PRODI: CERCANO DI TIRARCI IN BALLO - TRONCHETTI: VOLEVANO ESPROPRIARE LA RETE - BONDI: DA PRODI MASSIMO LIVELLO DI IMMORALITA' - GASPARRI: INSIDER AGGIOTAGGIO - 'EUROPA': SI HA L'IMPRESSIONE CHE TRONCHETTI PROVERA ABBIA GIOCATO SU PIU' TAVOLI.
1 - PRODI: CERCANO DI TIRARCI IN BALLO MA GOVERNO NON C'ENTRA.
(Adnkronos) - 'Il governo non sa niente, non c'entra niente, stanno cercando di creare un gran polverone dal nulla'. Romano Prodi, in un colloquio con 'La Repubblica', ribadisce l'estraneita dell'esecutivo sulla vicenda Telecom ed alle accuse che giungono dall'Italia replica con decisione: 'quella e' una vicenda privata. Ora qualcuno cerca di sottrarsi alle proprie responsabilita' tirando in ballo il governo. Prima mi hanno accusato di sapere tutto sui loro piani aziendali. Poi e' saltato fuori quel rapporto. Quello non e' certo un documento del mio governo, non c'e' nessuno dentro il governo che potrebbe scrivere qualcosa di simile'.
Ne', sottolinea il premier, le polemiche scatenate attorno alla vicenda Telecom potranno 'turbare' il viaggio del presidente del Consiglio in Cina. 'Neanche per sogno. Se l'Italia vuole farsi del male, se un pezzo del nostro capitalismo o del sistema politico vuole giocare allo sfascio, io vado avanti e continuo il mio lavoro. Se ora qualcuno deve tirarsi fuori dai pasticci che ha combinato, se qualcuno sta cercando di far danno al Paese, io vado avanti per la mia strada. Ho altro da fare, qui in Cina -conclude il premier- sto costruendo qualcosa di importante per tutti gli italiani'.
2 - TRONCHETTI: VOLEVANO ESPROPRIARE LA RETE.
(ASCA) - 'Mi volevano espropriare la rete'. Questa la motivazione con la quale, secondo quanto scrive il quotidiano La Stampa, il presidente di Telecom, Marco Tronchetti Provera, difende la scelta fatta dal Cda lunedi' scorso. Lo scorporo della rete e della telefonia mobile avrebbe dunque piu' un aspetto difensivo, secondo l'azienda, per la quale il piano che il 6 settembre il coordinatore della segreteria di Prodi, Angelo Rovati, ha inviato alla Telecom, aveva l'obiettivo di espropriare la rete.
3 - RUTELLI: SONO IO CHE VOGLIO SAPERE QUALCOSA DI PIU'.
(AGI) - Su Telecom "non dico qualcosa di piu', anzi sono io che voglio sapere qualcosa di piu'". Al termine dell'intervista pubblica alla Festa dell'Unita', il vicepremier Francesco Rutelli torna sul caso Telecom per ribadire che "non e' giusto ne' saggio fare commenti su strategie industriali che ancora appaiano indeterminate: e' bene che queste prendano dei contorni... forse la cosa piu' preoccupante e' proprio che questi contorni non sono precisi".
4 - RUTELLI: ROVATI? NON HO MAI VISTO IL DOCUMENTO.
(AGI) - "Non commento le riunioni del governo, o le riunione tecnico-operative, figuriamoci se commento appunti o dattiloscritti che tra l'altro non ho mai visto: non l'ho fatto e non lo faro'". Cosi' il vicepremier Francesco Rutelli risponde ai cronisti che gli chiedono di un commento sul 'caso' Telecom-Rovati.
5 - MUSSOLINI: PRODI COME IL 'NON CI STO' DI SCALFARO - CDL NON SIA COMPLICE.
(ANSA) -'I dinieghi di Prodi somigliano tanto al 'non ci sto' di scalfariana memoria: stessi intrighi, stesse bugie. E il rifiuto delle dimissioni di Rovati sono un atto di protervia senza limiti'. Lo dichiara Alessandra Mussolini, europarlamentare di Alternativa Sociale. 'Il Governo Prodi - prosegue Mussolini - e' un pericolo per il Paese e il centro destra non deve prestare il fianco ad alcuna disponibilita'. Non possono essere tollerate votazioni bipartisan di fronte a vicende come quelle che stanno venendo alla luce sul caso Telecom. Parliamo di fatti aventi rilevanza penale, che dovranno essere oggetto di indagine non solo della magistratura ma anche da parte di Consob e Agcom, nei quali e' coinvolto direttamente Palazzo Chigi fino al collo, e per ora solo quello: vogliamo essere complici di questi farabutti?'. 'Vediamo - conclude l'eurodeputato As - se hanno ancora il coraggio di parlare di conflitto di interessi di Berlusconi di fronte a una vicenda che l'intera comunita' finanziaria internazionale ha imbarazzo a commentare'.
6 - GASPARRI: VICENDA HA PROFILI PENALI (INSIDER AGGIOTAGGIO).
(Adnkronos) - 'Lo scandalo Rovati-Telecom non puo' finire con una scrollata di spalle e qualche battutina del Presidente del Consiglio.' E' Maurizio Gasparri dell'Esecutivo di Alleanza Nazionale a ritornare sulla vicenda Telecom.'Si tratta di una grave interferenza nel mondo dell'impresa da parte di un gruppo di affaristi annidati a Palazzo Chigi - aggiunge- Rovati si deve dimettere con immediatezza ed in Parlamento dobbiamo indagare su queste iniziative della Presidenza del Consiglio. E' una vicenda inquietante, che ha riflessi sulla Borsa e rappresenta anche profili di rilevanza penale. Siamo di fronte ad insider, aggiotaggio, ed altre gravissime violazioni - prosegue- Da Prodi non ci aspettavamo nulla di diverso. La sinistra italiana e' sempre la stessa, da Consorte e le scalate bancarie degli amici di Fassino a queste operazioni nel mondo delle comunicazioni. Lo scandalo Rovati non si puo' chiudere come vorrebbe Prodi, ma deve essere l'occasione per un processo politico a questo Governo', conclude Gasparri.
7 - EUFEMI (UDC): DOPO ESTRATTO ROVATI TIRI FUORI TUTTO IL PIANO.
