SOLDATI TEDESCHI SORVEGLIAVANO LE PRIGIONI USA - SÉGOLÈNE IN CALO MA RESTA LA PREFERITA - LA GRAN BRETAGNA OBIETTIVO NUMERO UNO DI AL QAEDA - LE GUERRE STELLARI DI BUSH - HAMAS: IL REFERENDUM DI ABU MAZEN È UN COLPO DI STATO - IRAQ: IL PIANO DI RITIRO.
Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom
1 - SPAGNA
EL MUNDO - Apertura sulla "tripla offensiva parlamentare" lanciata dal Partido Popular di Mariano Rajoy, principale partito di opposizione, contro i negoziati con l'Eta, il gruppo indipendentista armato basco. Rajoy ha avvertito il capo del governo socialista Zapatero che non permetterà che "lo Stato democratico sia consegnato a un gruppo terroristico".
EL PAIS - "I partiti baschi trattano per siglare un preaccordo che riattivi il processo di pace". Altra notizia in evidenza oggi è quella relativa alla Svizzera che ha accelerato "la consegna dei fondi rubati dai dittatori ai Paesi derubati".
"La morte di decine di soldati obbliga gli Stati Uniti a cercare una via d'uscita politica dall'Iraq": l'incremento del numero di vittime in Iraq in piena campagna per le elezioni legislative sta obbligando il governo degli Stati Uniti a cercare una soluzione politica per fermare le violenze.
2 - FRANCIA
LE FIGARO - Ségolène Royal è in calo ma resta la preferita dei simpatizzanti socialisti..."L'India tenta di porre fine al lavoro minorile": il 10 ottobre, Nuova Delhi ha attuato una legge che mira a sradicare il lavoro dei bambini.
"Tragedia della cocaina e dell'eroina in Francia": i trafficanti di droghe pesanti hanno ridotto i prezzi e preso in prestito le reti della cannabis.
LIBERATION - "Iraq: il piano di ritiro". Di fronte al degradarsi della situazione, un rapporto dell'ex segretario di stato americano James Baker proporrebbe uno scenario di ritiro graduale.
3 - GERMANIA
SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - "Le Forze armate tedesche sorvegliavano le prigioni Usa" dove, secondo quanto riferisce Murat Kurnaz, i sospettati di terrorismo venivano perseguitati. "Sono ancora come noi": il mondo non dovrebbe dare per persi i nordcoreani, ha affermato Ulrich Gaulke, il regista che alcuni mesi fa ha girato un documentario nel paese asiatico. In un'intervista Gaulke racconta come la gente vive la quotidianità condizionata dal culto del capo e la predilezione del dittatore Kim Jong II per il cinema.
FAZ - "Stangata sulla riforma della tassa per le imprese": un nuovo banco di prova per Cdu-Csu e Spd. Mentre i responsabili delle trattative ostentano ottimismo, i gruppi parlamentari dei partiti di maggioranza sono in attrito.
TAGESSPIEGEL - "Scacco con la regina": la politica estera del cancelliere federale Angela Merkel (Cdu) è comunemente considerata un successo - comunque la leader conservatrice non è una visionaria.
Quando la Germania a gennaio prossimo assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue, Merkel, nota per la sua linea dei "piccoli passi", potrà sperare nell'impossibilità di introdurre grandi cambiamenti in Europa. Un commento di Moritz Schuller.
4 - GRAN BRETAGNA
THE GUARDIAN - "La Gran Bretagna obiettivo numero uno di Al Qaida": lo affermano i capi dell'antiterrorismo britannico e dei servizi di intelligence. Al Qaida si è riorganizzata in Pakistan nonostante una campagna militare di quattro anni intrapresa per uccidere i leader del gruppo. "Blair: le truppe potrebbero lasciare l'Iraq in 10-16 mesi".
THE INDEPENDENT - "Spazio: la nuova zona di guerra dell'America": apertura sulla nuova dottrina per il controllo dello spazio lanciata dall'amministrazione Bush. Per la politica interna, l'Independent riferisce che David Cameron, il giovane leader dei Tories, ha respinto il pacchetto di tagli fiscali da 21 miliardi di sterline raccomandato dal suo partito.
THE TIMES - "Le Tigri colpiscono il turismo": i ribelli indipendisti hanno colpito al cuore ieri l'industria del turismo dello Sri Lanka, con un attentato suicida nel porto della città meridionale di Galle, che ha provocato la morte di 16 persone. "Il ridispiegamento delle truppe americane": i soldati Usa sono dovuti tornare nelle città che erano state poste sotto il controllo delle forze irachene. "Stretta del Cremlino sui gruppi umanitari": le organizzazioni umanitarie straniere presenti in Russia sono state costrette a fermare le loro attività dopo che il Cremlino ha imposto nuove severe misure di controllo nei loro confronti.
FINANCIAL TIMES - Titolo di apertura sui piani delle principali banche di investimenti per contrastare l'accordo tra il Chicago Mercantile Exchange e il Chicago Board of Trade. "Bush messo da parte mentre si profila la sconfitta per i repubblicani": A meno di tre settimane dalle elezioni di medio termine, i candidati repubblicani vogliono che il presidente sfrutti la sua abilità per raccogliere fondi, ma non desiderano la sua presenza in pubblico, visto il basso gradimento che riscuote attualmente nell'opinione pubblica.
