SPOSINI A MOGGI: "STASERA LI FACCIAMO NERI" - TOSATTI A MOGGI: "HAI ISTRUITO BISCARDI?" - IN GERMANIA SCRIVONO: MOGGI MAFIA DEL CALCIO - MOGGI IN CASERMA - GAUCCI AUGURA A MOGGI DI FINIRE PRESTO IN ''UNA STANZETTA, PICCOLA, FREDDA E CHIUSA''.

1 - IN GERMANIA SCRIVONO: MOGGI MAFIA DEL CALCIO.
(Ansa)
- 'Lui e' il mafioso del calcio': con questo titolone poco edificante accanto a una grande foto a colori di Luciano Moggi la Bild am Sonntag riferisce oggi degli ultimi drammatici sviluppi nel maxiscandalo che sta travolgendo il calcio italiano. ''Sembra un onesto impiegato, ma potrebbe risultare il piu' grande criminale del calcio italiano'', scrive il domenicale tedesco sottolineando come Moggi - per il suo ruolo di principale manipolatore e corruttore delle partite di campionato - rischi fino a otto anni di carcere. Rilevando come nella vicenda di corruzione in Italia ''tutto sia molto piu' grave'' di quanto si pensasse, la Bild am Sonntag ricorda quanto detto nei mesi scorsi dal dirigente del Bayern Karl-Heinz Rummenigge allorche' si parlava di un possibile passaggio alla Juventus di Willy Sagnol. ''Con il direttore sportivo Moggi io non vorrei avere piu' nulla a che fare. Alla Juve non sono gentiluomini, ma e' una mafia'', aveva sentenziato sulla stessa Bild am Sonntag a dicembre Rummenigge, ex attaccante interista. ''Sembra che avesse ragione'', osserva oggi il giornale tedesco.

La Bild am Sonntag ricorda poi il coinvolgimento nello scandalo anche del portiere della Juventus Gianluigi Buffon e dell'arbitro Massimo de Santis. ''Perfino il mondiale e' sfiorato dallo scandalo'', scrive il domenicale riferendo della revoca a de Santis dell'accredito quale arbitro dei mondiali. La Bild am Sonntag pubblica, oltre a quella di Moggi, le foto di Buffon, de Santis, di un poliziotto di guardia dinanzi alla sede della Juve e delle auto dei carabinieri davanti alla sede della Federcalcio a Roma. ''L'Italia sprofonda nel caos'', titola da parte sua la Welt am Sonntag accanto a una foto a colori di Buffon con la maglia della nazionale. ''A pochi giorni dal mondiale in Germania il calcio italiano e' travolto da uno scandalo le cui proporzioni fanno apparire un furtarello da niente la vicenda Hoyzer'', scrive la Welt am Sonntag. Robert Hoyzer e' il giovaner arbitro al centro lo scorso anno di una vicenda di manipolazioni di partite di calcio in Germania, relative tuttavia non alla Bundesliga ma a serie minori. Hoyzer ammise di aver truccato quattro partite in cambio di circa 70 mila euro e altri piccoli regali. Per questo e' stato radiato dalla Federazione arbitri.

Anche la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung - l'altro grande domenicale tedesco - si occupa oggi ampiamente dello scandalo Moggi con un lungo articolo dal titolo 'La Juventus sprofonda nel calcio-palude'. ''Lo scandalo oltrepassa ogni immaginazione. Buffon interrogato, l'arbitro de Santis non verra' ai mondiali'', aggiunge il giornale che pubblica una grande foto di agenti di polizia di guardia davanti alla sede della Juventus. ''Il mito della Juventus Turin e' assolutamente distrutto'', questa la didascalia accanto allo stemma della squadra bianconera. In Germania il club torinese viene comunemente indicato come 'Juventus Turin'.

2 - JUVENTUS: CEDE OLTRE 21% IN PIAZZA AFFARI; FIAT -5,12%...
(Ansa)
- Prosegue il crollo di Juventus in Piazza Affari, dove il titolo della Vecchia Signora cede ormai il 21,03% a 1,74 euro, trascinando con se' anche Fiat (-5,03% a 10,67) e, a monte della catena di controllo, Ifil (-2,7% a 4,63) e Ifi (-5,58% a 17,42). Vivaci gli scambi, pari allo 0,95% del capitale della Juventus, con 1,15 milioni di titoli, mentre di Fiat sono passati di mano 6,8 milioni di pezzi, pari allo 0,62% del capitale.

