DAGLI AGNELLI AI MEDICI, NEL PARCO FIORENTINO C'E' FRESCO IL MAGNIFICO - PROPAGANDA FIDE NON HA FEDE IN INTERNET - EVASORI AL SOLE, RISCOSSIONE AL BUIO - CRACK FARNESINA: NON C'È PIÙ NEANCHE LA CARTA PER LE FOTOCOPIE.
Da l'Espresso, a cura di Paolo Forcellini
1 - NEL PARCO C'E' FRESCO IL MAGNIFICO
Dagli Agnelli ai Medici. Anche se ormai in pensione Paolo Fresco, 73 anni, presidente della Fiat dal 1998 al 2002, che risiede in una lussuosa villa a Fiesole, non ha perso il fascino per le grandi famiglie, anche se storiche, come quella fiorentina dei Medici. Entro la fine dell'anno, infatti, dovrebbe essere nominato alla presidenza della fondazione del parco mediceo di villa Demidoff, a Pratolino, 170 ettari sulle colline fiorentine, il polmone verde di Firenze, che appartenne alla famosa dinastia medicea. L'idea di candidare Fresco è del presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, 29 anni, Margherita, molto amico di Francesco Rutelli.
E nonostante le opposizioni siano critiche sulla costituzione della fondazione, Renzi, il più giovane presidente di Provincia d'Italia, va avanti deciso per la sua strada: "Fresco è una candidatura di prestigio per la fondazione che intendiamo costituire. Il nostro intento è quello di fare del parco di villa Demidoff il parco delle meraviglie. Un fiore all'occhiello per Firenze, un richiamo nazionale e internazionale", spiega. Renzi ha anche affidato all'Università privata Bocconi uno studio per il rilancio del parco che fu il luogo di amore tra Francesco de' Medici e Bianca Cappello. Il piano prevede, tra l'altro, interventi strutturali sul parco e l'organizzazione di iniziative quali, ad esempio, una mostra permanente, un centro residenziale per ragazzi, un parco avventura, un percorso di jogging attrezzato, un centro faunistico, un trenino interno e un maneggio. E l'organizzazione di concerti di grandi artisti. M. La.
2 - PROPAGANDA FIDE NON HA FEDE IN INTERNET
Negli uffici di Propaganda Fide, in piazza di Spagna a Roma, non hanno mai amato Internet. Così, da qualche anno, gli alti funzionari del dicastero vaticano, che sovrintende alle chiese di Africa, Asia e America latina, sono tagliati fuori dalla rete. L'anacronistico isolamento è opera dell'ex prefetto della congregazione, il cardinale Crescenzio Sepe, ora trasferito a Napoli. A Propaganda Fide il blackout è generale. Anche i giornalisti dell'Agenzia Fides sono a digiuno di notizie: niente Internet, niente giornali, niente rassegna stampa. Non si può nemmeno cercare conforto nelle notizie d'annata, perché il prezioso archivio dell'agenzia è finito nella spazzatura su ordine del direttore Luca De Mata, in contrasto col mandato di un'agenzia che si professa 'internazionale' e conta su una fitta rete di missionari in tutto il mondo. Chissà se il nuovo prefetto, il cardinale indiano Ivan Dias, avrà sufficiente lungimiranza per sbloccare i server. C. G.
3 - EVASORI AL SOLE, RISCOSSIONE AL BUIO
Più o meno 90 miliardi. È, secondo una stima, la cifra alla quale lo Stato rinuncerà a fronte di un 'condono' di 170 milioni: tre euro per ciascun contribuente da cui le banche esattrici non hanno ottenuto il dovuto. Il prossimo ottobre, infatti, l'esazione tributaria passerà dai 39 istituti concessionari a una nuova società pubblica, Riscossione Spa, proprio nella speranza di aumentare l'irrisoria percentuale di crediti incassati. All'appuntamento lo Stato non sembra però preparato: problematica, in particolare, la situazione del Monte dei Paschi di Siena (con Unicredito e Banca Intesa uno dei maggiori esattori), che dovrà far transitare i suoi dipendenti alla Gerit per poi dirottarli a Riscossione.
