PRODI: NESSUN AFFITTO PER CASERTA - INGRAO: SINISTRA DS SI METTA INSIEME A PRC, D'ALEMA E FASSINO CON PRODI E RUTELLI - SCALZONE: MI SENTO PIÙ SOVVERSIVO DI PRIMA - DI PIETRO VS SPINETTA - LA MORATTI ASSUME IL PRECARIO GLISENTI A 900 EURO. AL GIORNO.

1 - PRODI: PER CASERTA NON E' STATO PAGATO ALCUN AFFITTO.
(Adnkronos)
- Per il vertice di Caserta il governo non ha pagato alcun affitto: la Scuola superiore della Pubblica amministrazione, teatro del summit di governo e maggioranza, e' infatti di proprieta' della presidenza del Consiglio. A sostenerlo e' il premier Romano Prodi in una lettera che sara' pubblicata sul prossimo numero de 'L'Espresso'. ''Non e' frequente -sottolinea il premier- assistere ad un esercizio di fantasia cosi' copioso come quello che ha preceduto, accompagnato e seguito il seminario di Caserta. Si e' arrivati anche a criticare l'aspetto 'lussuoso e costoso della riunione', alludendo pure all'elevato affitto che il governo avrebbe pagato''.

''Tutto questo -sottolinea il presidente del Consiglio- senza tener conto che il seminario si e' svolto nella francescana, ancorche' efficiente, sede della Scuola superiore della Pubblica amministrazione, che, guarda caso, e' di proprieta' della presidenza del Consiglio la quale, guarda caso, non puo' pagare l'affitto a se stessa. Il fatto che il seminario fosse ad un passo dalla favolosa Reggia di Caserta non e' stato altro che una conseguente pubblicita' per un monumento che lascia senza fiato i visitatori e che, essendo piu' bello di Versailles, meriterebbe un flusso turistico pari alla sua bellezza''.

2 - CHIAMPARINO: FISCHI PADOA-SCHIOPPA? PRC PRENDA LE DISTANZE.
(Adnkronos) -''Al di la' del gruppetto contro Padoa-Schioppa, e' evidente che c'e' un'operazione politica della sinistra estrema che, specie attraverso Rifondazione e gli esponenti piu' radicali, vuole creare contraddizioni nel governo. Certe volte le contestazioni corrispondono a un disagio reale, come a Mirafiori, altre volte sono fatte tanto per fare. Dopodiche' la Cdl ha buon gioco a dire: non siete credibili''. Lo ha dichiarato il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, in un'intervista al 'Corriere della Sera', in merito alle proteste nate davanti all'Universita' di Torino rivolte al ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa.

''Quanto a noi -ha aggiunto- l'unico modo di sostenere Rifondazione in questo sforzo e' avere il coraggio di dire dei 'no', mantenendo diritta la barra delle riforme e del cambiamento. Certo non li aiuta con un atteggiamento condiscendente, gommoso, dando fiato alle loro minoranze interne o alle frange estremiste della sinistra radicale''. Il sindaco ha poi affermato a 'La Repubblica':''Il gioco della contestazione va disinnescato. Innanzitutto dal governo. Non possiamo rimanere prigionieri di piccoli gruppi''.
''Innanzitutto il governo -ha ribadito Chiamparino in merito a chi dovrebbe dire 'stop' a queste azioni politiche- a Caserta si sono definite con una certa chiarezza le linee programmatiche. Quelle devono essere i punti fermi per tutti. Personalmente avrei messo dei paletti ancora piu' espliciti su alcuni temi di fondo. In ogni caso, la linea e' stabilita e da quella non si sgarra''.

