GERONZI E LIGRESTI A BRACCETTO - MURDOCH NOMINA JOSE' MARIA AZNAR NEL CDA DI NEWS CORP - ESSO: RICORRERA' AL TAR - ENDEMOL: DIVERSE OFFERTE SUL TAVOLO DI TELEFONICA - TUTE BLU IN VESPA - LE QUOTE DI ONOREVOLI NEL CDA DI FINCANTIERI.

1 - FONDIARIA SAI: SI AGGIUDICA 51% DI FINECO ASSICURAZIONI PER 56 MLN       
Radiocor
- Fondiaria Sai si e' aggiudicata la partnership con il gruppo Capitalia nella bancassicurazione danni. Secondo quanto appreso da Il Sole 24 Ore Radiocor il gruppo bancario romano ha deciso di cedere a FonSai il 51% di Fineco Assicurazioni, la controllata assicurativa attiva nella distribuzione delle polizze danni allo sportello. Il valore della transazione e' di 56 milioni. Fineco Assicurazioni nel 2005 ha raccolto premi per 28,4 milioni, con un incremento del 285% rispetto all'anno prima. Il settore della bancassicurazione danni e' previsto in forte sviluppo nei prossimi anni.

2 - NEWS CORP: RUPERT MURDOCH NOMINA JOSE' MARIA AZNAR IN CDA
(Adnkronos)
- Il magnate dei media australiano Rupert Murdoch ha nominato l'ex premier spagnolo Jose' Maria Aznar alla carica di consigliere nel Cda di 'News Corporation'. Lo riporta il quotidiano spagnolo 'El Mundo'. Aznar diventa cosi' il 14esimo membro del Cda e gia' ieri ha preso parte a Londra alla riunione del 'Board of Directors'.
La conferma e' giunta dall'entourage dell'ex capo dell'esecutivo spagnolo. 'News Corporation' e' il colosso della comunicazione fondato da Murdoch, attivo in campo televisivo, cinematografico ed editoriale. In Italia 'News Corporation' controlla il canale satellitare di 'Sky'. Aznar sara' il primo membro non anglosassone a sedere nel consiglio d'amministrazione del gruppo.

3 - ARCELOR: SEVERSTAL PROPONE NUOVI TERMINI PER LA FUSIONE
(AGI/AFP)
- Il gigante russo dell'acciaio Severstal ha deciso di migliorare la sua proposta sui termini della fusione con Arcelor. Severstal offre di ridurre la partecipazione nel nuovo soggetto derivante dalla fusione per cercare di placare gi azionisti Arcelor contrari all'operazione. Il Cda del consorzio europeo esamina oggi la proposta che prevede la riduzione della quota Severstal dal 32% al 25% con il conseguente ridimensionamento della partecpazione azionaria da 295 a 210 milioni di titoli Severstal in Arcelor. La nuova proposta russa prevede anche che il presidente di Severstal, Alexei Mordashov, non contribuira' per 1,25 miliardi di euro cash alla transazione, come stabilivano gli accordi precedenti. Prevista anche l'abolizione del comitato strategico. La mossa di Severstal intende far leva sugli azionisti di Arcelor che non vogliono una fusione con i russi. Il timore di una minoranza degli investitori e' che Mordashov finisca con l'acquisire l'intera compagnia. Lunedi' la minoranza e' riuscita a rinviare l'assemblea degli azionisti che doveva approvare un buyback di azioni proprie (per 6,5 miliardi di euro) per mandare in porto la fusione con i russi. Nell'operazione c'e' lo zampino del finanziere Romain Zaleski che tramite la Carlo Tassara International e' salito ieri dal 7,44% al 7,59% in Arcelor, diventandone il primo azionista. Alla borsa di Parigi il titolo Arcelor e' sospeso.

4 - RAFFARIN: BASTA CON LE ESITAZIONI PER GDF-SUEZ STAMPA, ESITO FUSIONE E' ANCORA INCERTO.
(Ansa)
- ''Il tempo delle esitazioni e' finito''. Lo ha dichiarato oggi l'ex primo ministro Jean-Pierre Raffarin, convinto che sia giunto ora il momento di andare avanti con il progetto di fusione tra Suez e Gdf che ritiene 'utile'. ''Il governo ha deciso, bisogna ora varare la riforma'' nel rispetto del calendario fissato, ha detto riferendosi alla contestata privatizzazione di GdF, l'operazione indispensabile per le nozze tra i due gruppi che continua a suscitare reticenze anche all'interno della maggioranza. ''Nonostante l'appoggio del governo, la fusione Suez-GdF rimane piena di incertezze'', scrive oggi il quotidiano 'Les Echos', secondo cui tra ''il malcontento dei deputati, le persistenti minacce di Enel e le esigenze di Bruxelles, nulla garantisce il successo del loro ravvicinamento''. Secondo il giornale i deputati ostili alle nozze sono ancora 'molto numerosi'. Il quotidiano 'La Tribune', ugualmente convinto che l'esito del dossier ''sia ancora molto incerto', sottolinea come i deputati della maggioranza UMP ''potrebbero elaborare quest'estate soluzioni intermediarie'' per la fusione anche se secondo il governo non ve ne sono. Il giornale sottolinea anche che vari deputati UMP vorrebbero che Enel si unisse ai due gruppi francesi in una 'specie di matrimonio a tre''.