(AGI) - "L'assunzione di responsabilita' personali del consigliere economico del presidente del consiglio Angelo Rovati; e' un gesto coraggioso ma disperato perche' non e' sufficiente a coprire le gravi responsabilita' politiche. Cerchi innanzitutto di essere piu' credibile. Deve fare sul piano personale un passo in piu', perche' quello di Rovati non e' un documento artigianale, e' un piano scientifico e specialistico. Produca allora lo studio piu' ponderoso rispetto all'estratto divulgato; produca le analisi di dettaglio relative ai ricavi ed ai margini collegati al business di rete. E' impossibile che si ottengano quei risultati finali da un elaborato artigianale seppure a dimensione multinazionale". Lo dice il senatore dell'Udc Maurizio Eufemi.
8 - 'EUROPA': SI HA L'IMPRESSIONE CHE TRONCHETTI ABBIA GIOCATO SU PIU' TAVOLI
(Adnkronos) - La vicenda Telecom pone due problemi distinti: 'da una parte il centrosinistra, a poco piu' di un anno dall'affare Unipol, deve dar prova di praticare nei fatti e non solo a parole il principio dell'autonomia reciproca fra politica ed economia. Erga omnes, possibilmente. Dall'altra parte, vanno messe a verifica anche tante parole spese sullo stesso argomento nei piani alti dell'economia'. E' quanto scrive oggi 'Europa', il quotidiano della Margherita.
'E' difficile sfuggire alla sgradevole impressione che Tronchetti Provera, uomo forte di Confindustria, abbia giocato -aggiunge 'Europa'- contemporaneamente su piu' tavoli, e che su uno di questi tavoli stesse tentando di scaricare la propria debolezza finanziaria sui bilanci pubblici. Vedremo se il prosieguo della vicenda e i chiarimenti del gruppo sulle proprie strategie sapranno fugare l'antipatico sospetto. Come al solito in Italia: la politica finisce sulla graticola, ma trova sempre qualcuno -conclude il quotidiano della Margherita- disposto a condividere i suoi vizietti'.
9 - IL 'SECOLO D'ITALIA': CHI DI TELEFONI COLPISCE DI TELEFONI PERISCE.
(Adnkronos) - Il governo 'si e' detto sorpreso e indignato per non essere stato preventivamente informato dai vertici Telecom sul riassetto interno, ma oggi Telecom e' un'azienda 'privata' e la storia della privatizzazione e' stata decisa dal primo governo Prodi. Oggi la Telecom e' un'azienda privata che non ha obblighi formali di riferire 'preventivamente' a organi 'politici''. Lo afferma, in un intervento sul 'Secolo d'Italia' dal titolo 'chi di telefonio colpisce di telefoni perisce', l'ex vice ministro dell'Economia Mario Baldassarri. Il quotidiano di An da' grande spazio in prima pagina alla vicenda Telecom, titolando 'Il pizzino di palazzo Chigi', con riferimento al dossier sul riassetto di Telecom di cui il premier dice di non sapere nulla.
10 - URSO: PRODI LA SMETTA DI FARE IL CINESE VENGA SUBITO A CHIARIRE IN PARLAMENTO.
(ANSA) -'Prodi ha fatto due volte il cinese, la prima volta quando ha cercato di mettere le mani su un'azienda privata, la seconda quando ha fatto finta di non saperne nulla'. Lo dichiara Adolfo Urso, dell'Esecutivo di Alleanza nazionale 'Prodi la smetta di fare il cinese - prosegue Urso - e venga subito in Parlamento a chiarire ogni cosa perche' il Paese rischia di essere screditato sul piano internazionale. Noi siamo nell'Unione Europea e non certo in Cina dove e' lo Stato, cioe' il Governo quindi il partito, a decidere la vita e la proprieta' delle imprese. In Italia Romano Prodi vorrebbe fare altrettanto, con la sua merchant bank e restaurare la logica perversa della peggiore Iri, magari per favorire 'i soliti amici' '. 'Ora che il gioco e' stato scoperto - conclude l'esponente An - la smetta di negare anche l'evidenza e chiarisca nelle sedi istituzionali il comportamento di Palazzo Chigi, si assuma le sue responsabilita' su quello che la stampa ha definito un vero e proprio tentativo di esproprio con un nuovo e piu' grave Telecom-gate. La sinistra torna sul luogo del delitto'.
11 - CAPEZZONE: SPIEGAZIONI DI PRODI INSUFFICIENTI
(ANSA) -'Non mi pare proprio che, sulla opaca vicenda del 'foglietto Rovati', siano sufficienti o esaurienti le 'spiegazioni' fornite dal premier Prodi dalla Cina o, meno che mai, quelle fornite ieri da Rovati. Il governo farebbe bene a non arroccarsi, a non chiudersi a riccio, ma a dare prima possibile spiegazioni degne di questo nome'. Lo afferma il segretario dei Radicali italiani Daniele Capezzone. 'Tra l'altro - aggiunge il deputato della Rosa nel pugno - questa non brillante vicenda si e' consumata e si consuma a borse aperte, con gravi turbative sui mercati. Per questo, il governo dovrebbe a mio avviso presentarsi in Aula con urgenza e al massimo livello. Spero che a Palazzo Chigi ci sia sufficiente saggezza per comprendere che sarebbe autolesionistico trascinare una polemica, senza che venga un chiarimento adeguato'.
12 - BONDI: DA PRODI MASSIMO LIVELLO DI IMMORALITA'.
(Apcom) - "Mai nella storia italiana, dal dopoguerra ad oggi, si era giunti ad un tale stadio di immoralità e di indecenza nella vita politica". Lo afferma il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi in una nota sulla vicenda Telcom e il ruolo di Romano Prodi.
13 - CICCHITTO: L'UNIONE VUOLE ANCHE LA FINANZA E LA TV.
(Apcom) - "Oggi ci troviamo di fronte a una maggioranza che per un verso, sia pure con una concorrenza senza esclusione di colpi tra Ds e Dl, dopo aver occupato tutte le posizioni istituzionali, cerca di conquistare decisive posizioni di potere bancario-finanziario-imprenditoriale-editoriale-televisivo". Lo afferma il vicecoordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto, definendo così "il senso politico dell'attacco di Prodi a Telecom e del suo tentativo di commissariare Tronchetti Provera".
"Per altro verso - prosegue l'esponente azzurro - questa maggioranza cerca di cambiare tutte le regole del gioco a suo vantaggio attraverso la legge sul conflitto d'interesse, una revisione della legge Gasparri il più possibile punitiva per Mediaset, lo smantellamento della legge sull'ordinamento giudiziario e, dulcis in fundo, una nuova legge elettorale fondata sul doppio turno di collegio e fatta su misura per le esigenze dei Ds".
