PICCOLA POSTA/FURBETTOPOLI - CHI MINACCIA IL CAV? - SILVIO, COME TI PERMETTI? - MEGLIO MINCHIONI CHE BERLUSCONI - D'ALEMA LEVATI DAI PIEDI - BRAVO BECHIS, BRAVO DAGO - BANCHE D'AFFARI E ITALIA: I SUPERFURBETTI INTERNAZIONALI.

Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 1

Non sarà, per caso, che le minacce del Cav. più che ai DS sono invece dirette a qualcun altro, che dovrebbe essere suo alleato ma gli sta dando parecchio fastidio, e che è parente (acquisito) di qualcun altro che ha venduto le azioni BNL alla UNIPOL? in fondo, i democristiani gli fanno paura, i comunisti no.
Paolo

Lettera 2

Caro Dago, la Bibbia ci insegna che "prima di vedere la pagliuzza nell'occhio altrui bisogna vedere la trave nel proprio occhio". Detto questo come fa il signor Berlusca, che ha accumulato decine di avvisi di garanzie e mandati di comparizione (in un paese democratico non avrebbe potuto fare nemmeno il consigliere comunale da noi fa il Presidente del Consiglio !) a parlare di questione morale nella sinistra? Mi sembra che nessun esponente di primo piano della sinistra abbia mai avuto problemi con la magistratura.
felice

Lettera 3

Caro Ben Gunn, innanzitutto tra fare la figura del minchione e essere un minchione c'è una bella differenza; secondo, quand'anche trattasi di minchioni, sempre meglio votare per loro (non seguire, a me i duci o i führer non sono mai piaciuti) che il cav. Berlusconi e banda cantante. Se non altro, noi che votiamo a sinistra (non necessariamente essendo comunisti) di queste cose parliamo e su queste cose siamo pronti a metterci in discussione, contrariamente a chi vota o segue berlusconi, che di fronte alle panzane, alle smargiassate e alle prescrizioni del grande (?) capo, non solo tace, ma pure acconsente.
Gustav der Löwe

Lettera 4

Vittime di complotti, di macchinazioni ordite per infangare partiti, minacce di denunce... per favore finiamola di negare l'evidenza e di prendere in giro il buon senso dei cittadini: siamo di fronte ai soliti politici compiacenti (non certo per amicizia) beccati con le mani nella marmellata e con la bocca ancora piena! Meno strepito e qualche silenziosa autosospensione, in attesa del responso della magistratura, sarebbero le reazioni più decorose e utili, ma pare che la dignità sia una dote assente nei nostri cosiddetti "rappresentanti" politici.
Hurricane - www.liberaliperisraele.ilcannocchiale

Lettera 5
Caro Dago, sempre più basito... a non voler pensar male direi che affrontare la lotta politica delle prossime elezioni con D'Alema & Riformisti è come curare l'aviaria con l'aspirina... a pensar male direi che seguono il credo omeopatico delle similitudini molecolari... possibile che non capiscano che si devono levare dai piedi? Hanno fallito e non ieri ma anni fa ...se siamo in queste condizioni di cattiva salute non è certo colpa di Berlusconi che fa egregiamente, sob!!!, il suo lavoro di "pluri-presidente multimiliardario" ma di certi personaggi che definendosi riformisti hanno infilato la sinistra in una fogna buia e puzzolente che sporca una base, fatta forse di poveri illusi, ma puliti e onesti. E D'Alema che difende Consorte come semplice evasore fiscale non è male, complimenti.
Carlo B http://arrodugo.blog.tiscali.it/

Lettera 6

Silvio fa scOpa a Denari, Piero a Cooppe.

D'alema per governatore avrebbe voluto Padoa Skipper.

Per Bertinotti meglio il Bilbao: Basca e D'avanzo per tirare la Zapatera sui piedi dell'Unione.

La direzione DS si è conclusa con il coro: "Una mattina mi son svegliato e ho trovato l'Advisor, o BNL ciao, ciao, ciao.".

Antonveneta ai Paesi Bassi. BNL ai Paesi Baschi. Viva l'Italia.
Natalino Russo Seminare



Lettera 7

Bravo, bravo, bravo Bechis! Non avresti potuto riassumere meglio ciò che penso... chiunque abbia assistito a Ballarò di ieri sera non può che essere d'accordo... il tocco di arterio-Scalfari poi... fantastico... Degno di menzione anche il make-up hollywoodiano di Rutelli, aveva più cerone di Silvio ai vecchi tempi... meglio un onesto, dichiarato lifting che comparire in video come la Orfei...
Luca - Udine

Lettera 8

Lucido e lungimirante, graffiante e corretto. Bechis.
Finalmente si legge qualcosa di vero su tutto il manicomio che sta succedendo. Come al solito mi trovo a confermare quanto siano più affidabili gli insider di DAGOSPIA piuttosto che le pagine edulcorate dei grandi quotidiani schierati.
I rumors sono il mio mestiere, le notizie per me rappresentano la preistoria, i fatti il successo di una previsione.
L'onestà intellettuale di alcuni direttori di giornali fa bene allo spirito, ti aiuta a comprendere la faziosità di uno sforzo che ormai è diventato inutile di alcuni (molti, anzi troppi) personaggi che si vendono al miglior offerente pur di mantenere il seggiolino che sta diventando sempre più piccolo.
Complimenti per il lavoro svolto, con un pizzico di spirito che non guasta mai, visto che ho imparato a diffidare di chi si prende troppo sul serio, soprattutto quando lo fa "sempre", anche quando non viene richiesto.
Graziano

