FLAVIA PRODI, UN VELO PER RATZINGA - GENTILONI: BASTA CON L'AZIENDA PARTITO - GASPARRI: UN FAVORE A SKY - TPS: DRAGHI? CRITICHE LEGITTIME - MASTELLA VS RUTELLI SU MANZIONE - GELLI: VOLEVAMO UN'ITALIA EFFICIENTE - BRUTTI: METODI DA P2 CONTRO PRODI.

1 - FLAVIA PRODI INDOSSA VELO NERO PER IL SALUTO AL PONTEFICE.
(Apcom) - Terminato il colloquio privato, il presidente del Consiglio Romano Prodi ha presentato a Papa la delegazione del governo italiano che lo ha accomnpagnato, guidata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta. La prima a salutare il Pontefice è stata la moglie del premier, Favia che ha indossato per il saluto al Papa anche il velo nero sul capo. Dopo di lei, la delegazione ha salutato, uno ad uno, il pontefice. Al termine, una foto di gruppo. Ora, Prodi si reca dal cardinale Tarcisio Bertone, neo Segretario di Stato. Prodi ha donato al Papa un calice d'argento smaltato di fine Ottocento e il Papa ha ricambiato con le medaglie del Pontificato e i rosari, per le signore.

2 - PRODI DONA PREZIOSA PISSIDE A BENEDETTO XVI.
(Asca)
- Le porte dello studio privato del papa si sono aperte alle 11 e 38, a conclusione del colloquio privato con il premier Romano Prodi. Quindi, sono stati fatti entrare la consorte del premier, signora Flavia ed il seguito per il rituale scambio dei doni e le fotografie. Il papa ha accolto la signora Flavia con un sorriso ed una stretta di mano, poi gli sono state presente le altre persone che accompagnavano il Presidente del Consiglio. Romano Prodi ha donato a Benedetto XVI una preziosa pisside d'argento (un calice dove si conservano le ostie consacrate) placcata in oro di fine Ottocento mentre il pontefice ha ricambiato donando ai suoi ospiti le medaglie del suo pontificato ed alcuni rosari in argento. Poi il Presidente Prodi e' stato accompagnato da mons. Harvey per l'incontro con il segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone. Anche qui, molta cordialita', sorrisi e strette di mano, prima che la porta della sala fosse chiusa per il nuovo incontro privato.

3 - GENTILONI: BASTA CON L'AZIENDA PARTITO.
(Adnkronos)
- Basta con l'azienda partito, dice Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, presentando i punti salienti della sua riforma Gasparri in una intervista a 'Repubblica'. 'Mediaset si sente insediata e dice la sua -sottolinea- . Lo capisco, capisco meno la parte politica della sua nota' dove 'accusa il governo Prodi di aver organizzato una vendetta ai danni di Berlusconi. Questa parole non suonano normali nei rapporti tra un'azienda e l'esecutivo. Il governo non concede premi ne' realizza vendette. Un'azienda, a sua volta, farebbe bene ad evitare prese di posizione politiche e di parte', assicura il ministro. Gentiloni difende il ddl approvato ieri dalle critiche della Cdl:'L'Unione puo' anche perdere, anche se non credo accadra', qualche votazione in Parlamento. Certo, non puo' perdere la faccia davanti ai suoi elettori. Ci hanno votato in milioni anche perche' cambiassimo il sistema tv. Diciamo con chiarezza -garantisce- che l'intera operazione va completata entro 15 mesi dall'approvazione della legge in Parlamento. Questa e' una scadenza, piu' che certa'. L'esponente della Margherita apprezza la posizione dell'Udc:'Tiene sempre a ribadire di essere un giocatore del Polo, ma i suoi commenti denotano un'attenzione verso il merito della proposta'. Al 'Messaggero' Gentiloni assicura che ci sara' 'un riequilibrio a favore della stampa' e 'piu' concorrenza senza punire nessuno'. Quanto al futuro della Rai, ci dovra' essere un 'dibattito pubblico prima del ddl'.

