COSSIGA FOLLIES: "POTREBBE ESSERCI UN TRIONFO DELLA CDL ALLE ELEZIONI SOLO SE CI FOSSE UN DEVASTANTE ATTENTATO CONTRO BERLUSCONI, DOVREBBE RESTARNE VITTIMA O QUANTOMENO FERITO" - MORATTI, VELTRONI: CHI COPIA CHI - CONSULENTI PRODIANI CONTRO PRODI".
1 - Da Milano annunciano "grane" per Walter-Ego Veltroni: dalle parti di Letizia Moratti dicono che la campagna elettorale del sindaco della capitale ("Roma. Tre milioni di primi cittadini", con gente comune munita della fascia tricolore da sindaco) è copiata dalla loro (e i pubblicitari ci tengono al copyright). Per fugare ogni dubbio, andate al sito Internet www.letiziamoratti.it, e vedrete che il ministro dell'Istruzione ha già schierato, da tempo, le immagini dei cittadini con la fascia.
2 - (Ansa) - ''Io ho sempre avuto buoni rapporti con Berlusconi, lo conosco dal 1972. Recentemente gli ho detto che potrebbe esserci un trionfo della Casa delle liberta' alle elezioni solo se ci fosse un devastante attentato contro di lui, dovrebbe restarne vittima o quantomeno ferito. Lui ha fatto gli scongiuri''. Francesco Cossiga racconta l'episodio alla presentazione del libro di Marzio Breda ''La guerra del Quirinale'' in libreria nei prossimi giorni. Cossiga ha raccontato numerosi episodi della sua presidenza ed ha concluso parlando delle prossime elezioni politiche, nelle quali prevede un'affermazione del centrosinistra, sia pure con ''questa legge elettorale-pasticcio, fatta proprio per rompere le scatole a Prodi e alla sua maggioranza, facendola litigare''.
L'ex capo dello Stato critica i toni della campagna elettorale: ''Sembra che gli elettori debbano scegliere tra il bene e il male, tra il vero e il falso: immaginate quale bipolarismo!''. Pone un problema: ''Come si pensa di evitare che a Palazzo Chigi resti per due-tre mesi un governo battuto? Se perde, Berlusconi dovrebbe dimettersi subito. Nel Regno Unito, ad esempio, avviene cosi'''. Cossiga annuncia poi che votera' senz'altro 'no' al prossimo referendum confermativo sulle riforme istituzionali. E il prossimo inquilino del Quirinale? Gli chiedono. Il presidente emerito nicchia. Poi risponde: ''Se c'e' un certo candidato, il presidente della Repubblica rischia di essere eletto senza un terzo dei voti del centrosinistra e con il centrodestra compatto. Berlusconi non si vuole tagliare fuori, come sette anni fa. Lui un candidato ce l'ha: era il suo candidato al posto di Ciampi. Non dico chi e'. Ma credetemi, non e' fantapolitica''.
Alla presentazione del libro e' intervenuto anche il costituzionalista Augusto Barbera. Il volume tratta del ruolo degli ultimi tre presidenti, da Cossiga, a Scalfaro, a Ciampi, trovando un leit motive in un piu' accentuato interventismo politico. Barbera ha detto: ''C'e' una regola che vale sempre: i poteri del presidente della Repubblica si espandono o si restringono se hanno di fronte un potere politico e parlamentare, a sua volta, debole o forte''. Cossiga ha sottoscritto ed ha aggiunto: ''Un presidente della Repubblica per svolgere il suo mandato deve avere forza propria, oppure una forza derivante dallo stato di necessita', come e' stato per Scalfaro, o un
grande prestigio morale derivante da cose diverse dalla politica, come e' il caso di Ciampi. Per me fu diverso. Fui eletto per ripiego, fui scelto da Andreotti perche' non contavo niente dentro la Democrazia cristiana''.
3 - "Consulenti prodiani contro Prodi", titola oggi "Il Foglio": il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara sottolinea che "la casa editrice bolognese Il Mulino ha dedicato un numero dell'omonima rivista bimestrale alle critiche al progetto dell'alta velocità", ovvero quella Tav che Stinto Prodi vuole "punto e basta".
