VITTORIO EMANUELE CADE DAL LETTO - IL CASINO' DI CAMPIONE VALE "QUATTRO SACCHI SOLDI. HO BISOGNO PER RIMETTERE A POSTO L'AREO" - GIP: DA SOTTILE MERCIMONIO DI PUBBLICI POTERI - CDR LA7, IL TELEVOTO DI PIEROSO NON CI RAPPRESENTA.

1 - VITTORIO EMANUELE: IL CASINO' DI CAMPIONE VALEVA "QUATTRO SACCHI SOLDI"
(AGI) - Il sindaco di Campione d'Italia Roberto Salmoiraghi era "consapevole di trattare non con un singolo, ma con un gruppo del quale era membro anche Rocco Migliardi, soggetto pluripregiudicato, gia' indagato per l'art. 416 bis, ma anche per reati specifici legati al gioco d'azzardo". Il gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, nella sua ordinanza scrive che "Salmoiraghi, pur conscio della reputazione di Migliardi, tanto da evitare di trattare direttamente con lui, accetta di inscenare una sorta di fictio juris, in base alla quale l'incarico figuri, in apparenza, affidato al solo Ugo Bonazza, ma spinga per la conclusione per l'affare in esame". L'affare viene fiutato, a giugno del 2005, da Vittorio Emanuele che ha preso dei progetti di ampliamento del casino' di Campione e della necessita' di rifornirsi di nuove apparecchiature da gioco, e decide di entrarvi insieme a Migliardi a Bonazza. Vittorio Emanuele vuole che l'operazione vada in porto: "Ci tengo molto a questa storia di Campione. Li' sono quattro sacchi di soldi". Quanto alla tangente per i Monopoli, Vittorio Emanuele e De Luca considerano i diecimila euro incamerati dal principe a Villa d'Este un'inezia, rispetto alle somme ancor piu' cospicue che si ripromettevano di ricavare dall'affare": "Mi raccomando - sollecita Vittorio Emanuele a De Luca - mi interesserebbe molto avere qualcosa, ancora, da Roma. Io non ho ricevuto niente. E' uno scherzo, io ho bisogno per rimettere a posto l'aereo".

2 - E' CADUTO DAL LETTO E SI E' FATTO MALE
(AGI) - La notte scorsa Vittorio Emanuele e' caduto dal letto a castello e si e' fatto male a un braccio, in modo non grave. Lo ha comunicato uno dei suoi legali, Piervito Bardi, uscendo dal carcere di Potenza. Il legale ha anche commentato le accuse della procura affermando: "Il nostro cliente e' stato raggirato da qualcuno che ha fatto in modo di stare vicino a lui". Nessuna dichiarazione, invece, dall'altro legale Lodovico Isolabella che ha sottolineato: "La nostra posizione la forniremo al Gip". Isolabella, contrariamente a quanto affermato, ieri mattina, dal collega Bardi, ha sottolineato che "si sta ancora valutando la linea difensiva e i passaggi tecnici: ovvero perseguire il canale del riesame o affidarsi al giudice per le indagini preliminari" che martedi' prossimo condurra' l'interrogatorio di garanzia.

3 - IL GIP: ELEMENTI MOLTO, MOLTO EVIDENTI
(AGI) - "Noto che le polemiche sugli arresti esistono solo quando i provvedimenti si prendono nei confronti di alcuni personaggi e non del delinquente da strada, di cui nessuno si preoccupa". Cosi' il Gip di Potenza Roberto Iannuzzi replica in una intervista telefonica con l'Agi, alle critiche provenienti dal mondo politico per gli arresti di Vittorio Emanuele e Salvatore Sottile portavoce dell'ex ministro degli Esteri Gianfranco Fini. "I provvedimenti - prosegue Iannuzzi - si basano su una attenta e rigorosa valutazione dei presupposti per applicare queste misure cautelari. In particolare per il personaggio principale - precisa il magistrato - cioe' per Vittorio Emanuele, nei cui confronti esistono delle esigenze cautelari molto, molto evidenti, almeno a mio avviso. Poi saranno gli altri organi, investiti del caso, a stabilire se sia stata fondata o meno la mia decisione".