4 - GASPARRI: LEGGE VENDETTA E UN FAVORE A SKY DI MURDOCH.
(Adnkronos) - 'La nostra legge non ha dato niente a nessuno, loro vogliono togliere qualcosa a qualcuno per fare un favore a qualcun altro'. Intervistato dal 'Messaggero' lo afferma l'ex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, commentando il ddl Gentiloni sull'emittenza e avvertendo gli editori della carta stampata: 'non e' affatto detto che se si limita l'affollamento pubblicitario in tv -sottolinea- gli inserzionisti travaseranno automaticamente le risorse sui giornali'. Secondo Gasparri 'questa non e' una legge, ma una vendetta', che, dice l'esponente di An al 'Giornale' 'crea danni al sistema e riduce gli spazi di liberta''. Sottolineando che i competitori sul mercato sono 7, l'ex ministro afferma che 'guarda caso questa legge penalizza gli unici due di cui la proprieta' e' e restera' sicuramente italiana'.
E' un favore al magnate australiano delle tlc Rupert Murdoch 'perche' e' chiaro -dice Gasparri- che danneggiando i diretti concorrenti di Sky, il primo a beneficiarne sara' lui. Qui pero' non ci si rende conto che per fare tv ci vogliono gli investimenti -considera- Chi impedisce, per dire, a Telecom di comprarsi Fiorello per La7? Se spendessero pure loro come ha sempre fatto Mediaset -continua- non starebbero al 2% di share. Lo sanno tutti -conclude- che il problema vero e' che Berlusconi fa politica, se non la facesse starebbero tutti li' a far la fila per invitarlo a pranzo e a cena come fanno con Murdoch'.

5 - FEDE: CI RIPENSERANNO IO HO AMICIZIE TRASVERSALI.
(Adnkronos)
- 'Ci risiamo, ho perso il conto di tutte le volte che hanno provato a oscurarmi. L'ho detto anche stamattina a Silvio Berlusconi. E lui ha detto che e' tutta un'operazione del governo per colpirlo. Ma ho fiducia nel parlamento e nella parte sana del centrosinistra, anche se ci sono dei quaquaraqua''. Lo ha dichiarato Emilio Fede, direttore del Tg4, intervistato dalla 'La Stampa'. Mentre al 'Tempo' Fede assicura che non cambiera' mai rete: 'non esiste un'ipotesi del genere', dice, e nell'ipotesi che lo mandino sul satellite aggiunge: 'restero' li''.

'Io non mi rassegno - sottolinea Fede - ma un'operazione di questo genere non giova nemmeno al governo. Lo sanno che ho dei fedelissimi - avverte - Poi nessuno puo' mettere in discussione che se si parla di diritto all'informazione, pluralismo e obiettivita' sono stato da cinquant'anni a questa parte un autorevole garante di certi valori'. 'Ho amicizie trasversali - conclude il direttore del Tg4 - e sono rispettato da tutte le parti politiche. Immagino che ci sara' una riflessione di tutto il parlamento. Credo che la nostra realta' debba essere rispettata.C'e' gia' stato un referendum che ha espresso la stragrande volonta' degli italiani'.

6 - MASTELLA-RUTELLI LITE IN CDM SU MANZIONE..
L. Mi. per "la Repubblica"

