RACITI: INDAGATO 17ENNE PER OMICIDIO - PRODI-BERTONE, INCONTRO SMENTITO - PACS: CLERO CONTRO, MASTELLA PURE - FA CALDO A MONTECITORIO - D'ALEMA: DISCIPLINA AL SENATO - BOLOGNA, PRC CONTRO AULA BIAGI-D'ANTONA - MUSSI: DS HOMELESS.
1 - CASI
Jena per "La Stampa" - Per gli americani il caso Calipari è chiuso. Anzi, sepolto.
2 - MORTE POLIZIOTTO: 17ENNE INDAGATO PER OMICIDIO.
(Ansa) - Un ragazzo di 17 anni e' indagato dalla magistratura di Catania per l' omicidio dell' ispettore di polizia Filippo Raciti.
3 - PRODI CENA CON IMPRENDITORI FRANCESI 'CIRCLE DE L'INDUSTRIE'..
(Ansa) - Cena a Villa Pamphili ieri per il premier Romano con i vertici delle principali aziende francesi che fanno parte del 'Cercle de l'industrie', un'organizzazione che raccoglie una ventina di presidenti di grandi imprese transalpine, come Renault, Pechiney, Lafarge, Total, Elf, Loreal, Bull, Rhone-Poulenc, Schneider, Bsn. Al centro dell'incontro, le prospettive della governance economica. I vertici imprenditoriali del 'Circle' rappresentano grandi imprese impegnate in tutti i settori industriali, con un giro d'affari di 600 miliardi di euro l'anno e due milioni di occupati in tutto il Mondo.
Tra gli obiettivi di questa iniziativa l'interscambio continuo con le istituzioni europee per una riflessione sulle politiche industriali e, appunto, il miglioramento della governance economica. Periodicamente le 'Circle de l'industrie', fondato nel 1993 da Raymond Levy, allora ai vertici della Renault, organizza incontri con esponenti del mondo sindacale e politico a livello di leader confederali e capi di Stato e di governo dei paesi dell'Unione europea. Si tratta di occasioni per discutere di temi concreti di economia e di politiche industriali e per lo sviluppo tramite il confronto con queste personalita' di spicco.
4 - PADRE LOMBARDI SMENTISCE INCONTRO PRODI-BERTONE.
(Ansa) - Il Vaticano interviene per smentire una ricostruzione giornalistica secondo la quale ''abbia avuto luogo recentemente un incontro fra il segretario di Stato, Tarcisio Bertone e il presidente del Consiglio, Romano Prodi''. Inoltre, nella nota, il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi, smentisce ''che sia giunta in Vaticano una lettera dei vescovi del Piemonte concernente la Presidenza della Cei''.
5 - MASTELLA: SUI PACS LAVORO SOBRIO MA CONFERMO MIO NO.
(Ansa) - Il ministro della Giustizia Clemente Mastella conferma il suo 'no' ad una regolamentazione delle coppie di fatto. Uscendo da palazzo Chigi, dove e' ancora in corso un vertice, ribadisce che la sua posizione ''e' nota''. ''La mia collaborazione istituzionale - sottolinea - e' corretta e garantita, ma non e' che io abbia cambiato opinione...''. ''Si sta facendo comunque un lavoro sobrio - prosegue - anche se restano ancora dei nodi che io pero' non posso contribuire a sciogliere...''. ''Visto che io - ribadisce - continuo a esprimere il mio no''.
6 - BUTTIGLIONE: SINISTRA-CRISTIANESIMO, INCOMPATIBILI.
