LA SCORTA DI MASTELLA - REPORTERS SANS CARRIÈRES - TRAVAGLIO, SULLA D'AMICO TI SBAGLI - GRILLO FORCAIOLO - SIR PRODI E I CABALLEROS DELLA TAVOLA GIOCONDA - GOOGLE, CHE EXCEL! - IL FUMO DI PRODI - IN ARRIVO LA MANOVRA-BIS: PADOA-SCOPPOLA.

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Roberto D'Agostino, in merito alla notizia "Mastella non taglia (al ristorante)" riportata ieri, 6 giugno 2006, mi preme sottolineare che la presenza di uomini in servizio di scorta - nell'episodio indicato - non concerneva soltanto la persona del Ministro ma anche altre autorevoli personalità che lo accompagnavano. E' vero, come diceva Totò, che la somma fa il totale ma in questo caso sarebbe stato più opportuno distinguere la somma dal totale.
A scanso di equivoci, e per una corretta informazione, puntualizzo comunque che la scorta e il numero dei suoi componenti non sono decise dal ministro.
Pietro De Angelis (capo ufficio stampa Ministero della Giustizia)

Lettera 2
"Reporters sans carrières" la prestigiosa organizzazione balcanica che raccoglie le "schiene dritte" dei paesi dell'est - da Vladikavkaz a Segrate, da Saxa Rubra a Kosovska Mitrovica - ha deciso di lanciare stasera al Teatro Carcano di Milano il premio-senza-portafoglio denominato : "PIZZINO D'ORO".
Il premio intende riconoscere l'impegno di quei dirigenti televisivi che più si sono battuti per la soppressione, la messa in mora o la censura di questo o di quel programma, di questo o quel giornalista.
Nell'assegnare un particolare riconoscimento ad Agostino Saccà per aver stoppato la fiction su Falcone & Borsellino e per le attenzioni dedicate in passato ad Enzo Biagi la Giuria invita il popolo della rete a tracciare un "hit-parade" degli stopper piu'efficienti della seconda repubblica. Il piu' votato riceverà il "PIZZINO D'ORO" dalle mani di una velina imbavagliata ma ricca di curve. Come la tv.
Mimmo Lombezzi

Lettera 3
Eh no Travaglio! Ti adoro, compro ogni tuo libro, ti do atto di essere uno dei pochi veri giornalisti che non hanno paura di fare inchieste, di farsi nemici, di non vendersi.
Ma sulla D'Amico non sono d'accordo.
Per quanto sia perdutamente innamorato di ella, la donna con le palle ecc..ecc.., la Femmina vera avrebbe cortesemente ma fermamente declinato l'invito.
Sull'aereo non ci sarebbe mai salita.
MI dispiace ma la D'Amico si è comportata, mutatis mutandi, come una sciampista qualsiasi.
Ha usato Moggi sapendo di farlo, sapendo di non dargliela. E non si dica che lo ha fatto per amicizia!
Si è comportata come la stragrande maggioranza delle perete e peretelle (a Napoli ci sono specialiste del settore) che ti fanno credere, ammiccano, fanno le simpatiche, cedono, eccola là, stanno per dartela e poi puff!, "ma che hai capito".. intanto tu investi un mezzo patrimonio con il quale, come diceva De Crescenzo, ti facevi un abbonamento da Natascia. No no no Travaglio.attendo un chiarimento.
Gianni

Lettera 4
Caro Dago, un aereo privato riporta in patria una coppia. Lui ha speso un occhio della testa per l'aereo privato, l'albergo di lusso, il ristorante con 10 stelle 10, etc.. ma tutto ciò non è servito a niente: lei si è negata e lo ha mandato in bianco. Le hostess hanno però rivelato che i due piccioncini sono dei convinti melomani Verdiani; per tutto il viaggio hanno cantato: Parigi, o cara, noi lasceremo.
Shark

