ALITALIA, SI VOLA: TRE OFFERTE PRONTE - FIAT UTILE - MINCATO: I PETROLIERI SAPRANNO DIFENDERSI DA ANTITRUST - AUTOSTRADE, OGGI 'WARNING' FINALE CONTRO IL GOVERNO ITALIANO - MADRID SU ENDESA ATTENDE UN RILANCIO - EUROFLY ABBANDONA.
1 - ALITALIA: SONO GIA' TRE LE OFFERTE PRONTE A PARTIRE.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Sono gia' tre le offerte pronte a partire per Alitalia, a pochi giorni dalla scadenza del 29 gennaio fissata dal Tesoro per la presentazione delle manifestazioni di interesse. Lo scrive "Il Sole 24 Ore", secondo cui la Sopaf guidata da Giorgio Magnoni e di cui e' socio anche il vicepresidente del Milan Adriano Galliani, starebbe valutando la partecipazione alla cordata guidata dalla Management e Capitali che fa capo a Carlo De Benedetti.
In pista anche Air One, insieme a Intesa-SanPaolo, e Air France-Klm, con la consulenza della Lazard e dello studio legale Gianni, Origoni, Grippo. Stanno esaminando il dossier, che prevede il lancio di un'offerta per l'acquisto almeno del 30,1% del capitale della compagnia, inoltre, diversi fondi di investimento tra cui Bc Partners.
2 - FIAT: L'UTILE NETTO VOLA OLTRE IL MILIARDO.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le previsioni del 'consensus' degli analisti sui risultati che il Gruppo Fiat presentera' domani sono di un trading profit di 1,9 miliardi, con 280 milioni per il solo settore auto, mentre il risultato netto del Gruppo dovrebbe essere sui 980 milioni e il debito industriale sui 2,1 miliardi, ma "si ha ragione di ritenere che i conti che Marchionne portera' domani al primo cda del 2007 risulteranno ritoccati al rialzo, a cominciare dal risultato netto consolidato che andra' oltre la soglia del miliardo di euro".
Lo scrive 'La Repubblica', aggiungendo che il dato "rende verosimile la promessa di un dividendo dopo cinque anni di assenza fatta ancora di recente dall'ad del Lingotto.
3 - I DUBBI DI CATRICALA' SULLA TRASPARENZA.
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Nuova indagine Antitrust sul cartello del petrolio. Come accade almeno una volta l'anno, l'Autorità ha avviato un'istruttoria nei confronti di 9 compagnie petrolifere. Si paventa una possibile, ed ennesima, intesa restrittiva della concorrenza con un coinvolgimento di Eni, Esso Italiana, Kuwait Petroleum Italia, Shell Italia, Tamoil Italia, Total Italia, Erg Petroli, Ip e Api. Insomma, stando a quanto scrive il garante Antonio Catricalà, almeno da fine 2004,queste compagnie avrebbero «concordato la fissazione dei prezzi consigliati» dei carburanti.
Con che coordinamento? «I concorrenti hanno scelto di adeguarsi ai movimenti di Eni». Magari con incontri "segreti", a Metanopoli? Macché,grazie a«una certa trasparenza dei prezzi consigliati, che favorisce la collusione»,una trasparenza voluta e«generata dallo stesso operato del ministero dello Sviluppo Economico, che pubblica i prezzi consigliatibase delle singole società petrolifere sul proprio sito internet». Insomma, in Italia o c'è la trasparenza o la concorrenza. Insieme non sembrano andare d'accordo.
4 - MINCATO: I PETROLIERI SAPRANNO DIFENDERSI DA ANTITRUST.
(Ansa) - ''Credo che i petrolieri sapranno difendersi molto bene''. E' quanto ha sostenuto l'ex amministratore delegato di Eni, Vittorio Mincato, ora presidente di Poste Italiane, a margine di un convegno organizzato da Assolombarda e Assonime, interpellato sulle accuse mosse dall'Antitrust nei confronti delle compagnie petrolifere che secondo l' Autorita' avrebbero costituito un cartello sui prezzi dei carburanti. Mincato ha poi spiegato che ''i petrolieri si sono gia' difesi cinque anni fa e lo sapranno fare anche oggi''.