(Dire) - "Dio non e' di destra, di sinistra e, ahime', neppure di centro. Dio e' sopra". Ad affermarlo, questa mattina in un'intervista su 'Repubblica', e' Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, che parla del difficile rapporto fra politica e Chiesa, messo ulteriormente alla prova per la tesa discussione sulla realizzazione di una legge che stabilira' diritti e doveri per le coppie di fatto. Da ultimo, l'altro ieri sulle pagine di 'Avvenire', e' stata lanciata una sorta di 'scomunica' ai teodem che militano nell'Unione, accusati di essere scesi a non limpidissimi compromessi sui pacs. Il problema maggiore, secondo Buttiglione, non e' pero' della Chiesa, che sceglie o meno una precisa parte politica, "ma della sinistra, che ha scelto una cultura che e' incompatibile con il cristianesimo". Il problema per il filosofo centrista risiede principalmente in una mancanza di identita' dell'attuale sinistra: "C'e' tutta una cultura del progressismo cattolico che e' nata pensando di convertire alla modernita' la Chiesa, in Italia questo tentativo di conciliazione ha preso la forma dell'incontro fra cattolici e comunisti", tutto questo pero', per Buttiglione, non tiene conto del fatto che "il comunismo non c'e' piu' e l'idea che i cattolici debbano marciare verso il comunismo oggi e' risibile". Il dissidio fra l'essere di sinistra e professare la fede cattolica e' poi evidente, per Buttiglione, nella persona della senatrice diellina Paola Binetti: "Prendete la mia amica Paola Binetti- dice l'esponente centrista- lei vorrebbe essere di sinistra, pero' la sinistra la deve accettare non chiedendole di aderire al dogma del relativismo etico". Alla obiezione che in realta' sui temi etici la Chiesa e' in minoranza, Buttiglione replica: "Sembra, ma in realta' c'e' una crescita di italiani che credono in Dio", questo per il filosofo dell'Udc sara' dimostrabile anche nella discussione su eutanasia e Pacs: "Sulla fecondazione abbiamo avuto un referendum che ha detto il contrario dei sondaggi, anche su questi temi la Chiesa puo' vincere". Senza appoggiarsi ad alcuno schieramento, perche' "non sceglie, ma sta li' e vede chi la sceglie", e conclude: "La Chiesa non e' un venditore di automobili che passa da una marca all'altra, e' legata ad un unico prodotto, il Vangelo e non e' libera di abbandonarlo per qualcosa piu' alla moda".
7 - MONS. SANNA: LEGGE SUI PACS? NON LA VORREI MA SOPPORTERO'.
(Dire) - "Io questa legge non la chiedevo, e non la vorrei, ma se i politici nella loro autonomia la ritengono necessaria allora dico che posso anche accettarla, o meglio sopportarla purche' si limiti a promuovere, garantire ed evidenziare meglio i diritti delle persone coinvolte nelle unioni di fatto". Questo e' quanto afferma Ignazio Sanna, arcivescovo di Oristano, membro della Cei (Conferenza episcopale italiana) e componente della Commissione teologica internazionale, questa mattina sulle pagine del 'Corriere della Sera' sulla legge per i diritti e i doveri delle coppie di fatto. "La mia non e' paura ma preoccupazione perche' l'introduzione di una legge ha un effetto culturale- spiega Sanna- e contribuisce a mutare il sentire della gente". L'augurio del vescovo di Oristano e' che l'Italia "resti fedele alla famiglia monogamica ed eterosessuale, che mantenga alta la guardia a difesa della vita dal concepimento alla morte naturale", per resistere "al mutamento in nome di valori non negoziabili". Ultima frecciata infine alle coppie gay: "L'unione di due uomini e' un addizione e non una coppia. Penso che valga la pena battersi perche' non si smarrisca il principio gia' affermato nel libro della 'Genesi', che la pienezza dell'umano- conclude Sanna- so trova nella reciprocita' dell'uomo e della donna e non altrove".
8 - POLITO: VOTO NEGATIVO SULL'AFGHANISTAN NON SIGNIFICA CRISI GOVERNO.
(Dire) - "L'articolo 94 della Costituzione stabilisce esplicitamente che il voto negativo del parlamento su un provvedimento del governo non e' motivo di crisi di governo". Lo ha affermato Antonio Polito, ospite questa mattina di 'Omnibus' su La7 in merito alle richieste da parte dell'opposizione di dimissioni del governo in caso di mancata intesa in politica estera.
9 - FASSINO: SULLA BASE DI VICENZA GOVERNO NON POTEVA CHE PRENDERNE ATTO.
