RIFONDAZIONE: VOLANO GLI STRACCI (E GLI EURO) - SEMPRE IN TESTA (ARMANDO) - RINALDI BLOG - ONLUS VS INPDAP - RAINEWS, ARAB TG - VENEZIA, IL CASINĂ’ PUNTA SUL PARTO - PISA TRADISCE LETTA - PINACOTECA FAZIO - SOTTILE MEMORIALE - CAMERATI DI PROVINCIA.
A cura di Enrico Arosio e Paolo Forcellini per "L'espresso"
1 - RIFONDAZIONE - DIMISSIONI COSTOSE.
Venduti. Traditori. Tra i vertici di Rifondazione e i trotzkisti del partito è volato di tutto nelle ultime settimane: insulti, ma anche migliaia di euro. Euro? Sì, a favore di Gigi Malabarba, uno dei capi della corrente. Dopo le ultime elezioni, Malabarba annunciò le sue dimissioni da senatore per lasciare il posto a Haidi Giuliani. "Torno a fare l'operaio", disse, e a ottobre si dimise da Palazzo Madama. Non prima però di aver sottoscritto un vantaggioso accordo con il capogruppo di Rc al Senato, Giovanni Russo Spena, per garantirsi un vitalizio senatoriale più ricco e il pagamento di un debito con l'Inps.
Per tutta la durata della legislatura venivano infatti garantiti a Malabarba, a titolo di rimborso spese, 3.500 euro netti al mese, per 15 mensilità, con i quali l'ex parlamentare avrebbe potuto fra l'altro rimpolpare il suo vitalizio e saldare il debito Inps. In cambio avrebbe collaborato con il gruppo di Rc al Senato. Ma quando il tesoriere del partito Sergio Boccadutri ha saputo dell'accordo, ha sospeso i pagamenti informando Malabarba di essere disposto a versargli al massimo 35 mila euro lordi l'anno se fosse andato a lavorare presso la direzione del partito. Malabarba si è rivolto a un avvocato che ha intimato a Rc di continuare a pagare, giacché il suo assistito non aveva alcuna intenzione di lavorare negli apparati di partito né di ridiscutere gli accordi. Si rischiava di finire in tribunale. In extremis è arrivata l'intesa: Malabarba ha accettato di chiudere il contenzioso in cambio di 110 mila euro in contanti. (P.D.N.)
2 - AGENZIE PUBBLICITARIE - SEMPRE IN TESTA.
Gran momento per Marco Testa, alfiere della pubblicità made in Italy e presidente dell'agenzia fondata da suo padre Armando. Dopo quattro anni torna a occuparsi di Mulino Bianco, vincendo la gara indetta dalla Barilla per le nuove campagne (si vedranno a fine estate) del suo marchio simbolo del settore bakery di qualità. Un brand sul quale, solo su tv, stampa, radio ed esterna, a Parma spendono più di 60 milioni. Ma Testa è riuscito a realizzare anche altri due miracoli a Torino: primo, riuscire a ottenere per la prima volta in assoluto un incarico, per la Grande Punto, dalla Fiat Auto; secondo, far scambiare un bacio appassionato fra Stefano Gabbana e un bellissimo angelo femmina caduto dal cielo nel nuovo commercial per la Lancia Y. Non solo.
L'agenzia è in corsa per la nuova comunicazione del turismo campano, dei fondi Arca e per il mega incarico (120 milioni di euro in 4 anni) per i giochi dei Monopoli di Stato. Si è aggiudicata il budget degli orologi Chronotech. L'unico cruccio resta la perdita, avvenuta qualche anno fa, del cliente Gruppo Telecom Italia: di Tim ora si occupa in proprio un ex creativo dell'agenzia che però si sdebita continuando a firmare per Testa i surreali spot per Lavazza con Paolo Bonolis. (V.P.)
3 - IL BLOG DI RINALDI - ITALIA LORO.
Pane fresco per i denti degli appassionati di politica. È partito nei giorni scorsi il nuovo blog di Claudio Rinaldi, 'Italia Loro', sull'edizione on line de 'L'espresso' (espresso.repubblica.it). L'editorialista ed ex direttore del nostro giornale vuole dedicarsi con cadenza frequente all'osservazione critica del ceto politico nazionale. Un po' scrutando le mosse dei personaggi dell'acciaccato bipolarismo italiano; un po' sottoponendo i temi caldi dell'agenda politica ad analisi disincantate: "Analisi brevi e vivaci", dice Rinaldi, "non populiste né protestatarie, ma basate sui dati di fatto". (T.M.)
