RICUCCI A PALAZZO DI GIUSTIZIA - GRONCHI "PESA" RCS: PREZZO GIUSTO A 4,8? - CAMUZZI DISDICE CONTRATTO DI "NEWS SETTIMANALE" (MONTI CERCA SOCIO) - VA AI SUPPLEMENTARI VIAGGI DEL VENTAGLIO - BONIFACI E VELTRONI, IL GRANDE FREDDO.
1 - RICUCCI A PALAZZO DI GIUSTIZIA
(Adnkronos) - Stefano Ricucci, assistito dai suoi difensori, Grazia Volo e Luigi Fischetti, sara' sentito oggi a Palazzo di giustizia a Roma dai pm Giuseppe Cascini, Perla Lori e Rodolfo Sabelli, titolari delle inchieste nelle quali e' coinvolto. Si tratta della scalata alla Rcs, dove e' indagato per aggiotaggio informativo e ostacolo all'attivita' agli organi di sorveglianza (Consob e Banca d'Italia), nonche' nell'inchiesta sulla Confcommercio dove e' indagato per appropriazione indebita insieme con l'ex presidente Sergio Bille' e altre 11 persone, nell'ambito del filone di indagini che riguarda la vendita del palazzo di via Lima, destinato ad essere la sede della Confcommercio. Nell'ambito dell'inchieste su Ricucci sono stati sequestrati dalla Procura di Roma 39 milioni di euro in azioni per quanto riguardo la vicenda di via Lima, e 22 milioni presso una filiale della Banca Popolare Italiana di Milano, che rappresentano la cifra che sarebbe stata realizzato da Ricucci per le plusvalenza nella vicenda Rcs.
2 - GRONCHI "PESA" RCS: PREZZO GIUSTO A 4,8?
A. Ol. per "Il Sole 24 Ore" - Per Divo Gronchi Rcs è una grana da levarsi di torno nel più breve tempo possibile, ma è un bel grattacapo.
Esorcizzare lo spettro delle revocatorie non è possibile in assoluto. E così l'amministratore delegato di Bpi si sarebbe ormai convinto che l'escussione del pegno sul 14,1% di Rcs è un rischio da correre. Con le cautele del caso, dato che il debitore, che nella fattispecie si chiama Stefano Ricucci, ha pur sempre il diritto di realizzare il massimo dalla vendita coatta. Si sarebbe così fatta strada l'ipotesi di procedere con un'asta al miglior offerente, con l'idea che quel prezzo di 4,8 euro per azione, proposto qualche settimana fa ai Benetton, possa costituire un punto di riferimento più affidabile delle oscillanti quotazioni di Borsa. Con quanti hanno bussato finora alla porta della Popolare lodigiana, secondo indiscrezioni, sarebbe possibile forse assegnare i due terzi della quota.
Per la parte rimanente potrebbe intervenire direttamente Bpi, in attesa di trovare un compratore finale che magari potrebbe essere proprio il gruppo di Ponzano Veneto. A prescindere da un accordo con Magiste. Che Bpi è disposta a raggiungere, ma con il massimo delle garanzie, vale a dire al limite anche con l'ok del Tribunale.
3 - L'UOVO DI COLOMBO NON SCADE A PASQUA.
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Va ai supplementari Viaggi del Ventaglio. E nel frattempo in campo, a fianco di Bruno Colombo, si prepara a scendere l'avvocato Franco Gianni. Ieri è scaduta l'esclusiva di tre settimane tra la compagnia turistica e One Equity Partners, il fondo di private equity di JpMorgan, in tandem con Mediobanca. La famiglia Colombo, che possiede il 54% di Ventaglio, sta trattando per cedere una quota consistente al fondo e scongiurare il default. One Equity dovrebbe sottoscrivere un aumento di capitale da 50 milioni di euro approvato dall'assemblea dei soci di febbraio dopo che il bilancio si è chiuso in perdita per 49 milioni. Ma a quanto si apprende da fonti finanziarie i consulenti, lo studio Clifford Chance per Jp Morgan e il professionista Alberto Croze, proseguiranno con le trattative anche nei prossimi giorni. E la novità è che, secondo rumors di mercato, lo studio Gianni Origoni & Grippo è in pole position per ottenere un mandato a trattare con Jp Morgan. Lo studio legale dovrebbe affiancare Croze per la parte più prettamente borsistica e per gli aspetti di governance. Nel frattempo anche l'esclusiva con Eurofly, per la vendita di Livingston, è stata allungata, fino al 30 giugno.