Iannuzzi si sofferma sul caso di Vittorio Emanuele e spiega: "Le esigenze cautelari per il principe riguardano, non solo il pericolo di inquinamento probatorio e il pericolo di reiterazione, che e' insito nelle associazioni a delinquere di questo tipo, ma anche il pericolo di fuga". Vittorio Emanuele, aggiunge il Gip, "e' una persona che risiede all'estero stabilmente e quindi... E' stato peso a pochi passi dal confine - sottolinea -, per cui non so, se non fosse stato arrestato in quella situazione non so quando sarebbe stato possibile".

C'era stato sentore di una fuga precipitosa all'estero da parte di Vittorio Emanuele? "No - replica il Gip -, un sentore di una fuga no, perche' l'indagato non era a conoscenza dell'indagine, o per lo meno non ho elementi per ritenere che fosse a conoscenza dell'inchiesta. Pero' oggettivamente c'era un rischio: il pericolo di fuga e' una valutazione prognostica che si basa su elementi concreti, percio' sul fatto che Vittorio Emanuele risiedeva stabilmente all'estero, godeva di una serie di connivenze con poliziotti alla frontiere. Insomma, ci sono elementi concreti che giustificano questa valutazione sulla ricorrenza del pericolo di fuga".

Proprio ieri il ministro della Giustizia Mastella si e' augurato una rapida conclusione delle indagini. "E' l'auspicio che chiaramente credo sia condiviso da tutti: magistrati, avvocati e semplici cittadini. Il problema e' chiedersi se questo auspicio corrisponda ad una realta' dell'organizzazione giudiziaria che possa dare una risposta positiva. Se avessimo gli strumenti necessari per potere portare a termine i processi rapidamente..." Ma e' compatibile il carcere con lo stato di salute fisica del principe? "Il principe gode di buone condizioni di salute - sottolinea ancora il Gip Iannuzzi - e non e' segnalata alcuna situazione critica; non e' incompatibile con il regime di detenzione".



Detto questo Roberto Iannuzzi conclude con un invito: "Va evitato il rischio di spettacolarizzazione della vicenda che va vista nella sua ottica di rappresentazione di fatti abbastanza gravi e preoccupanti. Bisogna evitare deformazioni che possano nuocere anche agli stessi interessati. Bisogna riportare i fatti nella loro realta' storica e oggettiva che e' l'esigenza piu' importante. Occorre che si sappia cosa e' stato accertato, quali sono le contestazioni e i fatti che vengono attribuiti alle persone coinvolte e, soprattutto al principale protagonista. Fermo restando che io credo molto nel principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, senza distinzioni di condizioni sociali. Per cui ho valutato la vicenda sotto quest'ottica. Credo che mai, come in questo caso, ci siano dei riscontri probatori molto, molto diretti".

4 - GIP, DA SOTTILE MERCIMONIO DI PUBBLICI POTERI
(AGI) - Il gip di Potenza addebita a Salvatore Sottile, portavoce di Gianfranco Fini, "abituale dedizione al mercimonio dei pubblici poteri e della pubblica funzione, ripetuti dall'incarico istituzionale ricoperto, e soprattutto dal ruolo istituzionale di primo piano assunto dal suo (inconsapevole) referente politico". Accusato di corruzione e concussione sessuale, Sottile "e' protagonista di una serie di episodi che testimoniano l'abitudine, o meglio la sistematicita' e la serialita', con cui gestisce i rapporti. Per il magistrato Sottile "e' un autorevole personaggio del mondo dell'informazione istituzionale", che grazie al rapporto di stretta collaborazione con uno dei piu' autorevoli personaggi politici del paese, "conferisce a Sottile enorme potere e la capacita' di esercitare un'influenza decisiva su ogni tipo di vicenda, anche diversa ed indipendente dal novero dei rapporti con gli organi di informazione".

La gestione dei flussi di informazione che interessano la vicepresidenza del consiglio dei Ministri, il ministero degli Esteri, Alleanza Nazionale ed in generale i rapporti con tutte le forze della Casa ella Liberta, conferiscono a Sottile un "particolare potere contrattuale. Non e' un caso - si legge nell'ordinanza - che la maggior parte delle vicende descritte, evidenzino l'influenza esercitata dal Sottile in seno alla gestione del servizio pubblico radiotelevisivo, ambito nel quale egli puo' contare su referenti di ragguardevoli levatura, interessata ad intrattenere ed a mantenere ottimi rapporti con i rappresentanti di un partito, che, atteso il ruolo rivestito nell'ambito della precedente coalizione governativa, appare sicuramente in grado di incidere sulle loro fortune professionali".

