FIORIN FIORELLO: "NON CREDO ANDRO' ALL'INFERNO PER AVER FATTO QUESTO TIPO DI SATIRA" - COSSIGA: "QUAL E' IL GIUDIZIO DEL GOVERNO SULLA PESANTE IRONIA NEI CONFRONTI DEL PAPA CUI ANCORA SI ISPIRANO ALCUNE TRASMISSIONI RAI, DI PROPRIETA' DELLO STATO?".

1 - FIORELLO: NON CREDO ANDRO' ALL'INFERNO.
(Ansa) - 'Non credo che andro' all'inferno per aver fatto questo tipo di satira'. E' quanto ha detto Fiorello, che ha partecipato a uno dei seminari interdisciplinari dell'Universita' Cattolica di Roma, a margine di una lezione sulla pazienza del paziente. 'E' una polemica - ha continuato Fiorello - che non sta ne' in cielo ne' in terra', ha detto riferendosi alle critiche che sono arrivate dal quotidiano 'Avvenire' per la sua imitazione di Padre Georg.

2 - COSSIGA, CHE NE PENSA IL GOVERNO DELLA SATIRA SUL PAPA?...
(Ansa) - Qual e' il giudizio del Governo sulla pesante ironia nei confronti di Papa Benedetto XVI cui si sono ispirate e ancora si ispirano alcune trasmissioni di intrattenimento della Rai, di proprieta' dello Stato e concessionaria del servizio pubblico della emittenza radio-televisiva': e' quanto chiede il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga in una interpellanza al Senato al presidente del Consiglio ed al ministro delle Comunicazioni.



Nell'atto parlamentare, il senatore a Vita chiede al governo se pensi 'che essa sia pienamente lecita quale legittima espressione del diritto di critica e di satira proprio di un regime democratico di orientamento, come due Capi dello Stato hanno proclamato, di orientamento pienamente laico, e con la volontà dal popolo italiano espressa maggioritariamente a favore di una coalizione elettorale nettamente laica anche nella sua componente cattolica e anche con tendenze libertarie e laicistiche'.

Oppure 'se invece ritengano che, pur nell'ambito della concezione laica dello Stato repubblicano, particolare considerazione e rispetto si debba, particolarmente da parte del servizio pubblico, nei confronti del capo della Chiesa Cattolica con la quale lo Stato italiano mantiene in base a patti garantiti dalla Costituzione rapporti privilegiati, e che e' anche Capo di uno Stato sovrano riconosciuto dallo Stato italiano e con la quale si mantengono normali e amichevoli relazioni diplomatiche'.


Dagospia 16 Novembre 2006