LEGGE ELETTORALE: "BOZZA CHITI" SODDISFA TUTTI, REFERENDUM SI ALLONTANA - PALAZZO CHIGI: SU PROVINCE MONZA, FERMO E "BAT" ATTUATA LA LEGGE - BERSANI: PRESTO PROPOSTA SU FEDERALISMO FISCALE - DL ANTIVIOLENZA APPROVATO TRA LE POLEMICHE.
1 - LEGGE ELETTORALE, UNIONE DICE SI' A BOZZA CHITI.
(Agi) - "I capigruppo dell'Unione di Camera e Senato valutano positivamente il lavoro e la proposta sulla riforma elettorale fatta dal ministro Chiti, finalizzata a garantire il bipolarismo, il pluralismo, la governabilita' e riequilibrio della rappresentanza di generi". E' quanto e' scritto nel documento unitario dei capigruppo dell'unione di camera e Senato, letta dal presidente dei deputati dei Verdi, Angelo Bonelli, al termine della riunione a palazzo Madama sulla legge elettorale. Riforma ritenuta "indispensabile". L'Unione, quindi, "avviera' il confronto con le opposizioni, sulla base di quanto sovraesposto.
2 - BOZZA CHITI HA PREMIO DI MAGGIORANZA.
(Agi) - La bozza Chiti, illustrata nei giorni scorsi dal ministro per le Riforme, prevede la dichiarazione delle alleanze agli elettori, l'indicazione del candidato premier, uno sbarramento inversamente proporzionale al premio di maggioranza e circoscrizioni elettorali piu' piccole (almeno una per provincia e piu' di una per le province piu' grandi). Chiti pensa anche a tre riforme costituzionali: 1) ridurre il numero dei parlamentari (400 alla Camera, 200 al Senato); 2) il rafforzamento dei poteri del premier (fiducia al candidato premier che ha vinto le elezioni, poteri al premier di nomina e revoca dei ministri, sfiducia costruttiva); 3) differenziazione dei ruoli di Camera e Senato.
3 - MATTEOLI: BOZZA CHITI CONCILIABILE CON CDL
(Agi) - "La bozza Chiti e' una buona pista di lavoro, come d'altronde lo e' quella elaborata ieri dalla CdL. Le due proposte non sono inconciliabili". Lo dichiara il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli. "L'una e l'altra salvaguardano il bipolarismo, la scelta del premier e della coalizione prima del voto - aggiunge Matteoli - spingono per la governabilita' tutelando anche le forze minori, quindi si puo' aprire il tavolo della discussione in Parlamento ed arrivare al voto in Senato entro luglio. La legge elettorale si riforma con una legge ordinaria - osserva il capogruppo - quella della costituzione con la doppia approvazione delle Camere. Alleanza nazionale non e' chiusa rispetto alle riforme costituzionali, ma sono piani diversi. Intanto, e' necessario ed urgente procedere alla riforma della legge elettorale, di quella della costituzione se ne puo' discutere ma separatamente. Non crediamo che le due procedure debbano andare di pari passo, ora e' urgente per il Paese - conclude - un nuovo sistema elettorale che garantisca il piu' possibile la governabilita'".
4 - VILLETTI: UNIONE HA SCELTO DI NON SCEGLIERE.
(Agi) - "Ho espresso una forte riserva sul comunicato finale della riunione dei capigruppo poiche' e' stata di fatto espressa una posizione di sostanziale attesa, scegliendo di non scegliere e rinviando alle calende greche qualsiasi iniziativa politica". Lo afferma Roberto Villetti capogruppo della Rosa nel Pugno alla Camera, che spiega: "Si da' un giudizio sull'inadeguatezza del referendum, ma lo si considera inevitabile a meno che il comitato promotore non ne sposti di un anno lo svolgimento per consentire al Parlamento di fare una nuova legge elettorale accompagnata da una riforma costituzionale. Ho fatto, inoltre, presente che nel gruppo della Rosa nel Pugno - conclude il parlamentare dello SDI - i socialisti sono per il modello del sindaco d'Italia o quello delle regioni con i necessari adattamenti a livello nazionale e i radicali sono per il maggioritario di tipo anglosassone".
5 - CALDEROLI: OK INTESA UNIONE.
(Agi) - "Sono veramente lieto che i vertici dell'Unione abbiano confermato la volonta' di procedere a modificare l'attuale legge elettorale in Parlamento e di realizzare questa riforma in tempo utile, in modo che il Parlamento possa riacquisire cosi' la sua funzione legislativa e non abdichi rispetto a questo problema. E sono lieto che il via libera da parte dell'Unione sia stato dato al modello che si richiama a quello delle regionali, proprio come il modello che in questo periodo abbiamo elaborato partendo dal tavolo della Partecipazione e poi sottoposto al vaglio dei partiti di maggioranza e di opposizione. Si inizia a vedere una via di uscita positiva in questa vicenda, che prima sembrava orientata inevitabilmente verso il referendum, e adesso sarebbe davvero curioso scoprire a breve che sia il sottoscritto che il ministro Chiti stavamo scrivendo le stesse cose, e in questo modo trovare poi un'intesa ampia in Parlamento.
