TASSISTI NEL TG4 DI FEDE - RIZZO CONTA I SOLDI QUANDO STRINGE LA MANO - PRODI, PASSO VELOCE PER NON CADERE - VELTRONI, PARTITO DEMOCRATICO AMERICANO - BERLUSCONI INCAZZATO COME UNA PANTERA.

1 - Robin per Europa - Visto che ognuno ha gli interlocutori che merita, ieri i tassisti milanesi hanno avuto il loro spazio al Tg4. Emilio Fede li ha ricevuti in redazione e li ha fatti parlare durante il tg. In segno di amicizia, come consueto, i tassisti hanno lasciato qualche blocchetto di ricevute in bianco.

2 - "Avanti miei Prodi", di Qualcosa di Sinistra, da Libero - Sarebbe stata una riforma perfetta, quella delle liberalizzazioni. Ma c'è un ma, che costringe a mutare giudizio sull'intera manovra. Lo dice chiaro e tondo l'europarlamentare Marco Rizzo (Pdci): sui tassisti si è sbagliato, ci vuole "comprensione". Loro sono "lavoratori", autonomi ma pur sempre lavoratori". Mica come i farmacisti, gente che "quando gli stringi la mano la stringi a uno che ha almeno 5 milioni di euro". Ecco. E quando la stringi a un parlamentare?

3 - Breviario di Antonello Caporale, da Repubblica - "Ai tassisti un consiglio: mai agitarsi troppo prima dell'uso". (Rosa Russo Jervolino, sindaco di Napoli).

4 - Mail di Chicco Testa a Il Riformista - Caro direttore, se continua così facciamo prima noi a realizzare la Metro D che loro a fare il Partito Democratico.

5 - Monica Guerzoni per il Corriere della Sera - «Se non andiamo a passo veloce rischiamo di cadere...». Per quattro volte la faccia del premier appare e scompare, il sonoro va e viene ma poi, tra gli applausi dei supporter ulivisti, ecco partire il videomessaggio con cui Romano Prodi, preoccupato per i continui stop and go , rimette in moto la carovana del partito democratico. I leader sono tutti lì, riuniti all'hotel Radisson da Gregorio Gitti (Piero Fassino in prima fila dalle 10 del mattino) e il premier ora li sprona, «se ci si ferma riprendere il cammino diventerà impossibile», ora li bacchetta, «il nuovo non si costruisce con il bilancino». Mai il Professore era mai apparso, negli ultimi tempi, così coinvolto, mai si era lanciato in un ragionamento tanto organico, costruito all'unisono con Parisi.

6 - da La Stampa - «A Mussi vorrei ricordare pacatamente che non solo senza l'Ulivo non sarebbe ministro, ma anche che ora minaccia scissioni e non lo ha fatto quando accettò la candidatura per l'Ulivo nella circoscrizione della Liguria». Gad Lerner, fondatore dell'associazione per il partito democratico, si rivolge così, durante il primo forum dell'associazione, al ministro dell'Università e della Ricerca che sabato, riunendo il correntone, ha annunciato che se si farà il partito democratico la sinistra Ds non ci sarà. (.) La replica di Mussi è infastidita. «A Lerner non intendo rispondere alcunché: preferirei che non si occupasse troppo di me».

7 - Oggi Il Foglio scrive che "naturalmente, Walter Veltroni se evoca un Partito democratico è quello americano".