5 - PARMALAT PER ORA NON AMMESSA COME PARTE CIVILE IN PROCESSO AGGIOTAGGIO.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Per ora la nuova Parmalat non puo' costituirsi parte civile nel procedimento riguardante l'aggiotaggio a causa di problemi tecnici legati alla Finanziaria. Lo ha stabilito il gup Cesare Tacconi. Parmalat potra' subentrare in un secondo tempo al commissario Enrico Bondi (che attualmente rappresenta i creditori) quando passera' in giudicato l'omologazione per la ammissione alla costituzione di parte civile anche delle persone giuridiche. Fra le associazioni dei consumatori e' stata ammessa come parte civile solo Adusbef.
6 - TRIBUNALE NEW JERSEY RESPINGE RICHIESTA CITIGROUP SU COMPETENZA CASO PARMALAT.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il tribunale del New Jersey ha nuovamente respinto la domanda di Citigroup intesa a dichiarare il difetto di competenza internazionale di quella giurisdizione. Il provvedimento - afferma una nota Parmalat - conferma le antecedenti decisioni, sia dello stesso tribunale sia della sezione d'appello.
7 - GROS-PIETRO: FUSIONE BUONA IDEA PER AUTOSTRADE, MA REGOLE CHIARE.
(Agi) - La fusione di Autostrade con la spagnola Abertis "era una buona idea. La volonta' di farla rimane e l'operazione potrebbe anche essere ripresa". Servono pero' per le concessioni regole chiare e, in questo, la Commissione europea potra' essere di aiuto svolgendo il suo ruolo. Il presidente di Autostrade, Gian Maria Gros-Pietro, racconta da Davos - dove si trova per partecipare al World Economic Forum - la storia di una "buona idea" che avrebbe dato vita al primo grande gestore europeo, e che non andata pero' in porto. "La creazione di un operatore europeo e' allettante - ha detto il numero uno di Autostrade in una chiacchierata con i giornalisti a margine dei lavori del Summit - e quindi l'idea di dargli vita ha validita' anche oggi".
"Una cosa abbiamo imparato - ha spiegato ai giornalisti - un progetto del genere va concepito sin dall'inizio con il Governo. Sono sviluppi che vanno concordati". Cosa non ha quindi funzionato? Gros-Pietro si concentra soprattutto sull'assenza di un "quadro regolatorio". "Ora - ha detto - si lavora alla ridefinizione di una quadro normativo. La vecchia normativa non c'e' piu' e la nuova non e' ancora pronta". Quindi "bisogna lavorare alla regolazione del settore visto anche che le modifiche della legislazione precedente non sono definite nei dettagli". Intanto oggi in una riunione al Cipe il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro incontra Aiscat, Anas e Nars per illustrare la bozza di direttiva sulla riforma tariffaria del settore che conferma la formula del 'price cap'
"L'esperienza - ha aggiunto Gros-Pietro - ha dimostrato che il sistema del 'price cap' e' il migliore. E se c'e una regola Ue e' piu' facile anche per il concessionario trarre profitto". A Davos sono presenti anche i commissari europeei al Mercato Interno, Charlie McCreevy, e alla Concorrenza, Neelie Kroes, entrambi protagonosti dell'invio a Roma di lettere di richiesta di chiarimenti in merito all'operazione Autostrade Abertis. Gros-Pietro a loro lancia un messaggio chiaro. "Ci aspettiamo - ha affermato - che Bruxelles svolga il suo ruolo e favorisca la convergenza Ue nelsettore".
Proprio oggi, in occasione della riunione della Commissione Ue a Bruxelles, il commissario al Mercato interno, Charlie McCreevy, potrebbe accelerare la procedura per un 'warning' finale contro il governo italiano sulla questione Autostrade. Se la commissione accettera' la proposta di McCreevy il governo Prodi ricevera' un'"opinione ragionata", che rappresenta l'ultimo avvertimento prima di avviare un'azione legale presso la Corte di Giustizia europea.
8 - AUTOSTRADE: BIANCHI, NUOVA TRATTATIVA CON ABERTIS? SE SON ROSE...