(Dire) - "La richiesta per l'ampliamento della base di Vicenza era stata inoltrata al governo precedente che aveva dato l'assenso a questa scelta, il Comune di Vicenza ha dato via libera agli strumenti urbanistici necessari. Il governo non poteva che prenderne atto". Lo ha detto il segretario dei Ds Piero Fassino, ospite di 'Radio anch'io'. Fassino ha aggiunto che la questione di "come si debba realizzare concretamente la base di Vicenza per fare in modo che l'impatto urbanistico e territoriale dell'ampliamento della base determini il minor disagio possibile per i cittadini di Vicenza, e' una questione che deve essere discussa dal governo insieme agli Enti locali, e al governo americano".
10 - D'ALEMA: DISCIPLINA RIGOROSA SOPRATTUTTO A SENATO.
(Ansa) - ''Stiamo lavorando in una situazione di emergenza'' e ''per portare avanti il nostro programma dobbiamo darci, come ripete Fassino, una disciplina particolarmente rigorosa'', ad esempio in Senato dove, vista l'esiguita' dei numeri, ''il dissenso deve manifestarsi in forme diverse dal voto''. Ne e' convinto il vice premier e ministro degli Esteri Massimo D'Alema che - in una lunga intervista al 'Mattino' - osserva ad esempio che sul rifinanziamento delle missioni italiane all'estero ''non si puo' far finta di non sapere che, se si vota contro il decreto, l'effetto non sara' il ritiro dall'Afghanistan ma la crisi del governo e il ritorno a Berlusconi''. Secondo il presidente della Quercia, ''l'emergenza e' determinata da una legge elettorale antidemocratica, un autentico colpo di mano operato dai leader della Cdl alla fine della passata legislatura''. Ad ogni modo D'Alema invita la maggioranza a serrare le fila, anche perche' l'obiettivo e' quello di potenziare la cooperazione a Kabul: ''Andare via adesso dall'Afghanistan - ribadisce il responsabile della Farnesina - sarebbe la negazione della politica''
11 - FOIBE, AN DISTRIBUISCE ALLA CAMERA FIOCCHETTI TRICOLORE.
(Dire) - Alleanza nazionale sta distribuendo in aula a Montecitorio le spillette tricolore, in ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, in vista della celebrazione della 'Giornata del Ricordo', il 10 febbraio. I fiocchetti, informa una nota di An, sono stati realizzati dal "Comitato 10 febbraio" formato dagli esuli, e distribuiti in aula dalla vicepresidente della Camera Giorgia Meloni e dal capogruppo Ignazio La Russa.
12 - MONTECITORIO SUPER-CALDA, SI SPENDONO BEN 8 MLN L'ANNO.
(Dire) - Bollette da capogiro per riscaldare Montecitorio. Ogni anno, tra luce e gas, si spendono infatti 8 milioni di euro. Decisamente troppo. Anche considerando l'inverno particolarmente caldo. A scattare la fotografia del caldo record nella 'casa' dei deputati e' il capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli: "Cosi' non si puo' andare avanti- spiega- fuori fa caldo e nell'edificio c'e' una temperatura record". Eppure nessuno abbassa il termostato. Si', ma di quanto andrebbe modificato? "Con le temperature che ci sono attualmente qui dentro- spiega ancora Bonelli- il riscaldamento andrebbe abbassato di almeno il 30%". E c'e' di piu'. Perche' gia' da luglio, spiega ancora Bonelli, "ho chiesto alla presidenza di prendere provvedimenti contro temperature record e riscaldamento a go-go. Anzi- aggiunge- la mia richiesta specifica prevede l'istituzione di una energy manager: qualcuno, insomma, che si occupi della situazione" e che, al momento giusto, regoli il termostato. Aspettando eventuali provvedimenti, in sala stampa vengono azionati i ventilatori...".
13 - BOLOGNA: IL PRC CONTRO L´AULA DEDICATA A D'ANTONA E BIAGI.
