IMMAZZOCCORSI CON L'INFINITA TRISTEZZA DEI MONDIALI RAI - CHI STA SULLE PALLE DI COSTACURTA - LA7 MANDA AGROPPI IN UN HOTEL SENZA SKY - IL NEO CONSIGLIERE JUVE TARDELLI SCOPRE CHE GALEAZZI E' PESANTE (CON DEL PIERO) - FERRARI LIGHTS.

PROTESTATE PURE LA RAI GUADAGNA.
Antonio Dipollina per "la Repubblica"


1 - Mentre mezza Italia protesta per l´occasione persa dalla Rai non assicurandosi per intero uno dei Mondiali più seguiti dalla storia, ieri è circolata dalla stessa azienda questa versione: «Considerato quello che ha speso, la Rai da questi Mondiali ci guadagnerà». Che dire? Grazie. E fermiamoci qui.

2 - A Sky iniziano la giornata alle sette del mattino con "Caffè Mondiale", condotto da Sandro Sabatini. A giudicare da certe espressioni in primo piano, lo stato di coscienza di alcuni ospiti a quell´ora è ai minimi termini. E certe facce accigliate tradiscono il livello di gioia non eccessivo dovuto alla corvée.

3 - Solo poche ore prima si chiude invece lo "Studio Sport Mondiale" di Italia 1. L´altra notte era quasi l´una e mezza, tutti stavano criticando il ct francese Domenech, finché Costacurta è sbottato: «A quest´ora lo posso dire, a me Domenech sta proprio sulle palle».

4 - Il mondo è diviso in due. Gli italiani all´estero che protestano perché non possono guardarsi i Mondiali sulla Rai e devono accontentarsi delle telecronache locali, e molti italiani che vorrebbero essere all´estero.

5 - Scoppiettante Aldo Agroppi, nuovo ospite a "Il gol sopra Berlino" su La7. La gag consiste nel fatto che lui è un nemico storico di Lippi e lo vorrebbe vedere allenare una squadra di calcetto, possibilmente scarsa: ma in queste ore deve riconoscere che etc. etc. In più ci sono i problemi logistici, evidenziati in diretta dal medesimo Agroppi: «Io vi ringrazio per avermi invitato, ma vorrei dirvi che mi avete messo in un albergo dove non si prende Sky».

6 - Stesso programma, l´altra sera, una dimostrazione di come si fanno gli scoop: mentre persistevano i dubbi su Shevchenko in campo oppure no, Natasha Stefanenko, ospite fissa, se ne usciva così: «Oggi ho telefonato alla sorella di Andriy e mi ha assicurato che sta bene e giocherà dall´inizio».

7 - A Genova succede questo: l´azienda municipale trasporti ha installato nelle rimesse degli autobus dei mirabolanti schermi al plasma per consentire agli autisti di guardarsi le partite mentre aspettano il loro turno. Siccome nelle rimesse lavorano decine di addetti alla manutenzione, pare che durante le partite tutto si blocchi e davanti agli schermi si crei assembramento. Inoltre l´operazione è costata migliaia di euro, mentre i biglietti sono cari e l´azienda chiede contributi pubblici. E insomma - tranne quelli che si godono le partite - stanno protestando tutti.

8 - «Dovete sapere che il nostro Alessandro Bonan si sveglia alle 8 e fino alle nove e un quarto prende il sole» (Ilaria D´Amico, Sky Mondiale Show).

9 - "Venezia Giulia" (Scritta su uno striscione tricolore allo stadio durante Tunisia-Arabia Saudita).

2 - LA VALLETTA BRASILIANA CHE NON CONOSCE RONALDINHO.
Luca Bottura per il "Corriere della Sera"

1 - SEMPRE PIÙ IN ALDO «Non so se ci torno più, qui. Mi avete messo a dormire in un albergo che non c'ha neanche Sky!» (Aldo Agroppi, «Il gol sopra Berlino», su La7).

2 - ZINGARETTI FELICI «Del Piero deve sta' tranquillo» (Luca Zingaretti, Raiuno).



3 - IL PREZZO DELLA CULTURA Molti consensi per Juliana Moreira, la valletta brasiliana di «Cultura moderna», che si vanta di ignorare chi siano Ronaldinho e compagni. Se crescesse ancora in popolarità, sarebbe la prima star brasiliana a far fortuna in Italia senza sapere nulla di calcio e puntando quasi tutto sul posteriore. Tolto Altafini, ovviamente.

