A MAGLIE STRETTE - FINIRÀ CHE PRODI FARÀ UN EDITTO BULGARO ANTI-SANTORO (SENNÒ MASTELLA S'INCAZZA) - E SE CONDI SOSTITUISSE CHENEY? - ARRIVEDERCI AL "DR. HOUSE" (ANATEMA AGLI IMITATORI) - IL COCKTAIL "TIFOZZI", CULT A MANHATTAN.
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
Caro Dago, vedrai che a Prodi gli toccherà andare fino a Sofia, lui che invece ha nostalgia di Bruxelles, per emanare editto bulgaro contro Michele chi. Altrimenti le ipotesi sono due: il ministro Mastella si dimette, e fin qui poco danno, anche perché il giorno dopo ci ripensa; Anno Zero finisce col dover avere come ospite fisso Antonio Marano sempre da solo, perché gli altri si danno alla macchia in modo rigorosamente bipartisan.
A lunedì mgm
1 - CHENEY ACCIACCATO E IMPOPOLARE. E SE ARRIVASSE CONDI?
Bomba sulle elezioni americane del 2008. Succederebbe nella seguente maniera. Il Vice Presidente, Dick Cheney, sta alla frutta, tra bypass e angioplastiche seguiti a quattro attacchi di cuore. Adesso gli hanno diagnosticato un trombo nella gamba destra, che potrebbe risalire ai polmoni e provocargli un'embolia fatale. Insomma, ha solo 66 anni, ma tra scandali e salute, sarebbe bene per tutti che guadagnasse una pensione dorata.
Così tornano le chiacchiere intense a Washington sul fatto che Bush dovrà sostituirlo.
Però né Rudy Giuliani né il senatore John McCain, ovvero i due candidati già ufficiali e già quotati alle primarie repubblicane, hanno nessuna intenzione di farsi marchiare a fuoco la campagna elettorale dall'eredità del prez che oggi sta nell'angolo. Non resterebbe che la fedele Condi Rice, ma per convincerla Bush dovrebbe anche decidersi a lanciarla e ad appoggiarla nella tenzone presidenziale. Lei ha sempre detto che intende tornarsene in un'università, ma una corsa per la Casa Bianca non si rifiuta mai, soprattutto se non hai niente da perdere. Un arrivo, magari tra qualche mese, per esempio dopo l'estate, cioè a ridosso dell'inizio vero della corsa, spiazzerebbe i rivali, predicono gli esperti, anzi li metterebbe direttamente fuori gioco. Con grande goduria di quelli che da qualche anno già pregustano l'idea di un match Hillary versus Condoleezza. Altro che Obama.
2 - QUE VIVA IL DOTTOR HOUSE (CI VEDIAMO IN AUTUNNO).
Complotto, inciucio, tragedia, questo è uno scandalo altro che Anno Zero! La perfida Ruffini è riuscita nel suo scopo e noi adepte della setta House da venerdì prossimo siamo vedove e inconsolabili. Stasera andrà in onda l'episodio di "Dr. House" dal titolo "Aspettando Giuda", l'ultimo previsto da Italia1 per questa terza stagione che invece è, negli Stati Uniti, al 15° episodio. Per attendere gli altri dovremo probabilmente aspettare fino a settembre, o almeno finché non sarà finita su Canale 5 quella formidabile schifezza di "Scherzi a parte
Quella di stasera è una puntata di transizione che purtroppo lascerà gli spettatori con molte domande sul destino di Gregory il Bello. Infatti, a coronamento della disdetta, se nelle stagioni precedenti ogni episodio era indipendente e non c' erano grandi trame che legavano le varie puntate, la terza serie ha portato una novità in questo senso, introducendo il personaggio del poliziotto Tritter, deciso ad interrompere la carriera di House.
Non sappiamo invece se rimarrà, ma ci auguriamo che sprofondi negli abissi, la parodia che da qualche settimana fanno a "Mai dire martedì". Quel Gregory House del dottore più sexy della tv ha ben poco. Alle critiche rivolte a "Marcello Cesena", il comico ha risposto affermando che del telefilm ha visto solo le prime puntate. Ciuccio e presuntuoso!
3 - IL COCKTAIL "TIFOZZI", CULT A MANHATTAN.
A meno che, a meno che i Taliban che hanno in mano Daniele Mastrogiacomo, ai quali va un caro augurio che muoiano subito e fra atroci dolori, contemporaneamente ad alcuni loro amichetti italiani, non appartengano alla stessa categoria dei clienti che affollano a Manhattan il mitico bar EMPLOYEES ONLY, 510 Hudson St. 212-242-3021. Il locale è piccolo e chic, soprattutto fa i migliori cocktail che si possano sognare, classici ma con variazioni di fantasia. Come il Martinez, un manhattan col gin e con una punta di amaro di assenzio fatto in casa, un Provencal, dove si mescolano gin alla lavanda e vermout con erbe di Provenza.