L.N. per "la Repubblica" - Rifondazione comunista vota contro l´intitolazione di una sala della Provincia a Marco Biagi. E nella città del professore assassinato dalla Brigate Rosse si riapre una vecchia ferita e una vecchia polemica che ogni anno sembra destinata ad accompagnare il ricordo del professore in bicicletta, assassinato sotto casa il 19 marzo del 2002. Sembrava una cosa scontata il voto per intitolare una sala a Marco Biagi e Massimo D´Antona. E invece, con un pretesto procedurale, Rifondazione ha votato contro e il Pdci si è astenuto.
Imbarazzo anche nel centrosinistra a Bologna, dove ieri era in corso un vertice dell´Unione. «Non capisco e non condivido», si limita a commentare il sindaco Sergio Cofferati, gelido. «Un errore, oltretutto di cattivo gusto», riconosce il coordinatore della Margherita Marco Monari. Mentre per il segretario della Quercia Andrea De Maria «era un dovere morale intitolare una sala a Biagi e D´Antona martiri della democrazia».
Rifondazione prima cerca di giustificarsi: non era un voto contro Biagi, ma una protesta per i mancati impegni della maggioranza. Finché il segretario del partito Tiziano Loreti, a sera, non sconfessa la decisione. «Dovevamo votare a favore - dice - . Abbiamo sempre condannato il terrorismo, non possono esserci dubbi su questo punto».
14 - MUSSI: "NO AI DS PARTITO HOMELESS".
Da "la Repubblica" - «Questo è il congresso che decide il futuro dei ds e della sinistra italiana. Noi diciamo no ad un partito homeless, senza casa. Un partito che non va "oltre" il socialismo, ma che va indietro e fuori dalla nostra tradizione».
Fabio Mussi lancia la mozione della sinistra ds al congresso e punta dritto contro il progetto politico della segreteria.
Il documento si ispira a due parole d´ordine, spiega Mussi: «"Unità" della coalizione di centrosinistra che governa il paese; "Autonomia", perchè siamo convinti che nella coalizione c´è bisogno di una presenza forte della sinistra e di una grande partito di ispirazione socialista. La loro mozione invece in un colpo solo cancella la rosa del socialismo e la quercia dal simbolo e le parole sinistra e socialismo dal nome».
Dagospia 08 Febbraio 2007
Jena per "La Stampa" - Per gli americani il caso Calipari è chiuso. Anzi, sepolto.
2 - MORTE POLIZIOTTO: 17ENNE INDAGATO PER OMICIDIO.
(Ansa) - Un ragazzo di 17 anni e' indagato dalla magistratura di Catania per l' omicidio dell' ispettore di polizia Filippo Raciti.
3 - PRODI CENA CON IMPRENDITORI FRANCESI 'CIRCLE DE L'INDUSTRIE'..
(Ansa) - Cena a Villa Pamphili ieri per il premier Romano con i vertici delle principali aziende francesi che fanno parte del 'Cercle de l'industrie', un'organizzazione che raccoglie una ventina di presidenti di grandi imprese transalpine, come Renault, Pechiney, Lafarge, Total, Elf, Loreal, Bull, Rhone-Poulenc, Schneider, Bsn. Al centro dell'incontro, le prospettive della governance economica. I vertici imprenditoriali del 'Circle' rappresentano grandi imprese impegnate in tutti i settori industriali, con un giro d'affari di 600 miliardi di euro l'anno e due milioni di occupati in tutto il Mondo.
Tra gli obiettivi di questa iniziativa l'interscambio continuo con le istituzioni europee per una riflessione sulle politiche industriali e, appunto, il miglioramento della governance economica. Periodicamente le 'Circle de l'industrie', fondato nel 1993 da Raymond Levy, allora ai vertici della Renault, organizza incontri con esponenti del mondo sindacale e politico a livello di leader confederali e capi di Stato e di governo dei paesi dell'Unione europea. Si tratta di occasioni per discutere di temi concreti di economia e di politiche industriali e per lo sviluppo tramite il confronto con queste personalita' di spicco.
4 - PADRE LOMBARDI SMENTISCE INCONTRO PRODI-BERTONE.