4 - MA CHE FREUD FA Lo psicologo Raffaele Morelli ha rivelato che da quando Amedeo Goria gestisce i propri collegamenti da Duisburg stando proprio al centro di una strada colorata d'azzurro, e giusto nei pressi di una curva, è subissato da lettere di pazienti che gli chiedono se non ci sia qualcosa di patologico nello sperare che dalla curva spunti quanto prima un camion. A tutti, ma proprio a tutti, Morelli risponde che no, è normalissimo.

5 - OBRIGADO IN SOLIDO In una breve nota, la scuola di portoghese «Quel che conta è il pensiero» ringrazia il bravissimo Massimo Tecca di Sky, che quando deve dire «Ronaldinho» lo pronuncia «Ronalginho», ma fa anche notare «che allora Juan andrebbe pronunciato alla portoghese e non alla spagnola». «Bom, más bastante», conclude il comunicato. Cioè: bravo, ma basta.

6 - PESSIMO AMBIENTE Protesta di Greenpeace contro Raidue: la batteria di fari che illumina Paola Ferrari quando è in onda (e le fa dimostrare circa 16 anni) consumerebbe così tanto che a ogni puntata di «Dribbling» il prezzo del petrolio sale di 7 dollari.

7 - A TEMPO DEBITO Imperversa su Sky la telepromozione del prestito Compass, che regala a ogni nuovo cliente una bandiera italiana. Per coerenza col prodotto, ha le toppe.

8 - DECIDITI «La Polonia non ha nulla da perdere, se perde praticamente torna a casa» (Marco Mazzocchi, «Notti Mondiali»).

9 - CON DEL PIERO «Galeazzi mi sembra un po' pesante con Del Piero» (Marco Tardelli, «Notti Mondiali»).

3 - L'INFINITA TRISTEZZA DEI MONDIALI RAI.
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"


Per un vecchio innamorato del Servizio pubblico, questi scampoli di Mondiali sulla Rai mettono un'infinita tristezza. Alla sera, con la partita delle 21, riesce a mascherare il declassamento ma nel corso di tutta la giornata, nel dopopartita, negli appuntamenti di chiacchiera, la Rai sembra una tv locale: grandi discussioni in assenza di materia prima. Marco Mazzocchi, Paola Ferrari, Marco Civoli, Fabrizio Failla, Sandro Mazzola, Stefano Bizzotto, Vincenzo D'Amico!

Che senso di mestizia, che scoramento! Le singole persone non c'entrano (e comunque ognuna è in grado di assumersi le proprie responsabilità) ma questo appuntamento dei Mondiali mette in luce anni di politica scriteriata nella conduzione di RaiSport: e non lo dico ora perché è scoppiato quel che è scoppiato, lo scrivo da sempre. Se Mazzocchi conduce «Notti mondiali», se Civoli è la prima voce dei telecronisti significa che qualcosa non va, significa che non si può dare sempre la colpa a Luciano Moggi solo perché aveva imposto Ciro Venerato come cronista al seguito della Juve.

Già uno è triste perché il Brasile gioca con due paracarri (la pregiata ditta Ronaldo & Adriano, il duo di panza), per giunta deve sorbirsi il compitino scolastico di Carlo Nesti e il commento tecnico di Fulvio Collovati. Quando ad esempio Collovati dice a Nesti «Mi hai letto nel pensiero», uno dimentica gli stenti della Seleção e comincia a interrogarsi angosciosamente sulle letture medianiche di Nesti Channel, sul pensiero di Collovati, sul fatto che si possa comunque individuare questo pensiero.

Il computer, anche sul sito di RaiSport, cambia sempre il nome di Collovati in Collocati, come se la Rai fosse un ufficio di collocamento per ex calciatori. E la tristezza aumenta. E che dire, qualche minuto più tardi, dello scontro fra Marco Tardelli e Giampiero Galeazzi a proposito di Del Piero? E della furbizia di Galeazzi nel togliersi l'auricolare per non essere interrotto da Mazzocchi? La forza di RaiSport si cela o nella necessità (la maggior parte degli spettatori non ha il satellite) o nella pigrizia. Questa pigrizia che affievolisce gli entusiasmi, rammollisce gli appetiti, snerva le mie rabbie.


Dagospia 15 Giugno 2006