4 - 5 PER MILLE - ONLUS CONTRO INPDAP.
Clamoroso errore dell'Istituto di previdenza dei dipendenti pubblici: ha spedito ai suoi pensionati un modello sbagliato di Cud (per la dichiarazione dei redditi). L'Inpdap, che attualmente eroga 2,3 milioni di pensioni, ha fatto circolare un modello a cui manca il riquadro del 5 per mille (la eventuale scelta di destinare parte del prelievo fiscale su associazioni senza scopo di lucro). Marco Staderini, l'ex consigliere d'amministrazione della Rai (in quota Udc) ed ex Lottomatica, nonché attuale presidente dell'Inpdap, ha dovuto spiegarsi con i direttori delle onlus italiane: sui moduli c'era proprio solo il riquadro dell'8 per mille (per le chiese) per cui era impossibile fare una donazione 'laica'. Staderini si è giustificato sostenendo che i moduli sono stati predisposti prima dell'approvazione definitiva in Finanziaria sul reitero del 5 per mille anche per il 2007. Così, in 15 regioni italiane i pensionati Inpdap non avranno la possibilità di devolvere il 5 per mille utilizzando il proprio Cud. Quelli che volessero farlo ora dovranno andare presso un Caf per ritirare l'apposito modulo, o scaricarlo da Internet. (C.M.C.)
5 - AL TG ARRIVANO GLI ARABI.
La rete all news del servizio pubblico sta lavorando, in collaborazione con Raitre, a un tg pensato in lingua araba. Il direttore di Rainews 24, Corradino Mineo, ha confermato che il progetto ha avuto "il via libera dalla direzione generale". Contemporaneamente Alain de Pouzilhac, presidente di France 24, sta visitando l'Italia e altri paesi per lanciare un analogo progetto: un canale per il mondo arabo.
6 - PUNTATE SUL PARTO.
Cos'hanno in comune gli incassi, sempre crescenti, del Casinò di Venezia e il parto indolore negli ospedali della città lagunare? Il cda della casa da gioco ha deciso di investire parte delle entrate per finanziare, per il secondo anno, il parto indolore, ovvero l'epidurale, per le donne che lo desiderino. In attesa che anche a livello nazionale la terapia sia inserita tra le prestazioni del servizio pubblico.
7 - PISA TRADISCE LETTA.
Mentre a Roma è in crescita il ruolo di Enrico Letta (Follini lo ha indicato come un artefice del suo trasloco), al congresso provinciale della Margherita di Pisa la candidata lettiana Roberta Botti ha sì vinto (per soli cinque voti) la corsa alla segreteria, ma la maggioranza è andata ai rutelliani, guidati da Ermete Realacci e Federico Gelli, vicepresidente della Regione e grande avversario di Letta.
8 - BANCA D'ITALIA - PINACOTECA FAZIO.
Davvero un pezzo unico. È il ritratto nuovo di zecca, è il caso di dirlo, dell'ex numero uno della Banca d'Italia, Antonio Fazio. A differenza dei predecessori, l'ex governatore il 'suo' quadro lo ha voluto vedere da vivo. E, prima di abbandonare il piano nobile di via Nazionale, ha affidato a un'autorevole commissione di critici l'incarico di scegliere il pittore più idoneo a raffigurare la sua immagine su olio e tela.
La scelta è caduta sul reatino Fabrizio Gunnella, autore di celebri ritratti, tra cui quello di Vittorio Gassman, Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta (acquistato dallo stesso Fazio) e di Benedetto XVI, consegnato in Vaticano in occasione del primo anno di pontificato. Gunnella si è messo all'opera e ora, regnante Mario Draghi, il cattolicissimo Fazio continua a troneggiare nei piani nobili di Palazzo Koch. In via Nazionale alcuni ritengono l'opera pittorica un semplice atto di rispetto, una formalità dovuta a un ex governatore, altri, più maliziosi, pensano sia un modo per ricordare ai presenti e ad eventuali detrattori che lui, Antonio Fazio da Alvito, è ancora lì vigile e attento con tanto di scranno, carte in mano e penna nel taschino. Insomma, come a testimoniare che con lui bisogna continuare a 'fare i conti'. (P.Fe.)
