TELECOM, INCHIESTA PER INSIDER TRADING - INTESA: SMENTITA IPOTESI CESSIONE CASSE DEL CENTRO A SANTANDER - VALE UN MILIARDO LA ROTTURA CON AIR FRANCE - WALMART CONTRO L'ASSENTEISMO - CAPITALIA: TOTI, DOBBIAMO ANCORA DECIDERE.

1 - TELECOM, INCHIESTA PER INSIDER TRADING
Da Corriere.it - Torna alla ribalta la vicenda Telecom. La procura di Roma, titolare dell'inchiesta, ha infatti avanzato l'ipotesi di insider trading, in particolare di abuso di informazioni privilegiate, al momento contro ignoti. L'iniziativa dei pm Stefano Rocco Fava e Gustavo De Marinis, coordinati dal procuratore capo Giovanni Ferrara, è legata alle oscillazioni e ai picchi raggiunti dal titolo nel periodo di uscita, da più parti, delle notizie dello scorporo di Tim da Telecom. I magistrati hanno delegato il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza a chiedere agli intermediari se ci siano stati ordini di acquisto o vendita, con conseguenti guadagni, da parte di chi era ben consapevole della sensibilità del titolo in quei giorni.

2 - INTESA: SMENTITA IPOTESI CESSIONE CASSE DEL CENTRO A SANTANDER
(AGI) - Banca Intesa smentisce con un comunicato di poche righe l'ipotesi di cessione di Intesa Casse del Centro a Banco Santander Central Hispano nell'ambito del progetto di fusione Intesa-Sanpaolo Imi, notizia pubblicata oggi dal Messaggero e da Finanza e mercati. L'istituto milanese bolla come "priva di fondamento" l'ipotesi. In particolare, secondo i due quotidiani, il Santander sarebbe interessato alle banche della holding Intesa Casse del Centro (Spoleto, Viterbo, Foligno, Rieti, Citta' di Castello, Ascoli Piceno, Terni, Fano); per il momento, e' scritto negli articoli, si tratterebbe soltanto di un'ipotesi di lavoro, di cui i rispettivi advisor starebbero verificando la fattibilita', con l'obiettivo di "sanare il conflitto che si e' aperto tra la banca spagnola e Sanpaolo-Intesa", con il voto contrario alla fusione da parte degli esponenti del Santander nel Cda dell'istituto torinese.

3 - BPI-BPVN: GRONCHI, NESSUNA CESSIONE DI SPORTELLI PREVISTA
(AGI) - Milano, 17 ott. - L'aggregazione fra Banca Popolare Italiana e Banco Popolare di Verona e Novara non comportera' cessioni di sportelli. Lo ha confermato , durante la conferenza stampa di oggi, l'amministratore delegato di Bpi Divo Gronchi. "Nel piano industriale - ha detto - non sara' prevista assolutamente nessuna vendita di sportelli". Il presidente della Bpvn Carlo Fratta Pasini ha fornito ulteriori garanzie sul personale, dopo che gia' ieri lo aveva fatto l'ad Fabio Innocenzi: "cercheremo di non trasferire i nostri collaboratori perche' conviene sempre far lavorare la gente dove si trova; le sinergie di costi per il personale deriveranno soprattutto dalla riduzione di circa il 50% del turn over, mentre incentiveremo gli anziani all'esodo su base volontaria. Ma abbiamo preso un impegno: la riduzione degli organici non riguardera' la provincia di Lodi". Per quanto riguarda il numero degli esuberi, ammontano a circa 1.500 persone, pari al 7-8% del totale dei dipendenti. (AGI) Ven

4 - VALE UN MILIARDO LA ROTTURA CON AIR FRANCE.
Dal "Corriere della Sera" - Una marcia indietro sull'alleanza Alitalia-Air France? Potrebbe costare un miliardo di euro. Sarebbe questa la stima di un'eventuale rottura dell'attuale intesa che lega la nostra compagnia a quella francese, fatta dai tecnici governativi. L'alleanza nacque nel 2001 con l'ingresso di Alitalia in Skyteam, il gruppo internazionale che fa capo a Air France. Successivamente, nell'autunno 2002, Alitalia e la compagnia francese sottoscrissero un accordo che comprendeva anche uno scambio azionario del 2% e una serie di impegni commerciali.
Oggi una valutazione dell'eventuale rottura di quell'alleanza si è resa necessaria per sondare possibili scenari alternativi, che finora hanno visto protagonista credibile solo la tedesca Lufthansa. Al momento infatti non esisterebbero compagnie extraeuropee disponibili a una vera e propria fusione con Alitalia, mentre alcune sarebbero interessate a vagliare semplici accordi commerciali.

