SCHELETRI GAY, CADAVERI ETERO, CORPI BISEX
La voce d'organo
Se vi capita la fortuna senile di andare a letto con Giorgio Albertazzi, un caldo argomento di conversazione potrebbe essere Tony: "Mi amava Tony, mi amava davvero... ", ricorda Albertazzi. "Una volta tentò di sedurmi a casa sua. Per tutta la notte si dette da fare in mille modi, mostrandosi vestito da donna o nudo (aveva un bellissimo culo), ma invano. "Che ti costa?" mi diceva sospirando o intonando una specie di canto fermo con quella sua voce d'organo, mentre giaceva bocconi sul canapé".
Califfo transex
Se vi capita la fortuna di ubriacarvi con Franco Califano, un caldo argomento di conversazione sono i rapporti omosessuali: "Io ne ho avuti, con travestiti, a Parigi. Sapevo che si trattava di travestiti ma ho voluto fare lo stesso quell'esperienza e mi è piaciuta".
Meglio il sorcino della topa
"A 16 anni giravo con una gallina al guinzaglio. Mi truccavo di nascosto nei portoni, prendevo botte dai "maschi" che mi sbeffeggiavano".
Conclusione del sorcione: "Evidentemente la donna che è in me è più vivace dell'uomo, che si è addormentato".
Sopra la capra, Nino campa
Manfredi Saturnino, detto Nino, 77 anni, da Castro dei Volsci, nel giugno del '93 fa pubblicare presso la Mondadori l'autobiografia, "Nudo d'attore". Ricca di sorprese. "A quell'epoca per noi "burini" l'unica possibilità di andare con una donna era offerta da certe vecchie megere che arrivavano in paese in occasione delle feste più importanti spacciandosi per fattucchiere. Con la scusa di farti le carte, poi magari ti facevano anche altro... Facevano veramente schifo, un giovane normale non sarebbe mai andato con loro. Meno male che c'erano le capre! Sì. Io vengo dal - come si dice- dal "bestialismo". Il mio primo atto sessuale l'ho fatto con una capra. Accadde durante la transumanza: accompagnavo un cugino che guidava il gregge. Ma non è mica una perversione, è una cosa che nella società contadina è sempre esistita: e dove annavamo sennò? Era una sfogo necessario e anche abbastanza comodo, perché la bestia non voleva essere pagata, né ti chiedeva se eri innamorato".
Copyright Dagospia.com 6 Luglio 2000
Se vi capita la fortuna senile di andare a letto con Giorgio Albertazzi, un caldo argomento di conversazione potrebbe essere Tony: "Mi amava Tony, mi amava davvero... ", ricorda Albertazzi. "Una volta tentò di sedurmi a casa sua. Per tutta la notte si dette da fare in mille modi, mostrandosi vestito da donna o nudo (aveva un bellissimo culo), ma invano. "Che ti costa?" mi diceva sospirando o intonando una specie di canto fermo con quella sua voce d'organo, mentre giaceva bocconi sul canapé".
Califfo transex
Se vi capita la fortuna di ubriacarvi con Franco Califano, un caldo argomento di conversazione sono i rapporti omosessuali: "Io ne ho avuti, con travestiti, a Parigi. Sapevo che si trattava di travestiti ma ho voluto fare lo stesso quell'esperienza e mi è piaciuta".
Meglio il sorcino della topa
"A 16 anni giravo con una gallina al guinzaglio. Mi truccavo di nascosto nei portoni, prendevo botte dai "maschi" che mi sbeffeggiavano".
Conclusione del sorcione: "Evidentemente la donna che è in me è più vivace dell'uomo, che si è addormentato".
Sopra la capra, Nino campa
Manfredi Saturnino, detto Nino, 77 anni, da Castro dei Volsci, nel giugno del '93 fa pubblicare presso la Mondadori l'autobiografia, "Nudo d'attore". Ricca di sorprese. "A quell'epoca per noi "burini" l'unica possibilità di andare con una donna era offerta da certe vecchie megere che arrivavano in paese in occasione delle feste più importanti spacciandosi per fattucchiere. Con la scusa di farti le carte, poi magari ti facevano anche altro... Facevano veramente schifo, un giovane normale non sarebbe mai andato con loro. Meno male che c'erano le capre! Sì. Io vengo dal - come si dice- dal "bestialismo". Il mio primo atto sessuale l'ho fatto con una capra. Accadde durante la transumanza: accompagnavo un cugino che guidava il gregge. Ma non è mica una perversione, è una cosa che nella società contadina è sempre esistita: e dove annavamo sennò? Era una sfogo necessario e anche abbastanza comodo, perché la bestia non voleva essere pagata, né ti chiedeva se eri innamorato".
Copyright Dagospia.com 6 Luglio 2000