MEDIOBANCA (+1,7%), BALZA IN AVANTI - VOLA ALITALIA (+3%) SU VOCI ALLEANZA AIR FRANCE-KLM (PARIGI SMENTISCE) - FORMIGONI: TRASFERIRE ALLE REGIONE I POTERI ANAS - SAWIRIS TURISTICO - RYANAIR MINACCIA DI FARE CAUSA A GOVERNO PER CAOS AEROPORTI.

1 - MEDIOBANCA (+1,7%), BALZA IN AVANTI NEL FINALE
(Apcom) - Mediobanca accelera la corsa a Milano e poco prima della chiusura guadagna l'1,7% a 16,35 euro per azione, consolidando quindi il rialzo messo a segno nella seduta di ieri che ha riportato il titolo sopra i 16 euro. Buoni i volumi con scambi pari allo 0,4% del capitale.
Il titolo di Piazzetta Cuccia ha beneficiato delle speculazioni su una nuova tornata di operazioni di consolidamento nel settore bancario che hanno sostenuto soprattutto ieri tutto il comparto.

2 - MILANO IN RIALZO, VOLA ALITALIA, SALE FIAT, MIBTEL +0,35%
(Apcom) - Piazza Affari in rialzo al giro di boa di metà seduta, in controtendenza rispetto alle principali borse europee, perlopiù deboli. Il Mibtel guadagna lo 0,35%, lo S&P/Mib lo 0,34%, sulla parità l'AllStars, il TechStar cede lo 0,06%.
Vola Alitalia, che mette a segno un rialzo del 6% a quota 0,944 euro, con l'1% del capitale già passato di mano. Il mercato specula sulle indiscrezioni di stampa del quotidiano francese Le Parisien, secondo cui Parigi starebbe prendendo in considerazione la proposta di un'alleanza tra Air France-Klm e la compagnia italiana in cambio della rinuncia di Enel alle mire su Suez.
Si mette in evidenza Fiat (+1,7%), sulla scia del buon andamento del settore auto in Europa. Il Lingotto potrebbe aver un ruolo nella rinascita del marchio Mg-Rover, grazie alle partnership con Saic e Nanjing, che hanno rilevato il marchio e i diritti di design della società inglese. In deciso rialzo anche Ifil (+2,7%).
In luce Luxottica (+1,3%) dopo che l'amministratore delegato Andrea Guerra ha dichiarato, in un'intervista a Il Mondo, che il gruppo ha margini di crescita "simili a quelli di una start-up".
Denaro su Finmeccanica (+1%), che beneficia della notizia di un maxi ordine da parte dell'Arabia Saudita di 72 jet Eurofighters, consorzio partecipato dal gruppo italiano. Bene anche Eni (+0,9%), sul rimbalzo del prezzo del greggio, Pirelli (+0,9%) e Telecom (+0,9%).
Si spegne, ad eccezione di Capitalia (+1,3%), la fiammata in Borsa dei big della finanza, ieri in auge. Sulla parità Intesa, SanPaolo Imi e Bpi, mentre Mediobanca sale dello 0,7%.
Tra i titoli minori, sugli scudi Anima (+6%) spinta dalle indiscrezioni di stampa di un possibile acquisto di Dws, il polo italiano del risparmio gestito controllato da Deutsche Bank.

3 - VOLA ALITALIA (+3%) SU VOCI ALLEANZA AIR FRANCE-KLM
(Apcom) - Balzo in apertura di Alitalia, che mette a segno un rialzo del 2,92% a quota 0,916 euro. A spingere il titolo le indiscrezioni di stampa francese di un'alleanza con Air France-Klm.
Secondo il quotidiano Le Parisien, Parigi starebbe prendendo in considerazione la proposta di un'alleanza tra Air France-Klm e la compagnia italiana in cambio della rinuncia di Enel alle mire su Suez.

4 - ALITALIA/ MINISTERO ECONOMIA FRANCESE SMENTISCE VOCE AIR FRANCE
(Apcom) - "Un rumour infondato". Così commentano dal ministero dell'Economia francese l'indiscrezione di stampa riportato da Le Parisien secondo cui Parigi starebbe prendendo in considerazione la proposta di un'alleanza tra Air France-Klm e Alitalia in cambio della rinuncia di Enel alle mire su Suez.
Lo Stato francese detiene il 18% circa di Air France-Klm.

