BORSE AL CAPOLINEA, ASPETTANDO IL CROLLO - IMBERT LASCIA JP MORGAN E SI METTE IN PROPRIO - MILANO-VENEZIA SENZA EUROSTAR - UNIPOL, NO COMMUNICATION - NEW STYLE: DRAGHI SENZA SCORTA, COLAO SPARECCHIA, GALATERI MEDIA CILINDRATA.

Giuseppe Turani per Affari & Finanza


1 - Ormai anche i più testardi si vanno convincendo che le Borse sono arrivate davvero al capolinea. Il Nasdaq non riesce a stare sopra a quota 2300 e il Dow Jones ansima ogni volta che si avvicina a quota 11 mila. Qualche forza misteriosa tiene i listini ancora nella zona alta del loro percorso, ma è ormai evidente che la forza propulsiva dei mesi passati si è esaurita e non riescono più a andare avanti. Poiché è difficile che stiano lì fermi come belle statuine, è inevitabile attendersi che crollino. Insomma, una bella correzione (come dicono i broker), anche del 1020 per cento. Dopo, dovrebbe ricominciare un nuovo ciclo, ma su questo nessuno osa ancora pronunciarsi. Prima la correzione, poi si vedrà.

2 - Grande cambiamento sulla piazza finanziaria milanese. Federico Imbert, storico capo di JP Morgan Chase Manhattan Bank, dopo aver mietuto grandi successi per conto della merchant bank americana e essere stato il regista di grandi operazioni finanziarie, pare stia pensando di mettere a frutto la sua esperienza con un'iniziativa personale. Se è così, arrivederci.

3 - L'Alitalia è a terra e anche i treni si sentono poco bene. Dopo la nevicata della settimana scorsa a Milano (era il 27 gennaio), Roberto Testore, Amministratore Delegato di Trenitalia ha deciso di cancellare tutti gli Eurostar sulla linea Milano Venezia. Per prudenza fino al 10 febbraio. Temeva forse che la neve non potesse sciogliersi? Boh! Misteri di un Paese con un sistema logistico al collasso.

4 - Unipol è su tutti i giornali tutti i giorni, più volte al giorno, considerati anche i TG e le radio. Eppure l'azienda non sembra prestare molta attenzione al tema. Fino a pochi giorni condivideva con una società farmaceutica un bravo professionista della comunicazione (ma) part time. Ora neppure più quello.



5 - Mario Draghi ha portato subito qualche cambiamento rispetto al predecessore, almeno nello stile. Nessun portaborse o codazzo di collaboratori, volo di linea, in anticipo alle riunioni, sempre cortese con tutti. Una modalità comune nella City inglese e tutto sommato milanese, ma più difficile da rintracciare nell'entourage politico nostrano che misura ancora il potere dal numero delle scorte dal piglio scostante.

6 - I bankers hanno costumi assai più moderati. Alessandro Profumo risponde nell'arco di 24/48 ore alle richieste che implichino un lavoro altrui. Gabriele Galateri di Genola si sposta in città guidando da solo un auto di media cilindrata. Vittorio Colao nelle cene a casa non si fa problemi a dare una mano alla moglie a sparecchiare; Giovanni Cagnoli, fondatore di Bain, disdegna l'autista privato e gira a piedi o con taxi; Alberto Nagel, potente direttore generale di Mediobanca, frequenta una bella, ma comune palestra del centro milanese, come pure Paolo Basilico, patron di Kairos. Per non parlare della maggior parte dei guru della finanza che, nonostante stipendi e bonus plurimilionari, scorrazzano in bicicletta o con vespini.

7 - Vigilia di San Valentino. Cosa trovano gli amanti di lingerie sulle bancarelle di Rimini e Cesena? I capi firmati da Valeria Marini. E' stupito Federico Grandi, romagnolo di San Mauro Pascoli, designer della linea supersexy Kiròo. L'incantevole notaia-scrittrice milanese Isabella Rinaldi, Selen Luce Caponegro e Brigitte Nielsen sono sue fans.

8 - La cultura dell'olio sulle sponde del lago di Garda si perde nel tempo. Una preziosa ricchezza celebrata nelle liriche di Virgilio e Catullo che la famiglia Delai ha raccolto e fatto propria, cimentandosi nella difficile arte della potatura e guadagnandosi con Bortolo Delai, il fondatore, il soprannome di Ulif. Le raffinate bottiglie di olio extra vergine l'Ulif di Silvano Delai, l'attuale patron dell'azienda agricola, proveniente da agricoltura biologica appunto del lago di Garda, erano le preferite da Francois Mitterrand che le ordinava direttamente dall'Eliseo. "Sono un sorso di salute e tengono lontano le rughe" dice la poetessa Patrizia Valduga, le cui quartine erotiche e d'amore pubblicate da Einaudi piacciono molto ai francesi.


Dagospia 06 Febbraio 2006