4 - ACCORDO FATTO TRA JUVENTUS E RAI PER LE IMMAGINI D'ARCHIVIO
Da "Il Sole 24 Ore" - Si sta per chiudere l'accordo Rai Juventus sulla library del club. L'intesa è destinata a fare da battistrada per quelle successive, dopo che dal 1996 i club hanno negato al servizio pubblico i diritti per utilizzare le immagini in archivio. La Rai cede alla Juve i materiale presenti nelle proprie Teche prima di quella data e, allo stesso tempo, risolve ogni possibile contenzioso per l'uso delle immagini dal 1996 a oggi. In più la Rai si garantisce la licenza per utilizzare fino al 2030 la nuova library dei bianconeri. L'accordo prevede anche un Trofeo Rai al quale per tre anni parteciperà il club guidato dall'a. d. Antonio Giraudo, una possibile fiction sulla squadra, la produzione per 25 anni del canale tematico Juve Channel e la commercializzazione per 25 anni della library juventina da parte di RaiTrade.
5 - GAJA EDITORE (CAMUZZI) DISDICE CONTRATTO DI "NEWS SETTIMANALE"
Da "Il Sole 24 Ore" - Gaja Editore, del Gruppo Camuzzi, ha fatto sapere ieri di avere disdetto il contratto con Edimag per la pubblicazione di «News Settimanale» nel rispetto degli adempimenti sottoscritti dalle due società. «News» in edicola dal maggio scorso, è diretto da Andrea Monti che assieme al service Editing è titolare di Edimag. L'accordo con Edimag prevedeva una verifica dei risultati raggiunti dalla rivista al 31 gennaio 2006, con possibilità di disdetta del contratto da parte di Gaja Editore entro il 31 marzo 2006.
«I motivi della decisione - spiega una nota di Gaja Editore - sono dovuti al mancato raggiungimento degli obiettivi di lancio e di mantenimento, nonostante un progetto innovativo e originale, che tuttavia non ha incontrato l'auspicato favore del pubblico peraltro sempre meno interessato all'acquisto di magazine di informazione, e un forte sostegno pubblicitario da parte dell'editore». Al momento è previsto che «News» continui le pubblicazioni, che cesseranno comunque con l'attuale proprietà entro il 30 giugno. Nella redazione del giornale lavorano 15 giornalisti e altri quattro dipendenti.
6 - BONIFACI E VELTRONI, IL GRANDE FREDDO.
Paolo Foschi per il "Corriere della Sera - Roma"
La torre di Fuksas, come era stato ribattezzato il grattacielo progettato dal famoso architetto, ha portato il gelo nei rapporti fra Domenico Bonifaci e Walter Veltroni. Nel nuovo prg l'edificio che il costruttore ed editore del "Tempo" doveva innalzare all'Eur non ha trovato spazio: avrebbe fatto sforare i volumi previsti per la zona per oltre 100 mila metri cubi. Il progetto, costato a Bonifaci due milioni, è stato cassato, pur avendo l'ok dall'assessore al Patrimonio, Claudio Minelli. E ora? Secondo gli insider del Comune, il costruttore starebbe cercando di ottenere qualche compensazione con nuovi progetti. Ma sembra certo che il palazzo della Civiltà non sarà oscurato dall'ombra della torre.
E mentre i costruttori si preparano a cambiare volto alle periferie romane, gli industriali cominciano a serrare i ranghi in vista di un possibile braccio di ferro per la successione a Gianfranco Elia Valori alla guida di Confindustria Lazio, qualora il "Professore" decidesse di dedicarsi full time a Sviluppo Lazio, sulla cui poltrona siede da qualche settimana, e alla Banca del Mediterraneo, dove è candidato alla guida del cda. E Luigi Abete, che non vanta ottimi rapporti con Valori, ha rafforzato la propria posizione alla presidenza dell'Unione Industriali di Roma, strappando Assobalneari alla Confesercenti: 44 imprese passate in blocco alla Uir. C'è poi l'attesa per l'ingresso delle banche nella Confindustria romana: Abete, presidente di Bnl, il 6 dicembre aveva dato per imminente l'adesione di alcuni istituti di credito all'associazione. Ancora i banchieri non si sono visti. Ma le trattative - assicurano i suoi collaboratori - procedono.
