua ormai ex moglie Cristina Goi si sono separati. Consensualmente, elegantemente, definitivamente.
Mercoledì 26 ottobre, scortata dall'avvocatessa di famiglia, la coppia ha fatto veloce e discreta visita a Ezio Siniscalchi, Presidente della nona sezione civile del tribunale milanese, già volenteroso tessitore della pace armata Ventura-Bettarini e di altri divorzi vip.
In mano, un foglio pieno di condizioni pensate e scritte di comunissimo accordo: l'affidamento dei due figli Riccardo e Sofia alla madre; la libertà, per il padre, di vederli come e quando vuole e può; un assegno alimentare che accarezzerebbe i 10mila euro mensili e che Cattaneo versa alla Goi dai primi di novembre.
La pausa di riflessione, insomma, è diventata carta bollata, decreto che omologa e timbra lo strappo coniugale, taglio netto praticato con l'anestesia di un affetto che dura ancora e che ha impedito spargimenti di sangue legale e filiale.
Non ci sono state, in questa storia di disamore, risse d'avvocati, battaglie sui cavilli, minaccia di ricatti e di veleni, passeggiate pubblicitarie in Tv.
È stata una separazione pulita, civile, in punta di piedi e all'ombra dei riflettori: l'esatto contrario dell'addio a puntate, del divorzio-reality show confezionato dalla scoppiata ditta Loredana Lecciso-Al Bano Carrisi.
Una separazione che «parla» di figli da proteggere a ogni costo, di un rapporto sfilacciato da contrattempi logistici (il trasferimento di Flavio a Roma, la decisione di Cristina di restare coi bambini a Milano) e poi «giustiziato» dalla liaison intrecciata da Cattaneo con un'altra separanda pubblica e consensuale: Sabrina Ferilli, fresca di rottura dal suo fresco marito Andrea Perone.
Ricordate? Siamo stati i primi a raccontarvi quell'idillio sbocciato a Parigi e sempre a Parigi consumato con l'adrenalina della clandestinità, con una passione che ha suturato due cuori trafitti, sommerso diffidenze e differenze politico-geografiche-calcistiche: Flavio vicino alla destra moderata, Sabrina militante de sinistra; lui irrimediabilmente padano, lei orgogliosamente laziale (nel senso di Regione Lazio, non di squadra di calcio); il manager tiepidamente interista, l'attrice ostentatamente romanista.
Il 21 ottobre scorso li scovammo e seguimmo in una girandola di alberghi della Vile Lumière, tra depistaggi, cene in camera e uscite secondarie in coda a un weekend di sogni blindati. Sabrina era a Parigi per lavoro e per gola (servizio fotografico più delizie gastronomiche), Flavio la raggiunse per amore e per doveri professionali (li lo portavano gli impegni di amministratore delegato della società elettrica Terna).
La Ferilli aveva tagliato ponti e conti con Perone ad agosto, Cattaneo viaggiava con in tasca l'appuntamento giudiziario che, quattro giorni dopo, l'avrebbe liberato anche formalmente dal suo matrimonio con la Goi. La fama e la lealtà, il pudore e i fotografi consigliarono prudenza, imposero discrezione, suggerirono vetri fumé e prigionia alberghiera. Ora che la fulminea separazione di Cattaneo è materiale di cancelleria, i due amanti si sentiranno liberi di vivere e crescere la loro relazione padan-romanesca, di sciogliere le briglie a un desiderio che tanto e tanto a lungo han dovuto comprimere e proteggere.
Ora che sono entrambi separati di fatto e di legge, potranno uscire dalla clandestinità degli hotel di lusso, baciarsi alla luce del sole e, chissà, al bagliore dei flash. Senza vergognarsi, senza nascondersi.
Dagospia 22 Novembre 2005