5 - CDR LA7, IL TELEVOTO DI PIEROSO NON CI RAPPRESENTA
(AGI) -
"Il televoto andato in onda ieri sabato 18 giugno durante il tg delle 20 su "I giudici italiani hanno l'arresto facile?" affiancato alla copertina dedicata allo scandalo Savoia non puo' in alcun modo rappresentare la linea editoriale dell'intera redazione". E' quanto afferma un comunicato del cdr de La7."L'elaborazione della copertina e la scelta del tema del televoto - spiega il cdr- , nonostante si tratti di elementi editoriali equiparabili nei loro effetti alla prima pagina di un quotidiano, non sono state condivise ne' discusse nelle riunioni di redazione. Gia' in passato il cdr, con una lettera all'allora direttore Giustiniani, aveva segnalato il problema verificatosi piu' volte. Un problema che resta irrisolto. Il nuovo direttore Antonello Piroso infatti insediatiosi il sei giugno scorso ha annunciato, ma non ancora presentato, il piano editoriale. La vicenda dello scandalo Savoia inoltre, stando al contenuto delle intercettazioni telefoniche pubblicate oggi dal Corriere della Sera, coinvolge la collega Rula Jebreal fatta oggetto di giudizi infamanti da parte del portavoce dell'ex ministro Fini, Salvo Sottile. La collega e' stata ripetutamente attaccata da esponenti della Cdl, l'ultima volta venerdi' 16 giugno quando la portavoce di Forza italia, Gardini, l'ha accusata di violazione della par condicio per avere invitato alla trasmisione Omnibus,in qualita' di tecnico, il costituzionalista Stefano Rodota'. A Rula Jebreal va la solidarieta' dei colleghi de la 7.

6 - KYARA VAN ELLINKHUIZEN A POTENZA
(AGI) - E' arrivata in treno Kyara van Ellinkhuizen, l'amante di Amedeo d'Aosta, dal quale ha avuto anche una figlia, per consegnare a Vittorio Emanuele un pacco con degli effetti personali. La donna si e' presentata poco prima di mezzogiorno davante al carcere del rione Betlemme. E' partita da Milano ieri sera alle 9; ha viaggiato tutta la notte e, questa mattina, si e' incontrata con le guardie del Pantheon a cui ha consegnato il pacchetto. "Volevo metterci anche un Vangelo - ha affermato la donna - ma poi non l'ho fatto. In questi momenti la famiglia deve essere unita. Io, Vittorio Emanuele non l'ho mai conosciuto di persona. Ci siamo visti in un paio di occasioni. Ritengo, comunque, che nei prossimi giorni possa venirlo a trovare anche Amedeo. I contrasti tra lui e Vittorio Emanuele - ha sostenuto Kyara van Ellinkhuizen - lasciano il tempo che trovano, perche' quello che sta succedendo e' ben piu' grave". La donna ha anche annunciato che, nei prossimi giorni, scrivera' una lettera al discendente di casa Savoia detenuto in carcere.

7 - VITTORIO EMANUELE STANOTTE NON HA DORMITO MOLTO
(AGI) - "Non ha dormito molto". Il portavoce di Emanuele Filiberto, Filippo Bruno di Tornaforte, informa i cronisti sulla prima notte in carcere di Vittorio Emanuele. "Complessivamente - ha aggiunto - e' andata abbastanza bene, perche' e' tranquillo e sereno. E la serenita' e' fondamentale in questa situazione". Di Tornaforte ha anche sottolineato che molte persone hanno dichiarato la disponibilita' ad andarlo a visitare in carcere e "centinaia" sono gli attestati di solidarieta' pervenuti. Sull'arrivo a Potenza dei familiari di Vittorio Emanuele, il portavoce ha chiarito che "questo non sara' possibile prima dell'interrogatorio", previsto per martedi' prossimo.


Dagospia 18 Giugno 2006