Dagospia 03 Aprile 2006
(Adnkronos) - Stefano Ricucci, assistito dai suoi difensori, Grazia Volo e Luigi Fischetti, sara' sentito oggi a Palazzo di giustizia a Roma dai pm Giuseppe Cascini, Perla Lori e Rodolfo Sabelli, titolari delle inchieste nelle quali e' coinvolto. Si tratta della scalata alla Rcs, dove e' indagato per aggiotaggio informativo e ostacolo all'attivita' agli organi di sorveglianza (Consob e Banca d'Italia), nonche' nell'inchiesta sulla Confcommercio dove e' indagato per appropriazione indebita insieme con l'ex presidente Sergio Bille' e altre 11 persone, nell'ambito del filone di indagini che riguarda la vendita del palazzo di via Lima, destinato ad essere la sede della Confcommercio. Nell'ambito dell'inchieste su Ricucci sono stati sequestrati dalla Procura di Roma 39 milioni di euro in azioni per quanto riguardo la vicenda di via Lima, e 22 milioni presso una filiale della Banca Popolare Italiana di Milano, che rappresentano la cifra che sarebbe stata realizzato da Ricucci per le plusvalenza nella vicenda Rcs.
2 - GRONCHI "PESA" RCS: PREZZO GIUSTO A 4,8?
A. Ol. per "Il Sole 24 Ore" - Per Divo Gronchi Rcs è una grana da levarsi di torno nel più breve tempo possibile, ma è un bel grattacapo.
Esorcizzare lo spettro delle revocatorie non è possibile in assoluto. E così l'amministratore delegato di Bpi si sarebbe ormai convinto che l'escussione del pegno sul 14,1% di Rcs è un rischio da correre. Con le cautele del caso, dato che il debitore, che nella fattispecie si chiama Stefano Ricucci, ha pur sempre il diritto di realizzare il massimo dalla vendita coatta. Si sarebbe così fatta strada l'ipotesi di procedere con un'asta al miglior offerente, con l'idea che quel prezzo di 4,8 euro per azione, proposto qualche settimana fa ai Benetton, possa costituire un punto di riferimento più affidabile delle oscillanti quotazioni di Borsa. Con quanti hanno bussato finora alla porta della Popolare lodigiana, secondo indiscrezioni, sarebbe possibile forse assegnare i due terzi della quota.
Per la parte rimanente potrebbe intervenire direttamente Bpi, in attesa di trovare un compratore finale che magari potrebbe essere proprio il gruppo di Ponzano Veneto. A prescindere da un accordo con Magiste. Che Bpi è disposta a raggiungere, ma con il massimo delle garanzie, vale a dire al limite anche con l'ok del Tribunale.
3 - L'UOVO DI COLOMBO NON SCADE A PASQUA.
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Va ai supplementari Viaggi del Ventaglio. E nel frattempo in campo, a fianco di Bruno Colombo, si prepara a scendere l'avvocato Franco Gianni. Ieri è scaduta l'esclusiva di tre settimane tra la compagnia turistica e One Equity Partners, il fondo di private equity di JpMorgan, in tandem con Mediobanca. La famiglia Colombo, che possiede il 54% di Ventaglio, sta trattando per cedere una quota consistente al fondo e scongiurare il default. One Equity dovrebbe sottoscrivere un aumento di capitale da 50 milioni di euro approvato dall'assemblea dei soci di febbraio dopo che il bilancio si è chiuso in perdita per 49 milioni. Ma a quanto si apprende da fonti finanziarie i consulenti, lo studio Clifford Chance per Jp Morgan e il professionista Alberto Croze, proseguiranno con le trattative anche nei prossimi giorni. E la novità è che, secondo rumors di mercato, lo studio Gianni Origoni & Grippo è in pole position per ottenere un mandato a trattare con Jp Morgan. Lo studio legale dovrebbe affiancare Croze per la parte più prettamente borsistica e per gli aspetti di governance. Nel frattempo anche l'esclusiva con Eurofly, per la vendita di Livingston, è stata allungata, fino al 30 giugno.