8 - (Agi) - "Abbiamo stabilito che il congresso, che comincera' da settembre con le assise locali, dara' il via libera alla formazione del partito democratico". Cosi' Francesco Rutelli, intervenendo all'iniziativa per la costituzione del partito democratico a Roma, ha confermato l'impegno sulla strada unitaria. "Siamo gia' oltre i partiti - ha detto Rutelli - siamo deputati eletti nelle liste unitarie. Io stesso sono stato eletto non in una lista della Margherita, ma come capolista dell'Ulivo". "Il partito democratico non e' - ha sottolineato Rutelli - ex Pci piu' ex Dc, piu' altri partner, ma e' un partito nuovo e noi tutti siamo impegnati perche' ogni espressione della sinistra democratica possa sentirsi a casa propria all'interno del partito democratico". Rutelli ha poi fatto l'esempio del provvedimento Bersani, preso "in difesa degli utenti. E' un indizio - ha detto il leader della Margherita - di quello che vogliamo fare. C'e' infatti bisogno di un partito che rappresenti i cittadini utenti e i cittadini consumatori. Inoltre - ha proseguito - il partito democratico deve interpretare culture e aggregati civili e sociali e i cambiamenti di fronte ai quali decine di milioni di cittadini oggi sono rappresentati con difficolta'. I concetti di innovazione e riformismo devono dare forma alla nostra azione". Rutelli ha osservato che il partito democratico e' "animato da piu' voci. Bisogna sottolineare anche che veniamo da un periodo di successi. La ricostruzione dopo la sconfitta del 2001 ha visto formarsi l'Ulivo che oggi diviene levatrice del partito democratico". Questo, ha proseguito Rutelli, "e' un cambiamento che e' in campo da pochi mesi. Prima c'era l'unita' del centrosinistra per battere Berlusconi, ora e' per fare il partito democratico. E' una forza che e' parte della societa' che si contrappone al plebiscitarismo, alla democrazia impoverita, e vuol fare un movimento che porta ad una nuova societa' con scelte di fondo culturali, valoriali, di apertura".



9 - Pubblicità a pagina 6 dell'Unità di oggi: "Partito Democratico: no grazie! Per un grande partito di sinistro, autonomo, socialista, laico. Roma, giovedì 6 luglio, ore 17.30, via IV novembre, Sala delle bandiere, Provincia di Roma". Sì, proprio nella sede della Provincia guidata da Enrico Gasbarra.

10 - Il presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti oggi ha in agenda un viaggio a Marcinelle, per il cinquantesimo anniversario della tragedia dei minatori italiani.

11 - da Europa - Per quanto si possano avere in antipatia la Juventus o il Milan, dire che "ora finalmente forse avremo un campionato regolare" - come ha fatto ieri il portavoce di An, Ronchi - sembra proprio una cattiveria. Volendo essere maligni, uno dei tanti colpi bassi che il Berlusconi declinante deve subire dai suoi impietosi alleati. Se lo merita, tanto più se continua pateticamente a denunciare un complotto politico. Ma sempre colpo basso è.

12 - Oggi Il Riformista titola: "Effetti collaterali dell'intrigo di Palazzi. Il Cavaliere e Mr. Tod's si coalizzano". Carlo Puca scrive che Silvio Berlusconi e Diego Della Valle "rifiutano la tesi per la quale Milan e Fiorentina vengono trattate quasi alla stessa stregua della Juventus di Luciano Moggi", con i due che "risultano uniti nella lotta processuale contro il Procuratore federale".

13 - Augusto Minzolini per La Stampa - Qualcuno tra gli avvocati mi ha detto - ha spiegato il Cavaliere - che alla fine a queste richieste pesanti del pm potrebbe seguire una sentenza di compromesso, in altre parole che la retrocessione potrebbe essere scongiurata. Che alla fine il tribunale deciderà di mantenere la squadra in A magari con qualche punto di penalizzazione. Ma io - oltre a non fidarmi - troverei ingiusta anche una simile sentenza visto che la società non ha fatto nulla, ma proprio nulla, per truccare le partite. Anzi, noi ci sentiamo una parte lesa. E' incredibile ci hanno trasformato da vittime in colpevoli! Noi per quel sistema abbiamo perso due scudetti. E al danno oggi si aggiunge la beffa. E' una cosa che grida vendetta al cospetto di Dio!». Per usare un'espressione cara ad una devota del Cavaliere, la deputata di An Daniela Santanchè, ieri Berlusconi era «incazzato come una pantera». Chi lo ha incontrato o ha parlato con lui al telefono lo ha trovato davvero arrabbiato.

14 - Angelo Pezzana, su Libero, nell'articolo intitolato "Adesso Prodi fa lo gnorri. Ma gli ebrei non scordano": "Tra i doveri dell'ospitalità, il primo è il rispetto dell'ospite, ed è quanto avvenuto tra il presidente del Consiglio Prodi e i delegati del Congresso nazionale degli ebrei italiani. Ma rispetto non esclude sincerità, e quella dell'altro giorno non è stata una giornata tra le più riuscite per il neo premier. (.) Povero Prodi, si era illuso che bastasse avere un portavoce che facesse di cognome Levi per navigare in acque tranquille."



Dagospia 05 Luglio 2006