4 - (Apcom) - "Mi auguro che il confronto Prodi Berlusconi avvenga in Rai a condizione che la Rai faciliti le regole condivise tra le due parti". Lo ha dichiarato Paolo Gentiloni, presidente della commissione Vigilanza della Rai a margine del convengo della Margherita "Innovare per competere, governare per innovare", in corso questa mattina a Milano. All'indomani del faccia a faccia televisivo tra i leader milanesi della Cdl e dell'Unione, Letizia Moratti e Bruno Ferrante, Gentiloni commenta: "Il confronto della Lombardia è stato un ottimo esempio perché è giusto che gli elettori possano assistere a questo confronto tra i due candidati. Mi auguro che la stessa cosa accada per Prodi e Berlusconi". Il presidente della commissione di Vigilanza ha espresso un giudizio positivo anche sulle modalità con cui è stato condotto il faccia a faccia milanese. "Le regole adottate - ha articolato Gentiloni - ispirate al modello americano si sono rivelate garantiste". "La strada per la Rai - ha poi concluso - è quella di facilitare un'intesa sulle regole condivise in modo da favorire il confronto tra i due leader".
5 - La Spaccata (horror) de La Padania - "Quando morì mia moglie, Prodi era accanto a me", ha raccontato Kohl. Per le condoglianze o per portar via la salma?"
6 - Il Gianni Letta (immaginario) di Prodi, alias Ricky Levi, stasera alle 22,35 si sintonizzerà su Sky TG 24 per vedere il programma di Corrado Formigli "Contro-corrente", canale 500 di Sky. Ospite sua nipote Anna Maria Levi, fresca di studi alla Bocconi e premio Ulisse Bocconi per chi ha viaggiato nell'ultimo anno di più all'interno del percorso universitario...
7 - Jena per La Stampa - I cittadini di Sassuolo solidarizzano in massa con i carabinieri che hanno pestato un marocchino. All'anima dell'Emilia rossa.
8 - A proposito di Sassuolo: Gianluigi Paragone scrive, sulla prima pagina del quotidiano La Padania, che "Giorgio Bocca e i radical chic come lui che vivono in centro, in un bell'appartamento, che ne sa della merda che c'è in certi posti? Che ne sa cosa vuole dire dover fare i conti ogni giorno che il Signore manda in terra con questi balordi? Oggi le ha prese lui, gli è andata male... Perché non può essere che debba essere sempre la gente per bene, che ha tutto il diritto di vivere in santa pace, a dover inghiottire."
9 - L'Acchiappafantasmi per L'Indipendente - Luigi Angeletti ha detto no a Gianfranco Rotondi e a Paolo Cirino Pomicino: gli avevano proposto in tutta segretezza una candidatura blindata in Forza Italia per conto dell'alleanza Dc-Psi. Non si è trattato di un no politico. Angeletti, piuttosto, avrebbe voluto organizzare meglio la sua successione. Del resto, che l'attuale vertice della Uil sia molto lontano politicamente dai precedenti - l'ex segretario Pietro Larizza è candidato nelle file dei Ds - lo dimostra anche la promozione arrivata alla giunta lombarda di centrodestra dal segretario regionale del sindacato, Claudio Negro. Per la Uil, l'amministrazione guidata da Roberto Formigoni è stata in grado di adottare con successo la concertazione come modello fondamentale della trattativa tra istituzioni, associazioni imprenditoriali e parti sociali. E andrebbe presa a esempio da altri enti locali.
10 - (Adnkronos) - ''La strada della ritorsione non mi pare la piu' convincente: La vicenda Suez-Enel ha tra le sue cause la fallimentare politica del governo Berlusconi''. Lo afferma a ''Il Mattino'' il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, sottolineando che ''se non la si cambia radicalmente, l'Italia non avra' titoli, ne' strumenti per garantire nel mercato europeo opportunita' alle sue imprese''. ''Ora Tremonti -prosegue D'Alema- chiede alla Commissione di Bruxelles di intervenire per fermare i francesi. Di per se' e' giusto: Ma e' stato proprio lui a dare il colpo piu' duro alla Commissione, quando squarcio' le maglie del patto di stabilita' rivendicando il primato dei governi nazionali''. ''Ora invoca un'Europa forte ma fino ieri ha lavorato per indebolirla'' dice ancora il presidente dei Ds che sottolinea: ''Di fronte alla mossa scorretta del governo francese in difesa della compagnia Suez, mi ha fatto piacere il dissenso espresso da Fabius e Strauss-Khan. Berlusconi vanta la sua amicizia con il governo di centrodestra di Parigi. Begli amici. Invece, quella sinistra francese che di solito viene accusata di statalismo ha preso una posizione europeista''.