Già: perché per dare la caccia agli evasori, la pubblica amministrazione rileverà le società bancarie che si occupano di tale attività con i relativi 8 mila dipendenti. Contrari alla soluzione personale i sindacati, che temono peggioramenti contrattuali, la Corte dei Conti, che ha posto il problema della mancata copertura finanziaria, e il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, che pure è tra i fautori dell'esazione diretta dello Stato e che ha affidato Riscossione Spa ad Attilio Befera, proveniente dall'Agenzia delle Entrate. Ma Riscossione, a un anno dalla sua nascita e a poche settimane dall'avvio, è ancora una scatola vuota e nel frattempo chi non paga può dormire tranquillo: dopo le ultime ingiunzioni di questi giorni sarà buio totale. L. B.
4 - CRACK FARNESINA: NON C'È PIÙ NEANCHE LA CARTA PER LE FOTOCOPIE
Altro che tagli e risparmi, al ministero degli Esteri non c'è più neanche la carta per le fotocopie. Scorte esaurite e casse vuote, da più di un mese. Un appunto del 15 giugno, firmato dal direttore generale Rita Di Giovanni, lo annuncia a tutti gli uffici. Quasi con rassegnazione: "Nonostante le istruzioni di contenimento adottate da ciascun Centro di Responsabilità e le nuove risorse reperite per le priorità già a suo tempo indicate dalla segreteria generale, le scorte di carta per fotoriproduttori sono terminate e risultano esauriti anche i fondi per acquisirne di nuove". Da allora chi può si arrangia, riciclando fogli già usati o centellinando gli ultimi pacchi rimasti nei cassetti. Altre risorse? Soluzioni d'emergenza? No. Fino a oggi, tutte le "azioni volte al reperimento dei fondi necessari, non hanno dato esiti positivi". E la ragione, spiega la stessa circolare, sta nell'applicazione della manovra 2005, con la "riduzione - di oltre il 40 per cento - apportata ai capitoli di spese in gestione unificata che consentono l'acquisizione di tutti i materiali e attrezzature per il funzionamento degli uffici centrali". G.V.
Dagospia 28 Luglio 2006
1 - NEL PARCO C'E' FRESCO IL MAGNIFICO
Dagli Agnelli ai Medici. Anche se ormai in pensione Paolo Fresco, 73 anni, presidente della Fiat dal 1998 al 2002, che risiede in una lussuosa villa a Fiesole, non ha perso il fascino per le grandi famiglie, anche se storiche, come quella fiorentina dei Medici. Entro la fine dell'anno, infatti, dovrebbe essere nominato alla presidenza della fondazione del parco mediceo di villa Demidoff, a Pratolino, 170 ettari sulle colline fiorentine, il polmone verde di Firenze, che appartenne alla famosa dinastia medicea. L'idea di candidare Fresco è del presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, 29 anni, Margherita, molto amico di Francesco Rutelli.
E nonostante le opposizioni siano critiche sulla costituzione della fondazione, Renzi, il più giovane presidente di Provincia d'Italia, va avanti deciso per la sua strada: "Fresco è una candidatura di prestigio per la fondazione che intendiamo costituire. Il nostro intento è quello di fare del parco di villa Demidoff il parco delle meraviglie. Un fiore all'occhiello per Firenze, un richiamo nazionale e internazionale", spiega. Renzi ha anche affidato all'Università privata Bocconi uno studio per il rilancio del parco che fu il luogo di amore tra Francesco de' Medici e Bianca Cappello. Il piano prevede, tra l'altro, interventi strutturali sul parco e l'organizzazione di iniziative quali, ad esempio, una mostra permanente, un centro residenziale per ragazzi, un parco avventura, un percorso di jogging attrezzato, un centro faunistico, un trenino interno e un maneggio. E l'organizzazione di concerti di grandi artisti. M. La.
