PRODI CHIEDE IL CARTELLINO ROSSI (GUIDO) PER LIPPI MA L'AVVOCATO INDUGIA
L'USA E JET DI MOGGI JR. - RULA DI SCORTA PER SANTORO - LAPO, CASA A ROMA
MARCELLO (RI)SORGI AL QUIRINALE? - SILENZIO STAMPA: PARISI SEGA TRONCHETTI

"Non sono amato da coloro
che sono convinti di essere
le mie vittime; ma sono amato,
molto più di quanto non meriti,
da chi gode delle pene altrui"

(Karl Kraus)

1 - IERI, MOGGI, GALLIANI...
Il nome del possibile successore di Marcello Lippi alla guida della nazionale dei pallonari del truffone c'è già. E' quello dell'allenatore del Milan berlusconiano, Carletto Ancellotti. Con il consenso, ovviamente, di Adriano Galliani che guida, per conto, del Cavaliere il club rossonero E, nei momenti di noia, continua a restare alfieramente legato alla poltrona della Lega calcio. La scalcinata Confindustria della pedata italica. Scartate le altre ipotesi per la panchina azzurra in partenza per i mondiali in Germania: il mitico Dino Zoff e l'ex terzino zebrato, Claudio Gentili. Tutto dipenderà dal colloquio che il professor Guido Rossi avrà nelle prossime ore con Lippi.

Rossi come Minosse è stato chiamato alla Fgci (commissario dopo le dimissioni di Franco Carraro) per distruggere i pirati del calcio e dare nuove leggi sagge alla federazione. Ma il mister che a Torino più a lungo ha convissuto con "il Paletta", alias l'ex ferroviere Luciano Moggi, continua a puntare i piedi. Ma in tanti fanno rilevare che non poteva essergli estraneo quel sistema mafioso organizzato dal suo boss Moggi. I giudici di Napoli che indagano il diesse della Juventus parlano infatti, tout court, di "piovra moggiana". E tra i tentacoli dell'organizzazione criminosa c'è finito pure, da inquisito, il figlio del commissario tecnico, Davide Lippi (agente e collaboratore della Gea World) dell'altro figlio d'arme, Alessandro Moggi.

2 - LIPPI E L'ANGELO STERMINATORE (ROVATI)
Anche i Palazzi della politica attendono operosi cosa deciderà il professor Rossi sul "caso" Lippi. Da Bologna, dove Prodi ha trascorso il suo primo weekend da premier, si fa osservare - via Angelo Rovati, sportivo di razza (ex giocatore basket) e braccio destro operativo di Romano - che sarebbe opportuno che in questo delicato momento anche Marcello Lippi facesse in fretta un passo indietro. Magari insieme al portiere Gigi Buffon (inquisito per il calcio scommesse) e Alessandro Cannavaro (doping amministrativo). Quest'ultimo comunque in Germania non indosserebbe la fascia da capitano.

Ma il più prudente, in sintonia con il presidente del Coni, Gianni Petrucci, sarebbe, a sorpresa, proprio l'ex presidente della Consob, Guido Rossi. Una sua decisione arriverà soltanto dopo il faccia a faccia decisivo con Marcello Lippi. Il principale partner di Luciano Moggi allo Stadio delle Alpi e di un altro personaggio chiacchierato (anche ai tempi della scalata all'Rcs), Flavio Briatore, nella gestione in Versilia della balera di lusso "Twiga".

3 - RULA DI SCORTA PER SANTORO
Chiusa la Bisca(rdi) clandestina, promosso allo sport Darwin Pastorino a La7, tv di proprietà dell'incazzato nero(azzurro) Marco Tronchetti Povera, sta per fare le valigie anche l'anchor woman d'Arabia più amata da madame Afef, Rula Jebreal. Destinazione il nuovo programma di Michele chi? Santoro sulle reti Rai.

4 - (BELLIM)BUSTI AL PINCIO RIVISITATI DA STANISLAW J.LEC
- ANDREOTTI GIULIO (senatore a vita)
"I venti cambiano le indicazioni stradali"
- COSSIGA FRANCESCO (senatore a vita)
"Lui - è sempre qualcun altro, per questo può
ripetersi"
- CIAMPI CARLO AZEGLIO (senatore a vita)
"Lo lapidarono con un monumento"
- COLOMBO EMILIO (senatore a vita)
"Non da ogni uovo nasce un Colombo"
- MONTALCINI LEVI RITA (senatore a vita)
"Nelle votazioni quanti voti vale la voce della
storia?"

5 - IL BIECO DELLA STAMPA
Paolo Cento, detto Er Piotta, tifoso della Roma Calcio è stato nominato sottosegretario all'Economia in quota Verde viene intervistato da "Italia Oggi" diretto da Franco Bechis.
- GIORNALISTA: "Che ci fa un Verde a via XX
Settembre?
- CENTO PAOLO: "Al momento devo ancora orientarmi
all'interno di un dicastero che
non conosco. Mi trovo in una fase
di ascolto..."