(Adnkronos) - ''Ho letto sui giornali che si sta lavorando a un nuovo accordo dopo lo stop alla fusione motivato da questioni formali perche' non si possono saltare le leggi''. A
commentare cosi' le ipotesi di una 'Autostrade-Abertis bis' , e' il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. ''C'e' ora -ha detto parlando a margine dell'assemblea della Confetra- la volonta' di vedere come si puo' arrivare a un accordo. Vediamo se son rose...''.
9 - MADRID SU ENDESA ATTENDE UN RILANCIO.
Mi.C. per "Il Sole 24 Ore" - Il titolo Endesa continua a correre (ieri ha segnato un nuovo massimo storico a 38,38 euro)e c'è una ragione.Domani la Consob spagnola darà il via libera all'iter per l'offerta del gruppo Eon che dovrebbe debuttare a marzo. Un'Opa, quella del gruppo tedesco, che valuta Endesa 34,5 euro ad azione,circa 4 euro in meno dell'attuale quotazione. Come a dire che gli investitori stanno scommettendo sul fatto che i tedeschi dovranno alzare l'offerta ad almeno 40 euro per azione.Tutto questo,mentre la battaglia per il controllo di Endesa dovrebbe essersi ormai risolta in favore di Eon.
La Caixa, che controlla il 10% di Endesa ha infatti lasciato intendere di voler cedere la partecipazione ai tedeschi. Il gruppo Acciona sta ancora valutando la situazione, ma non sembra in grado di contrastare Eon, se la Caixa dovesse accordarsi coitedeschi. E,quindi,Endesa continua a salire. Con il benestare del Governo spagnolo che sembra essersi ormai arreso di fronte all'evidenza del mercato e dei piccoli risparmiatori che sperano di incassare una bella plusvalenza.
10 - EUROFLY ABBANDONA L'ESPERIMENTO ATLANTICO.
S.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - A maggio dell'anno scorso, al momento del lancio,era stato presentato come la punta di diamante di Eurofly, la compagnia aerea charter venduta a Meridiana. Invece il volo Mi-Ma, il collegamento extralusso Milano-Manhattan destinato a una clientela facoltosa, ieri è stato mestamente cancellato. Dopo appena sette mesi di vita Gianni Rossi, l'uomo Meridiana nuovo a.d. di Eurofly,ha deciso di chiudere Mi-Ma.
C'è da dire che già allora l'iniziativa era partita col piede sbagliato: perchè Eurofly avrebbe dovuto partire da Linate, ma mancavano le autorizzazioni, e la compagnia ha dovuto ripiegare su Malpensa, dove però c'è la concorrenza di tuttii vettori.La sfortunata operazione commerciale,forse poco avveduta visto che il business aereo va sempre più verso il low cost, è costata,da sola,qualcosa come8 milioni di euro. Così il 2006 di Eurofly si è chiuso in profondo rosso: 21 milioni di perdite a livello di risultato operativo (contro il passivo di 2,9 milioni del 2005)nonostante ricavi in aumento (300 milioni contro 277). E l'azienda ha annunciato 130 esuberi.
11 - AREVA, VIA COL VENTO.
Luca Pagni per "la Repubblica"- La notizia non potrà non far felici falangi di ambientalisti. Il numero uno mondiale per la costruzione e la gestione di impianti nucleari, il colosso francese Areva, ha deciso di rilevare uno dei principali gruppi europei per la realizzazione di impianti eolici, la tedesca Repower Systems. Operazione del valore di 1 miliardo di euro: Areva ha infatti lanciato un´offerta pubblica di acquisto amichevole da 600 milioni di euro per rilevare le quote che non sono ancora in suo possesso, pari al 70,01% del capitale. Areva era salita fino al 29,99 % già alla fine del 2005.
Cosa ha attirato il gruppo francese nell´investimento in Repower? Il fatto di essere il numero tre del mercato tedesco, il primo in Europa per la produzione di eneregia eolica, e la forte espansione della società in tutto il Vecchio Continente (in Francia, in particolare) ma anche negli Stati Uniti, in Cina e in India. E poi si sa: per costruire impianti nucleari ci vogliono anni e il ritorno economico non arriva prima di 10-15 anni dall´avvio dei progetti. Mentre i bilanci vanno fatti quadrare tutti gli anni.
