AFEF TORNA A FARE GLI GNOCCHI IN TV (OK DI TRONCHETTI) - ORA CHISSA' COSA SI INVENTARANNO LE SCIURE ("PERCHÉ NON SI GODE IN SILENZIO IL SUO BEL MARITO E I TANTI SOLDI?") E "LA PADANIA" (ARRIVÒ A BOLLARLA COME "UNA SGALLETTATA D'IMPORTAZIONE").

Chiara Beria di Argentine per La Stampa


«Ok, la puoi fare!». Il benestare dal marito, il presidente di Pirelli e Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera, la bella Afef Jnifen l'ha avuto durante l'ultimo week-end nella loro villa a Portofino. Vela, relax e dolci ricordi. A villa «Primula» già scenario, il 23 dicembre 2001, del loro matrimonio - in riservato tète-â-téte - la coppia ha vagliato tutti i pro e i contro della proposta che era stata fatta, nei giorni scorsi, ad Afef da Gene Gnocchi e dal direttore di RaiDue, Antonio Marano: condurre da settembre con il comico emiliano la nuova edizione del programma «La grande notte di RaiDue», parodia in chiave ironica della notte degli Oscar (esempio: «Per il miglior allegato della settimana», winner is Clemente Mastella, per «Il Campanile Nuovo», organo ufficiale dell'Udeur).

Che ritorno sulle scene, che coppia! Gene Gnocchi e Afef, un mix tanto scoppiettante da garantire curiosità a palate (prevedibile lo scatenamento di commenti tra le «sciure», vittime della sua famosa black-list, sulla nuova mirabolante impresa di madame Tronchetti), molte copertine, ottima audience e, fors'anche una più lunga sopravvivenza per Marano, l'ex sottosegretario leghista (sic transit polemiche sugli extracomunitari!) tornato alla guida di RaiDue, a fine febbraio, con i voti dei consiglieri della Cdl e quello contrario del presidente della Rai, il diessino Claudio Petruccioli.

«Partiremo nella terza settimana di settembre. Non ci saranno più né Maurizio Crozza, impegnato su La 7, né Amanda Lear, ma troveremo dei sostituti. Per il resto il programma resterà tale e quale», disse all'inizio di giugno Gnocchi. Per Gnocchi comico già la sola riabilitazione del programma è un bell'assist. Dopo la prima edizione (2002-2003) con Simona Ventura e il bonazzo Marcus Schenkemberg e la seconda, starring Amanda Lear (sostituì da subito Luisa Corna non in feeling con Gnocchi) l'allora direttore di RaiDue, Massimo Ferrario, aveva deciso di sospenderla. «"Non è nella mia linea editoriale", mi annunciò», commentò amareggiato Gnocchi. Retroscena. Secondo «Dagospia» il verdetto di condanna fu di: «lesoberlusconismo». Altri governi, altra Rai.



Mentre accennava, nelle pubbliche dichiarazioni, a possibili sostituti della Lear e di Crozza il sagace Gnocchi invitava a colazione al ristorante Bagutta, dietro via Montenapoleone, la signora Tronchetti Provera, consorte del potente signore proprietario tra l'altro de «La 7». I due, pronube Simona Ventura, si erano molto divertiti e piaciuti, il 12 marzo, quando Afef era stata ospite a «Quelli del calcio». Galeotta tv. Corteggiatissima anche da Mediaset l'ex modella che conobbe il futuro sposo nel 1998 facendogli un'intervista per la rubrica «Non solo moda», di Canale 5 e che è stata la prima lady araba a condurre nella nostra tv un varietà di prima serata («Scommettiamo che?», con Fabrizio Frizzi, RaiUno, 1999) da tempo si era imposta una sorta di sobrio autoesilio dalle telecamere. Periodo impegnato, periodo pasionario. Dai salotti tv di Maurizio Costanzo e Bruno Vespa alla nomina ad ambasciatrice della pace della Croce Rossa, dal discorso al festival dell'Udeur agli incontri pacificatori tra rabbini e imam alla «consulenza» per Berlusconi.

Negli ultimi anni l'affascinante signora, figlia di un diplomatico tunisino amico di Arafat, si era esposta con passione su molti temi caldi (difesa dei gay, diritto alla procreazione assistita) e, soprattutto, contro i pregiudizi verso il mondo arabo. Scandalosa Afef. Sue «bestie nere» oltre a certi salotti milanesi («perché non si gode in silenzio il suo bel marito e i tanti soldi?», sussurrano le sciure) i leghisti («La Padania» arrivò a bollarla come «una sgallettata d'importazione») e l'ex presidente del Senato, Marcello Pera: vero cult il loro scontro a «Porta a Porta», seguito da un micidiale secondo round sull'affaire meticci. A «La Stampa» dopo il famoso intervento di Pera, scorso agosto, al meeting dei ciellini a Rimini Afef disse: «Sono choccata. La seconda carica dello Stato che fa una sparata del genere? Cosa vuole, far sentire uno schifo tutti i meticci? Vuole una sorta di nuova razza ariana?».
Tutto, insomma, faceva pensare a una discesa in campo di Afef Jnifen. Ma la signora, pur molto tentata, ha dovuto declinare le offerte bipartisan - sia Berlusconi che il suo buon amico, Mastella volevano candidarla - per non creare imbarazzi e noie al marito. Così da brava mogliettina e mamma (Sammy, 14 anni, il figlio avuto con l'ex marito Marco Squatriti vive a Milano con lei) fino a quell'incontro al Bagutta, la pasionaria Afef era impegnata in summit affettuosi e very correct con l'ex moglie di Tronchetti, Cecilia Pirelli, e una sua ex fidanzata, l'arredatrice Barbara Frua, per organizzare il matrimonio, l'8 luglio, a Capalbio della figlia di Marco e Cecilia, Ilaria (nella divisione dei compiti Afef si occupa dei vestiti).

I termini economici del contratto (dopo il nullaosta dell'imprenditore per la firma è questione di giorni) offerto da RaiDue ad Afef - grande sponsor con Marano dell'idea di Gnocchi è stata Simona Ventura: «Solo Afef può fare "La grande notte"», gli avrebbe detto - sono, per ora, top secret. Di certo oltre alla stima dei Tronchetti per Gnocchi, uomo intelligente e mai volgare, tra le carte vincenti c'è che si tratta di un impegno limitato (10 puntate quest'anno; altre 14, se lei vorrà, nel 2007) e che la trasmissione, in onda in seconda serata, sarà registrata ogni lunedì a Milano. Marco e Sammy, insomma, non saranno trascurati. Morale: come dire no ad Afef?


Dagospia 13 Giugno 2006