(Ansa) - Il Vaticano interviene per smentire una ricostruzione giornalistica secondo la quale ''abbia avuto luogo recentemente un incontro fra il segretario di Stato, Tarcisio Bertone e il presidente del Consiglio, Romano Prodi''. Inoltre, nella nota, il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi, smentisce ''che sia giunta in Vaticano una lettera dei vescovi del Piemonte concernente la Presidenza della Cei''.
5 - MASTELLA: SUI PACS LAVORO SOBRIO MA CONFERMO MIO NO.
(Ansa) - Il ministro della Giustizia Clemente Mastella conferma il suo 'no' ad una regolamentazione delle coppie di fatto. Uscendo da palazzo Chigi, dove e' ancora in corso un vertice, ribadisce che la sua posizione ''e' nota''. ''La mia collaborazione istituzionale - sottolinea - e' corretta e garantita, ma non e' che io abbia cambiato opinione...''. ''Si sta facendo comunque un lavoro sobrio - prosegue - anche se restano ancora dei nodi che io pero' non posso contribuire a sciogliere...''. ''Visto che io - ribadisce - continuo a esprimere il mio no''.
6 - BUTTIGLIONE: SINISTRA-CRISTIANESIMO, INCOMPATIBILI.
(Dire) - "Dio non e' di destra, di sinistra e, ahime', neppure di centro. Dio e' sopra". Ad affermarlo, questa mattina in un'intervista su 'Repubblica', e' Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, che parla del difficile rapporto fra politica e Chiesa, messo ulteriormente alla prova per la tesa discussione sulla realizzazione di una legge che stabilira' diritti e doveri per le coppie di fatto. Da ultimo, l'altro ieri sulle pagine di 'Avvenire', e' stata lanciata una sorta di 'scomunica' ai teodem che militano nell'Unione, accusati di essere scesi a non limpidissimi compromessi sui pacs. Il problema maggiore, secondo Buttiglione, non e' pero' della Chiesa, che sceglie o meno una precisa parte politica, "ma della sinistra, che ha scelto una cultura che e' incompatibile con il cristianesimo". Il problema per il filosofo centrista risiede principalmente in una mancanza di identita' dell'attuale sinistra: "C'e' tutta una cultura del progressismo cattolico che e' nata pensando di convertire alla modernita' la Chiesa, in Italia questo tentativo di conciliazione ha preso la forma dell'incontro fra cattolici e comunisti", tutto questo pero', per Buttiglione, non tiene conto del fatto che "il comunismo non c'e' piu' e l'idea che i cattolici debbano marciare verso il comunismo oggi e' risibile". Il dissidio fra l'essere di sinistra e professare la fede cattolica e' poi evidente, per Buttiglione, nella persona della senatrice diellina Paola Binetti: "Prendete la mia amica Paola Binetti- dice l'esponente centrista- lei vorrebbe essere di sinistra, pero' la sinistra la deve accettare non chiedendole di aderire al dogma del relativismo etico". Alla obiezione che in realta' sui temi etici la Chiesa e' in minoranza, Buttiglione replica: "Sembra, ma in realta' c'e' una crescita di italiani che credono in Dio", questo per il filosofo dell'Udc sara' dimostrabile anche nella discussione su eutanasia e Pacs: "Sulla fecondazione abbiamo avuto un referendum che ha detto il contrario dei sondaggi, anche su questi temi la Chiesa puo' vincere". Senza appoggiarsi ad alcuno schieramento, perche' "non sceglie, ma sta li' e vede chi la sceglie", e conclude: "La Chiesa non e' un venditore di automobili che passa da una marca all'altra, e' legata ad un unico prodotto, il Vangelo e non e' libera di abbandonarlo per qualcosa piu' alla moda".
7 - MONS. SANNA: LEGGE SUI PACS? NON LA VORREI MA SOPPORTERO'.