5 - WAL MART: ACQUISTERA' CATENA CINESE PER 1 MLD DLR
(AGI/REUTERS) - Wal-Mart Stores ha raggiunto un accordo per acquistare la catena cinese di ipermercati Trust-Mart per circa 1 miliardo di dollari, divenendo cosi' il primo gruppo straniero del comparto in Cina. Lo riferiscono delle fonti. Se l'accordo sara' approvato dalle autorita' cinesi, Wal-Mart superera' la francese Carrefour per quota di mercato. La catena di Taiwan Trust-Mart ha 100 punti vendita in Cina e nel 2005 ha realizzato un fatturato di circa 13,2 miliardi di yuan, pari a 1,67 miliardi di dollari. In Cina il fatturato Wal-Mart e' stato lo scorso anno di 9,9 miliardi di yuan, quello di Carrefour di 17,4 miliardi di yuan e della tedesca Metro di 7,5 miliardi. (AGI) Ing

6 - FEBBRE PER ICBC È CORSA ALL'ORO O POKER AL BUIO?
Dal "Corriere della Sera" - Code dalle prime luci dell'alba ieri davanti alle banche di Hong Kong: apriva alle richieste di sottoscrizione al dettaglio la Industrial & Commercial Bank of China, primo istituto di credito della Repubblica popolare. L'Icbc offrirà al mercato a Shanghai e Hong Kong titoli per quasi 22 miliardi di dollari e avrà una valorizzazione di 130 circa. Ma secondo Dow Jones le richieste arrivano già a 180 miliardi. Sembra una corsa all'oro. Ma chi può dire di sapere davvero cosa c'è nei libri e nei caveau di un colosso controllato dal regime di Pechino?

7 - TELECOM, POSSIBILE L'ANTICIPO DEL CONSIGLIO.
Dal "Corriere della Sera" - Consiglio Telecom anticipato, magari già a fine settimana e sul piano industriale, rispetto alla convocazione ufficiale già fissata per il 7 novembre sui conti trimestrali. Questa l'ipotesi che circola negli ambienti finanziari: nel weekend il presidente del gruppo Guido Rossi avrebbe avviato un giro di consultazioni per sondare la disponibilità dei consiglieri a incontrarsi.



8 - SONY: RICHIAMA 60.000 BATTERIE DI LAPTOP
(AGI/AFP) - La giapponese Sony ha deciso di richiamare circa 60.000 batterie agli ioni di litio dei suoi computer Vaio laptop, perche' a rischio di surriscaldamento e incendio. Il richiamo riguarda per ora il Giappone, ma potrebbe essere esteso ad altri paesi. Da meta' agosto sono state ritirate piu' di 7,5 milioni di batterie Sony nel mondo, a partire da quelle installate da Apple e Dell. Il gruppo ha ammesso che i problemi causati dalle batterie potrebbero comportare una riduzione degli obiettivi di utile. (AGI) Ing

9 - BORSE MONDIALI, CAPUANO È IN LIZZA PER LA PRESIDENZA.
F. Fub. per il "Corriere della Sera" - È in pieno svolgimento già da domenica a San Paolo in Brasile la conferenza della Federazione delle Borse mondiali. L'organismo internazionale di coordinamento fra le piazze finanziarie deve eleggere il suo nuovo presidente fra oggi e domani. E Massimo Capuano, amministratore delegato di Borsa Italiana e presidente della Federazione europea delle Borse, è fra i candidati più accreditati. Gli incontri di San Paolo peraltro sono un' occasione per i vertici delle società-mercato per fare il punto sugli scenari di aggregazione.