2 - PROPAGANDA FIDE NON HA FEDE IN INTERNET
Negli uffici di Propaganda Fide, in piazza di Spagna a Roma, non hanno mai amato Internet. Così, da qualche anno, gli alti funzionari del dicastero vaticano, che sovrintende alle chiese di Africa, Asia e America latina, sono tagliati fuori dalla rete. L'anacronistico isolamento è opera dell'ex prefetto della congregazione, il cardinale Crescenzio Sepe, ora trasferito a Napoli. A Propaganda Fide il blackout è generale. Anche i giornalisti dell'Agenzia Fides sono a digiuno di notizie: niente Internet, niente giornali, niente rassegna stampa. Non si può nemmeno cercare conforto nelle notizie d'annata, perché il prezioso archivio dell'agenzia è finito nella spazzatura su ordine del direttore Luca De Mata, in contrasto col mandato di un'agenzia che si professa 'internazionale' e conta su una fitta rete di missionari in tutto il mondo. Chissà se il nuovo prefetto, il cardinale indiano Ivan Dias, avrà sufficiente lungimiranza per sbloccare i server. C. G.
3 - EVASORI AL SOLE, RISCOSSIONE AL BUIO
Più o meno 90 miliardi. È, secondo una stima, la cifra alla quale lo Stato rinuncerà a fronte di un 'condono' di 170 milioni: tre euro per ciascun contribuente da cui le banche esattrici non hanno ottenuto il dovuto. Il prossimo ottobre, infatti, l'esazione tributaria passerà dai 39 istituti concessionari a una nuova società pubblica, Riscossione Spa, proprio nella speranza di aumentare l'irrisoria percentuale di crediti incassati. All'appuntamento lo Stato non sembra però preparato: problematica, in particolare, la situazione del Monte dei Paschi di Siena (con Unicredito e Banca Intesa uno dei maggiori esattori), che dovrà far transitare i suoi dipendenti alla Gerit per poi dirottarli a Riscossione.
Già: perché per dare la caccia agli evasori, la pubblica amministrazione rileverà le società bancarie che si occupano di tale attività con i relativi 8 mila dipendenti. Contrari alla soluzione personale i sindacati, che temono peggioramenti contrattuali, la Corte dei Conti, che ha posto il problema della mancata copertura finanziaria, e il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, che pure è tra i fautori dell'esazione diretta dello Stato e che ha affidato Riscossione Spa ad Attilio Befera, proveniente dall'Agenzia delle Entrate. Ma Riscossione, a un anno dalla sua nascita e a poche settimane dall'avvio, è ancora una scatola vuota e nel frattempo chi non paga può dormire tranquillo: dopo le ultime ingiunzioni di questi giorni sarà buio totale. L. B.
4 - CRACK FARNESINA: NON C'È PIÙ NEANCHE LA CARTA PER LE FOTOCOPIE
Altro che tagli e risparmi, al ministero degli Esteri non c'è più neanche la carta per le fotocopie. Scorte esaurite e casse vuote, da più di un mese. Un appunto del 15 giugno, firmato dal direttore generale Rita Di Giovanni, lo annuncia a tutti gli uffici. Quasi con rassegnazione: "Nonostante le istruzioni di contenimento adottate da ciascun Centro di Responsabilità e le nuove risorse reperite per le priorità già a suo tempo indicate dalla segreteria generale, le scorte di carta per fotoriproduttori sono terminate e risultano esauriti anche i fondi per acquisirne di nuove". Da allora chi può si arrangia, riciclando fogli già usati o centellinando gli ultimi pacchi rimasti nei cassetti. Altre risorse? Soluzioni d'emergenza? No. Fino a oggi, tutte le "azioni volte al reperimento dei fondi necessari, non hanno dato esiti positivi". E la ragione, spiega la stessa circolare, sta nell'applicazione della manovra 2005, con la "riduzione - di oltre il 40 per cento - apportata ai capitoli di spese in gestione unificata che consentono l'acquisizione di tutti i materiali e attrezzature per il funzionamento degli uffici centrali". G.V.
Dagospia 28 Luglio 2006