3 - SCALZONE, COME MI SENTO ADESSO? PIU' SOVVERSIVO DI PRIMA.
(Adnkronos) - ''Penso che il mio desiderio di sovversione per certi versi sia andato aumentando e che si sia anche modificato''. Lo ha affermato Oreste Scalzone, ex leader di Autonomia Operaia, in un'intervista al quotidiano 'Il Giornale' all'indomani della soppraggiunta prescrizione dei reati a lui contestati.
''Ritengo che il mondo attuale si presenti come catastrofico -ha continuato Scalzone- Io non so se il mondo vada peggiorando davvero ma una catastrofe e' sicura, quella mentale, psicologica, dei muri che ci costruiamo impedendoci la pensabilita' delle cose. Il delirio aumenta tra lacerazioni e pessimismi. L'unico scampo e' l'autonomia senza campioni, regimi o governo. E' miserabile pensare che la salvezza possa venire da Prodi, Chavez o Fidel Castro''. ''Sono affascinato dalla non violenza -ha proseguito Scalzone- ma e' una grazia che non ho. E credo che senza violenza una rivoluzione sia impossibile''.

''A condannare i piu' deboli e a fare i maramaldi sono bravi in troppi. Io non ho mai dissimulato le mie responsabilita' in illegalita', ma non condanno gli anni di piombo''.
''Sono contento si' -ha detto Scalzone a 'La Repubblica'- ma la vita e' fatta di ambivalenze: io ho avuto quello che mi spettava, la prescrizione altri no''. ''Voglio poi occuparmi di un caso a cui tengo molto quello di Persichetti: non vogliono concedergli nemmeno la semiliberta' prevista dalla legge Gozzini. Chiedo che almeno venga trasferito da Viterbo a Roma, dove vuole iscriversi a Giurisprudenza. Mi battero' con i mezzi della non violenza: o lo trasferiscono o mi mettono in galera''.

4 - PUBLIO FIORI: SCALZONE ORA POTREBBE ESSERE ELETTO DEPUTATO.
(Adnkronos) - ''Presto mi aspetto che venga eletto deputato perche' se questo e' il clima, alla prossima tornata accanto a Caruso ci troveremo anche Scalzone''. Lo ha dichiarato Publio Fiori, capogruppo Dc alla Regione Lazio, rimasto vittima il 2 novembre del 1977 delle Brigate Rosse, in un'intervista a 'Il Tempo', commentando la prescrizione dei reati per Oreste Scalzone, l'ex leader di Autonomia operaia che potra' tornare in Italia.
''Il balzello della prescrizione - ha aggiunto Publio Fiori - e il tono privo di pentimento di Scalzone che offende soprattutto i familiari delle vittime del terrorismo nel nostro Paese''. In merito al perdono dei suoi attentatori ha affermato: ''Sul piano personale ho perdonato tutti, fin dal primo momento. Non ho nessun problema personale, ma uno politico si': il ritorno di Scalzone, cosi' come quello all'epoca di Baraldini, non e' avvenuto per espiazione della pena ma per una grave carenza nel nostro ordinamento giuridico''.

5 - BERARDI (FIGLIO DI UNA VITTIMA): UNO SCHIAFFO A CHI E' STATO UCCISO.
(Adnkronos)
- ''La prescrizione dei reati per l'ex membro dei Comitati comunisti rivoluzionari e' uno schiaffo dello Stato alle vittime del terrorismo''. Lo ha affermato Giovanni Berardi, figlio di Rosario Berardi, maresciallo della Polizia ucciso a Torino nel '78 dalle Br, in un'intervista al quotidiano 'Il Messaggero'.
''Purtroppo - ha continuato Berardi - non e' mai stata fatta, ne' dalla destra, ne' dalla sinistra una politica seria nei confronti dei governi come quello francese che non concedevano l'estradizione. E da anni noi parenti delle vittime chiediamo che venga tolto il segreto di Stato per gli atti di terrorismo''.
''Spero - ha concluso Berardi - che Scalzone paghi per il dolore che ha seminato''. ''Pazzesco. Scalzone non si e' mai pentito, al contrario si vanta di cio' che ha fatto. E ora ricco - ha concluso Berardi - con le mani lorde di sangue, puo' rientrare in Italia''.