9 - CAMERATI DI PROVINCIA.
In Trentino-Alto Adige, An sente il richiamo della tradizione nera: il nuovo presidente provinciale, scelto dopo un confronto congressuale svoltosi tra risse e insulti, è Cristiano De Eccher, ex avanguardista. Le polemiche sulla legittimità degli ex a partecipare alla vita pubblica non finiscono mai; tuttavia, il caso De Eccher è davvero singolare e fa impallidire quelli che hanno trovato disdicevole la presenza in un convegno di Renato Curcio o la nomina a segretario di presidenza alla Camera di Sergio D'Elia, tanto per citare i casi più recenti. De Eccher, infatti, è noto alle cronache giudiziarie: il pentito Salvatore Francia raccontò al giudice Guido Salvini che i famigerati timers utilizzati per la strage di Piazza Fontana erano ben conservati proprio dal De Eccher che li consegnò a Stefano Delle Chiaie, dopo averli ricevuti dalle mani di Franco Freda. Insomma, An sceglie una modernità molto rétro. (S.Lim.)
10 - SOTTILE MEMORIALE.
Chissà quali rivelazioni conterrà la fatica editoriale che Salvatore Sottile, ex capo ufficio stampa di An, coinvolto nella vicenda di Vallettopoli, sta portando a termine in queste settimane. La Procura di Roma di recente ha chiesto l'archiviazione della posizione di Sottile in merito all'accusa di concussione sessuale. Il libro dovrebbe essere una sorta di memoriale nel quale l'ex accusato ricostruisce i passaggi della sua vicenda giudiziaria. Ma potrebbe contenere anche memorie della sua lunga vicenda di portavoce accanto a Gianfranco Fini, come fece qualche anno fa Francesco Storace che raccontò in un volume la sua analoga esperienza. L'argomento Sottile, in ogni caso, in casa An resta circondato da un alone di cautele. L'ufficio stampa rimane a Rita Fantozzi, che ha dato buona prova. Fini non ha voluto commentare la conclusione della vicenda giudiziaria del suo ex portavoce. (G.S.)
Dagospia 16 Marzo 2007
1 - RIFONDAZIONE - DIMISSIONI COSTOSE.
Venduti. Traditori. Tra i vertici di Rifondazione e i trotzkisti del partito è volato di tutto nelle ultime settimane: insulti, ma anche migliaia di euro. Euro? Sì, a favore di Gigi Malabarba, uno dei capi della corrente. Dopo le ultime elezioni, Malabarba annunciò le sue dimissioni da senatore per lasciare il posto a Haidi Giuliani. "Torno a fare l'operaio", disse, e a ottobre si dimise da Palazzo Madama. Non prima però di aver sottoscritto un vantaggioso accordo con il capogruppo di Rc al Senato, Giovanni Russo Spena, per garantirsi un vitalizio senatoriale più ricco e il pagamento di un debito con l'Inps.
Per tutta la durata della legislatura venivano infatti garantiti a Malabarba, a titolo di rimborso spese, 3.500 euro netti al mese, per 15 mensilità, con i quali l'ex parlamentare avrebbe potuto fra l'altro rimpolpare il suo vitalizio e saldare il debito Inps. In cambio avrebbe collaborato con il gruppo di Rc al Senato. Ma quando il tesoriere del partito Sergio Boccadutri ha saputo dell'accordo, ha sospeso i pagamenti informando Malabarba di essere disposto a versargli al massimo 35 mila euro lordi l'anno se fosse andato a lavorare presso la direzione del partito. Malabarba si è rivolto a un avvocato che ha intimato a Rc di continuare a pagare, giacché il suo assistito non aveva alcuna intenzione di lavorare negli apparati di partito né di ridiscutere gli accordi. Si rischiava di finire in tribunale. In extremis è arrivata l'intesa: Malabarba ha accettato di chiudere il contenzioso in cambio di 110 mila euro in contanti. (P.D.N.)