"Per di più - prosegue la nota di Cicchitto - rimangono in campo le profonde differenze fra maggioranza e opposizione sulle linee finora emerse per la Finanziaria e due opposte visioni di politica estera, quale che sia il nostro voto sulla missione del Libano. Rispetto a tutto ciò e alle profonde contraddizioni del centrosinistra, la Cdl - conclude l'azzurro - deve condurre una linea di opposizione netta e rigorosa che raccolga la giustificata domanda che viene dal nostro elettorato. Se seguissimo una linea diversa, di tipo consociativo, compromissorio, addirittura subalterno alla loro occupazione del potere, allora sì che si correrebbe il rischio del declino del centrodestra".
14 - GENTILONI: TELECOM GODE DI OTTIMA SALUTE.
(Apcom) - "Telecom gode di ottima salute. Ha un cash flow molto alto con una condizione finanziaria molto simile o anche meglio delle altre societa' di telecomunicazioni europee. Ha pero' un problema 'ab origine' che gli deriva dalle modalita' della sua privatizzazione, sbagliata, che e' peggiorato nel tempo, di un indebitamento enorme che pesa sui suoi azionisti". E' quanto ha affermato il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni intervenendo alla Trasmissione 'Omnibus' de La7.
Secondo il ministro, per far fronte a questa situazione "ci sono varie strade" e la stessa societa' in questo ultimo periodo ha provato diverse strade "con la fusione tra Telecom e Tim di un anno e mezzo fa'" o con "ipotesi di alleanze internazionali, di cui si e' parlato in questi ultimi mesi. Ora si discute dell'ipotesi di una dismissione, che e' la strada piu' dolorosa sia per la societa' che per il Paese, perche' porterebbe alla perdita di un asset importante. Se questa fosse alla fine la strada scelta, esiste una preoccupazione del governo per gli sviluppi futuri con l'obiettivo di tutelare gli interessi generali dell'Italia. Certo non e' compito della politica individuare quali siano le soluzioni migliori per il riassetto della societa', ne' un eventuale cessione puo' essere 'pilotata' da politica e governo. C'e' pero' un interesse generale che la soluzione del debito di Telecom non avvenga con perdite per il sistema produttivo italiano. Il problema e' quello di veder scomparire la presenza nazionale dalla telefonia mobile. Gia' adesso il settore sembra una barzelletta di vecchia data: c'e un cinese, un egiziano, un inglese... vorrei che l'italiano continuasse a farne parte".
15 - GENTILONI: GOVERNO NON HA MAI DISCUSSO PROGETTO RETE .
(Apcom) - Il ministro ha ammesso che sulla vicenda si sia creata "una certa confusione" ma ha assicurato che "all'interno del governo c'e' una precisa posizione che fa capo al presidente del Consiglio e ai ministri competenti che hanno voce in capitolo. Io non trasformerei la vicenda Rovati in un caso". Gentiloni ha poi sottolineato di essere stato "testimone diretto dei contatti tra Telecom e il governo negli ultimi mesi, che ha avuto incontri con il presidente del Consiglio e con me. Sia chiaro che non esiste alcun obbligo per una societa' quotata in Borsa di informare il governo, ma se questa decide di dare informazioni dovrebbe farlo in modo compiuto. A noi, invece, non e' mai stata prospettata la soluzione che alla fine la societa' ha deciso. Dopodiche' dire che nessuno sapeva niente sarebbe limitato, visto che dello scorporo di Tim i mercati finanziari parlavano gia' da alcuni giorni". Il ministro ha anche dato una 'chiave di lettura' alla decisione della presidenza del Consiglio di emanare una lunga nota mercoledi' sera sugli incontri tra Prodi e Telecom: "credo che sia stato un contributo alla chiarezza e alla trasparenza" mentre da parte del governo "non c'e mai stato nessun avallo a ipotesi di vendita di Tim".
16 - BERTINOTTI: PRODI SAPEVA? IO STO IN UN ALTRO PALAZZO...
(Apcom) - "Mi chiede se Prodi sapeva del documento Rovati? Io sto in un altro palazzo...". Il presidente della Camera Fausto Bertinotti, intervistato durante la trasmissione Anno Zero di Michele Santoro, risponde così quando il conduttore gli chiede se secondo lui Romano Prodi era a conoscenza del documento inviato da palazzo Chigi a Telecom contente ipotesi di riassetto della società. "Posso fare un ragionamento induttivo - dice Bertinotti - immagino che tra politici e imprenditori, quando si sta per fare un'operazione del genere, si saranno parlati. Ma ci si può anche non capire".
17 - NAPOLI (FI): PRODI NON SI VERGOGNA A TRATTARE COSI' ITALIANI?
(Apcom) - "E' incredibile l'arroganza tronfia di Romano Prodi. Angelo Rovati usa carta intestata di Palazzo Chigi, come scrive il Sole24ore, e si diverte, anziché a fare aeroplanini, a buttar giù un piano di riassetto di Telecom, così tanto per ammazzare il tempo". Lo afferma Osvaldo Napoli, deputato di FI. "Gli italiani - aggiunge - dovrebbero bersela così, senza colpo ferire. Ma non si vergogna Prodi a considerare i suoi concittadini alla stregua di beoti da ingannare con qualche biglia di vetro? dalla merchant bank di D'Alema si torna al suk di antica democristiana memoria: ed è nella versione peggiore. Mai il mercato è stato tanto preso in giro e sbeffeggiato come nella vicenda Telecom. Prodi si muove come quei vecchi boiardi di Stato, molti dei quali ancora in servizio permanente. Chissà mai cosa dirà un antico combattente contro i boiardi quale è stato Eugenio Scalfari?".
18 - DI PIETRO: VA A FINIRE CHE LA COLPA E' DEL POVERO ROVATI... TUTTI GUARDANO IL DITO E NON VEDONO LA LUNA, PRODI NON C'ENTRA NIENTE.
(Adnkronos) - 'Adesso tutti guardano il dito e non vedono la luna. Va a finire che la colpa e' del povero Rovati... La verita' e' che l'affare Telecom e' una speculazione finanziaria, una storia di scatole cinesi... Questo e' il dato di fatto grave ed e' su questo che si deve concentrare il governo'. Lo dice all'ADNKRONOS il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, commentando le parole di Angelo Rovati sulla Telecom. Secondo il leader di Italia dei valori, pero', 'e' sbagliato tirare per la giacchetta Prodi'.
