CAFONALINO - FANFANI ART FAMILY: NON SOLO AMINTORE, ANCHE IL NIPOTE LORENZO HA L'UZZOLO DELL'ARTE - MOSTRA CAPITOLINA PRESENTATA DA DALLO STILISTA EMANUEL UNGARO, PRESENZIATA DAI MINOLI & BERNABEI E BENEDETTA DALLA SORA LELLA BERTINOTTI.
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
La passione per l'arte, nella famiglia Fanfani, è nota. Lo scomparso leader democristiano Amintore Fanfani amava dipingere, nel tempo libero: pochi mesi fa una mostra ha ricordato il suo multiforme pennello, nella sede dell'Istituto Italo Latino Americano di piazza Cairoli.
E la vedova, Maria Pia, ha proposto al preside della facoltà di Economia dell'Università La Sapienza Attilio Celant (in occasione del primo centenario dell'istituzione accademica dedicata allo studio delle scienze economiche, che ha avuto come docente lo stesso Amintore Fanfani) di acquisire gran parte della collezione di opere d'arte realizzate dall'uomo politico nel corso della vita.
Oggi, un discendente come il nipotino Lorenzo Fanfani ha deciso di continuare la passione familiare con un'esposizione fotografica intitolata "Incontri" - trentacinque ritratti, realizzati rigorosamente senza flash né alterazioni di alcun tipo, tutti in bianco e nero - realizzata in collaborazione con le librerie Arion, che sarà ospitata dal 30 novembre (e fino al 10 dicembre) nello spazio "Salotto 42" di piazza di Pietra.
E' presentata dallo stilista Emanuel Ungano (sposo di Laura Bernabei), il quale ha sottolineato, a proposito degli scatti del giovane Fanfani, che si tratta di "giochi di specchi, giochi di memorie, fascinazione del segreto poetico di tutti quei volti nei quali l'anonimato ne protegge la libertà e potere di esistere, nella dirompente felicità di essere riconosciuti come essere umano".
All'inaugurazione romana, hanno timbrato il cartellino i tanti componenti del "clan" Fanfani-Bernabei. Dai fratelli Minoli a Sidney Rome, da Domenico Procacci a Cesare Cursi, passando per Mirta Merlino e Giulio Base, per finire con i botti d'artificio by Sora Lella Bertinotti.
Dagospia 04 Dicembre 2006
La passione per l'arte, nella famiglia Fanfani, è nota. Lo scomparso leader democristiano Amintore Fanfani amava dipingere, nel tempo libero: pochi mesi fa una mostra ha ricordato il suo multiforme pennello, nella sede dell'Istituto Italo Latino Americano di piazza Cairoli.
E la vedova, Maria Pia, ha proposto al preside della facoltà di Economia dell'Università La Sapienza Attilio Celant (in occasione del primo centenario dell'istituzione accademica dedicata allo studio delle scienze economiche, che ha avuto come docente lo stesso Amintore Fanfani) di acquisire gran parte della collezione di opere d'arte realizzate dall'uomo politico nel corso della vita.
Oggi, un discendente come il nipotino Lorenzo Fanfani ha deciso di continuare la passione familiare con un'esposizione fotografica intitolata "Incontri" - trentacinque ritratti, realizzati rigorosamente senza flash né alterazioni di alcun tipo, tutti in bianco e nero - realizzata in collaborazione con le librerie Arion, che sarà ospitata dal 30 novembre (e fino al 10 dicembre) nello spazio "Salotto 42" di piazza di Pietra.
E' presentata dallo stilista Emanuel Ungano (sposo di Laura Bernabei), il quale ha sottolineato, a proposito degli scatti del giovane Fanfani, che si tratta di "giochi di specchi, giochi di memorie, fascinazione del segreto poetico di tutti quei volti nei quali l'anonimato ne protegge la libertà e potere di esistere, nella dirompente felicità di essere riconosciuti come essere umano".
All'inaugurazione romana, hanno timbrato il cartellino i tanti componenti del "clan" Fanfani-Bernabei. Dai fratelli Minoli a Sidney Rome, da Domenico Procacci a Cesare Cursi, passando per Mirta Merlino e Giulio Base, per finire con i botti d'artificio by Sora Lella Bertinotti.
Dagospia 04 Dicembre 2006