Dagospia 24 Gennaio 2007
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Sono gia' tre le offerte pronte a partire per Alitalia, a pochi giorni dalla scadenza del 29 gennaio fissata dal Tesoro per la presentazione delle manifestazioni di interesse. Lo scrive "Il Sole 24 Ore", secondo cui la Sopaf guidata da Giorgio Magnoni e di cui e' socio anche il vicepresidente del Milan Adriano Galliani, starebbe valutando la partecipazione alla cordata guidata dalla Management e Capitali che fa capo a Carlo De Benedetti.
In pista anche Air One, insieme a Intesa-SanPaolo, e Air France-Klm, con la consulenza della Lazard e dello studio legale Gianni, Origoni, Grippo. Stanno esaminando il dossier, che prevede il lancio di un'offerta per l'acquisto almeno del 30,1% del capitale della compagnia, inoltre, diversi fondi di investimento tra cui Bc Partners.
2 - FIAT: L'UTILE NETTO VOLA OLTRE IL MILIARDO.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le previsioni del 'consensus' degli analisti sui risultati che il Gruppo Fiat presentera' domani sono di un trading profit di 1,9 miliardi, con 280 milioni per il solo settore auto, mentre il risultato netto del Gruppo dovrebbe essere sui 980 milioni e il debito industriale sui 2,1 miliardi, ma "si ha ragione di ritenere che i conti che Marchionne portera' domani al primo cda del 2007 risulteranno ritoccati al rialzo, a cominciare dal risultato netto consolidato che andra' oltre la soglia del miliardo di euro".
Lo scrive 'La Repubblica', aggiungendo che il dato "rende verosimile la promessa di un dividendo dopo cinque anni di assenza fatta ancora di recente dall'ad del Lingotto.
3 - I DUBBI DI CATRICALA' SULLA TRASPARENZA.
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Nuova indagine Antitrust sul cartello del petrolio. Come accade almeno una volta l'anno, l'Autorità ha avviato un'istruttoria nei confronti di 9 compagnie petrolifere. Si paventa una possibile, ed ennesima, intesa restrittiva della concorrenza con un coinvolgimento di Eni, Esso Italiana, Kuwait Petroleum Italia, Shell Italia, Tamoil Italia, Total Italia, Erg Petroli, Ip e Api. Insomma, stando a quanto scrive il garante Antonio Catricalà, almeno da fine 2004,queste compagnie avrebbero «concordato la fissazione dei prezzi consigliati» dei carburanti.
Con che coordinamento? «I concorrenti hanno scelto di adeguarsi ai movimenti di Eni». Magari con incontri "segreti", a Metanopoli? Macché,grazie a«una certa trasparenza dei prezzi consigliati, che favorisce la collusione»,una trasparenza voluta e«generata dallo stesso operato del ministero dello Sviluppo Economico, che pubblica i prezzi consigliatibase delle singole società petrolifere sul proprio sito internet». Insomma, in Italia o c'è la trasparenza o la concorrenza. Insieme non sembrano andare d'accordo.
4 - MINCATO: I PETROLIERI SAPRANNO DIFENDERSI DA ANTITRUST.
(Ansa) - ''Credo che i petrolieri sapranno difendersi molto bene''. E' quanto ha sostenuto l'ex amministratore delegato di Eni, Vittorio Mincato, ora presidente di Poste Italiane, a margine di un convegno organizzato da Assolombarda e Assonime, interpellato sulle accuse mosse dall'Antitrust nei confronti delle compagnie petrolifere che secondo l' Autorita' avrebbero costituito un cartello sui prezzi dei carburanti. Mincato ha poi spiegato che ''i petrolieri si sono gia' difesi cinque anni fa e lo sapranno fare anche oggi''.