10 - SANPAOLO: ACQUISISCE EGIZIANA BANK OF ALEXANDRIA
(AGI/AFP) - Il Cairo, 17 ott. - Il SanPaolo Imi ha vinto un'asta per l'acquisizione della quota di maggioranza di Bank of Alexandria, l'unica banca privata egiziana ad essere privatizzata. Lo riferiscono fonti bancarie. A partecipare alla gara erano la giordana Arab Bank Group insieme alla saudita Arab National Bank, la Mashreqbank insieme al Dubai Investment Group, l'egiziana Commercial International Bnak e, infine, la francese Bnp Paribas. (AGI) Ing

11 - GLI "AFFARI PRIVATI" DEL PRIVATE EQUITY.
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Viene da chiedersi come mai al private equity all'improvviso non faccia più gola la Borsa. Dopo aver alimentato in buona parte il boom di matricole di Piazza Affari dell'ultimo anno e mezzo (da Marr a Marazzi e Safilo), i fondi sembrano oggi intenzionati a rivendersi l'un l'altro le aziende. L'ultimo caso è quello degli yacht Ferretti che forse in Borsa non ci andranno, anche se ufficialmente l'Ipo rimane l'ipotesi principale. Permira, proprietario dell'azienda, potrebbe venderla a un altro private equity. Anche altri fondi hanno fatto marcia indietro di recente, abbandonando il progetto di quotazione: Carlyle ha ceduto Avio a Cinven e Clessidra ha passato Sisal al tandem Apax Permira. E ancora: dopo appena un anno Investindustrial di Andrea Bonomi ha rivenduto Gardaland al big americano Blackstone e nel frattempo Investitori Associati ha comprato Grandi Navi Veloci dalla stessa Permira. Come mai? Forse in Borsa non si riescono più a strappare quelle valutazioni che servono ai fondi per raggiungere gli obiettivi di rendimenti. I prezzi stanno lievitando e quando si compra a multipli superiori alle 8 volte il Mol, è difficile che il mercato sia disposto a riconoscere moltiplicatori ancora più alti. Così magari si ricorre al passaggio di mano da un fondo all'altro,con il rischio di alimentare ulteriormente il lievitare dei prezzi.

12 - WALMART CONTRO L'ASSENTEISMO
S. Fi. per "Il Sole 24 Ore" - A WalMart hanno inventato il "numero verde" contro l'assenteismo. Da oggi in poi qualsiasi dipendente che si ammala dovrà chiamare un 1800 (l'equivalente dei numeri telefonici gratuiti italiani) dal quale otterrà un codice indispensabile per il permesso malattia. Prima i dipendenti, come in tutte le aziende del mondo, chiedevano le autorizzazioni direttamente al loro superiore: la decisione ha sollevato cori di critiche perché non sarebbe altro che un sistema mascherato per catalogare le persone più deboli. Una sorta di Grande Fratello sanitario con inquietanti risvolti discriminatori sa di fantascienza, ma è anche vero che la più grande catena di supermercati al mondo, nonché il più importante datore di lavoro privato in America con 1,7 milioni di dipendenti, già in passato è stata accusata di praticare, più o meno velatamente, una sorta di selezione darwiniana degli impiegati. Dal quartier generale in Arkansas il colosso ha giustificato la mossa come una semplice contromisura per evitare l'abuso di assenze ingiustificate. Ma, temono i critici, le persone che più spesso hanno problemi di salute finiranno per essere schedate nel cervellone del numero verde. Agli occhi di un europeo Wal Mart sarebbe immediatamente accusata di comportamenti antisindacali. Peccato che la megacorporation non abbia sindacati al proprio interno.

13 - CAPITALIA: TOTI, DOBBIAMO ANCORA DECIDERE
(AGI) - "Dobbiamo ancora decidere". E' la risposta di Pierluigi Toti a chi gli chiedeva se il suo gruppo e' disponibile ad incrementare la partecipazione in Capitalia.



Dagospia 17 Ottobre 2006