5 - ESSO: RICORRERA' AL TAR CONTRO MULTA ANTITRUST PER JET FUEL "CONCLUSIONI INGIUSTE E INGIUSTIFICATE".
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- La Esso Italiana non condivide assolutamente la decisione dell'Antitrust di multare 6 compagnie petrolifere per il jet fuel ed impugnera' il provvedimento di fronte al Tar. Lo comunica una nota in cui si sottolinea che "la societa' opera nel rispetto di tutte le leggi, i regolamenti e le normative applicabili al proprio settore di attivita'. La Esso Italiana ha collaborato attivamente e costantemente con l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato in questa indagine per fornire tutte le informazioni e la documentazione richieste in merito all'attivita' delle proprie joint venture, per alcune delle quali aveva ottenuto l'autorizzazione dall'Autorita' sin dal momento della loro costituzione. Siamo pertanto sorpresi delle conclusioni raggiunte dall'Autorita' che riteniamo ingiuste ed ingiustificate". Il ricorso al Tar, prosegue la nota, e' "per ribadire le proprie ragioni, la propria posizione e per difendere gli interessi e l'immagine della societa'".

6 - ENDEMOL: P. BASSETTI, DIVERSE OFFERTE SUL TAVOLO DI TELEFONICA.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- "Ci sono delle serie intenzioni di vendita e di offerte ce ne sono parecchie". Cosi' l'amministratore delegato di Endemol Italia, Paolo Bassetti, risponde a una domanda sul futuro della societa' europea di produzione televisiva che "per Telefonica non e' piu' un business strategico". Il manager non si sbilancia sui contenuti della trattative, ne' sulle indiscrezioni su un possibile interesse di Mediaset, i cui vertici hanno recentemente indicato che attualmente "non vi e' nulla". "Non so se e' vero l'interesse di Mediaset per questa operazione. I rapporti li tiene direttamente la casa madre Telefonica. Sono comunque abbastanza certo che esistano altre offerte per la societa'", spiega Bassetti a margine del 'Media & Communication Summit' del Sole 24 Ore, augurandosi che "Endemol finisca in mani in cui diventi una parte vera del 'core business' e, quindi, non vista come un'attivita' da dismettere".

Quello della vendita di Endemol "e' un argomento delicato. La societa' e' abbastanza complicata: ha una presenza in 22 Paesi attraverso 22 piccole societa' e anche a livello di management e' una societa' che richiede una gestione molto piu' complessa di altre", sottolinea Bassetti ricordando peraltro le stesse dichiarazioni di Marco Giordani, responsabile finanziario di Mediaset, sulla vasta portata geografica di Endemol, se paragonata a quella attuale del gruppo di Cologno. E' tuttavia improbabile, secondo l'amministratore delegato della casa di produzione italiana, che una vendita di Endemol possa avvenire a pacchetti, soprattutto dopo l'avvenuta quotazione del gruppo. Che, invece, il cammino del gruppo possa essere verso un broadcaster e' per il manager un fenomeno abbastanza naturale: "a differenza di quanto avviene in Usa, dove sono le societa' di contenuti ad acquisire i broadcaster, in Europa le societa' di contenuti non hanno la forza, non solo economica, tale da acquisire i broadcaster. Non c'e' nulla di male, anche perche' credo che le reti di diverse piattaforme non abbiano un pieno valore senza i contenuti".



Interpellato sull'ipotesi di un prezzo di 14 euro per azione, pari a 1,75 miliardi complessivi, che Telefonica, secondo indiscrezioni di stampa, punterebbe a ottenere dalla cessione, Bassetti lo ha definito "un prezzo congruo, al momento, tenuto conto delle potenzialita' di sviluppo e dell'andamento del gruppo. La societa' e' andata in Borsa a novembre a 9 euro, ha registrato picchi sopra i 14, anche se con scambi limitati, e ha una buona credibilita': gli investitori e i fondi credono nel mercato che stiamo costruendo, anche a livello internazionale. Novita' circa il futuro di Endemol "sono attese nei prossimi mesi", ha dichiarato Bassetti sottolineando che, a quanto gli risulta, non esistono tempi prefissati per definire la cessione, che riguarderebbe l'intero 70% che Telefonica ancora detiene dopo l'avvenuta quotazione. Resta eventualmente da vedere, ha precisato, se nell'operazione rientrerebbe anche la Francia, rimasta al di fuori del processo di quotazione in attesa della scadenza degli accordi di 'earn-out' del management transalpino. In Italia, ha ricordato, la societa' ha "ottimi rapporti con Mediaset, ma anche con Rai e con La7, mentre nelle tlc ha rapporti per tradizione con H3G ma e' in contatto anche con Vodafone e Tim. Certo che, se Mediaset dovesse essere l'acquirente, bisognerebbe rivedere le strategie italiane, cosi' come forse quelle spagnole (dove Mediaset opera con Telecinco, ndr). Dipende comunque da quale sarebbe il coinvolgimento del broadcaster e quale sarebbe il nuovo business plan".