(Dire) - "Io questa legge non la chiedevo, e non la vorrei, ma se i politici nella loro autonomia la ritengono necessaria allora dico che posso anche accettarla, o meglio sopportarla purche' si limiti a promuovere, garantire ed evidenziare meglio i diritti delle persone coinvolte nelle unioni di fatto". Questo e' quanto afferma Ignazio Sanna, arcivescovo di Oristano, membro della Cei (Conferenza episcopale italiana) e componente della Commissione teologica internazionale, questa mattina sulle pagine del 'Corriere della Sera' sulla legge per i diritti e i doveri delle coppie di fatto. "La mia non e' paura ma preoccupazione perche' l'introduzione di una legge ha un effetto culturale- spiega Sanna- e contribuisce a mutare il sentire della gente". L'augurio del vescovo di Oristano e' che l'Italia "resti fedele alla famiglia monogamica ed eterosessuale, che mantenga alta la guardia a difesa della vita dal concepimento alla morte naturale", per resistere "al mutamento in nome di valori non negoziabili". Ultima frecciata infine alle coppie gay: "L'unione di due uomini e' un addizione e non una coppia. Penso che valga la pena battersi perche' non si smarrisca il principio gia' affermato nel libro della 'Genesi', che la pienezza dell'umano- conclude Sanna- so trova nella reciprocita' dell'uomo e della donna e non altrove".
8 - POLITO: VOTO NEGATIVO SULL'AFGHANISTAN NON SIGNIFICA CRISI GOVERNO.
(Dire) - "L'articolo 94 della Costituzione stabilisce esplicitamente che il voto negativo del parlamento su un provvedimento del governo non e' motivo di crisi di governo". Lo ha affermato Antonio Polito, ospite questa mattina di 'Omnibus' su La7 in merito alle richieste da parte dell'opposizione di dimissioni del governo in caso di mancata intesa in politica estera.
9 - FASSINO: SULLA BASE DI VICENZA GOVERNO NON POTEVA CHE PRENDERNE ATTO.
(Dire) - "La richiesta per l'ampliamento della base di Vicenza era stata inoltrata al governo precedente che aveva dato l'assenso a questa scelta, il Comune di Vicenza ha dato via libera agli strumenti urbanistici necessari. Il governo non poteva che prenderne atto". Lo ha detto il segretario dei Ds Piero Fassino, ospite di 'Radio anch'io'. Fassino ha aggiunto che la questione di "come si debba realizzare concretamente la base di Vicenza per fare in modo che l'impatto urbanistico e territoriale dell'ampliamento della base determini il minor disagio possibile per i cittadini di Vicenza, e' una questione che deve essere discussa dal governo insieme agli Enti locali, e al governo americano".
10 - D'ALEMA: DISCIPLINA RIGOROSA SOPRATTUTTO A SENATO.
(Ansa) - ''Stiamo lavorando in una situazione di emergenza'' e ''per portare avanti il nostro programma dobbiamo darci, come ripete Fassino, una disciplina particolarmente rigorosa'', ad esempio in Senato dove, vista l'esiguita' dei numeri, ''il dissenso deve manifestarsi in forme diverse dal voto''. Ne e' convinto il vice premier e ministro degli Esteri Massimo D'Alema che - in una lunga intervista al 'Mattino' - osserva ad esempio che sul rifinanziamento delle missioni italiane all'estero ''non si puo' far finta di non sapere che, se si vota contro il decreto, l'effetto non sara' il ritiro dall'Afghanistan ma la crisi del governo e il ritorno a Berlusconi''. Secondo il presidente della Quercia, ''l'emergenza e' determinata da una legge elettorale antidemocratica, un autentico colpo di mano operato dai leader della Cdl alla fine della passata legislatura''. Ad ogni modo D'Alema invita la maggioranza a serrare le fila, anche perche' l'obiettivo e' quello di potenziare la cooperazione a Kabul: ''Andare via adesso dall'Afghanistan - ribadisce il responsabile della Farnesina - sarebbe la negazione della politica''
11 - FOIBE, AN DISTRIBUISCE ALLA CAMERA FIOCCHETTI TRICOLORE.