Il premier 'non c'entra in questa storia' anche perche' sulle decisioni economiche il ministro delle Infrastrutture viene consultato e 'di Telecom non ne abbiamo mai parlato'. Quanto allo studio di Rovati sulla situazione Telecom, Di Pietro non si stupisce: 'Sono parecchi mesi che in Italia si parla della situazione finanziaria di Telecom, dei suoi debiti... Sai quanta gente si diverte a fare i diagrammi...', dice.
19 - STORACE: SICURAMENTE PROCURA ROMA HA APERTO FASCICOLO
(Apcom) - "Sicuramente la procura di Roma ha aperto un fascicolo per associazione a delinquere finalizzata all'aggiotaggio. E se hanno letto, com'è certo, le dichiarazioni attribuite da 'la Stampa' a Tronchetti Provera, che denuncia un vero e proprio tentativo di estorsione, magari c'è ancora di più". Lo afferma il senatore Francesco Storace, di Alleanza nazionale. "Il problema - conclude Storace - come direbbe Rutelli, non è Rovati, ma Prodi".
20 - STORACE, ROVATI NON E' ANCHE IL TESORIERE DI PRODI?
(ANSA) - 'Ma Rovati e' omonimo del capo organizzativo della macchina elettorale dell'ormai pro-tempore presidente del Consiglio, quello che chiedeva milioni di euro ai partiti del centrosinistra? li chiedeva solo a loro?': Francesco Storace torna a commentare le dichiarazioni del consigliere di Prodi su Telecom e annuncia che chiedera' al presidente del Consiglio notizie in merito in un'interrogazione alla riapertura dei lavori parlamentari del Senato.
21 - STORACE, VARRA' PER PRODI TEOREMA CHE NON POTEVA NON SAPERE?
(Adnkronos) - 'Ah, certi collaboratori...', afferma il senatore di Alleanza nazionale Francesco Storace, secondo il quale 'con Rovati che si da' del fesso da solo, varra' per Prodi il teorema non poteva non sapere?'
22 - CASTELLI: ROVATI? PRODI POLLO O BUGIARDO. SE SAPEVA CI SPIEGHI PERCHE' HA FATTO LA SCENEGGIATA
(ANSA) - 'O Prodi e' un bugiardo, oppure e' un pollo'. Lo afferma il Presidente dei senatori della Lega Nord, Roberto Castelli. 'Se le cose stanno cosi', se Prodi ha un consigliere economico che porta avanti un piano di tale portata e non glielo comunica spiega l'ex Guardasigilli il Presidente del Consiglio fa la figura del pollo, altrimenti la spiegazione e' che Prodi era al corrente del piano del suo fidato consigliere e, allora, ci deve spiegare quali sono i retroscena e perche' ha fatto la sceneggiata, addirittura arrabbiandosi, per non essere stato informato da Tronchetti'. 'Se il premier sapeva - conclude Castelli - ecco che ancora una volta ritorna la Telecom nelle situazioni oscure di Prodi e compagni'.
23 - DELLA VEDOVA: LA TOPPA DI ROVATI E' PEGGIORE DEL BUCO.
(Adnkronos) - 'Da quanto apprendiamo dalle agenzie di stampa Rovati, cioe' uno che sta a Palazzo Chigi con Prodi come consigliere politico e economico del Presidente del Consiglio, avrebbe offerto una consulenza informale e 'artigianale' ad un gruppo industriale privato, come Telecom'. Lo afferma in una nota Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia. 'Quella di Rovati - prosegue- non e' stata, evidentemente, una prestazione professionale. E non e' stata neppure un intervento istituzionale. Sarebbe stato, cosi' dice Rovati, un favore fatto a (testuale) 'un amico carissimo, stretto collaboratore di Tronchetti Provera'. La toppa e' peggiore del buco. Era gia' gravissimo che il Governo fosse intervenuto in quella vicenda. Ma che sia intervenuto in maniera 'segreta' e informale e', penso, una cosa senza precedenti, di cui Prodi dovra' rendere conto subito. Non bastano, a questo punto, le dimissioni, che immagino scontate, di Rovati'.
24 - SANTELLI: PRODI NON SA MAI NULLA E' UN CLASSICO.
(Adnkronos) - 'Prodi non sa mai nulla. E' un classico: non sapeva nulla dei fondi neri Iri dinanzi a Di Pietro che lo interrogava; non sapeva nulla degli accordi di Telecom Serbia. Ora, naturalmente, non sa nulla del piano di riassetto Telecom, preparato dal proprio consigliere politico ed economico'. Lo afferma in una nota l'esponente di Forza Italia, Jole Santelli. 'Se e' vero che il Presidente del Consiglio ignora sempre tutti i fatti importanti che gli accadono intorno- osserva- questo e' un problema serio, non solo per lui ma anche per la sua maggioranza e per tutti gli italiani. Certo, e' strano che oggi che Telecom e' un'impresa privata, Prodi sostenga di non sapere nulla in quanto Presidente del Consiglio mentre, solo qualche anno fa, per difendersi politicamente dall'affare Telecom Serbia, prima che questa fosse privatizzata, sostenesse che lui non poteva sapere in quanto Presidente del Consiglio!'
25 - CALDEROLI: O SI DIMETTE ROVATI O SI DIMETTE PRODI.
(AGI) - "Non avevo dubbi sul fatto che sarebbe stato Rovati ad assumere su di se' le responsabilita' del piano Telecom, sollevando cosi' Prodi da qualunque responsabilita'. Perfetto! Ma a questo punto o si dimette Rovati oppure si dimette ProdiB." Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord e Vice Presidente del Senato.
26 - CANTONI (FI): VICENDA GROTTESCA, LA VERGOGNA AUMENTA.
(Apcom) - "Il gioco di squadra continua, la vergogna aumenta. L'intera vicenda sta assumendo contorni grotteschi. Siamo alla farsa. Rovati copre Prodi, ma il presidente del Consiglio, che sapeva tutto, chi vuole coprire? Perché non viene a dircelo in Aula?". Lo dichiara, in una nota, il vicepresidente dei senatori di Forza Italia Giampiero Cantoni, dopo le precisazioni fornite da Angelo Rovati, braccio destro del presidente del Consiglio, Romano Prodi, sulla vicenda Telecom.
27 - BERTOLINI: ROVATI? E' LA CONFERMA CHE PRODI SAPEVA.
(AGI) - "Rovati? Siamo tornati ai tempi di Stalin. Il consigliere economico e politico di Prodi scrive un piano sul riassetto di Telecom e il premier non ne sa nulla? E' semplicemente ridicolo. Rovati si autoaccusa per coprire Prodi. Roba da plumbeo ed inumano regime sovietico. La smentita del Consigliere e' la triste conferma che Prodi sapeva. Quindi ha mentito". Lo afferma Isabella Bertolini, parlamentare di Forza Italia, in merito alle dichiarazioni del consiglere di Romano Prodi sulla vicenda Telecom.