Lettera 5
Caro Dago, Beppe Grillo sembra parlare come un vecchio forcaiolo fascista. Cosa c'entra rievocare le male imprese dei soldati coloniali maghrebini in Ciociaria con l'amnistia? Per inciso, parlare delle marocchinate era negli anni 50 e 60 una specialità dei neofascisti ma nessuno ricordava che quelle truppe, dopo la fine della guerra, si erano ammutinate e che i francesi ne fucilarono 5.000. Se si comincia a dire quali reati destano orrore, e non meritano l'amnistia, si deve rispondere: tutti. Certo, niente amnistia ai pedofili, e nemmeno i mafiosi, e nemmeno ai reati finanziari. E non vogliamo aggiungere i reati sessuali, e le rapine a mano armata, e lo spaccio di droga? Certo, ha ragione Grillo, gli italiani non vogliono l'amnistia, e se è per quello non vogliono nemmeno gli zingari, le tasse e gli autovelox. Ma il problema si può porre in un'altra maniera. Posto che in galera si va sostanzialmente se si è poveri, che il sistema giudiziario italiano è viziato alla base dall'identità fra accusatori e giudici (che vale per Berlusconi ma vale anche per lo scippatore) e che comunque i dati dimostrano che i reati di ogni genere sono percentualmente in italia la metà degli altri stati europei e un decimo degli USA, perchè dobbiamo presumere che sia più portato alla recidiva chi, dopo una lunga pena, ha avuto un atto di clemenza rispetto a chi ha scontato fino in fondo e ha trovato ogni porta chiusa? Per fare un esempio analogo potremmo dire di dover temere, per questo modo di ragionare, anche chi condannato per omicidio colposo plurimo ha beneficiato di un atto di clemenza ed è di nuovo dietro al volante (anche se di un'ecologica Toyota ibrida)
Roberto da Rifredi

Lettera 6
Dobbiamo subito ritirarci dall'Iraq perchè sono morti nostri soldati ma intanto restiamo da anni in Kosovo dove nulla è stato fatto per impedire l'espulsione dei Serbi e dove il traffico di eroina verso l'Europa non fa che aumentare sotto lo sguardo dei nostre forze armate. Grazie.
Maurizio

Lettera 7
Quanto ci è costata la "gita fuori porta" di Sir Prodi e dei suoi Caballeros della Tavola Gioconda? Pochissimo se rapportata al fiume di sprechi statali nel quale naviga il nostro Paese; tantissimo se rapportata alle mazzate che il Governo si appresta ad elargire sul cranio di ognuno.
Povera Italia! Oggi constatiamo sconfortati che il tanto vituperato Pentapartito di craxi/andreotti/forlaniana memoria tanto male non era se paragonato al medioevo politico nel quali siamo precipitati.
A Messer Prodi e a Lorsignori Caballeros della Tavola Gioconda una sola richiesta: prima di affondar le mani nelle nostre tasche, sparecchiate la vostra bella Tavola: scoprirete tovaglie ricamate in argento, vasellame d'oro e calici tempestati di gemme; tutte cose che da sole, forse, non sono sufficienti a risolvere i problemi del nostro Paese, ma che certamente aiutano...
Lorenzo Gnavi

Lettera 8
Caro Dago, alla Microsoft bandiere listate a lutto. La notizia recentissima e' che Google ne ha fatta un'altra delle sue: e' nato Google Spreadsheet, la versione on line e made in Google di Excel, il famoso foglio elettronico di Gates. Sembra poco e invece per Bill sono dolorissimi di pancia. Se funzionera' bene e sara' fatto con i soliti ingredienti del leader del search, Google Spreadsheet rischia di fare molto male al business della Microsoft che, com'e' fin troppo noto, poggia mica tanto saldamente da qualche anno a questa parte, su Windows e su Office.
Il quale Office si regge su Word, PowerPoint e per l'appunto su Excel.
La strategia di Google e' sempre piu' chiara ed assomiglia tantissimo a quella che non funziono' per Sun, per mancanza della banda larga e per immaturita' tecnologica:
Rendere il web, il Simulmondo, il vero sistema operativo e la vera applicazione. Tempo cinque anni e potrebbero essere dolori anche per Windows.
prof. Francesco Carla' Presidente FinanzaWorld http://www.finanzaworld.it



Lettera 9
Ho visto vari interventi polemici e/o ironici, dopo il mio primo ed unico intervento ante elezioni su Dagospia. Debbo dire che le cose non sono cambiate: faccio sempre fatica ad arrivare alla fine del mese, ma almeno adesso il riscaldamento è spento del tutto. Non mi sono spostato per Pasqua, e nemmeno per i vari ponti disseminati qua e là... chi può permetterseli i weekend ? Certo che in molti si sono spostati, ma stiano pure tranquilli, gli increduli, che io e molti altri come me siamo restati a casa nostra. Certo che, comunque, siamo messi proprio male: nel Medioevo, quando un potente cambiava per vari motivi, il popolino faceva festa, sperando che quello che veniva dopo li trattasse meglio... A coloro che stavolta hanno votato destra dico solo: siamo nella stessa situazione di allora, quindi almeno lasciateci la speranza. Che poi, se il nuovo governo farà male, state tranquilli che la prossima volta io cambierò... ed anche altri come me... vedremo col tempo...
Ma adesso, pur con tutti i miei problemi, lasciatemi, lasciateci almeno sperare... almeno sino alla prima cantonata, se verrà (e spero che non venga, per le nostre tasche che, da dipendenti, sono ben diverse da quelle dei professionisti e dei commercianti, degli artigiani ecc..., che invece i week end e i ponti li fanno)...
Giorgio

