POLITIKOM - IL PRODI SCOMPARSO - IL PICCOLO CAIMANO RAMPELLO - IL DUELLO COSSIGA-TREMONTI CORRE SUL FILO - GREGANTI, BASTA CON LE LAGNE - PIERFURBY NON FA IL CAMERIERE - "CINICO E' TRENDY" PER LA MOGLIE DI FASSINO - LA GUZZANTINA PER "UN'ALTRA TV".

1 - Non dite a Silvio Berlusconi che il figlio del "suo" manager Davide Rampello (presidente della Triennale di Milano), Daniele, reciterà nel nuovo film antiberlusconiano di Nanni Moretti, "Caimano". Rampello sr, ricorda Repubblica, "è immortalato, in una foto a doppia pagina, nel magazine 'Una storia italiana' che Berlusconi spedì a tutti i cittadini".

2 - dal Corriere della Sera - Una nuova interpellanza al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per sapere «se non ritenga opportuno e doveroso assumere le iniziative che a lui competono quale autorità politica da cui direttamente dipende il Corpo della Guardia di Finanza, perché il maggiore Martino venga promosso immediatamente al grado superiore per "straordinarie benemerenze d'istituto"». Il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, è tornato ieri all'attacco. Il riferimento è alle intercettazioni sul caso Unipol. E Cossiga, per la terza volta negli ultimi giorni, si rivolge a Tremonti: chiedendo sarcasticamente la promozione del finanziere per «avere dato uno straordinario contributo alla completa e corretta informazione della pubblica opinione, fondamentale per il funzionamento del sistema democratico, fornendo alla grande stampa di informazione la trascrizione di intercettazioni telefoniche, di grande rilevanza ai fini di un giudizio politico sulla classe dirigente che si appresta a governare il Paese, ancorché penalmente non rilevanti».
Tra i «meriti» dell'ufficiale, scrive Cossiga, c'è anche l'«aver dato uno straordinario contributo alla giustizia con la sua corretta gestione del noto "teste Omega", alias Signora Stefania Ariosto, collaboratrice di giustizia, così rendendo possibile di accertare ed esemplarmente punire i responsabili di una torbida vicenda di corruzione giudiziaria, nonostante fosse stata organizzata per assicurare grossi vantaggi economici a favore di un sistema d'imprese di proprietà di altissimo esponente politico ed alta autorità dello Stato, benché leader del partito del ministro interpellato».

3 - Repubblica ha inserito, a pagina 7, una notizia dedicata a Primo Greganti. Si legge: "Non si capisce come una forza politica come i Ds debba farsi mettere in un angolo a piagnucolare". Parla Primo Greganti, l'ex dirigente Pci coinvolto da Tangentopoli (citato proprio ieri da D'Alema in direzione), in una intervista per "News Settimanale". Il "Compagno G" critica il piagnucolare contro la stampa e i giornali di Berlusconi: "L'indagine non è un complotto. Sono stati trovati circa 50 milioni in un conto dell'ex presidente Unipol, non in un conto dei Ds. Non ci resta che augurare a Consorte di saperne giustificare la presenza".

4 - Parole di Pier Furby Casini, pronunciate ieri a "Otto e mezzo", su La7, da Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni: «Mi impegno per l'oggi come per il domani. Nessun traghettamento da una parte all'altra dei poli perché questo è il mio modo di operare e non mi presterò ad operazioni trasformistiche di bassa lega. Non intendo fare il cameriere o il portatore d'acqua per il centrosinistra e intendo onorare il debito con il centrodestra».

5 - A.Lo. per la Repubblica - Vestita di nero, Anna Serafini, segue la relazione di Piero Fassino e quando lui confessa i «suoi giorni amari», lei fa un impercettibile cenno con la testa. Giorni difficili vissuti insieme, marito e moglie, compagni di partito: «E' stato peggio che per Telekom Serbia. Anche allora eravamo in vacanza, era agosto. Sembrano colpire sempre durante le feste comandate. Questa volta le polemiche, gli attacchi, ci hanno sorpreso sotto Natale, in Messico. Piero si è alzato tutte le mattine alle sei per leggersi i fax, seguire gli sviluppi. Una cosa indecente, che gli ha fatto molto male. Questa faccenda è più grave del Watergate, un autentico laidume. Hanno usato conversazioni che i giudici non hanno nemmeno ritenuto di far trascrivere. Immagino se sentissero le mie chiacchiere al telefono. Anch'io do giudizi su fatti e persone... Per Piero è stata una sofferenza. Siamo andati a vedere le donne campesinos fare il pane, abbiamo visitato un sito archeologico, ma il pensiero era sempre fisso a questa storia indecente. Dopo le elezioni, pubblicherò con Salani un libro. L'ho già pronto, parlo anche della faccenda Unipol, dei dieci difetti capitali dell´antipolitica. Il titolo è: "Cinico è trendy"».

6 - Ricordate ad Anna Serafini che Salani è anche l'editore della saga di Harry Potter.



7 - Preziosa lettura politica, quella offerta da Europa, quotidiano della Margherita: ".l'accelerazione richiesta dal leader dell'Ulivo sul Partito democratico non è caduta bene nei Ds (e neanche tanto nella Margherita,
ma qui più per valutazioni di opportunità che per il merito, assai condiviso).
Però non possiamo chiudere gli occhi: fra quel testo di Prodi, tempestivo
o intempestivo che fosse, e le cose dette ieri nella direzione Ds, c'è differenza. Anche se lo stesso Prodi s'è detto soddisfatto del dibattito (come
avrebbe potuto dire il contrario)?"

8 - Qual è la strategia mediatica dello spin-doctor Silvio Sircana per il prof di Bologna? L'ultima apparizione in grande stile di Prodi appartiene allo scorso anno, seduto nella poltroncina bianca di "Porta a porta". Dopodichè, pur ricevendo inviti da tutti i talk-show, è calato il sipario sul leader dell'Unione. Chissà cosa ha in mente il diabolico Sircana.

9 - (Agi) - "Per anni ci si e' lamentati che il centrosinistra non aveva un programma: ora ci si lamenta che 274 pagine sono troppe". A evidenziare l'incontentabilita' del panorama politico italiano e' stato Piero Fassino dai microfoni di Radio 24. Il leader della Quercia ha sottolineato la
necessita' che l'Unione apra nel paese una campagna di discussione sul programma che il centrosinistra ha appena redatto nella sua prima stesura. Parlando delle proposte economiche e in particolare fiscali riguardanti la tassazione delle rendite finanziarie, il leader della Quercia ha rimarcato
che "non sono proposte leniniste" ma sono norme vigenti in molti paesi occidentali.

10 - Jena per La Stampa - Berlusconi ha avuto paura di affrontare D'Alema in tv mentre si è trovato a suo agio con Bertinotti. D'Alema c'è rimasto male, Bertinotti peggio.

11 - Robin per Europa - È fatta, i radicali sono fra noi, l'ha detto Prodi. Si parte con Ds e Margherita contro l'amnistia, e la Rosa in piazza per i Pacs, coi Ds e contro Rutelli. Sarà un otto volante. Ne siamo felici, davvero. Basta con quella barba di Unione, grigia, prevedibile, sempre tutti d'accordo fra di loro...

12 - Domani, nella sede romana dell'associazione della Stampa Estera in Italia, conferenza stampa organizzata dalla senatrice Tana De Zulueta per annunciare - insieme a Giulietto Chiesa e Sabina Guzzanti - il lancio della raccolta delle firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare "per un'altra tv".


Dagospia 12 Gennaio 2006