(Dire) - Alleanza nazionale sta distribuendo in aula a Montecitorio le spillette tricolore, in ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, in vista della celebrazione della 'Giornata del Ricordo', il 10 febbraio. I fiocchetti, informa una nota di An, sono stati realizzati dal "Comitato 10 febbraio" formato dagli esuli, e distribuiti in aula dalla vicepresidente della Camera Giorgia Meloni e dal capogruppo Ignazio La Russa.
12 - MONTECITORIO SUPER-CALDA, SI SPENDONO BEN 8 MLN L'ANNO.
(Dire) - Bollette da capogiro per riscaldare Montecitorio. Ogni anno, tra luce e gas, si spendono infatti 8 milioni di euro. Decisamente troppo. Anche considerando l'inverno particolarmente caldo. A scattare la fotografia del caldo record nella 'casa' dei deputati e' il capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli: "Cosi' non si puo' andare avanti- spiega- fuori fa caldo e nell'edificio c'e' una temperatura record". Eppure nessuno abbassa il termostato. Si', ma di quanto andrebbe modificato? "Con le temperature che ci sono attualmente qui dentro- spiega ancora Bonelli- il riscaldamento andrebbe abbassato di almeno il 30%". E c'e' di piu'. Perche' gia' da luglio, spiega ancora Bonelli, "ho chiesto alla presidenza di prendere provvedimenti contro temperature record e riscaldamento a go-go. Anzi- aggiunge- la mia richiesta specifica prevede l'istituzione di una energy manager: qualcuno, insomma, che si occupi della situazione" e che, al momento giusto, regoli il termostato. Aspettando eventuali provvedimenti, in sala stampa vengono azionati i ventilatori...".
13 - BOLOGNA: IL PRC CONTRO L´AULA DEDICATA A D'ANTONA E BIAGI.
L.N. per "la Repubblica" - Rifondazione comunista vota contro l´intitolazione di una sala della Provincia a Marco Biagi. E nella città del professore assassinato dalla Brigate Rosse si riapre una vecchia ferita e una vecchia polemica che ogni anno sembra destinata ad accompagnare il ricordo del professore in bicicletta, assassinato sotto casa il 19 marzo del 2002. Sembrava una cosa scontata il voto per intitolare una sala a Marco Biagi e Massimo D´Antona. E invece, con un pretesto procedurale, Rifondazione ha votato contro e il Pdci si è astenuto.
Imbarazzo anche nel centrosinistra a Bologna, dove ieri era in corso un vertice dell´Unione. «Non capisco e non condivido», si limita a commentare il sindaco Sergio Cofferati, gelido. «Un errore, oltretutto di cattivo gusto», riconosce il coordinatore della Margherita Marco Monari. Mentre per il segretario della Quercia Andrea De Maria «era un dovere morale intitolare una sala a Biagi e D´Antona martiri della democrazia».
Rifondazione prima cerca di giustificarsi: non era un voto contro Biagi, ma una protesta per i mancati impegni della maggioranza. Finché il segretario del partito Tiziano Loreti, a sera, non sconfessa la decisione. «Dovevamo votare a favore - dice - . Abbiamo sempre condannato il terrorismo, non possono esserci dubbi su questo punto».
14 - MUSSI: "NO AI DS PARTITO HOMELESS".
Da "la Repubblica" - «Questo è il congresso che decide il futuro dei ds e della sinistra italiana. Noi diciamo no ad un partito homeless, senza casa. Un partito che non va "oltre" il socialismo, ma che va indietro e fuori dalla nostra tradizione».
Fabio Mussi lancia la mozione della sinistra ds al congresso e punta dritto contro il progetto politico della segreteria.
Il documento si ispira a due parole d´ordine, spiega Mussi: «"Unità" della coalizione di centrosinistra che governa il paese; "Autonomia", perchè siamo convinti che nella coalizione c´è bisogno di una presenza forte della sinistra e di una grande partito di ispirazione socialista. La loro mozione invece in un colpo solo cancella la rosa del socialismo e la quercia dal simbolo e le parole sinistra e socialismo dal nome».
Dagospia 08 Febbraio 2007