4 - ACCORDO FATTO TRA JUVENTUS E RAI PER LE IMMAGINI D'ARCHIVIO
Da "Il Sole 24 Ore" - Si sta per chiudere l'accordo Rai Juventus sulla library del club. L'intesa è destinata a fare da battistrada per quelle successive, dopo che dal 1996 i club hanno negato al servizio pubblico i diritti per utilizzare le immagini in archivio. La Rai cede alla Juve i materiale presenti nelle proprie Teche prima di quella data e, allo stesso tempo, risolve ogni possibile contenzioso per l'uso delle immagini dal 1996 a oggi. In più la Rai si garantisce la licenza per utilizzare fino al 2030 la nuova library dei bianconeri. L'accordo prevede anche un Trofeo Rai al quale per tre anni parteciperà il club guidato dall'a. d. Antonio Giraudo, una possibile fiction sulla squadra, la produzione per 25 anni del canale tematico Juve Channel e la commercializzazione per 25 anni della library juventina da parte di RaiTrade.
5 - GAJA EDITORE (CAMUZZI) DISDICE CONTRATTO DI "NEWS SETTIMANALE"
Da "Il Sole 24 Ore" - Gaja Editore, del Gruppo Camuzzi, ha fatto sapere ieri di avere disdetto il contratto con Edimag per la pubblicazione di «News Settimanale» nel rispetto degli adempimenti sottoscritti dalle due società. «News» in edicola dal maggio scorso, è diretto da Andrea Monti che assieme al service Editing è titolare di Edimag. L'accordo con Edimag prevedeva una verifica dei risultati raggiunti dalla rivista al 31 gennaio 2006, con possibilità di disdetta del contratto da parte di Gaja Editore entro il 31 marzo 2006.
«I motivi della decisione - spiega una nota di Gaja Editore - sono dovuti al mancato raggiungimento degli obiettivi di lancio e di mantenimento, nonostante un progetto innovativo e originale, che tuttavia non ha incontrato l'auspicato favore del pubblico peraltro sempre meno interessato all'acquisto di magazine di informazione, e un forte sostegno pubblicitario da parte dell'editore». Al momento è previsto che «News» continui le pubblicazioni, che cesseranno comunque con l'attuale proprietà entro il 30 giugno. Nella redazione del giornale lavorano 15 giornalisti e altri quattro dipendenti.
6 - BONIFACI E VELTRONI, IL GRANDE FREDDO.
Paolo Foschi per il "Corriere della Sera - Roma"
La torre di Fuksas, come era stato ribattezzato il grattacielo progettato dal famoso architetto, ha portato il gelo nei rapporti fra Domenico Bonifaci e Walter Veltroni. Nel nuovo prg l'edificio che il costruttore ed editore del "Tempo" doveva innalzare all'Eur non ha trovato spazio: avrebbe fatto sforare i volumi previsti per la zona per oltre 100 mila metri cubi. Il progetto, costato a Bonifaci due milioni, è stato cassato, pur avendo l'ok dall'assessore al Patrimonio, Claudio Minelli. E ora? Secondo gli insider del Comune, il costruttore starebbe cercando di ottenere qualche compensazione con nuovi progetti. Ma sembra certo che il palazzo della Civiltà non sarà oscurato dall'ombra della torre.
E mentre i costruttori si preparano a cambiare volto alle periferie romane, gli industriali cominciano a serrare i ranghi in vista di un possibile braccio di ferro per la successione a Gianfranco Elia Valori alla guida di Confindustria Lazio, qualora il "Professore" decidesse di dedicarsi full time a Sviluppo Lazio, sulla cui poltrona siede da qualche settimana, e alla Banca del Mediterraneo, dove è candidato alla guida del cda. E Luigi Abete, che non vanta ottimi rapporti con Valori, ha rafforzato la propria posizione alla presidenza dell'Unione Industriali di Roma, strappando Assobalneari alla Confesercenti: 44 imprese passate in blocco alla Uir. C'è poi l'attesa per l'ingresso delle banche nella Confindustria romana: Abete, presidente di Bnl, il 6 dicembre aveva dato per imminente l'adesione di alcuni istituti di credito all'associazione. Ancora i banchieri non si sono visti. Ma le trattative - assicurano i suoi collaboratori - procedono.
Dagospia 03 Aprile 2006