Dagospia 01 Marzo 2006
2 - (Ansa) - ''Io ho sempre avuto buoni rapporti con Berlusconi, lo conosco dal 1972. Recentemente gli ho detto che potrebbe esserci un trionfo della Casa delle liberta' alle elezioni solo se ci fosse un devastante attentato contro di lui, dovrebbe restarne vittima o quantomeno ferito. Lui ha fatto gli scongiuri''. Francesco Cossiga racconta l'episodio alla presentazione del libro di Marzio Breda ''La guerra del Quirinale'' in libreria nei prossimi giorni. Cossiga ha raccontato numerosi episodi della sua presidenza ed ha concluso parlando delle prossime elezioni politiche, nelle quali prevede un'affermazione del centrosinistra, sia pure con ''questa legge elettorale-pasticcio, fatta proprio per rompere le scatole a Prodi e alla sua maggioranza, facendola litigare''.
L'ex capo dello Stato critica i toni della campagna elettorale: ''Sembra che gli elettori debbano scegliere tra il bene e il male, tra il vero e il falso: immaginate quale bipolarismo!''. Pone un problema: ''Come si pensa di evitare che a Palazzo Chigi resti per due-tre mesi un governo battuto? Se perde, Berlusconi dovrebbe dimettersi subito. Nel Regno Unito, ad esempio, avviene cosi'''. Cossiga annuncia poi che votera' senz'altro 'no' al prossimo referendum confermativo sulle riforme istituzionali. E il prossimo inquilino del Quirinale? Gli chiedono. Il presidente emerito nicchia. Poi risponde: ''Se c'e' un certo candidato, il presidente della Repubblica rischia di essere eletto senza un terzo dei voti del centrosinistra e con il centrodestra compatto. Berlusconi non si vuole tagliare fuori, come sette anni fa. Lui un candidato ce l'ha: era il suo candidato al posto di Ciampi. Non dico chi e'. Ma credetemi, non e' fantapolitica''.
Alla presentazione del libro e' intervenuto anche il costituzionalista Augusto Barbera. Il volume tratta del ruolo degli ultimi tre presidenti, da Cossiga, a Scalfaro, a Ciampi, trovando un leit motive in un piu' accentuato interventismo politico. Barbera ha detto: ''C'e' una regola che vale sempre: i poteri del presidente della Repubblica si espandono o si restringono se hanno di fronte un potere politico e parlamentare, a sua volta, debole o forte''. Cossiga ha sottoscritto ed ha aggiunto: ''Un presidente della Repubblica per svolgere il suo mandato deve avere forza propria, oppure una forza derivante dallo stato di necessita', come e' stato per Scalfaro, o un
grande prestigio morale derivante da cose diverse dalla politica, come e' il caso di Ciampi. Per me fu diverso. Fui eletto per ripiego, fui scelto da Andreotti perche' non contavo niente dentro la Democrazia cristiana''.
3 - "Consulenti prodiani contro Prodi", titola oggi "Il Foglio": il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara sottolinea che "la casa editrice bolognese Il Mulino ha dedicato un numero dell'omonima rivista bimestrale alle critiche al progetto dell'alta velocità", ovvero quella Tav che Stinto Prodi vuole "punto e basta".