5 - STATI UNITI
THE NEW YORK TIMES - "Il premier iracheno in cerca dell'assistenza dei religiosi sciiti".
Ieri il premier iracheno Nuri al Maliki si è recato nella città santa di Najaf, dove ha incontrato il grande ayatollah Ali Al Sistani e il leader radicale Moqtada al Sadr. Il premier vuole il loro appoggio per mettere fine alle violenze interconfessionali che stanno insanguinando il Paese. La crisi irachena si riflette anche sulla campagna per le elezioni di metà mandato, che si svolgeranno negli Usa tra meno di tre settimane. Infatti, mentre i candidati repubblicani evitano di affrontare la questione, i democratici la sfruttano invece per criticare gli avversari.
THE WASHINGTON POST - Apertura sull'Iraq: ieri dieci soldati americani sono morti in diversi attacchi. E' stato il giorno più sanguinoso per le truppe Usa negli ultimi dieci mesi. In un altro articolo il Washington Post riferisce di come i miliziani si stiano dividendo in cellule estremiste.
6 - RASSEGNA STAMPA ARABA
AL SHARQ AL AWSAT - "Washington vuole una amnistia generale e 'dolorosa' per gli insorti in Iraq". "Per Hamas il referendum di Abu Mazen è un colpo di stato". "Washington impedirà ai suoi nemici di utilizzare lo spazio". L'Iran "ammonisce sulle conseguenze per la regione in caso di sanzioni".
AL QUDS AL ARABI - "Il Ramadan iracheno ha inflitto all'America le maggiori perdite degli ultimi due anni". Il Primo ministro iracheno Nuri al-Maliki: "Se Dio vuole, sarà emessa la condanna a morte a Saddam". Tunisia "chiude la propria ambasciata a Doha, a causa dei programmi di al Jazeera sul Hijab". Da Teheran la notizia che un "quotidiano iraniano si autosospende perché gli è stato imposto di non trattare di politica".
AL HAYAT - "Ulema sciiti e sunniti iracheni firmeranno domani il 'manifesto di Mezza", per la riconciliazione. "Le posizioni di Abu Mazen e Hamas preludono allo scontro; il movimento islamico considera le parole del presidente palestinese sul referendum come 'un colpo di stato'".
AL WATAN - Nella notte del 27, fine del Ramadan, "tre milioni di fedeli pregheranno alla Mecca". Le autorità afgane mostrano "i cadaveri di 20 talebani e qaedisti. Tra di loro turchi, ceceni, arabi e pachistani".
Dagospia 19 Ottobre 2006
1 - SPAGNA
EL MUNDO - Apertura sulla "tripla offensiva parlamentare" lanciata dal Partido Popular di Mariano Rajoy, principale partito di opposizione, contro i negoziati con l'Eta, il gruppo indipendentista armato basco. Rajoy ha avvertito il capo del governo socialista Zapatero che non permetterà che "lo Stato democratico sia consegnato a un gruppo terroristico".
EL PAIS - "I partiti baschi trattano per siglare un preaccordo che riattivi il processo di pace". Altra notizia in evidenza oggi è quella relativa alla Svizzera che ha accelerato "la consegna dei fondi rubati dai dittatori ai Paesi derubati".
"La morte di decine di soldati obbliga gli Stati Uniti a cercare una via d'uscita politica dall'Iraq": l'incremento del numero di vittime in Iraq in piena campagna per le elezioni legislative sta obbligando il governo degli Stati Uniti a cercare una soluzione politica per fermare le violenze.
2 - FRANCIA
LE FIGARO - Ségolène Royal è in calo ma resta la preferita dei simpatizzanti socialisti..."L'India tenta di porre fine al lavoro minorile": il 10 ottobre, Nuova Delhi ha attuato una legge che mira a sradicare il lavoro dei bambini.
"Tragedia della cocaina e dell'eroina in Francia": i trafficanti di droghe pesanti hanno ridotto i prezzi e preso in prestito le reti della cannabis.
LIBERATION - "Iraq: il piano di ritiro". Di fronte al degradarsi della situazione, un rapporto dell'ex segretario di stato americano James Baker proporrebbe uno scenario di ritiro graduale.
3 - GERMANIA
SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - "Le Forze armate tedesche sorvegliavano le prigioni Usa" dove, secondo quanto riferisce Murat Kurnaz, i sospettati di terrorismo venivano perseguitati. "Sono ancora come noi": il mondo non dovrebbe dare per persi i nordcoreani, ha affermato Ulrich Gaulke, il regista che alcuni mesi fa ha girato un documentario nel paese asiatico. In un'intervista Gaulke racconta come la gente vive la quotidianità condizionata dal culto del capo e la predilezione del dittatore Kim Jong II per il cinema.