5 - PARMALAT PER ORA NON AMMESSA COME PARTE CIVILE IN PROCESSO AGGIOTAGGIO.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Per ora la nuova Parmalat non puo' costituirsi parte civile nel procedimento riguardante l'aggiotaggio a causa di problemi tecnici legati alla Finanziaria. Lo ha stabilito il gup Cesare Tacconi. Parmalat potra' subentrare in un secondo tempo al commissario Enrico Bondi (che attualmente rappresenta i creditori) quando passera' in giudicato l'omologazione per la ammissione alla costituzione di parte civile anche delle persone giuridiche. Fra le associazioni dei consumatori e' stata ammessa come parte civile solo Adusbef.
6 - TRIBUNALE NEW JERSEY RESPINGE RICHIESTA CITIGROUP SU COMPETENZA CASO PARMALAT.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il tribunale del New Jersey ha nuovamente respinto la domanda di Citigroup intesa a dichiarare il difetto di competenza internazionale di quella giurisdizione. Il provvedimento - afferma una nota Parmalat - conferma le antecedenti decisioni, sia dello stesso tribunale sia della sezione d'appello.
7 - GROS-PIETRO: FUSIONE BUONA IDEA PER AUTOSTRADE, MA REGOLE CHIARE.
(Agi) - La fusione di Autostrade con la spagnola Abertis "era una buona idea. La volonta' di farla rimane e l'operazione potrebbe anche essere ripresa". Servono pero' per le concessioni regole chiare e, in questo, la Commissione europea potra' essere di aiuto svolgendo il suo ruolo. Il presidente di Autostrade, Gian Maria Gros-Pietro, racconta da Davos - dove si trova per partecipare al World Economic Forum - la storia di una "buona idea" che avrebbe dato vita al primo grande gestore europeo, e che non andata pero' in porto. "La creazione di un operatore europeo e' allettante - ha detto il numero uno di Autostrade in una chiacchierata con i giornalisti a margine dei lavori del Summit - e quindi l'idea di dargli vita ha validita' anche oggi".
"Una cosa abbiamo imparato - ha spiegato ai giornalisti - un progetto del genere va concepito sin dall'inizio con il Governo. Sono sviluppi che vanno concordati". Cosa non ha quindi funzionato? Gros-Pietro si concentra soprattutto sull'assenza di un "quadro regolatorio". "Ora - ha detto - si lavora alla ridefinizione di una quadro normativo. La vecchia normativa non c'e' piu' e la nuova non e' ancora pronta". Quindi "bisogna lavorare alla regolazione del settore visto anche che le modifiche della legislazione precedente non sono definite nei dettagli". Intanto oggi in una riunione al Cipe il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro incontra Aiscat, Anas e Nars per illustrare la bozza di direttiva sulla riforma tariffaria del settore che conferma la formula del 'price cap'
"L'esperienza - ha aggiunto Gros-Pietro - ha dimostrato che il sistema del 'price cap' e' il migliore. E se c'e una regola Ue e' piu' facile anche per il concessionario trarre profitto". A Davos sono presenti anche i commissari europeei al Mercato Interno, Charlie McCreevy, e alla Concorrenza, Neelie Kroes, entrambi protagonosti dell'invio a Roma di lettere di richiesta di chiarimenti in merito all'operazione Autostrade Abertis. Gros-Pietro a loro lancia un messaggio chiaro. "Ci aspettiamo - ha affermato - che Bruxelles svolga il suo ruolo e favorisca la convergenza Ue nelsettore".
Proprio oggi, in occasione della riunione della Commissione Ue a Bruxelles, il commissario al Mercato interno, Charlie McCreevy, potrebbe accelerare la procedura per un 'warning' finale contro il governo italiano sulla questione Autostrade. Se la commissione accettera' la proposta di McCreevy il governo Prodi ricevera' un'"opinione ragionata", che rappresenta l'ultimo avvertimento prima di avviare un'azione legale presso la Corte di Giustizia europea.
8 - AUTOSTRADE: BIANCHI, NUOVA TRATTATIVA CON ABERTIS? SE SON ROSE...