6 - DI PIETRO: DA SPINETTA SGARBO ISTITUZIONALE.
(Adnkronos) - ''Spinetta ha quantomeno compiuto uno sgarbo istituzionale''. Lo afferma a ''la Repubblica'' il ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, intervenendo sulle dimissioni del numero uno di Air France, Jean Cyril Spinetta. ''Io penso che nel momento in cui il governo ha messo in atto un processo chiaro per risolvere l'emergenza Alitalia -continua il ministro- tutti i consiglieri di amministrazione avevano il dovere giuridico ma anche morale di stare al proprio posto fino alla fine del processo di privatizzazione, dare apporto sulle opzioni di acquisto e sul funzionamento della societa'''.
''Le giustificazioni non mi convincono ma, ognuno puo' trovare i motivi piu' vari per non assumersi le responsabilita' di quello che fa'' prosegue Di Pietro, aggiungendo: ''dico solo che dimettersi ora, a pochi giorni dalla scadenza del bando, non ha molto senso''.
La decisione di Spinetta per Di Pietro ''non pregiudica'' un'eventuale offerta da parte di Air France agli occhi del governo, ''pero' la sua decisione ha contribuito a peggiorare un clima gia' molto teso e l'incertezza su Alitalia puo' anche rendere meno
appetibili gli asset messi in vendita''.



7 - CICCHITTO: DA VELTRONI POLITICA INDEGNA, ROMA FA SCHIFO.
(Ansa)
- Duro attacco di Fabrizio Cicchitto al sindaco della capitale Walter Veltroni. ''Questa e' una citta' che fa schifo, con un traffico e una fognatura che non funzionano, sporca e disorganizzata'' ha criticato il vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, nel corso di un seminario sulla finanziaria, organizzato dal suo partito. ''Quella di Veltroni - ha aggiunto - e' una politica indegna, che e' nascosta dai grandi giornali locali come 'Il Messaggero' e 'Il Tempo'''.

8 - BETTINI (DS): PER IL PD DA SUBITO IN CAMPO FACCE NUOVE.
(Adnkronos) - Il processo che portera' alla costituzione del Partito democratico ''deve mettere in campo da subito facce nuove ed il congresso Ds e' una delle occasioni piu' importanti per questo ricambio''. A sostenerlo e', in una intervista al Corriere della Sera, il senatore diessino Goffredo Bettini. ''Leader come Prodi, D'Alema e Amato -chiarisce Bettini- devono essere considerati sempre piu' risorse della Repubblica. Mentre il nuovo soggetto politico, se vuole suscitare qualche entusiasmo, deve nascere da un sommovimento delle classi dirigenti''.

E Fassino e Rutelli? ''Garantiscano -risponde Bettini- questo rinnovamento. E non mi riferisco ai giovani di batteria dei partiti, ma ad un grande progetto di liberazione di forze della societa' italiana. Il Partito democratico deve avere un respiro profondo, strategico, non puo' essere un politburo antidemocratico. Deve aprire un processo franco e sereno di battaglia ideale, in cui ogni soggetto porti i propri valori. Per noi la laicita' dello Stato o il tema dell'Internazionale socialista, come luogo politico dove si puo' contare nel mondo, devono essere punti decisivi da rivendicare''.
E Veltroni? ''Walter -risponde Bettini- e' una risorsa straordinaria, ma oggi fa il sindaco e lo fa benissimo. Al momento opportuno si verifichera' democraticamente, anche attraverso le primarie, se e' come io credo una carta fondamentale, oppure se ce ne sono delle altre''.

9 - INGRAO: SINISTRA DS SI METTA INSIEME A PRC, D'ALEMA E FASSINO CON PRODI E RUTELLI.
(Adnkronos)
- Che a dettare l'agenda del governo siano i massimalisti ''e' una favola''. Lo dice, in una intervista a 'La Stampa', Pietro Ingrao. ''Semmai -aggiunge- ancora non e' chiaro, o almeno io non l'ho ancora capito, come riusciranno ad armonizzarsi queste due componenti. Per ora vedo solo differenze e attori
rumorosamente diversi''.
E I Ds? ''Se fossero ancora un partito di sinistra -dice Ingrao- mi opporrei'' al percorso che la Quercia sta facendo in direzione del Partito democratico. ''Il grosso di quel partito -aggiunge- a cominciare da Fassino e D'Alema e' centrista e moderato. Come Prodi e come Rutelli, un po' piu' e un po' meno. E mi pare che nemmeno lo nascondano''. Duqneu farebbero bene a mettersi nello stesso partito?