Dagospia 15 Settembre 2006
(Adnkronos) - 'Il governo non sa niente, non c'entra niente, stanno cercando di creare un gran polverone dal nulla'. Romano Prodi, in un colloquio con 'La Repubblica', ribadisce l'estraneita dell'esecutivo sulla vicenda Telecom ed alle accuse che giungono dall'Italia replica con decisione: 'quella e' una vicenda privata. Ora qualcuno cerca di sottrarsi alle proprie responsabilita' tirando in ballo il governo. Prima mi hanno accusato di sapere tutto sui loro piani aziendali. Poi e' saltato fuori quel rapporto. Quello non e' certo un documento del mio governo, non c'e' nessuno dentro il governo che potrebbe scrivere qualcosa di simile'.
Ne', sottolinea il premier, le polemiche scatenate attorno alla vicenda Telecom potranno 'turbare' il viaggio del presidente del Consiglio in Cina. 'Neanche per sogno. Se l'Italia vuole farsi del male, se un pezzo del nostro capitalismo o del sistema politico vuole giocare allo sfascio, io vado avanti e continuo il mio lavoro. Se ora qualcuno deve tirarsi fuori dai pasticci che ha combinato, se qualcuno sta cercando di far danno al Paese, io vado avanti per la mia strada. Ho altro da fare, qui in Cina -conclude il premier- sto costruendo qualcosa di importante per tutti gli italiani'.
2 - TRONCHETTI: VOLEVANO ESPROPRIARE LA RETE.
(ASCA) - 'Mi volevano espropriare la rete'. Questa la motivazione con la quale, secondo quanto scrive il quotidiano La Stampa, il presidente di Telecom, Marco Tronchetti Provera, difende la scelta fatta dal Cda lunedi' scorso. Lo scorporo della rete e della telefonia mobile avrebbe dunque piu' un aspetto difensivo, secondo l'azienda, per la quale il piano che il 6 settembre il coordinatore della segreteria di Prodi, Angelo Rovati, ha inviato alla Telecom, aveva l'obiettivo di espropriare la rete.
3 - RUTELLI: SONO IO CHE VOGLIO SAPERE QUALCOSA DI PIU'.
(AGI) - Su Telecom "non dico qualcosa di piu', anzi sono io che voglio sapere qualcosa di piu'". Al termine dell'intervista pubblica alla Festa dell'Unita', il vicepremier Francesco Rutelli torna sul caso Telecom per ribadire che "non e' giusto ne' saggio fare commenti su strategie industriali che ancora appaiano indeterminate: e' bene che queste prendano dei contorni... forse la cosa piu' preoccupante e' proprio che questi contorni non sono precisi".
4 - RUTELLI: ROVATI? NON HO MAI VISTO IL DOCUMENTO.
(AGI) - "Non commento le riunioni del governo, o le riunione tecnico-operative, figuriamoci se commento appunti o dattiloscritti che tra l'altro non ho mai visto: non l'ho fatto e non lo faro'". Cosi' il vicepremier Francesco Rutelli risponde ai cronisti che gli chiedono di un commento sul 'caso' Telecom-Rovati.
5 - MUSSOLINI: PRODI COME IL 'NON CI STO' DI SCALFARO - CDL NON SIA COMPLICE.
(ANSA) -'I dinieghi di Prodi somigliano tanto al 'non ci sto' di scalfariana memoria: stessi intrighi, stesse bugie. E il rifiuto delle dimissioni di Rovati sono un atto di protervia senza limiti'. Lo dichiara Alessandra Mussolini, europarlamentare di Alternativa Sociale. 'Il Governo Prodi - prosegue Mussolini - e' un pericolo per il Paese e il centro destra non deve prestare il fianco ad alcuna disponibilita'. Non possono essere tollerate votazioni bipartisan di fronte a vicende come quelle che stanno venendo alla luce sul caso Telecom. Parliamo di fatti aventi rilevanza penale, che dovranno essere oggetto di indagine non solo della magistratura ma anche da parte di Consob e Agcom, nei quali e' coinvolto direttamente Palazzo Chigi fino al collo, e per ora solo quello: vogliamo essere complici di questi farabutti?'. 'Vediamo - conclude l'eurodeputato As - se hanno ancora il coraggio di parlare di conflitto di interessi di Berlusconi di fronte a una vicenda che l'intera comunita' finanziaria internazionale ha imbarazzo a commentare'.
6 - GASPARRI: VICENDA HA PROFILI PENALI (INSIDER AGGIOTAGGIO).
(Adnkronos) - 'Lo scandalo Rovati-Telecom non puo' finire con una scrollata di spalle e qualche battutina del Presidente del Consiglio.' E' Maurizio Gasparri dell'Esecutivo di Alleanza Nazionale a ritornare sulla vicenda Telecom.'Si tratta di una grave interferenza nel mondo dell'impresa da parte di un gruppo di affaristi annidati a Palazzo Chigi - aggiunge- Rovati si deve dimettere con immediatezza ed in Parlamento dobbiamo indagare su queste iniziative della Presidenza del Consiglio. E' una vicenda inquietante, che ha riflessi sulla Borsa e rappresenta anche profili di rilevanza penale. Siamo di fronte ad insider, aggiotaggio, ed altre gravissime violazioni - prosegue- Da Prodi non ci aspettavamo nulla di diverso. La sinistra italiana e' sempre la stessa, da Consorte e le scalate bancarie degli amici di Fassino a queste operazioni nel mondo delle comunicazioni. Lo scandalo Rovati non si puo' chiudere come vorrebbe Prodi, ma deve essere l'occasione per un processo politico a questo Governo', conclude Gasparri.
7 - EUFEMI (UDC): DOPO ESTRATTO ROVATI TIRI FUORI TUTTO IL PIANO.
(AGI) - "L'assunzione di responsabilita' personali del consigliere economico del presidente del consiglio Angelo Rovati; e' un gesto coraggioso ma disperato perche' non e' sufficiente a coprire le gravi responsabilita' politiche. Cerchi innanzitutto di essere piu' credibile. Deve fare sul piano personale un passo in piu', perche' quello di Rovati non e' un documento artigianale, e' un piano scientifico e specialistico. Produca allora lo studio piu' ponderoso rispetto all'estratto divulgato; produca le analisi di dettaglio relative ai ricavi ed ai margini collegati al business di rete. E' impossibile che si ottengano quei risultati finali da un elaborato artigianale seppure a dimensione multinazionale". Lo dice il senatore dell'Udc Maurizio Eufemi.