Lettera 10
Va bene pubblicare solo post di destra, ma almeno scegline qualcuno intelligente!! Sembra ormai il sito di F. Italia ! Stai scadendo alla grande, veramente, tu e il tuo "giornalino" copiaincolla.
Sandro

Lettera 11
Caro Dago, la priorità assoluta del Governo Prodi è recuperare l'Economia drogata dai condoni e dalla crescita senza controllo della spesa pubblica. Ci avrei giurato. E' un classico. Si manda l'economia cinque anni in comunità di recupero e poi, di nuovo, con Berlusca, a "farsi" di promesse per altri 5 anni. Il Governo Muccioli.
Alberto Iavarone

Lettera 12
Caro D'Agostino, Fumo. E' questo il termine che mi viene in mente in queste ore. Il livello di falsità e di inedia che circola è talmente alto che è come se gli italiani vivessero in una nebbia che riduce la visibilità a 50 centimetri. Prodi è inerte. Guardiamo i titoli dei giornali odierni: Taglio del 10% ai Ministeri (a caratteri cubitali). Uno pensa che il bilancio di Ministeri di cui l'umanità farebbe volentieri a meno, come le Pari opportunità o l'agricoltura (a proposito non era stato abolito in un referendum?), diminuiscano del 10%, se le parole avessero un senso. Invece poi ci si accorge che in pratica il taglio è allo staff del Ministro (che ha un bilancio che è un millesimo del Ministero stesso).. In pratica alle scorte, ai collaboratori e alle consulenze: roba da qualche centinaio di migliaia di euro. Eppure la notizia è stata sparata con grande enfasi sulla stampa. E poi è evidente che è una misura che non costa niente. Anche perchè è chiaro che gli staff in questione devono ancora crearsi e quindi è evidente che un 10% in meno del costo delle consulenze dell'ultimo anno della legislatura Berlusconi è facilissimo da raggiungere.

Fumo insomma. E intanto il Governo crea una commissione sulla Bioetica. Chi ci mette a capo? Uno scienziato, un biologo, un filosofo? No: un economista, uomo di banche e di finanza... Meraviglioso.... E non solo!... Ma non esisteva già il Comitato Nazionale di Bioetica???...... A che serve un doppione? Tutte domande assenti dal giornalismo italiano. Cosa poteva fare in questi primi giorni Prodi? Tante cose. Ad esempio non sospendere l'aumento dei canoni demaniali per gli stabilimenti balneari. In Italia si paga 3 euro al metro quadro per avere una concessione demaniale per una spiaggia per un anno intero. L'altro giorno in tv ci mostravano come un ombrellone potesse costare all'utente fino a 8 mila euro l'anno. Ed infatti i concessionari (in Italia chi detiene una concessione ha fatto tredici: vedi farmacisti, balneatori, notai, ecc.ecc.) per sicurezza avevano già aumentato i canoni in attesa dell'aumento: almeno secondo le organizzazioni dei consumatori.

Ed invece niente aumento: grazie a Rutelli che non ha fatto mancare un adeguato battage informativo sul suo ruolo.... Faccio notare che in nessun altro Paese le spiagge sono privatizzate come in Italia e che il reddito (o meglio il livello di vita) dei balneatori è notevole pur lavorando tre mesi l'anno... Prodi poteva fare come la "comunista ?" Merkel che ha messo una aliquota irpef maggiorata per coloro che guadagnano più di 200 mila euro. Ed invece niente. Prodi poteva annunciare che dal prossimo anno invece di erogare il contributo per gli affitti (che ha fatto lievitare il costo della case, potendosi permettere anche l'ultimo degli immigrati di pagare cifre esose di affitto - tanto paga pantalone -) il costo dell'affitto viene dedotto dall'imponibile irpef. Ma non lo ha fatto.
Ernesto Bonocore

Lettera 13
Caro Dago, in arrivo la manovra-bis: Padoa-Scoppola.
Adriano Nardini




Dagospia 07 Giugno 2006