''Alla fine dei conti -replica Ingrao- si'. Io non capisco che senso abbia una battaglia, e lo dico ai miei amici e compagni della sinistra diessina, Mussi, Salvi, Fulvia Bandoli, per restare tutti insieme quando la si pensa in modo cosi' diverso. Mi sembra, insomma, una perdita di tempo cercare di tenere uniti i Ds, perche' alla fine stare insieme per forza produce solo un pasticcio''.
''Lascerei -sottolinea Ingrao- che Prodi, Rutelli, Fassino, D'Alema facciano quel che vogliono fare. Se vogliono mettersi nello stesso partito moderato vuol dire che sono moderati. Dunque si accomodino. Io mi occuperei di costruire qualcosa di sinistra, insieme a Rifondazione e a tutti quelli che moderati non sono. E che, mi auguro, non la pensino allo stesso modo di Rutelli e tantomeno del placido Prodi''.

10 - COSSIGA VS IL MULTI-COGNOME
(Ansa)
- ''La legge sul 'triplice cognome'? E perche' non un cognome di fantasia? E per quale motivo un ragazzo a diciotto anni non potrebbe scegliere di chiamarsi Churchill o Stalin o Roosevelt o anche Bindi?''. E' quanto afferma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga a commento del disegno di legge sul doppio cognome votato ieri dalla commissione Giustizia del Senato. ''A quando - chiede Cossiga - la legge che toglie la barriera per l'uomo di rimanere incinta?''.

11 - LA MORATTI ASSUME IL PRECARIO GLISENTI A 900 EURO. AL GIORNO.
Oreste Pivetta per "l'Unità" - Dolce la vita del co.co.co., del precario, del flessibile a progetto, se per 5 ore la retribuzione è di 900 euro. Anche se al lordo. Centottanta euro all'ora, salvo ritenute fiscali. Minimo cinque ore e poi in cassa a ritirare. Il posto di lavoro, volendo, è accogliente, un caldo palazzo di fine Cinquecento che s'affaccia su una nobile piazza, dirimpetto al più bel teatro del mondo. Ma si può lavorare da casa, senza recarsi troppo disturbo, visto che la residenza del precario è a Roma e il datore di lavoro sta a Milano ed è il sindaco di Milano e si chiama Letizia Moratti. Non si può tacere il nome del dorato co.co.co.: Paolo Glisenti, giornalista pubblicista e poi, come leggiamo nel provvedimento d'incarico, consulente d'azienda, presidente o amministratore delegato in diverse società italiane ed estere, redattore dell'Ansa, corrispondente del Sole24ore, soprattutto fino al 2006, «consigliere del Ministro dell'Istruzione Università e Ricerca Scientifica per la comunicazione...», insomma consigliere di Letizia Moratti.

Che debba fare Glisenti è dettagliato: seguire e «implementare» le attività istituzionali del Comune, sostenere e promuovere, perseguire e curare... Tra i suoi primi tangibili atti, è comparso (sul Sole24ore) un avviso sotto intestazione "Comitato di candidatura Expo Milano 2015" per "procedure di gare": la seconda per 250 mila euro "per l'affidamento del servizio di supporto per la pianificazione del progetto Expo 2015", la prima meno misteriosa e ben più remunerata (700 mila euro) «per la realizzazione di una campagna integrata di comunicazione a livello nazionale inerente la candidatura dell'Italia ad ospitare, attraverso la città di Milano, l'Expo universale Edizione 2015...». Rileggiamo: «livello nazionale»... Cioè 700mila euro per promuovere in Italia la candidatura di Milano già decisa dal governo italiano. Unica spiegazione, che si voglia soprattutto promuovere la Moratti.


Dagospia 18 Gennaio 2007