8 - 'EUROPA': SI HA L'IMPRESSIONE CHE TRONCHETTI ABBIA GIOCATO SU PIU' TAVOLI
(Adnkronos) - La vicenda Telecom pone due problemi distinti: 'da una parte il centrosinistra, a poco piu' di un anno dall'affare Unipol, deve dar prova di praticare nei fatti e non solo a parole il principio dell'autonomia reciproca fra politica ed economia. Erga omnes, possibilmente. Dall'altra parte, vanno messe a verifica anche tante parole spese sullo stesso argomento nei piani alti dell'economia'. E' quanto scrive oggi 'Europa', il quotidiano della Margherita.
'E' difficile sfuggire alla sgradevole impressione che Tronchetti Provera, uomo forte di Confindustria, abbia giocato -aggiunge 'Europa'- contemporaneamente su piu' tavoli, e che su uno di questi tavoli stesse tentando di scaricare la propria debolezza finanziaria sui bilanci pubblici. Vedremo se il prosieguo della vicenda e i chiarimenti del gruppo sulle proprie strategie sapranno fugare l'antipatico sospetto. Come al solito in Italia: la politica finisce sulla graticola, ma trova sempre qualcuno -conclude il quotidiano della Margherita- disposto a condividere i suoi vizietti'.
9 - IL 'SECOLO D'ITALIA': CHI DI TELEFONI COLPISCE DI TELEFONI PERISCE.
(Adnkronos) - Il governo 'si e' detto sorpreso e indignato per non essere stato preventivamente informato dai vertici Telecom sul riassetto interno, ma oggi Telecom e' un'azienda 'privata' e la storia della privatizzazione e' stata decisa dal primo governo Prodi. Oggi la Telecom e' un'azienda privata che non ha obblighi formali di riferire 'preventivamente' a organi 'politici''. Lo afferma, in un intervento sul 'Secolo d'Italia' dal titolo 'chi di telefonio colpisce di telefoni perisce', l'ex vice ministro dell'Economia Mario Baldassarri. Il quotidiano di An da' grande spazio in prima pagina alla vicenda Telecom, titolando 'Il pizzino di palazzo Chigi', con riferimento al dossier sul riassetto di Telecom di cui il premier dice di non sapere nulla.
10 - URSO: PRODI LA SMETTA DI FARE IL CINESE VENGA SUBITO A CHIARIRE IN PARLAMENTO.
(ANSA) -'Prodi ha fatto due volte il cinese, la prima volta quando ha cercato di mettere le mani su un'azienda privata, la seconda quando ha fatto finta di non saperne nulla'. Lo dichiara Adolfo Urso, dell'Esecutivo di Alleanza nazionale 'Prodi la smetta di fare il cinese - prosegue Urso - e venga subito in Parlamento a chiarire ogni cosa perche' il Paese rischia di essere screditato sul piano internazionale. Noi siamo nell'Unione Europea e non certo in Cina dove e' lo Stato, cioe' il Governo quindi il partito, a decidere la vita e la proprieta' delle imprese. In Italia Romano Prodi vorrebbe fare altrettanto, con la sua merchant bank e restaurare la logica perversa della peggiore Iri, magari per favorire 'i soliti amici' '. 'Ora che il gioco e' stato scoperto - conclude l'esponente An - la smetta di negare anche l'evidenza e chiarisca nelle sedi istituzionali il comportamento di Palazzo Chigi, si assuma le sue responsabilita' su quello che la stampa ha definito un vero e proprio tentativo di esproprio con un nuovo e piu' grave Telecom-gate. La sinistra torna sul luogo del delitto'.
11 - CAPEZZONE: SPIEGAZIONI DI PRODI INSUFFICIENTI
(ANSA) -'Non mi pare proprio che, sulla opaca vicenda del 'foglietto Rovati', siano sufficienti o esaurienti le 'spiegazioni' fornite dal premier Prodi dalla Cina o, meno che mai, quelle fornite ieri da Rovati. Il governo farebbe bene a non arroccarsi, a non chiudersi a riccio, ma a dare prima possibile spiegazioni degne di questo nome'. Lo afferma il segretario dei Radicali italiani Daniele Capezzone. 'Tra l'altro - aggiunge il deputato della Rosa nel pugno - questa non brillante vicenda si e' consumata e si consuma a borse aperte, con gravi turbative sui mercati. Per questo, il governo dovrebbe a mio avviso presentarsi in Aula con urgenza e al massimo livello. Spero che a Palazzo Chigi ci sia sufficiente saggezza per comprendere che sarebbe autolesionistico trascinare una polemica, senza che venga un chiarimento adeguato'.
12 - BONDI: DA PRODI MASSIMO LIVELLO DI IMMORALITA'.
(Apcom) - "Mai nella storia italiana, dal dopoguerra ad oggi, si era giunti ad un tale stadio di immoralità e di indecenza nella vita politica". Lo afferma il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi in una nota sulla vicenda Telcom e il ruolo di Romano Prodi.
13 - CICCHITTO: L'UNIONE VUOLE ANCHE LA FINANZA E LA TV.
(Apcom) - "Oggi ci troviamo di fronte a una maggioranza che per un verso, sia pure con una concorrenza senza esclusione di colpi tra Ds e Dl, dopo aver occupato tutte le posizioni istituzionali, cerca di conquistare decisive posizioni di potere bancario-finanziario-imprenditoriale-editoriale-televisivo". Lo afferma il vicecoordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto, definendo così "il senso politico dell'attacco di Prodi a Telecom e del suo tentativo di commissariare Tronchetti Provera".
"Per altro verso - prosegue l'esponente azzurro - questa maggioranza cerca di cambiare tutte le regole del gioco a suo vantaggio attraverso la legge sul conflitto d'interesse, una revisione della legge Gasparri il più possibile punitiva per Mediaset, lo smantellamento della legge sull'ordinamento giudiziario e, dulcis in fundo, una nuova legge elettorale fondata sul doppio turno di collegio e fatta su misura per le esigenze dei Ds".