Approda in Consiglio dei ministri il caso del senatore della Margherita Roberto Manzione che si è autosospeso dal gruppo dell´Ulivo per la censura subita da Luigi Zanda. Mercoledì il vice capogruppo aveva bloccato un comunicato di Manzione che, nella veste di componente della giunta per le elezioni del Senato, è convinto che la Rosa nel Pugno non ha del tutto torto nel rivendicare il suo diritto ad avere tre seggi a palazzo Madama. «Non accetto censure preventive. Mi autosospendo dall´Ulivo. Attendo un chiarimento, ma in tempi non biblici» aveva detto Manzione l´altra sera. Ma ieri a prendere le difese di Manzione è stato il Guardasigilli Clemente Mastella che a palazzo Chigi ha apostrofato il leader diellino Francesco Rutelli dicendogli: «Ma ti pare che per stare appresso a Zanda andiamo a creare al Senato ulteriori e inutili fibrillazioni di cui proprio non si sente il bisogno? Non ci bastano le polemiche quotidiane con Di Pietro? Adesso dobbiamo anche creare una frizione con Manzione che ci ha dato una mano a trovare un accordo sull´ordinamento giudiziario?». La posizione di Manzione, del resto, è ferma e la confermava ieri: «È inaccettabile che io non sia libero di esprimere la mia valutazione politica su un caso così delicato». Peraltro, nell´entourage di Manzione si fa notare che Zanda avrebbe fatto bene ad astenersi sull´attribuzione dei seggi a Marco Pannella in quanto, se ciò avvenisse, uno dei penalizzati sarebbe proprio lui che sarebbe costretto a lasciare il Senato.

6b - Breviario di Antonello Caporale per "la Repubblica" -"In arrivo Suv in leasing per i dirigenti Rai". Notizie di stampa

7 - TEST DELLE IENE, INCHIESTA IN PROCURA.
Da "la Repubblica"
Test antidroga delle Iene, la procura di Roma apre un fascicolo. Il procuratore capo Giovanni Ferrara ha deciso di acquisire il provvedimento dell´Ufficio del Garante della privacy che ha bloccato l´utilizzo di quei dati "rubati" ai parlamentari mentre uscivano dalla Camera. Ancora senza ipotesi di reato, l´inchiesta nasce da un esposto presentato alla magistratura da un´associazione di consumatori che chiede di accertare sia le violazioni della privacy che eventuali illeciti legati al consumo di droga dei parlamentari. Intanto l´Ufficio del Garante della privacy ha aperto una nuova istruttoria sui test delle Iene, in particolare sul "test antidroga" compiuto nel bagno per maschi in una discoteca all´insaputa dei ragazzi e poi mandato in onda.

8 - "STRISCIA": "TESSERE DEI DL NON RICHIESTE".
Rep

Iscrizioni fasulle, tesseramenti contraffatti. "Striscia la notizia" ieri ha raccolto la denuncia di tre cittadini - tutti residenti a Roma - che si sono visti recapitare la tessera della Margherita insieme a una calorosa lettera di benvenuto firmata da Francesco Rutelli. I tre hanno dichiarato di non aver mai richiesto l´iscrizione al partito, mai avuto rapporti con la Margherita, mai avuto intenzione di prendere questa decisione. Uno dei tre ha aggiunto di ritenere che altri abitanti del suo stesso palazzo siano stati raggiunti, a loro insaputa, dall´ufficio elettorale del partito di Rutelli.



9 - Jena per "La Stampa" - La nuova legge sulle tv non è un atto di banditismo contro di lui, Berlusconi purtroppo si sbaglia.

10 - PADOA SCHIOPPA: MANOVRA HA UNANIMITA' DEL GOVERNO.
(AGI)
- La manovra sembra figlia di nessuno, si sente solo? Chiede un lettore al ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa nel corso della videochat su Corriere.it. "Il ministro dell'Economia e' comunque una persona sola. Nello stesso tempo la legge Finanziaria che ho portato in Consiglio dei Ministri e' stata approvata all'unanimita'. Tutto il governo avverte la necessita' di una persona a guardia dei conti".

11 - PADOA SCHIOPPA: CRITICHE DRAGHI? LEGITTIME.
(AGI) - "Le critiche sono assolutamente legittime e la Banca d'Italia, dove ho trascorso moltissimo tempo, e' perfettamente attrezzata per un'analisi rigorosa". Lo ha detto il Ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa nel corso della web chat in corso sul sito del Corriere. Il Ministro ha precisato che, facendo un confronto tra il 2006 e il 2007, una parte preponderante "verra' dalle entrate. Ma - ha aggiunto - se si confronta il 2007 con la manovra e senza la manovra: allora non e' preponderante la parte di entrate, ma i risparmi di spesa e i guadagni di efficienza".