5 - FORMIGONI: TRASFERIRE ALLE REGIONE I POTERI ANAS
(Apcom) - Trasferire alla regione i poteri dell'Anas per abbattere costi e tempi di realizzazione delle nuove opere, in particolare delle autostrade, sul territorio lombardo. Il presidente della Regione, Roberto Formigoni torna a insistere sulla sua richiesta e, in un'intervista al Sole 24 Ore dice di attendere dal premier Romano Prodi e dal ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, "una risposta entro settembre.
E mi auguro che sia affermativa. Francamente non vedo come il Governo possa dirci di no".
"Mi aspetto che la Lombardia - dice Formigoni - diventi in tempi rapidi ente concendente, cioè che le siano assegnati i potei in capo attualmente ad Anas per autorizzare la progettazione e la costruzione di nuove autostrade. E' il federalismo dell'efficienza". Quanto alle risorse, aggiunge, "fissate le priorità nel vertice con il Governo di fine luglio (Pedemontana e Tem) ora ci aspettiamo di vedere i primi fondi. E se ci verranno assegnati subito i poteri di ente concedente saremo in grado di assicurare un fortissimo sconto. Per la Pedemontana il contributo a carico dello Stato potrebbe ridursi dagli attuali 2,3-2,4 miliardi di euro a 1,5 miliardi".
Formigoni rilancia quindi l'idea di una "holding autostradale del nord aperta ai privati nella quale dovrebbero confluire le tratte lombarde gestite da Autostrade per l'Italia". Un ragionamento, spiega, "che ha preso vigore sulla scia della fusione tra Autostrade e Abertis. (...) I lombardi che si muovono ogni anno sulle autostrade della regione pagano sotto forma di pedaggi 500 milioni di euro. Oggi questa cifra è amministrata da Roma, domani forse lo sarà da Barcellona o da Madrid. Una prospettiva che non ci alletta. Perciò noi chiediamo che questi soldi siano spesi sul territorio".

6 - SAWIRIS SU PROGETTO TURISTICO AD ANDERMATT, POI ST.MORITZ E ST. TROPEZ
(Adnkronos/ats) - Andermatt e subito dopo St. Moritz e Saint- Tropez. E' questo il sogno di Samih Sawiris, l'imprenditore egiziano che progetta nella località svizzera un megacomplesso turistico di lusso sull'area dell'attuale piazza d'armi. Sawiris tuttavia non ha fretta: non si aspetta che il complesso sia subito redditizio e per lui la massimizzazione del profitto non e' la priorita', afferma in un'intervista pubblicata oggi dalla «Berner Zeitung».
A favore di Andermatt giocano a suo avviso la buona accessibilità e «un magnifico villaggio con relativamente pochi peccati edilizi». Irrinunciabile è per Sawiris il previsto campo da golf a 18 buche, contro il quale si sta delineando una certa opposizione. Una parte consistente del campo potrà essere utilizzato come pascolo, assicura l'egiziano, che intende incontrarsi personalmente a settembre con ambientalisti e contadini.
Il previsto complesso turistico con oltre 800 posti letto e un centro wellness deve crescere organicamente con il villaggio, afferma ancora Sawiris. Che preannuncia anche di voler acquistare un terreno nel villaggio stesso e di volervi costruire un albergo. Il progetto è sostenuto dal parlamento e dal governo del cantone urano. I terreni sono stati messi in vendita all'inizio di luglio.

7 - PARMALAT: DEUTSCHE BANK, NESSUNA TRATTATIVA SU REVOCATORIE O QUALSIASI ALTRA AZIONE
(Adnkronos) - "Deutsche Bank non sta negoziando con Parmalat o suoi rappresentanti per raggiungere un accordo su azioni revocatarie fallimentari o su qualsiasi altra azione". Lo scrive la banca tedesca in una nota dopo che recenti articoli di stampa hanno riportato notizie "non accurate" secondo cui sarebbero in corso trattative in tal senso con alcune banche inclusa Deutsche. Per questo, conclude la nota, Deutsche Bank ha ufficialmente protestato con Consob.



8 - AEROPORTI, LONDRA STANSTED RISCHIA PARALISI A FINE MESE
(Ap) - Dopo i disagi provocati dalla minaccia terroristica, si annunciano nuovi - e "pesanti", avvertono i sindacati - disagi all'aeroporto di Stansted, lo scalo di Londra che funge da hub per la gran parte delle compagnie low coast. Il personale di terra (portabagagli e addetti ai chek-in) incrocierà le braccia per 54 ore, complessivamente, a cavallo dell'ultimo fine settimana di agosto: dalle 5 di sabato 26 alle 8 della domenica, e poi dalle 5 di lunedì 28 alle 8 del giorno successivo.
Lo sciopero, informa il sindacato Gmb che ha proclamato l'agitazione, è stato indetto nell'ambito di una vertenza salariale con la Swissport, società che gestisce i servizi nello scalo per Ryanair, Easyjet e altre compagnie di charter: messe insieme, rappresentano l'80% del traffico aereo di Stansted.