6 - MARCELLO (RI)SORGI AL QUIRINALE?
C'è soltanto una casella che ufficialmente il nuovo inquilino del Quirinale, Giorgio Napolitano, non ha ancora occupato. Si tratta del capo dell'ufficio stampa. Per adesso a tirare la carretta c'è il cronista dell'Unità Pasquale Cascella che però dovrebbe andare alla segreteria particolare del capo dello Stato. Mentre, interpellato da Napolitano, non ha sciolto se accettare il delicato e prestigioso incarico l'ex direttore de "La Stampa", Marcello Sorgi.

7 - POISON PILLS
- Piange (occupato) il telefonino. Centomila sono le telefonate intercettate complessivamente a Lucky Luciano dagli inquirenti che indagano sulla "piovra moggiana". Mediamente i suoi mobile squillavano 416 volte al giorno. Davvero calde erano le utenze usate dal Grande Indagato: due sim (sicure) della compagnia Switzerland Mobile Sunrise (00417.6433.4213 e 00417.7632.9284) e altrettante italiane (335.5443.344 e 335.800.0050). Finite anch'esse in fuorigioco.



- Usa e jet. Dopo il volo della speranza a Parigi (con tanto di aereo privato) per tentare di sedurre l'inarrivabile femme fatale, la conduttrice Sky Ilaria D'Amico ("Ho speso 10 mila euro per portarla a cena, ma è andata buca", confessa il povero Don Giovanni) si sono perse le tracce di Alessando Moggi. Il figliolo inquisito di Lucky Luciano, presidente della Gea World. A Roma, i soliti maldicenti raccontano che il giovanottino abbia nuovamente spiccato il volo dall'aeroporto Vip di Ciampino (direzione New York?) per smaltire la magra parigina. O le ire della mogliettina Fabrizia, tradita a metà?

- Torna a casa Lapo Elkan. Il nipote frivolo dell'Avvocato cerca casa a Roma dopo aver smaltito la notte brava a Torino. Città che, con "grande rammarico" non gli è davvero amica. Per colpa, dice, anche del nuovo direttore de "la Stampa", il bravo Giulio Anselmi.

8 - GLI (S)FATTI DELLA SETTIMANA
- ROMITI&FAMILY. Avevano fatto carte false (da qui il ricorso del concorrente Astaldi costruzioni) per aggiudicarsi con la loro Impregilo la realizzazione del Ponte di Messina. Sogno che è svanito il giorno stesso del giuramento dei ministri del governo Prodi. Ma a volte (visti i conti economici dell'Impregilo e le possibili penali da incassare dallo Stato) non tutti i mali vengono per nuocere. LA PRESA IN GILO.

- MORATTI&SAGA. La famigliona milanese che aveva nel suo patriarca lo scomparso Angelo Moratti, porta in Borsa la Saras petroli che al primo impatto con Piazza Affari lascia sul campo il 13 per cento del capitale. IL FONDO DEL BARILE.

- DOLCE&GABBANA. Le due sartine sicule sponsor della nazionale azzurra mandano in campo per la loro pubblicità (anzi negli spogliatoi) un drappello di calciatori in slip (Pirlo, Zambrotta, Gattuso, Cannavaro...) cha fa pena. NUDI ALLA SEGA.

9 - SILENZIO STAMPA: PARISI SEGA TRONCHETTI
Non sono Nati ieri i cronisti del grandi quotidiani chiamati mercoledì 17 maggio a Milano ad assistere all'Italian Conference organizzata da Deutsche Bank sulle telecomunicazioni. Eppure soltanto il cronista di Finanza & Mercati, appunto Francesco Nati, ha dato conto dell'attacco alla baionetta di Stefano Parisi (ad Fastweb) contro un basito Marco Tronchetti Provera (Telecom Italia).

Arrivato il suo turno, Parisi si è messo a leggere due ordinanze dei giudici con invitano Telecom ad "astenersi dal proseguire neo comportamenti abusivi" sulle azioni winback (riconquista clienti). Con tanto di battibecco in piazza che ha costretto l'ad di Telecom, Riccardo Ruggiero, a dire: "Signori, ci guardano". Raccomandazione in realtà inutile. Il giorno dopo il "Corriere" del Mielazza, il "Sole 24 Ore" di Flebuccio de Bortoli e "la Repubblica" di Ezietto Mauro ignoravano la baruffa ad alta tensione.

10- DETTI SMEMORABILI.
"...lo stalliere del Re deve conoscere tutti i ladri di cavalli..."
(Gianni Agnelli a chi gli chiedeva perché avesse assunto come direttore sportivo della Juventus un personaggio chiacchierato come Luciano Moggi e perché non si facesse mai fotografare insieme a lui)

(a cura di Tina A. Commotrix)



Dagospia 22 Maggio 2006