12 - PADOA-SCHIOPPA: NORME TFR CONTRIBUIRA' A DECOLLO FONDO PENSIONI.
(Adnkronos)
- Le norme sul Tfr contenute in Finanziaria 'sono sicuro che possano contribuire in modo determinante al decollo dei fondi pensione'. Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-schioppa, difende le novita' contenute nella manovra sul trattamento del rapporto di fine rapporto.

13 - GIORDANO: ASSE TRA CONFINDUSTRIA E DRAGHI HO APPREZZATO RIFLESSIONE GOVERNATORE SU TFR E CUNEO FISCALE.
(ANSA)
- 'Si sta creando un asse tra Confindustria e le critiche di Draghi anche se non sono esattamente uguali. Anzi io ho apprezzato la riflessione fatta dal governatore sul cuneo fiscale e Tfr'. Lo ha detto il segretario di Rifondazione Comunista, Franco Giordano. Giordano ha quindi precisato: 'Mi sembra si stia formando un asse tra Confindustria e settori della tecnocrazia. Da questo punto di vista pur non condividendo e anzi contrastando le critiche di Draghi, mi fa piacere notare le osservazioni del governatore sulla vicenda del Tfr che sono diverse da quelle di Confindustria'.

14 - DE GREGORIO: GOVERNO VUOLE ESPROPRIARE IMMOBILI DIFESA.
(AGI) - Una delegazione della commissione Difesa del Senato, presieduta da Sergio De Gregorio e composta da Giulio Marini (Forza Italia), Sergio Divina (Lega Nord) e Carlo Perrin (Gruppo per le Autonomie), e' presente, a Vienna, al convegno delle associazioni europee per l'aerospazio e la difesa, una convention sulla tecnologia e le innovazioni che interessa centinaia di aziende di settore e soggetti istituzionali. "All'articolo 113, la legge Finanziaria - ha commentato De Gregorio - istituisce un fondo per le esigenze di investimento per la Difesa a sostegno di programmi pluriennali derivanti da accordi istituzionali. Le dotazioni di 1700 milioni di euro per l'anno 2007, di 1550 milioni di euro per il 2008 e di 1200 milioni di euro per il 2009 corrispondono singolarmente ai pacchetti di immobili della Difesa che l'Agenzia del Demanio intende assumere in carico per avviarne la dismissione. Considerato che il patrimonio immobiliare ha un valore stimato di circa 30 miliardi di euro, ne deriva che, con la scusante dell'investimento a favore dell'industria nazionale, si stia tentando di perpetrare una operazione di svendita a danno del patrimonio della Difesa, che viene cosi' espropriata di ogni capacita' decisionale e di gestione. Tale sospetto - ha sottolineato ancora il presidente della commissione Difesa del Senato - viene rafforzato dal dettato del punto 3 dell'articolo 17 della Finanziaria, che impedisce alla Difesa e a i suoi organi tecnici, a proposito degli immobili, operazioni di permuta, valorizzazione e perfino gli accordi di programma con gli Enti locali. Se finanziare l'industria significa svendere il prezioso patrimonio della Difesa, espropriandola perfino del ruolo di centrale di committenza, provvedero' a informare i senatori della commissione Difesa di tale emergenza. Nel contempo, ho presentato una interrogazione parlamentare che documenta il fallimento degli obiettivi ordinari dell'Agenzia del Demanio che piuttosto che preoccuparsi del proprio caos organizzativo, mette le mani su un ulteriore patrimonio che non sara' in grado di gestire in tempi brevi. Tutto cio' - ha concluso De Gregorio - mentre vengono sottratti 50 milioni di euro di stanziamento aggiuntivo all'Arma dei carabinieri e altri 150 alle necessita' di esodo anticipato del personale e alle esigenze di rimborso rivenienti da risarcimento per malattie professionali e altro".