9 - RYANAIR MINACCIA DI FARE CAUSA A GOVERNO PER CAOS AEROPORTI
(Apcom) - Ryanair sul piede di guerra contro il governo britannico se le misure di sicurezza negli aeroporti non torneranno alla normalità entro una settimana. E' Michael O'Leary, proprietario della compagnia low cost irlandese, a lanciare l'ultimatum, descrivendo le nuove restrizioni, imposte a seguito dell'attacco terroristico sventato, come una farsa, il cui unico risultato è quello di mandare in tilt gli aeroporti.
In una conferenza stampa a Londra, il direttore generale di Ryanair ha definito un'assurdità gli aumenti nelle perquisizioni e le restrizioni sui bagagli a mano, entrati in vigore dopo che Scotland Yard ha sventato un complotto terroristico che prendeva di mira numerosi aeroplani. Una critica, questa, che peraltro non sorprende, visto che da tempo Ryanair persegue una politica opposta: per ridurre i costi del personale a terra ai banchi del check in, infatti, incentiva il bagaglio a mano.
I nuovi provvedimenti avrebbero provocato alla compagnia irlandese perdite di almeno 2 milioni di sterline, quasi 3 milioni di euro, a causa della cancellazione di numerosi voli. Da qui anche la lettera inviata al ministro dei Trasporti, Douglas Alexander, dove si chiede inoltre l'aiuto di polizia e militari negli scali britannici. E mentre O'Leary ha evitato di toccare l'argomento risarcimenti, per agosto e settembre promette un milione di posti gratis.

10 - ANIMA/ ALLO STUDIO DOSSIER SU DWS ITALIA (DEUTSCHE BANK)
(Apcom) - E' attualmente allo studio il dossier su Dws Italia, il polo italiano del risparmio gestito controllato da Deutsche Bank. Lo conferma in una nota Anima, la sgr del gruppo Banco di Desio, in merito alle indiscrezioni di stampa odierne.
Anima comunque - si legge nella nota - mantiene un'attenzione costante alle opportunità di mercato del proprio settore.
Il titolo mette a segno la migliore performance del listino milanese, con un rialzo di oltre il 6%.

11 - GASDOTTO NORDEUROPA, SVEZIA DENUNCIA RISCHI AMBIENTALI
(Apcom) - Il premier svedese Goeran Persson ha annunciato che chiederà a Mosca e a Berlino di rivedere il progetto del gasdotto del Baltico, proponendo di farlo transitare in superficie e non sul fondo del mare come previsto. "Il gasdotto russo-tedesco è un potenziale pericolo per l'habitat naturale della regione", ha dichiarato il ministro svedese a margine di una conferenza sulla cooperazione fra i paesi del Baltico. L'affermazione di Persson è stata riportata da radio Eco di Mosca. E dalla capitale russa sono giunte subito repliche in senso contrario, sotto forma di rassicurazioni 'tecniche'.
Insomma, dopo i malumori di Polonia e repubbliche Baltiche, che verranno 'aggirate' dal nuovo tracciato, il progetto continua a far discutere.
Secondo quanto riportato dall'emittente russa, il premier svedese il prossimo 28 agosto si incontrerà con i vertici del consorzio russo-tedesco (Gazprom, E.ON-Ruhrgas e BASF), responsabile per la realizzazione dell'opera. In tale occasione Persson conta di far presenti i dubbi e le preoccupazioni della Svezia. Il paese scandinavo sarebbe quindi pronto a scendere in campo al fianco degli oppositori della prima ora al progetto russo-tedesco.
Polonia, Lettonia, Lituania e Estonia fin dal primo momento si sono dette assolutamente contrarie a tale progetto, dichiarandolo privo di qualsiasi fattibilità economica, dettato solamente da logiche di opportunità politiche.

Gli esperti hanno valutato che il costo per la realizzazione del gasdotto del Baltico sarà due-tre volte superiore rispetto alla costruzione del gasdotto Yamal-Europa, attraverso la Polonia. Gli ecologisti inoltre temono che il gasdotto possa andare a toccare qualche residuato bellico della seconda guerra mondiale, provocando un disastro ambientale. Secondo alcune stime, sul fondo del Baltico ci sarebbero ancora 80-90 tonnellate di ordigni inesplosi, oltre a armi chimiche gettate in mare fino agli anni settanta del secolo scorso da praticamente tutti i paesi che si affacciano sul Baltico, soprattutto dall'Urss.
Se davvero la posa dei tubi corrispondesse a queste zone 'cimitero' di armi chimiche - ipotizza un esperto russo di peso come il presidente dell'Unione per la sicurezza chimica, Lev Fedorov - allora la minaccia di danni all'ambiente sarebbe grande. "Ma per quanto ne so, Gazprom conosce bene la mappatura di questi siti - aggiunge però l'esperto russo - e il tracciato attuale, come l'ho visto io sulle carte, non attraverso i cimiteri delle armi chimiche creati dall'Unione sovietica dal 1947". Fedorov specifica: il tracciato come previsto al momento passa a 100 chilometri dal cosiddetto 'sito lituano' riservato all'inabissimento di armi chimiche, dove sono state depositate 900 tonnellate di sostanze velenose. Quanto al "secondo sito, nei pressi dell'isola di Barcholm, dove sono state affondate 11mila tonnellate di armi chimiche, il gasdotto passerà a distanza di 30-50 chilometri". Per Fedorov, dunque, "dal punto di vista del pericolo chimico non vi sono problemi. Tutto il resto è politica".



Dagospia 18 Agosto 2006