7 - PONTE MESSINA: RICORSO AL TAR DI ASTALDI CANCELLATO DAL RUOLO.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
- E' stato cancellato dal ruolo il ricorso presentato al Tar del Lazio da Astaldi contro la gara di appalto per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina che ha visto vincitrice la cordata guidata da Impregilo. Secondo quanto si apprende, si tratta di una sorta di "accantonamento temporaneo" del ricorso: la discussione e' stata rinviata a data da destinarsi ma, se le parti chiederanno una sentenza, dovra' essere presentata una nuova istanza di fissazione per una nuova udienza pubblica.

8 - LE «NOZZE D'ORO» DEI BANCHIERI AMERICANI.
A. Grass. per "Il Sole 24 Ore"
- Il paradigma è ancora da affinare. Ma come sottolinea un'analisi del Wall Street Journal il successo di un'aggregazione bancaria sembra avere una relazione diretta, e proporzionale, con l'età del proprio management. Insomma, più i vertici sono vicini all'età della pensione, più sono propensi a spingere la banca verso un'integrazione e il proprio futuro verso una congrua buonuscita.
Certo, il fenomeno andrebbe osservato su un campione rilevante, tuttavia i casi di studio non mancano: il Ceo di Texas regional Bancshares, Glen Roney, ha accettato per esempio l'offerta del Banco Bilbao all'età di 75 anni.

Herberte e Marion Sandler, co amministratori delegati di Golden West Financial, hanno venduto a Wachovia solo dopo avere compiuto i 70 anni. E la recente fusione di Regions Financial con l'AmSouth Bancorp è stata guidata anche dai problemi di salute del non giovane Ceo della Regions. In altre parole i casi oggetto di analisi sono decine, le coincidenze troppe. Tanto che e c'è chi inizia a guardare al management anziano come a un elemento speculativo, a un'indicazione di un imminente takeover.
Con incertezze notevoli, perché ancora non è chiara l'applicazione del paradigma nelle banche con presidenti anziani e amministratori delegati giovani.

9 - LE QUOTE DI ONOREVOLI NEL CDA DI FINCANTIERI.
G. D. per "Il Sole 24 Ore"
- Con il rinnovo del cda della Fincantieri, il Governo ha confermato gli intenti di sobrietà: ridurre il numero dei consiglieri ed evitare che le sedute diventino adunate pletoriche. Nel nuovo consiglio, ridotto da 11 a sette persone, insieme al presidente Corrado Antonini e all'amministratore delegato uscenti Giuseppe Bono, confermati anche nei ruoli, ci sono Maurizio Prato (presidente e a. d. di Fintecna), Francesco Parlato (dirigente del Tesoro), Giorgio Giorgi, Massimo Ostillio, Luciano Rebulla. Con le nuove virtù, non è venuta meno però l'abitudine di inserire uomini espressione dei partiti, soprattutto il "vizietto" di assegnare qualche poltrona ad ex deputati. Giorgi è un avvocato genovese indicato dai Ds; Rebulla, triestino, è stato deputato Dc e sottosegretario al Turismo nel settimo Governo Andreotti (1991 1992), è a. d. della società regionale Friulia Lis, indicato dalla Margherita; Ostillio, Udeur, è stato deputato dal 1996 al 2004. Ex portavoce di Clemente Mastella, è da un anno assessore al Turismo nella Regione Puglia. Si è occupato di cantieristica e industria militare, come sottosegretario alla Difesa con i Governi D'Alema e secondo Amato, quindi vicepresidente della commissione Difesa della Camera nell'ultima legislatura.

10 - TUTE BLU IN VESPA.
Giorgio Lonardi per "la Repubblica"
- Incredibile: centinaia di tute blu convocate in fabbrica per essere informate sulla quotazione in Borsa («con tutti i dati») della propria azienda. L´assemblea più singolare della finanza italiana avverrà il 3 o il 4 luglio alla Piaggio di Pontedera. Porte chiuse a giornalisti e sindacalisti: saranno ammessi solo i dipendenti. Parola di Roberto Colaninno, presidente della Piaggio stessa, piccato per le critiche ad una quotazione senza aumento capitale da parte di Sergio Cusani, un tempo stretto collaboratore di Raul Gardini poi travolto da Tangentopoli oggi consulente della Fiom-Cgil. Colaninno, però, non ci sta. E vuole spiegare direttamente agli operai la bontà dell´operazione. Risponde alle critiche della Fiom: «Noi abbiamo pagato sempre i fornitori, i costi non "sono stati trasferiti sui concessionari" i nostri conti sono buoni e soprattutto io non ho preso un quattrino». Quanto a Cusani ha scritto una lunga lettera a Beppe Grillo. Il succo: la Piaggio ha bisogno di denaro fresco per fare gli investimenti. Altrimenti sono guai. E Colaninno? «Don´t worry be happy and drive Vespa» come recita il nuovo slogan aziendale.


Dagospia 21 Giugno 2006