4 - (Apcom) - "Mi auguro che il confronto Prodi Berlusconi avvenga in Rai a condizione che la Rai faciliti le regole condivise tra le due parti". Lo ha dichiarato Paolo Gentiloni, presidente della commissione Vigilanza della Rai a margine del convengo della Margherita "Innovare per competere, governare per innovare", in corso questa mattina a Milano. All'indomani del faccia a faccia televisivo tra i leader milanesi della Cdl e dell'Unione, Letizia Moratti e Bruno Ferrante, Gentiloni commenta: "Il confronto della Lombardia è stato un ottimo esempio perché è giusto che gli elettori possano assistere a questo confronto tra i due candidati. Mi auguro che la stessa cosa accada per Prodi e Berlusconi". Il presidente della commissione di Vigilanza ha espresso un giudizio positivo anche sulle modalità con cui è stato condotto il faccia a faccia milanese. "Le regole adottate - ha articolato Gentiloni - ispirate al modello americano si sono rivelate garantiste". "La strada per la Rai - ha poi concluso - è quella di facilitare un'intesa sulle regole condivise in modo da favorire il confronto tra i due leader".
5 - La Spaccata (horror) de La Padania - "Quando morì mia moglie, Prodi era accanto a me", ha raccontato Kohl. Per le condoglianze o per portar via la salma?"
6 - Il Gianni Letta (immaginario) di Prodi, alias Ricky Levi, stasera alle 22,35 si sintonizzerà su Sky TG 24 per vedere il programma di Corrado Formigli "Contro-corrente", canale 500 di Sky. Ospite sua nipote Anna Maria Levi, fresca di studi alla Bocconi e premio Ulisse Bocconi per chi ha viaggiato nell'ultimo anno di più all'interno del percorso universitario...
7 - Jena per La Stampa - I cittadini di Sassuolo solidarizzano in massa con i carabinieri che hanno pestato un marocchino. All'anima dell'Emilia rossa.
8 - A proposito di Sassuolo: Gianluigi Paragone scrive, sulla prima pagina del quotidiano La Padania, che "Giorgio Bocca e i radical chic come lui che vivono in centro, in un bell'appartamento, che ne sa della merda che c'è in certi posti? Che ne sa cosa vuole dire dover fare i conti ogni giorno che il Signore manda in terra con questi balordi? Oggi le ha prese lui, gli è andata male... Perché non può essere che debba essere sempre la gente per bene, che ha tutto il diritto di vivere in santa pace, a dover inghiottire."
9 - L'Acchiappafantasmi per L'Indipendente - Luigi Angeletti ha detto no a Gianfranco Rotondi e a Paolo Cirino Pomicino: gli avevano proposto in tutta segretezza una candidatura blindata in Forza Italia per conto dell'alleanza Dc-Psi. Non si è trattato di un no politico. Angeletti, piuttosto, avrebbe voluto organizzare meglio la sua successione. Del resto, che l'attuale vertice della Uil sia molto lontano politicamente dai precedenti - l'ex segretario Pietro Larizza è candidato nelle file dei Ds - lo dimostra anche la promozione arrivata alla giunta lombarda di centrodestra dal segretario regionale del sindacato, Claudio Negro. Per la Uil, l'amministrazione guidata da Roberto Formigoni è stata in grado di adottare con successo la concertazione come modello fondamentale della trattativa tra istituzioni, associazioni imprenditoriali e parti sociali. E andrebbe presa a esempio da altri enti locali.
10 - (Adnkronos) - ''La strada della ritorsione non mi pare la piu' convincente: La vicenda Suez-Enel ha tra le sue cause la fallimentare politica del governo Berlusconi''. Lo afferma a ''Il Mattino'' il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, sottolineando che ''se non la si cambia radicalmente, l'Italia non avra' titoli, ne' strumenti per garantire nel mercato europeo opportunita' alle sue imprese''. ''Ora Tremonti -prosegue D'Alema- chiede alla Commissione di Bruxelles di intervenire per fermare i francesi. Di per se' e' giusto: Ma e' stato proprio lui a dare il colpo piu' duro alla Commissione, quando squarcio' le maglie del patto di stabilita' rivendicando il primato dei governi nazionali''. ''Ora invoca un'Europa forte ma fino ieri ha lavorato per indebolirla'' dice ancora il presidente dei Ds che sottolinea: ''Di fronte alla mossa scorretta del governo francese in difesa della compagnia Suez, mi ha fatto piacere il dissenso espresso da Fabius e Strauss-Khan. Berlusconi vanta la sua amicizia con il governo di centrodestra di Parigi. Begli amici. Invece, quella sinistra francese che di solito viene accusata di statalismo ha preso una posizione europeista''.
Dagospia 01 Marzo 2006