15 - BRUTTI (ULIVO): CONTRO PRODI ANCORA METODI P2.
(Adnkronos)
- 'E' sconcertante l'indifferenza con cui il mondo politico sta reagendo a questa gravissima vicenda dello spionaggio ai danni di personalita' istituzionali di primo piano ai danni di personalita' istituzionali di primo piano come Prodi e altri'. A parlare e' Massimo Brutti, senatore Ds e vicepresidente del Copaco, che in una intervista a 'L'Unita' denuncia il silenzio della politica sulla vicenda dello 'spionaggio' su alcune personalita' istituzionali, a cominciare dal premier Romano Prodi. 'All'interno della piu' grande azienda di questo paese -avverte il parlamentare dell'Ulivo- agiva un centro di potere occulto che svolgeva attivita' di spionaggio nei confronti del presidente della Commissione Ue. Possibile che l'intelligence italiana non si sia accorta di nulla? Perche' Prodi non e' stato avvertito?', si chiede Brutti, che chiede al Copaco di occuparsi subito del caso. 'Il punto -avverte il senatore della Quercia- e' che la vita democratica continua a essere inquinata dai dossier: e' il passato che non passa, ancora i metodi della P2'.

16 - GELLI: CON P2 VOLEVAMO RENDERE PIU' EFFICIENTE ITALIA.
(Adnkronos)
- 'La P2 fu creata dal Gran Maestro Lemmi nel 1875 e a distanza di quasi cent'anni, nel 1972, entro' a far parte, con quindici fratelli soltanto, del Grande Oriente d'Italia. Poi arrivai io, cosi' la P2 da quindici iscritti passo' a circa mille e ne fecero parte personaggi che erano la massima espressione in fatto di etica, di costume, di morale. Altro che cospiratori, cercavamo di proteggere, di far progredire, di rendere piu' prestigioso ed efficiente il nostro paese'. Lo afferma in un'intervista al 'Quotidiano Nazionale' il capo della Loggia P2 Licio Gelli, al quale e' dedicato un libro-intervista in uscita del giornalista Sandro Neri. Secondo Gelli in Italia non comanda 'Nessuno. Perche' l'Italia e' una giungla di mediocri'. 'Per salvare il nostro paese - precisa Gelli - un Paese in declino irreversibile, ci vorrebbe proprio quella gente di grande livello che era iscritta alla mia loggia'.

17 - DIVINA (LEGA): NON HO DETTO "BRAVISSIMA" AL SENATORE SILVESTRI.
(AGI)
- 'Esigo le scuse immediate, domani, dal quotidiano 'La Repubblica' che mi attribuisce la frase indirizzata al senatore Silvestri. Smentisco in modo categorico quanto mi viene attribuito e pretendo una immediata rettifica salvo riserva di avvalermi di ulteriori strumenti per tutelare la mia immagine'. Cosi' il senatore della Lega, Sergio Divina, smentisce quanto riportato dal quotidiano 'La Repubblica' secondo cui la frase 'Bravissima' indirizzata al senatore Silvestri sia da attribuire al parlamentare trentino del Carroccio. L'articolo in questione fa riferimento all' episodio di ieri in Senato del quale 'sono completamente all' oscuro e non capisco come un giornale 'serio' come dovrebbe essere un quotidiano nazionale come 'La Repubblica' si possa permettere di attribuire un episodio ad una persona non soltanto non corrispondente al vero, ma senza nemmeno aver fatto un minimo di indagine 'redazionale' e di verifica. O - precisa Divina - ancora peggio, non avermi interpellato'. 'Le storie e le abitudini personali di qualsiasi individuo non mi riguardano assolutamente; la critica che sono abituato a fare, eventualmente, si basa sulle posizioni politiche. Inoltre, non conosco personalmente il senatore Silvestri e mi spiace che magari leggendo l'articolo in questione possa aver letto il mio nome. Avro' modo di chiarire personalmente con il collega questo malinteso nato da una cattiva gestione e interpretazione redazionale. Nel mentre - conclude - esigo da parte del direttore o dell' articolista, anche se non si e' firmato, le scuse scritte sullo stesso quotidiano'.


Dagospia 13 Ottobre 2006