2 - AGENZIE PUBBLICITARIE - SEMPRE IN TESTA.
Gran momento per Marco Testa, alfiere della pubblicità made in Italy e presidente dell'agenzia fondata da suo padre Armando. Dopo quattro anni torna a occuparsi di Mulino Bianco, vincendo la gara indetta dalla Barilla per le nuove campagne (si vedranno a fine estate) del suo marchio simbolo del settore bakery di qualità. Un brand sul quale, solo su tv, stampa, radio ed esterna, a Parma spendono più di 60 milioni. Ma Testa è riuscito a realizzare anche altri due miracoli a Torino: primo, riuscire a ottenere per la prima volta in assoluto un incarico, per la Grande Punto, dalla Fiat Auto; secondo, far scambiare un bacio appassionato fra Stefano Gabbana e un bellissimo angelo femmina caduto dal cielo nel nuovo commercial per la Lancia Y. Non solo.
L'agenzia è in corsa per la nuova comunicazione del turismo campano, dei fondi Arca e per il mega incarico (120 milioni di euro in 4 anni) per i giochi dei Monopoli di Stato. Si è aggiudicata il budget degli orologi Chronotech. L'unico cruccio resta la perdita, avvenuta qualche anno fa, del cliente Gruppo Telecom Italia: di Tim ora si occupa in proprio un ex creativo dell'agenzia che però si sdebita continuando a firmare per Testa i surreali spot per Lavazza con Paolo Bonolis. (V.P.)
3 - IL BLOG DI RINALDI - ITALIA LORO.
Pane fresco per i denti degli appassionati di politica. È partito nei giorni scorsi il nuovo blog di Claudio Rinaldi, 'Italia Loro', sull'edizione on line de 'L'espresso' (espresso.repubblica.it). L'editorialista ed ex direttore del nostro giornale vuole dedicarsi con cadenza frequente all'osservazione critica del ceto politico nazionale. Un po' scrutando le mosse dei personaggi dell'acciaccato bipolarismo italiano; un po' sottoponendo i temi caldi dell'agenda politica ad analisi disincantate: "Analisi brevi e vivaci", dice Rinaldi, "non populiste né protestatarie, ma basate sui dati di fatto". (T.M.)
4 - 5 PER MILLE - ONLUS CONTRO INPDAP.
Clamoroso errore dell'Istituto di previdenza dei dipendenti pubblici: ha spedito ai suoi pensionati un modello sbagliato di Cud (per la dichiarazione dei redditi). L'Inpdap, che attualmente eroga 2,3 milioni di pensioni, ha fatto circolare un modello a cui manca il riquadro del 5 per mille (la eventuale scelta di destinare parte del prelievo fiscale su associazioni senza scopo di lucro). Marco Staderini, l'ex consigliere d'amministrazione della Rai (in quota Udc) ed ex Lottomatica, nonché attuale presidente dell'Inpdap, ha dovuto spiegarsi con i direttori delle onlus italiane: sui moduli c'era proprio solo il riquadro dell'8 per mille (per le chiese) per cui era impossibile fare una donazione 'laica'. Staderini si è giustificato sostenendo che i moduli sono stati predisposti prima dell'approvazione definitiva in Finanziaria sul reitero del 5 per mille anche per il 2007. Così, in 15 regioni italiane i pensionati Inpdap non avranno la possibilità di devolvere il 5 per mille utilizzando il proprio Cud. Quelli che volessero farlo ora dovranno andare presso un Caf per ritirare l'apposito modulo, o scaricarlo da Internet. (C.M.C.)
5 - AL TG ARRIVANO GLI ARABI.
La rete all news del servizio pubblico sta lavorando, in collaborazione con Raitre, a un tg pensato in lingua araba. Il direttore di Rainews 24, Corradino Mineo, ha confermato che il progetto ha avuto "il via libera dalla direzione generale". Contemporaneamente Alain de Pouzilhac, presidente di France 24, sta visitando l'Italia e altri paesi per lanciare un analogo progetto: un canale per il mondo arabo.
6 - PUNTATE SUL PARTO.
Cos'hanno in comune gli incassi, sempre crescenti, del Casinò di Venezia e il parto indolore negli ospedali della città lagunare? Il cda della casa da gioco ha deciso di investire parte delle entrate per finanziare, per il secondo anno, il parto indolore, ovvero l'epidurale, per le donne che lo desiderino. In attesa che anche a livello nazionale la terapia sia inserita tra le prestazioni del servizio pubblico.