"Per di più - prosegue la nota di Cicchitto - rimangono in campo le profonde differenze fra maggioranza e opposizione sulle linee finora emerse per la Finanziaria e due opposte visioni di politica estera, quale che sia il nostro voto sulla missione del Libano. Rispetto a tutto ciò e alle profonde contraddizioni del centrosinistra, la Cdl - conclude l'azzurro - deve condurre una linea di opposizione netta e rigorosa che raccolga la giustificata domanda che viene dal nostro elettorato. Se seguissimo una linea diversa, di tipo consociativo, compromissorio, addirittura subalterno alla loro occupazione del potere, allora sì che si correrebbe il rischio del declino del centrodestra".
14 - GENTILONI: TELECOM GODE DI OTTIMA SALUTE.
(Apcom) - "Telecom gode di ottima salute. Ha un cash flow molto alto con una condizione finanziaria molto simile o anche meglio delle altre societa' di telecomunicazioni europee. Ha pero' un problema 'ab origine' che gli deriva dalle modalita' della sua privatizzazione, sbagliata, che e' peggiorato nel tempo, di un indebitamento enorme che pesa sui suoi azionisti". E' quanto ha affermato il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni intervenendo alla Trasmissione 'Omnibus' de La7.
Secondo il ministro, per far fronte a questa situazione "ci sono varie strade" e la stessa societa' in questo ultimo periodo ha provato diverse strade "con la fusione tra Telecom e Tim di un anno e mezzo fa'" o con "ipotesi di alleanze internazionali, di cui si e' parlato in questi ultimi mesi. Ora si discute dell'ipotesi di una dismissione, che e' la strada piu' dolorosa sia per la societa' che per il Paese, perche' porterebbe alla perdita di un asset importante. Se questa fosse alla fine la strada scelta, esiste una preoccupazione del governo per gli sviluppi futuri con l'obiettivo di tutelare gli interessi generali dell'Italia. Certo non e' compito della politica individuare quali siano le soluzioni migliori per il riassetto della societa', ne' un eventuale cessione puo' essere 'pilotata' da politica e governo. C'e' pero' un interesse generale che la soluzione del debito di Telecom non avvenga con perdite per il sistema produttivo italiano. Il problema e' quello di veder scomparire la presenza nazionale dalla telefonia mobile. Gia' adesso il settore sembra una barzelletta di vecchia data: c'e un cinese, un egiziano, un inglese... vorrei che l'italiano continuasse a farne parte".
15 - GENTILONI: GOVERNO NON HA MAI DISCUSSO PROGETTO RETE .
(Apcom) - Il ministro ha ammesso che sulla vicenda si sia creata "una certa confusione" ma ha assicurato che "all'interno del governo c'e' una precisa posizione che fa capo al presidente del Consiglio e ai ministri competenti che hanno voce in capitolo. Io non trasformerei la vicenda Rovati in un caso". Gentiloni ha poi sottolineato di essere stato "testimone diretto dei contatti tra Telecom e il governo negli ultimi mesi, che ha avuto incontri con il presidente del Consiglio e con me. Sia chiaro che non esiste alcun obbligo per una societa' quotata in Borsa di informare il governo, ma se questa decide di dare informazioni dovrebbe farlo in modo compiuto. A noi, invece, non e' mai stata prospettata la soluzione che alla fine la societa' ha deciso. Dopodiche' dire che nessuno sapeva niente sarebbe limitato, visto che dello scorporo di Tim i mercati finanziari parlavano gia' da alcuni giorni". Il ministro ha anche dato una 'chiave di lettura' alla decisione della presidenza del Consiglio di emanare una lunga nota mercoledi' sera sugli incontri tra Prodi e Telecom: "credo che sia stato un contributo alla chiarezza e alla trasparenza" mentre da parte del governo "non c'e mai stato nessun avallo a ipotesi di vendita di Tim".
16 - BERTINOTTI: PRODI SAPEVA? IO STO IN UN ALTRO PALAZZO...
(Apcom) - "Mi chiede se Prodi sapeva del documento Rovati? Io sto in un altro palazzo...". Il presidente della Camera Fausto Bertinotti, intervistato durante la trasmissione Anno Zero di Michele Santoro, risponde così quando il conduttore gli chiede se secondo lui Romano Prodi era a conoscenza del documento inviato da palazzo Chigi a Telecom contente ipotesi di riassetto della società. "Posso fare un ragionamento induttivo - dice Bertinotti - immagino che tra politici e imprenditori, quando si sta per fare un'operazione del genere, si saranno parlati. Ma ci si può anche non capire".
17 - NAPOLI (FI): PRODI NON SI VERGOGNA A TRATTARE COSI' ITALIANI?
(Apcom) - "E' incredibile l'arroganza tronfia di Romano Prodi. Angelo Rovati usa carta intestata di Palazzo Chigi, come scrive il Sole24ore, e si diverte, anziché a fare aeroplanini, a buttar giù un piano di riassetto di Telecom, così tanto per ammazzare il tempo". Lo afferma Osvaldo Napoli, deputato di FI. "Gli italiani - aggiunge - dovrebbero bersela così, senza colpo ferire. Ma non si vergogna Prodi a considerare i suoi concittadini alla stregua di beoti da ingannare con qualche biglia di vetro? dalla merchant bank di D'Alema si torna al suk di antica democristiana memoria: ed è nella versione peggiore. Mai il mercato è stato tanto preso in giro e sbeffeggiato come nella vicenda Telecom. Prodi si muove come quei vecchi boiardi di Stato, molti dei quali ancora in servizio permanente. Chissà mai cosa dirà un antico combattente contro i boiardi quale è stato Eugenio Scalfari?".
18 - DI PIETRO: VA A FINIRE CHE LA COLPA E' DEL POVERO ROVATI... TUTTI GUARDANO IL DITO E NON VEDONO LA LUNA, PRODI NON C'ENTRA NIENTE.
(Adnkronos) - 'Adesso tutti guardano il dito e non vedono la luna. Va a finire che la colpa e' del povero Rovati... La verita' e' che l'affare Telecom e' una speculazione finanziaria, una storia di scatole cinesi... Questo e' il dato di fatto grave ed e' su questo che si deve concentrare il governo'. Lo dice all'ADNKRONOS il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, commentando le parole di Angelo Rovati sulla Telecom. Secondo il leader di Italia dei valori, pero', 'e' sbagliato tirare per la giacchetta Prodi'.
Il premier 'non c'entra in questa storia' anche perche' sulle decisioni economiche il ministro delle Infrastrutture viene consultato e 'di Telecom non ne abbiamo mai parlato'. Quanto allo studio di Rovati sulla situazione Telecom, Di Pietro non si stupisce: 'Sono parecchi mesi che in Italia si parla della situazione finanziaria di Telecom, dei suoi debiti... Sai quanta gente si diverte a fare i diagrammi...', dice.
