FIAT TIVU', DUE RETI AL FRESCO. LA LIASON MICHELI-GERONZI.
SALI E TABACCI IN BANKITALIA. ENRON: I TATO' D'AMERICA.
CIA: "I TALEBANI? GIOVINOTTI NON MALE, UN PO' FOCOSI" (1996)

Lunedì 28 gennaio (S.Valerio).
La notiziola del furto (con destrezza) avvenuto negli uffici della Vigilanza di Bankitalia non è riuscita a fare breccia nel Muro di carta innalzato sull'episodio dai direttori dei grandi quotidiani. Eppure le scintille accese la scorsa settimana dal vostro (umile) diarista in altri tempi avrebbero provocato almeno un piccolo falò (investigativo). Ma una notizia sgradita al pio (tutto) Antonio Fazio evidentemente è un fuoco da spegnere sul nascere dai pompieri della virgola, Ferruccio de Bortoli, Ezio Mauro e Marcellino Sorgi.

Martedì 29 gennaio (SS.Costanzo e Aquilino).
La notiziola delle visita di Cesare Romiti al presidente onorario della Fiat, Gianni Agnelli, non ha superato invece le fitte nebbie che in quelle ore avvolgevano le colline torinesi. Il segugio di via Solferino, Ferruccio de Bortoli, ha chiamato il giovane collega di "Libero", Franco Mauri, per avere conferma dell'insolito rendez-vous tra il Dottore e l'Avvocato. Avuta conferma dell'evento, il direttore del "Corriere della Sera" non ha fermato la "macchina del giornale" per dare in esclusiva la notizia (alla maniera di "Prima pagina"), ma ha bloccato le ruote della sua "Lancia" di servizio per telefonare (trafelato) al mio amicuzzo Franceschiello Cossiga.
Ps. Chiedere al presidente emerito della Repubblica se nel faccia a faccia Agnelli-Romiti il padrone di casa abbia fatto dono al suo ex dipendente del libro di Robert Slater "Jack Welch and the GE way", edito McGraw-Hill. Il presidente dell'Rcs potrebbe scoprire tra quelle pagine (autobiografiche) quali sono le reali ambizioni di Paolo Fresco e dell'Avvocato. Che oggi, sul modello americano della General Elettric Company, non sono più indifferenti al settore delle telecomunicazioni. Jack Welch e Paolo Fresco sono stati gli incubatori della creazione in Ge della "National Broadcasting Company, Inc. (NBC), GE in cui sono integrate tutte le attività radio, tv, Internet... E se Silvio Berlusconi metterà in vendita due reti Rai gli appetiti (televisivi) della Fiat stavolta rischiano di essere soddisfatti. Con buona pace di Cesare Romiti e di quel che resta della mia Mediobanca.

Mercoledì 30 gennaio (S.Martina).
La notiziola che alcuni parlamentari, ispirati dall'on. Bruno Tabacci, vorrebbero limitare i poteri di vigilanza della Banca d'Italia ha trovato giusta collocazione soltanto nelle pagine del "Sole 24 Ore", diretto da Guido Gentili, e su quelle della "Stampa" governate da Marcellino Sorgi. Il segugio di via Solferino, Ferruccio de Bortoli, non ha capito invece se deve inseguire la lepre (Fazio) o il cacciatore (Romiti).

Giovedì 31 gennaio (S.Giovanni Bosco).
La notiziola che l'amministrazione di Gerge W. Bush rischia di essere coinvolta nel fallimento della società elettrica Enron non sembra accendere i cervelli degli editorialisti liberal di casa nostra. Luci spente, dunque, sul "caso" Enron. Ai tempi delle privatizzazioni preso a modello per l'Enel di Franz Tatò. Già la Puglia come la California...
Ps. A proposito di crac e di "maledizione del gigantismo" non è la prima volta che negli Stati Uniti una azienda elettrica e i suoi capi finiscano sul lastrico. E' toccato negli anni Venti al capo dell'Edison di Chicago, Samuel Isull. Come la Enron in California, la compagnia guidata Isull-Insult (soprannome dovuto al suo cattivo carattere) forniva allora energia elettrica a gran parte degli Stati Uniti. Ma a causa della Grande Depressione e del crollo della Borsa il suo impero andò presto in frantumi. Il Tatò d'America fu trovato morto nel 1938 su una banchina della metropolitana parigina. Nelle tasche aveva soltanto pochi spiccioli.

Venerdì 1 febbraio (S.Viridiana).
La notiziola che l'attuale portavoce della Cia, Michael Bearden, nel settembre del 1996 definiva i talebani "dei giovanotti poi tanto male, anche se forse un po' focosi" la possiamo leggere soltanto sulla stampa Usa e sul francese "Le Monde". Ma non eravamo tutti americani?
Ps. Effetto Wanna Marchi. Da quando la signorina Maria Giovanna Maglie ha lasciato l'ufficio di New York per trasferirsi nella maison romana della Santa (de chè?) è considerata la più informata "stregona" dei riti politici degli Stati Uniti.

Sabato 2 febbraio (Presentazione del Signore).
Pensierini all'ora del "canarino" (senza scorzetta di limone). Onda rossa (di vergogna). Mercoledì 30 gennaio leggo sul "Manifesto" del simpatico Valentino Parlato una intervista ad Alessandro Curzi con cui l'ex direttore di Telekabul si autocandida ad un posto di consigliere d'amministrazione della Rai. "La cosa mi interessa e l'ho detto subito", attacca con modestia Curzi sulle colonne rivali del "Manifesto". Oggi apro "Liberazione", l'altro giornale comunista del leader di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, e a pagina 5 trovo questo incredibile trafiletto:
"Rinnovo Cda. L'Ulivo chiede due consiglieri. La richiesta di prevedere nel Cda della Rai due consiglieri di area Ulivo troverebbe comprensione - in base ad alcune indiscrezioni - nella presidenza della Camera. E lo si sottolinea perché nei giorni scorsi sono circolate voci di resistenze in alcuni settori del governo, che punterebbe a concederne all'Ulivo uno, per dare l'altro a Rifondazione (era circolato il nome di Sandro Curzi, direttore di Liberazione...". Come, era "circolato il nome"? E l'intervista di Curzi al "Manifesto" chi l'aveva fatta circolare? Spesso le ambizioni arrivano volando (nei titoli) e se ne vanno zoppicando.

Domenica 3 febbraio (S.Biagio).
Qual è la raison d'etre della mia Mediobanca che nella partita a tre sulla Fondiaria si è ritrovata in un ruolo marginale? Anche il mio compaesano Salvatore Ligresti ha capito, sia pure in extremis, che per salvare la sua Sai dai torinesi i silenzi di Cipresso Maranghi non sarebbero stati d'aiuto. Adesso sono curioso di vedere quali rotte prenderà l'ex teddy boys della finanza, Francesco Micheli. Ma di una sola cosa sono certo: prima d'imbarcarsi nell'avventura di Fondiaria il patron di e.Biscom si è consigliato con il numero uno della Banca di Roma, Cesare Geronzi. Impegnato in quel di Lodi a battere le mani al discorso del Governatore di Bankitalia, Antonio Fazio. Insomma, se l'Avvocato mette mani al portafoglio la Fondiaria è ancora a sua portata di mano.

(a cura di Tina A.Commotrix)


Dagospia.com 05 Febbraio 2002