7 - PISA TRADISCE LETTA.
Mentre a Roma è in crescita il ruolo di Enrico Letta (Follini lo ha indicato come un artefice del suo trasloco), al congresso provinciale della Margherita di Pisa la candidata lettiana Roberta Botti ha sì vinto (per soli cinque voti) la corsa alla segreteria, ma la maggioranza è andata ai rutelliani, guidati da Ermete Realacci e Federico Gelli, vicepresidente della Regione e grande avversario di Letta.
8 - BANCA D'ITALIA - PINACOTECA FAZIO.
Davvero un pezzo unico. È il ritratto nuovo di zecca, è il caso di dirlo, dell'ex numero uno della Banca d'Italia, Antonio Fazio. A differenza dei predecessori, l'ex governatore il 'suo' quadro lo ha voluto vedere da vivo. E, prima di abbandonare il piano nobile di via Nazionale, ha affidato a un'autorevole commissione di critici l'incarico di scegliere il pittore più idoneo a raffigurare la sua immagine su olio e tela.
La scelta è caduta sul reatino Fabrizio Gunnella, autore di celebri ritratti, tra cui quello di Vittorio Gassman, Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta (acquistato dallo stesso Fazio) e di Benedetto XVI, consegnato in Vaticano in occasione del primo anno di pontificato. Gunnella si è messo all'opera e ora, regnante Mario Draghi, il cattolicissimo Fazio continua a troneggiare nei piani nobili di Palazzo Koch. In via Nazionale alcuni ritengono l'opera pittorica un semplice atto di rispetto, una formalità dovuta a un ex governatore, altri, più maliziosi, pensano sia un modo per ricordare ai presenti e ad eventuali detrattori che lui, Antonio Fazio da Alvito, è ancora lì vigile e attento con tanto di scranno, carte in mano e penna nel taschino. Insomma, come a testimoniare che con lui bisogna continuare a 'fare i conti'. (P.Fe.)
9 - CAMERATI DI PROVINCIA.
In Trentino-Alto Adige, An sente il richiamo della tradizione nera: il nuovo presidente provinciale, scelto dopo un confronto congressuale svoltosi tra risse e insulti, è Cristiano De Eccher, ex avanguardista. Le polemiche sulla legittimità degli ex a partecipare alla vita pubblica non finiscono mai; tuttavia, il caso De Eccher è davvero singolare e fa impallidire quelli che hanno trovato disdicevole la presenza in un convegno di Renato Curcio o la nomina a segretario di presidenza alla Camera di Sergio D'Elia, tanto per citare i casi più recenti. De Eccher, infatti, è noto alle cronache giudiziarie: il pentito Salvatore Francia raccontò al giudice Guido Salvini che i famigerati timers utilizzati per la strage di Piazza Fontana erano ben conservati proprio dal De Eccher che li consegnò a Stefano Delle Chiaie, dopo averli ricevuti dalle mani di Franco Freda. Insomma, An sceglie una modernità molto rétro. (S.Lim.)
10 - SOTTILE MEMORIALE.
Chissà quali rivelazioni conterrà la fatica editoriale che Salvatore Sottile, ex capo ufficio stampa di An, coinvolto nella vicenda di Vallettopoli, sta portando a termine in queste settimane. La Procura di Roma di recente ha chiesto l'archiviazione della posizione di Sottile in merito all'accusa di concussione sessuale. Il libro dovrebbe essere una sorta di memoriale nel quale l'ex accusato ricostruisce i passaggi della sua vicenda giudiziaria. Ma potrebbe contenere anche memorie della sua lunga vicenda di portavoce accanto a Gianfranco Fini, come fece qualche anno fa Francesco Storace che raccontò in un volume la sua analoga esperienza. L'argomento Sottile, in ogni caso, in casa An resta circondato da un alone di cautele. L'ufficio stampa rimane a Rita Fantozzi, che ha dato buona prova. Fini non ha voluto commentare la conclusione della vicenda giudiziaria del suo ex portavoce. (G.S.)
Dagospia 16 Marzo 2007