19 - STORACE: SICURAMENTE PROCURA ROMA HA APERTO FASCICOLO
(Apcom) - "Sicuramente la procura di Roma ha aperto un fascicolo per associazione a delinquere finalizzata all'aggiotaggio. E se hanno letto, com'è certo, le dichiarazioni attribuite da 'la Stampa' a Tronchetti Provera, che denuncia un vero e proprio tentativo di estorsione, magari c'è ancora di più". Lo afferma il senatore Francesco Storace, di Alleanza nazionale. "Il problema - conclude Storace - come direbbe Rutelli, non è Rovati, ma Prodi".
20 - STORACE, ROVATI NON E' ANCHE IL TESORIERE DI PRODI?
(ANSA) - 'Ma Rovati e' omonimo del capo organizzativo della macchina elettorale dell'ormai pro-tempore presidente del Consiglio, quello che chiedeva milioni di euro ai partiti del centrosinistra? li chiedeva solo a loro?': Francesco Storace torna a commentare le dichiarazioni del consigliere di Prodi su Telecom e annuncia che chiedera' al presidente del Consiglio notizie in merito in un'interrogazione alla riapertura dei lavori parlamentari del Senato.
21 - STORACE, VARRA' PER PRODI TEOREMA CHE NON POTEVA NON SAPERE?
(Adnkronos) - 'Ah, certi collaboratori...', afferma il senatore di Alleanza nazionale Francesco Storace, secondo il quale 'con Rovati che si da' del fesso da solo, varra' per Prodi il teorema non poteva non sapere?'
22 - CASTELLI: ROVATI? PRODI POLLO O BUGIARDO. SE SAPEVA CI SPIEGHI PERCHE' HA FATTO LA SCENEGGIATA
(ANSA) - 'O Prodi e' un bugiardo, oppure e' un pollo'. Lo afferma il Presidente dei senatori della Lega Nord, Roberto Castelli. 'Se le cose stanno cosi', se Prodi ha un consigliere economico che porta avanti un piano di tale portata e non glielo comunica spiega l'ex Guardasigilli il Presidente del Consiglio fa la figura del pollo, altrimenti la spiegazione e' che Prodi era al corrente del piano del suo fidato consigliere e, allora, ci deve spiegare quali sono i retroscena e perche' ha fatto la sceneggiata, addirittura arrabbiandosi, per non essere stato informato da Tronchetti'. 'Se il premier sapeva - conclude Castelli - ecco che ancora una volta ritorna la Telecom nelle situazioni oscure di Prodi e compagni'.
23 - DELLA VEDOVA: LA TOPPA DI ROVATI E' PEGGIORE DEL BUCO.
(Adnkronos) - 'Da quanto apprendiamo dalle agenzie di stampa Rovati, cioe' uno che sta a Palazzo Chigi con Prodi come consigliere politico e economico del Presidente del Consiglio, avrebbe offerto una consulenza informale e 'artigianale' ad un gruppo industriale privato, come Telecom'. Lo afferma in una nota Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia. 'Quella di Rovati - prosegue- non e' stata, evidentemente, una prestazione professionale. E non e' stata neppure un intervento istituzionale. Sarebbe stato, cosi' dice Rovati, un favore fatto a (testuale) 'un amico carissimo, stretto collaboratore di Tronchetti Provera'. La toppa e' peggiore del buco. Era gia' gravissimo che il Governo fosse intervenuto in quella vicenda. Ma che sia intervenuto in maniera 'segreta' e informale e', penso, una cosa senza precedenti, di cui Prodi dovra' rendere conto subito. Non bastano, a questo punto, le dimissioni, che immagino scontate, di Rovati'.
24 - SANTELLI: PRODI NON SA MAI NULLA E' UN CLASSICO.
(Adnkronos) - 'Prodi non sa mai nulla. E' un classico: non sapeva nulla dei fondi neri Iri dinanzi a Di Pietro che lo interrogava; non sapeva nulla degli accordi di Telecom Serbia. Ora, naturalmente, non sa nulla del piano di riassetto Telecom, preparato dal proprio consigliere politico ed economico'. Lo afferma in una nota l'esponente di Forza Italia, Jole Santelli. 'Se e' vero che il Presidente del Consiglio ignora sempre tutti i fatti importanti che gli accadono intorno- osserva- questo e' un problema serio, non solo per lui ma anche per la sua maggioranza e per tutti gli italiani. Certo, e' strano che oggi che Telecom e' un'impresa privata, Prodi sostenga di non sapere nulla in quanto Presidente del Consiglio mentre, solo qualche anno fa, per difendersi politicamente dall'affare Telecom Serbia, prima che questa fosse privatizzata, sostenesse che lui non poteva sapere in quanto Presidente del Consiglio!'
25 - CALDEROLI: O SI DIMETTE ROVATI O SI DIMETTE PRODI.
(AGI) - "Non avevo dubbi sul fatto che sarebbe stato Rovati ad assumere su di se' le responsabilita' del piano Telecom, sollevando cosi' Prodi da qualunque responsabilita'. Perfetto! Ma a questo punto o si dimette Rovati oppure si dimette ProdiB." Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord e Vice Presidente del Senato.
26 - CANTONI (FI): VICENDA GROTTESCA, LA VERGOGNA AUMENTA.
(Apcom) - "Il gioco di squadra continua, la vergogna aumenta. L'intera vicenda sta assumendo contorni grotteschi. Siamo alla farsa. Rovati copre Prodi, ma il presidente del Consiglio, che sapeva tutto, chi vuole coprire? Perché non viene a dircelo in Aula?". Lo dichiara, in una nota, il vicepresidente dei senatori di Forza Italia Giampiero Cantoni, dopo le precisazioni fornite da Angelo Rovati, braccio destro del presidente del Consiglio, Romano Prodi, sulla vicenda Telecom.
27 - BERTOLINI: ROVATI? E' LA CONFERMA CHE PRODI SAPEVA.
(AGI) - "Rovati? Siamo tornati ai tempi di Stalin. Il consigliere economico e politico di Prodi scrive un piano sul riassetto di Telecom e il premier non ne sa nulla? E' semplicemente ridicolo. Rovati si autoaccusa per coprire Prodi. Roba da plumbeo ed inumano regime sovietico. La smentita del Consigliere e' la triste conferma che Prodi sapeva. Quindi ha mentito". Lo afferma Isabella Bertolini, parlamentare di Forza Italia, in merito alle dichiarazioni del consiglere di Romano Prodi sulla vicenda Telecom.
Dagospia 15 Settembre 2006