FAZ - "Stangata sulla riforma della tassa per le imprese": un nuovo banco di prova per Cdu-Csu e Spd. Mentre i responsabili delle trattative ostentano ottimismo, i gruppi parlamentari dei partiti di maggioranza sono in attrito.
TAGESSPIEGEL - "Scacco con la regina": la politica estera del cancelliere federale Angela Merkel (Cdu) è comunemente considerata un successo - comunque la leader conservatrice non è una visionaria.
Quando la Germania a gennaio prossimo assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue, Merkel, nota per la sua linea dei "piccoli passi", potrà sperare nell'impossibilità di introdurre grandi cambiamenti in Europa. Un commento di Moritz Schuller.
4 - GRAN BRETAGNA
THE GUARDIAN - "La Gran Bretagna obiettivo numero uno di Al Qaida": lo affermano i capi dell'antiterrorismo britannico e dei servizi di intelligence. Al Qaida si è riorganizzata in Pakistan nonostante una campagna militare di quattro anni intrapresa per uccidere i leader del gruppo. "Blair: le truppe potrebbero lasciare l'Iraq in 10-16 mesi".
THE INDEPENDENT - "Spazio: la nuova zona di guerra dell'America": apertura sulla nuova dottrina per il controllo dello spazio lanciata dall'amministrazione Bush. Per la politica interna, l'Independent riferisce che David Cameron, il giovane leader dei Tories, ha respinto il pacchetto di tagli fiscali da 21 miliardi di sterline raccomandato dal suo partito.
THE TIMES - "Le Tigri colpiscono il turismo": i ribelli indipendisti hanno colpito al cuore ieri l'industria del turismo dello Sri Lanka, con un attentato suicida nel porto della città meridionale di Galle, che ha provocato la morte di 16 persone. "Il ridispiegamento delle truppe americane": i soldati Usa sono dovuti tornare nelle città che erano state poste sotto il controllo delle forze irachene. "Stretta del Cremlino sui gruppi umanitari": le organizzazioni umanitarie straniere presenti in Russia sono state costrette a fermare le loro attività dopo che il Cremlino ha imposto nuove severe misure di controllo nei loro confronti.
FINANCIAL TIMES - Titolo di apertura sui piani delle principali banche di investimenti per contrastare l'accordo tra il Chicago Mercantile Exchange e il Chicago Board of Trade. "Bush messo da parte mentre si profila la sconfitta per i repubblicani": A meno di tre settimane dalle elezioni di medio termine, i candidati repubblicani vogliono che il presidente sfrutti la sua abilità per raccogliere fondi, ma non desiderano la sua presenza in pubblico, visto il basso gradimento che riscuote attualmente nell'opinione pubblica.
5 - STATI UNITI
THE NEW YORK TIMES - "Il premier iracheno in cerca dell'assistenza dei religiosi sciiti".
Ieri il premier iracheno Nuri al Maliki si è recato nella città santa di Najaf, dove ha incontrato il grande ayatollah Ali Al Sistani e il leader radicale Moqtada al Sadr. Il premier vuole il loro appoggio per mettere fine alle violenze interconfessionali che stanno insanguinando il Paese. La crisi irachena si riflette anche sulla campagna per le elezioni di metà mandato, che si svolgeranno negli Usa tra meno di tre settimane. Infatti, mentre i candidati repubblicani evitano di affrontare la questione, i democratici la sfruttano invece per criticare gli avversari.
THE WASHINGTON POST - Apertura sull'Iraq: ieri dieci soldati americani sono morti in diversi attacchi. E' stato il giorno più sanguinoso per le truppe Usa negli ultimi dieci mesi. In un altro articolo il Washington Post riferisce di come i miliziani si stiano dividendo in cellule estremiste.
6 - RASSEGNA STAMPA ARABA
AL SHARQ AL AWSAT - "Washington vuole una amnistia generale e 'dolorosa' per gli insorti in Iraq". "Per Hamas il referendum di Abu Mazen è un colpo di stato". "Washington impedirà ai suoi nemici di utilizzare lo spazio". L'Iran "ammonisce sulle conseguenze per la regione in caso di sanzioni".
AL QUDS AL ARABI - "Il Ramadan iracheno ha inflitto all'America le maggiori perdite degli ultimi due anni". Il Primo ministro iracheno Nuri al-Maliki: "Se Dio vuole, sarà emessa la condanna a morte a Saddam". Tunisia "chiude la propria ambasciata a Doha, a causa dei programmi di al Jazeera sul Hijab". Da Teheran la notizia che un "quotidiano iraniano si autosospende perché gli è stato imposto di non trattare di politica".
AL HAYAT - "Ulema sciiti e sunniti iracheni firmeranno domani il 'manifesto di Mezza", per la riconciliazione. "Le posizioni di Abu Mazen e Hamas preludono allo scontro; il movimento islamico considera le parole del presidente palestinese sul referendum come 'un colpo di stato'".
AL WATAN - Nella notte del 27, fine del Ramadan, "tre milioni di fedeli pregheranno alla Mecca". Le autorità afgane mostrano "i cadaveri di 20 talebani e qaedisti. Tra di loro turchi, ceceni, arabi e pachistani".
Dagospia 19 Ottobre 2006