Ma il must è "Tifozzi", aperitivo a base di Campari, variazione molto allegra e leggera dell'Americano, studiata per lunghi pomeriggi a guardare le partite di calcio, ormai in gran voga negli States colti. Tifozzi si scrive, tifosi si legge, almeno ci si prova.
Dagospia 09 Marzo 2007
Caro Dago, vedrai che a Prodi gli toccherà andare fino a Sofia, lui che invece ha nostalgia di Bruxelles, per emanare editto bulgaro contro Michele chi. Altrimenti le ipotesi sono due: il ministro Mastella si dimette, e fin qui poco danno, anche perché il giorno dopo ci ripensa; Anno Zero finisce col dover avere come ospite fisso Antonio Marano sempre da solo, perché gli altri si danno alla macchia in modo rigorosamente bipartisan.
A lunedì mgm
1 - CHENEY ACCIACCATO E IMPOPOLARE. E SE ARRIVASSE CONDI?
Bomba sulle elezioni americane del 2008. Succederebbe nella seguente maniera. Il Vice Presidente, Dick Cheney, sta alla frutta, tra bypass e angioplastiche seguiti a quattro attacchi di cuore. Adesso gli hanno diagnosticato un trombo nella gamba destra, che potrebbe risalire ai polmoni e provocargli un'embolia fatale. Insomma, ha solo 66 anni, ma tra scandali e salute, sarebbe bene per tutti che guadagnasse una pensione dorata.
Così tornano le chiacchiere intense a Washington sul fatto che Bush dovrà sostituirlo.
Però né Rudy Giuliani né il senatore John McCain, ovvero i due candidati già ufficiali e già quotati alle primarie repubblicane, hanno nessuna intenzione di farsi marchiare a fuoco la campagna elettorale dall'eredità del prez che oggi sta nell'angolo. Non resterebbe che la fedele Condi Rice, ma per convincerla Bush dovrebbe anche decidersi a lanciarla e ad appoggiarla nella tenzone presidenziale. Lei ha sempre detto che intende tornarsene in un'università, ma una corsa per la Casa Bianca non si rifiuta mai, soprattutto se non hai niente da perdere. Un arrivo, magari tra qualche mese, per esempio dopo l'estate, cioè a ridosso dell'inizio vero della corsa, spiazzerebbe i rivali, predicono gli esperti, anzi li metterebbe direttamente fuori gioco. Con grande goduria di quelli che da qualche anno già pregustano l'idea di un match Hillary versus Condoleezza. Altro che Obama.
2 - QUE VIVA IL DOTTOR HOUSE (CI VEDIAMO IN AUTUNNO).
Complotto, inciucio, tragedia, questo è uno scandalo altro che Anno Zero! La perfida Ruffini è riuscita nel suo scopo e noi adepte della setta House da venerdì prossimo siamo vedove e inconsolabili. Stasera andrà in onda l'episodio di "Dr. House" dal titolo "Aspettando Giuda", l'ultimo previsto da Italia1 per questa terza stagione che invece è, negli Stati Uniti, al 15° episodio. Per attendere gli altri dovremo probabilmente aspettare fino a settembre, o almeno finché non sarà finita su Canale 5 quella formidabile schifezza di "Scherzi a parte
Quella di stasera è una puntata di transizione che purtroppo lascerà gli spettatori con molte domande sul destino di Gregory il Bello. Infatti, a coronamento della disdetta, se nelle stagioni precedenti ogni episodio era indipendente e non c' erano grandi trame che legavano le varie puntate, la terza serie ha portato una novità in questo senso, introducendo il personaggio del poliziotto Tritter, deciso ad interrompere la carriera di House.
Non sappiamo invece se rimarrà, ma ci auguriamo che sprofondi negli abissi, la parodia che da qualche settimana fanno a "Mai dire martedì". Quel Gregory House del dottore più sexy della tv ha ben poco. Alle critiche rivolte a "Marcello Cesena", il comico ha risposto affermando che del telefilm ha visto solo le prime puntate. Ciuccio e presuntuoso!
3 - IL COCKTAIL "TIFOZZI", CULT A MANHATTAN.
A meno che, a meno che i Taliban che hanno in mano Daniele Mastrogiacomo, ai quali va un caro augurio che muoiano subito e fra atroci dolori, contemporaneamente ad alcuni loro amichetti italiani, non appartengano alla stessa categoria dei clienti che affollano a Manhattan il mitico bar EMPLOYEES ONLY, 510 Hudson St. 212-242-3021. Il locale è piccolo e chic, soprattutto fa i migliori cocktail che si possano sognare, classici ma con variazioni di fantasia. Come il Martinez, un manhattan col gin e con una punta di amaro di assenzio fatto in casa, un Provencal, dove si mescolano gin alla lavanda e vermout con erbe di Provenza.
Ma il must è "Tifozzi", aperitivo a base di Campari, variazione molto allegra e leggera dell'Americano, studiata per lunghi pomeriggi a guardare le partite di calcio, ormai in gran voga negli States colti. Tifozzi si scrive, tifosi si legge, almeno ci si prova.
Dagospia 09 Marzo 2007