3 - GAUCCI, DATEMI GARANZIE E TORNO IN ITALIA
(Ansa)
- Luciano Gaucci valutera' assieme ai suoi avvocati la possibilita' di tornare in Italia per rendere testimonianza sugli scandali del calcio. Lo ha detto intervenendo telefonicamente a ''La grande giostra dei gol'', trasmissione di Rai International. L'ex patron del Perugia da Santo Domingo ha continuato cosi': ''Io saro' una pedina importante se mi concederanno di non essere ospite di una patria galera che non merito. Io saro' li' a rispondere, perche' non ho nessuna colpa, come non hanno colpa i miei figli''. Gaucci poi ha augurato a Luciano Moggi, di finire presto in ''una stanzetta, piccola, fredda e chiusa''. Tra i tanti personaggi il cui nome e' finito nella tempesta che si e' abbattuta sul mondo del calcio, Luciano Gaucci ha definito la Gea ''strumento privilegiato e protetto della illegalita' del sistema''. Accuse per tutti, dirigenti, calciatori e giornalisti: ''Carriere costruite - ha detto Gaucci rispondendo alle domande di Italo Cucci, Vincenzo D'Amico e Giancarlo De Sisti, dallo studio di Roma - sulla base del grado di obbedienza e sudditanza nei confronti di questa mafia del calcio. Io conosco tante cose Tante cose le ho dette e se me lo consentiranno tornero' a dirle. Potrei aggiungere tante cose...''.



4 - PAOLO FRANCIA: CHI MI CIRITICAVA OGGI E' INDAGATO.
(Ansa)
- Non solo il calcio ma ''un po' tutto lo sport e' gestito da una cupola'': lo dice in una intervista al sito di Articolo 21, Paolo Francia gia' responsabile dei diritti sportivi Rai e direttore di Rai Sport, che aggiunge: ''Poi leggo che uno dei miei piu' feroci avversari interni a Rai Sport, superprotetto da un alto dirigente Rai, e' indagato per associazione a delinquere''. Francia e' stato, nella sua carriera di dirigente sportivo, vicepresidente vicario della Federazione italiana tennis (al tempo della conquista della Coppa Davis, 1976) e presidente della Virtus Bologna pallacanestro, pluricampione d' Italia e d' Europa. Dunque uomo di sport, appassionato di calcio, basket e tennis e di tante altre discipline, e' stato insignito della Stella d oro Coni al merito sportivo.

5 - MOGGI IN CASERMA
(Ansa)
- Luciano Moggi, dg dimissionario della Juventus, e' giunto nella caserma dei carabinieri di via In Selci, a Roma, dove sara' interrogato dai
pubblici ministeri di Napoli che indagano sul calcio. Moggi e' entrato
da un ingresso secondario evitando i giornalisti.

6 - SPOSINI A MOGGI: "STASERA LI FACCIAMO NERI" - TOSATTI A MOGGI: "HAI ISTRUITO BISCARDI?"
Da "Libero"
- A titolo esemplificativo, in relazione a taluni dei giornalisti citati: per Lamberto Sposini (tel. N. 2176 del 9.11.2004 tra Moggi e Sposini, il cui il primo si complimenta con il giornalista per quanto ha fatto nel corso della trasmissione "Il Processo di Biscardi" circa gli attacchi alla terna arbitrale diretta da Paparesta nella partita Reggina-Juventus; tel. n. 2754 del 2.5.2005, tra Moggi e Sposini, in cui il primo si raccomanda con il secondo per come deve comportarsi nel corso della medesima trasmissione che andrà in onda nella serata e Sposini risponde: «Oh guarda, stasera li facciamo neri, li facciamo neri»);

per Giorgio Tosatti (tel. n. 4748 del 9.5.2005 tra Tosatti e Moggi):
Tosatti, relativamente all'incontro Milan-Juventus telefona a Moggi, chiedendogli: «Hai istruito Biscardi, sì... hai istruito Biscardi per stasera?», ricevendo risposta affermativa da Moggi: «Alla grande, alla grande, però c'ha un vincolo... c'era rigore... io gli ho detto... puoi anche dire... » Tosatti aggiunge: «Che c'era rigore, però devi dire che andava cacciato Nesta!».

Perché in particolare attraverso il giornalista Ignazio Scardina, venissero conseguite finalità di tutela del gruppo rispetto al pericolo rappresentati dalle dichiarazioni accusatorie che avrebbe potuto fornire all'Autorità Giudiziaria l'ex presidente dell'Ancona Ermanno Pieroni, che veniva indotto a non assumere tale atteggiamento in cambio di vantaggi economici e dell'incarico di direttore sportivo dell'Arezzo Calcio, così in definitiva Scardina perpetuando il delitto di cui all'art. 377 bis c.p. (cfr. tel. n. 20651 del 16.2.2005, tra Scardina e Moggi:
Moggi: «Fammi una cortesia, chiamalo e digli che la piantasse, poi dopo ci vediamo, tra amici è scomoda ma roba del genere... »; cfr. l'atteggiamento di assoluta disponibilità di Scardina nelle tel. n. 20744 del 16.2.2005 e n. 21100 del 17.2.2005).


Dagospia 15 Maggio 2006