(Adnkronos) - ''Ho letto sui giornali che si sta lavorando a un nuovo accordo dopo lo stop alla fusione motivato da questioni formali perche' non si possono saltare le leggi''. A
commentare cosi' le ipotesi di una 'Autostrade-Abertis bis' , e' il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. ''C'e' ora -ha detto parlando a margine dell'assemblea della Confetra- la volonta' di vedere come si puo' arrivare a un accordo. Vediamo se son rose...''.
9 - MADRID SU ENDESA ATTENDE UN RILANCIO.
Mi.C. per "Il Sole 24 Ore" - Il titolo Endesa continua a correre (ieri ha segnato un nuovo massimo storico a 38,38 euro)e c'è una ragione.Domani la Consob spagnola darà il via libera all'iter per l'offerta del gruppo Eon che dovrebbe debuttare a marzo. Un'Opa, quella del gruppo tedesco, che valuta Endesa 34,5 euro ad azione,circa 4 euro in meno dell'attuale quotazione. Come a dire che gli investitori stanno scommettendo sul fatto che i tedeschi dovranno alzare l'offerta ad almeno 40 euro per azione.Tutto questo,mentre la battaglia per il controllo di Endesa dovrebbe essersi ormai risolta in favore di Eon.
La Caixa, che controlla il 10% di Endesa ha infatti lasciato intendere di voler cedere la partecipazione ai tedeschi. Il gruppo Acciona sta ancora valutando la situazione, ma non sembra in grado di contrastare Eon, se la Caixa dovesse accordarsi coitedeschi. E,quindi,Endesa continua a salire. Con il benestare del Governo spagnolo che sembra essersi ormai arreso di fronte all'evidenza del mercato e dei piccoli risparmiatori che sperano di incassare una bella plusvalenza.
10 - EUROFLY ABBANDONA L'ESPERIMENTO ATLANTICO.
S.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - A maggio dell'anno scorso, al momento del lancio,era stato presentato come la punta di diamante di Eurofly, la compagnia aerea charter venduta a Meridiana. Invece il volo Mi-Ma, il collegamento extralusso Milano-Manhattan destinato a una clientela facoltosa, ieri è stato mestamente cancellato. Dopo appena sette mesi di vita Gianni Rossi, l'uomo Meridiana nuovo a.d. di Eurofly,ha deciso di chiudere Mi-Ma.
C'è da dire che già allora l'iniziativa era partita col piede sbagliato: perchè Eurofly avrebbe dovuto partire da Linate, ma mancavano le autorizzazioni, e la compagnia ha dovuto ripiegare su Malpensa, dove però c'è la concorrenza di tuttii vettori.La sfortunata operazione commerciale,forse poco avveduta visto che il business aereo va sempre più verso il low cost, è costata,da sola,qualcosa come8 milioni di euro. Così il 2006 di Eurofly si è chiuso in profondo rosso: 21 milioni di perdite a livello di risultato operativo (contro il passivo di 2,9 milioni del 2005)nonostante ricavi in aumento (300 milioni contro 277). E l'azienda ha annunciato 130 esuberi.
11 - AREVA, VIA COL VENTO.
Luca Pagni per "la Repubblica"- La notizia non potrà non far felici falangi di ambientalisti. Il numero uno mondiale per la costruzione e la gestione di impianti nucleari, il colosso francese Areva, ha deciso di rilevare uno dei principali gruppi europei per la realizzazione di impianti eolici, la tedesca Repower Systems. Operazione del valore di 1 miliardo di euro: Areva ha infatti lanciato un´offerta pubblica di acquisto amichevole da 600 milioni di euro per rilevare le quote che non sono ancora in suo possesso, pari al 70,01% del capitale. Areva era salita fino al 29,99 % già alla fine del 2005.
Cosa ha attirato il gruppo francese nell´investimento in Repower? Il fatto di essere il numero tre del mercato tedesco, il primo in Europa per la produzione di eneregia eolica, e la forte espansione della società in tutto il Vecchio Continente (in Francia, in particolare) ma anche negli Stati Uniti, in Cina e in India. E poi si sa: per costruire impianti nucleari ci vogliono anni e il ritorno economico non arriva prima di 10-15 anni dall´avvio dei progetti. Mentre i bilanci vanno fatti quadrare tutti gli anni.
Dagospia 24 Gennaio 2007