Lettera 9

Caro Dago, desidero segnalarti un libro scritto da tale Epiphanius "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia" ed. Ichthys ed in particolare dalla pagina 558 alla 564: "La Goldman Sachs è la stessa (banca) che, assieme alla Solomon Brothers e la Merrill Lynch, opera in Italia a supporto dei tecnocrati nazionali per porre in liquidazione le nostre industrie di Stato, svendendole alle multinazionali grazie a quella svalutazione della lira innescata dalle stesse banche sulla piazza di Londra mediante il crollo dei nostri titoli (..). Si tratta di tre banche d'affari di Wall Street Goldman Sachs, Merrill Lynch e Solomon Brothers, manipolatori globali di fortune, incaricate ufficialmente dal Governo Amato di svendere il patrimonio delle ex-Partecipazioni Statali, col nostro Ministro dell'Industria Guarino che, all'indomani dell'incarico, si recava il 17 settembre 1992 a New York per incontrarne i dirigenti. (..) Dopo anni di statalizzazione dell'economia italiana, (..), il patrimonio di Stato va all'incanto ad opera della grande usura internazionale, che inaugura così una tappa più avanzata di un piano che, elaborato fuori dall'Italia, giunge ora al suo compimento.

In tutta questa operazione vi sono aspetti a dir poco sconcertanti, si scopre ad esempio che gli speculatori più accaniti contro la lira nella fase iniziale furono la stessa Goldman Sachs e quei Warburg, che poi "consigliarono" al governo italiano di rivolgersi proprio alla Goldman Sachs; o che Romano Prodi, l'ex-supermanager dell'I.R.I., descritto dal New York Times (27 giugno 1995) come "un prodotto del nuovo internazionalismo (..) passato dalla Fabiana London School of Economics (di cui è Hon. Fellow, N.d.R.), da Stanford e da Harvard", si converte dal pubblico alle privatizzazioni e si ritrova cooptato come Senior Advisor alla Goldman Sachs. (..) Prodi appartiene, oltre che al suddetto Istituto Affari Internazionali italiano, anche di circoli mondialisti esclusivi come il Bilderberg Club e la Commissione Trilaterale. (..)

Se dunque non si volesse proprio scomodare la teoria di un complotto dell'Alta Finanza contro l'Italia, occorrerebbe inevitabilmente ammettere l'esistenza di numerose, strane, coincidenze che si sono in ordine succedute:

- Il 02.06.1992 il panfilo reale "Britannia" ospita nel mar Tirreno, e quindi sul territorio inglese, operatori della City di Londra, del luogo cioè in cui si danno convegno tutte le maggiori banche e istituzioni finanziare del mondo attive sui mercati europei (e non solo) come i Warburg, i Baring, i Barclays, assieme ad esponenti di spicco del Tesoro italiano (come Mario Draghi direttore generale del Ministero del Tesoro e membro del Bilderberg), dell'I.R.I., dell'E.N.I. (Il coordinamento per la privatizzazione dell'E.N.I. è stato poi affidato alla Kleinwort Benson, banca d'affari britannica ..), dell'A.G.I.P., della Comit, delle Assicurazioni Generali etc., in una parola del Ghota finanziario italiano. (..)

- Decolla il governo Amato e quasi contemporaneamente Moody's, (..) deprezza l'Italia e, nonostante nulla fosse cambiato negli ultimi due anni, la pone fra i paesi a rischio. (..)

- Per reazione calano gli acquisti di titoli pubblici italiani e lo Stato è obbligato ad innalzare i tassi di interesse per renderli più appetibili; decolla contemporaneamente la speculazione sulla lira con beneficio per il finanziere d'assalto israelita George Soros, membro del Council on Foreign Relations (C.F.R.) e della Trilaterale, che, per l'occasione, sembra riesca a guadagnarci 28 milioni di dollari. Il potere d'acquisto della lira cala di quasi un 30% nel solo periodo agosto 1992 - marzo 1993, il deficit dello stato aumenta e il governo è spinto a vendere parte del suo patrimonio. I capitali prendono la via dell'estero a scapito degli investimenti sul territorio nazionale. Prende avvio la spirale inflativa che vede il fallimento di centinaia di piccole e medie aziende, impossibilitate a sostenere i nuovi costi di produzione, con un mercato divenuto per loro quasi impermeabile, mentre il livello di disoccupazione aumenta. L'Alta Finanza intanto si compra in tutta tranquillità, e a buon prezzo, i gioielli di Stato, scegliendo con calma i migliori, allo stesso modo dell'Est dove, all'indomani dell'operazione"caduta" del comunismo, sta acquisendo le industrie a tecnologia avanzata a prezzi stracciati.

- Nel luglio del 1992 la Goldman Sachs indica, con anticipo di quasi due anni, che il cambio col marco avrebbe dovuto attestarsi sulle 1000 lire.

- Il 22 - 25 aprile 1993 il Bilderberg Group, riunito in Grecia, affronta a porte chiuse il tema Italia. Nulla trapela. Fra i 115 partecipanti sono presenti per l'Italia Carlo Azeglio Ciampi e Lamberto Dini, Gianni agnelli, Antonio Maccanico, Tommaso Padoa Schioppa, Mario Monti, Renato Ruggero. Si sa solo che viene istituito un "Consiglio dei 12" composto da 12 membri del Bilderberg "di statura tale da avere accesso a qualunque governo". Il pauroso debito pubblico italiano, fino a quel momento essenzialmente interno viene internazionalizzato dal governo Ciampi e il suo controllo, e con esso quello della politica nazionale, passa la mano alle grandi piazze finanziare mondiali, che vedono così infittirsi la schiera dei pellegrini di riguardo che ascendono ai loro templi, esponenti più in vista dei partiti e delle leghe italiani i più contrapposti, da Occhetto a Maroni, da Fini a D'Alema, (..).

La domanda che mi pongo è: ma da chi siamo governati?
Amedeo


Dagospia 12 Gennaio 2006