EMERGENCY! STRADA VA FUORI STRADA: "OSAMA E BUSH SONO DUE TERRORISTI."
Da Panorama
«Per me Osama Bin Laden e George Bush sono più o meno la stessa cosa. Tra i due non saprei chi scegliere: nella loro logica di guerra, sono due terroristi. E se proprio dovessi farlo, preferisco stare zitto, perché alla fine, forse, opterei per qualcuno che pure non mi piace per niente». Gino Strada, il medico di Emergency, l'eroe dell'ospedale di Kabul, ha un'aria febbricitante. Fuma. tossisce. Dice di avere un inizio di polmonite. È appena arrivato dall'Afghanistan a Islamabad. Ha operato fino a poche ore prima. Ha visto tanti bambini feriti e tanti morti.
Smagrito, esasperato, stanco, nell'atrio dell'hotel Marriott, la sera di domenica 9 dicembre sfoga la sua rabbia di chirurgo in prima linea che odia la guerra. Strada vede una situazione ancora in bilico. «A Kabul regna la confusione" dice.
"Gli afghani non vogliono gli americani e gli inglesi armati dalla testa ai piedi. Gli aerei Usa buttano le cluster bomb. si sa questo? C'è un bambino al giorno ferito.
Lo documenteremo, abbiamo testimoni e filmati". Il medico di Emergency non si considera schierato politicamente. -Della politica non mi importa niente, sono cinque anni che rifiuto candidature» sostiene. «Parlo da medico che vede cose pazzesche. E che rivendica il diritto a curare tutti nel mio ospedale: anche i ragazzi di Al Qaeda. Sono giovanissimi, prima ti guardano male. ma poi si dialoga. Sono dei fanatici non diversi da certi hooligan imbecilli del tifo calcistico.
Ma la gente, in Italia, capisce. Da quando ho rifiutato i soldi del governo, e ho detto "teneteveli con la vostra guerra", a noi arrivano 100 milioni di lire al giorno
di donazioni, quando va male. E venerdì 14 sarò a Milano, a una manifestazione col cardinale Carlo Maria Martini. Martini sì che capisce".
«Non si può tenere su una società con una logica da bottegai" dice parlando di Bush e di Silvio Berlusconi. «Si parla tanto contro il burqa, ma quando vedo in tv da Mara Venier una fila di ragazze scosciate. mi chiedo se non sia meglio il burqa. Almeno, lì qualche valore, seppure distorto lo scorgo".
Dagospia.com 14 Dicembre 2001
«Per me Osama Bin Laden e George Bush sono più o meno la stessa cosa. Tra i due non saprei chi scegliere: nella loro logica di guerra, sono due terroristi. E se proprio dovessi farlo, preferisco stare zitto, perché alla fine, forse, opterei per qualcuno che pure non mi piace per niente». Gino Strada, il medico di Emergency, l'eroe dell'ospedale di Kabul, ha un'aria febbricitante. Fuma. tossisce. Dice di avere un inizio di polmonite. È appena arrivato dall'Afghanistan a Islamabad. Ha operato fino a poche ore prima. Ha visto tanti bambini feriti e tanti morti.
Smagrito, esasperato, stanco, nell'atrio dell'hotel Marriott, la sera di domenica 9 dicembre sfoga la sua rabbia di chirurgo in prima linea che odia la guerra. Strada vede una situazione ancora in bilico. «A Kabul regna la confusione" dice.
"Gli afghani non vogliono gli americani e gli inglesi armati dalla testa ai piedi. Gli aerei Usa buttano le cluster bomb. si sa questo? C'è un bambino al giorno ferito.
Lo documenteremo, abbiamo testimoni e filmati". Il medico di Emergency non si considera schierato politicamente. -Della politica non mi importa niente, sono cinque anni che rifiuto candidature» sostiene. «Parlo da medico che vede cose pazzesche. E che rivendica il diritto a curare tutti nel mio ospedale: anche i ragazzi di Al Qaeda. Sono giovanissimi, prima ti guardano male. ma poi si dialoga. Sono dei fanatici non diversi da certi hooligan imbecilli del tifo calcistico.
Ma la gente, in Italia, capisce. Da quando ho rifiutato i soldi del governo, e ho detto "teneteveli con la vostra guerra", a noi arrivano 100 milioni di lire al giorno
di donazioni, quando va male. E venerdì 14 sarò a Milano, a una manifestazione col cardinale Carlo Maria Martini. Martini sì che capisce".
«Non si può tenere su una società con una logica da bottegai" dice parlando di Bush e di Silvio Berlusconi. «Si parla tanto contro il burqa, ma quando vedo in tv da Mara Venier una fila di ragazze scosciate. mi chiedo se non sia meglio il burqa. Almeno, lì qualche valore, seppure distorto lo scorgo".
Dagospia.com 14 Dicembre 2001