Bene, e' un passo in avanti, pero' e' chiaro che avendo fatto finora un po' da riferimento per quelli che il buon Sartori sul Corriere ha chiamato i 'Nanetti' anche adesso continuero' a svolgere comunque il mio ruolo di Biancaneve, facendo bene attenzione, come nella celebre favola, a non incappare in qualche mela avvelenata...". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord e Vice Presidente del Senato.
6 - PALAZZO CHIGI: SU PROVINCE MONZA, FERMO E 'BAT' ATTUATA LEGGE.
(Apcom) - In relazione alla puntata di "Report"andata in onda domenica 1 aprile e precisamente per quantoconcerne l'istituzione e il funzionamento di nuove Province, una nota dell'ufficio stampa di palazzo Chigi precisa che il governo si è limitato ad attuare una legge esistente, e in caso contrario "avrebbe omesso colpevolmente di svolgere le sue funzioni".
"Le leggi n. 146, 147 e 148 del 2004 (approvate dal Parlamento con larga maggioranza) - si ricorda nella nota - hanno disposto l'istituzione delle nuove province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani. Le stesse leggi hanno definito un processo attuativo articolato in successivi passaggi procedurali. Problemi di carattere amministrativo e burocratico hanno lungamente ostacolato l'attuazione degli adempimenti obbligati e l'attività dei Commissari chiamati a collaborare con gli enti territoriali interessati. Una risoluzione approvata il 31 gennaio 2007 da tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione presenti nelle Commissioni I e V della Camera dei deputati - si ricorda ancora - ha impegnato il Governo 'ad adottare tempestivamente le iniziative necessarie per consentire la conservazione a bilancio delle risorse stanziate dalle leggi in precedenza richiamate' (146, 147 e 148 del 2004) al fine di 'garantire le condizioni idonee ad assicurare la piena attuazione del dettato delle medesime leggi'".
7 - AMMINISTRATIVE: ANTIMAFIA VARA CODICE, NO A CANDIDATI IMPUTATI.
(Agi) - Un codice di autoregolamentazione. Che, alla vigilia delle elezioni amministrative impegna i partiti e le formazioni politiche a non presentare come candidati alle elezioni di Consigli provinciali, comunali e circoscrizionali uomini e donne rinviati a giudizio o condannati, anche in via non definitiva, per reati di associazione mafiosa, narcotraffico, estorsione, usura, riciclaggio, traffico illecito dei rifiuti. Lo ha approvato all'unanimita' la commissione parlamentare Antimafia presieduta da Francesco Forgione. "Si tratta - ha spiegato Forgione - di un atto politico forte che chiama i partiti, le formazioni politiche e le liste civiche ad assumere, su base politica e non penale, la responsabilita' della trasparenza delle liste, della pulizia dei candidati, della bonifica dei possibili punti di contatto con la criminalita' organizzata negli enti locali che possono essere sciolti per infiltrazione mafiosa. I partiti che non aderiranno al codice, dovranno rendere pubblicamente conto della loro scelta. Sara' l'opinione pubblica a giudicarli".
8 - BERSANI: PRESTO PROPOSTA GOVERNO SU FEDERALISMO FISCALE.
(Apcom) - Il governo presenterà "tra non molto"una sua proposta di legge sul federalismo fiscale "e poi si deciderà sul punto di caduta". Lo ha detto il ministro per loSviluppo economico, Pierluigi Bersani, nel corso di un'intervista in onda stasera alle 21 e 15 su Telepadania. Secondo il ministro, si legge in una nota dell'emittente del Carroccio che anticipa i contenuti dell'intervista, il proprio partito (Ds), "deve avere piu' attenzione alle tematiche come quelle del federalismo e come quelle particolarità delle condizioni del Nord. Deve interpretare questa idea del lavoro, del produrre, del fare sempre, come un elemento civico".
Bersani ha spiegato di essere d'accordo con il modello di un "federalismo variabile e che il Nord deve mettersi alla testa e allo sviluppo dell'Italia". Sempre parlando di riforme , il ministro si è detto d'accordo con il governatore del Piemonte, Mercedes Bresso, per un'iniziativa delle Regioni a favore del Senato federale. Parlando poi dei suoi rapporti con il Carroccio, Bersani ha detto che "nelle attuali condizioni ci possono essere dei temi su cui convergere come i meccanismi elettorali e il federalismo fiscale".
A proposito del parlamento del Nord, "preferirei - ha detto il ministro - che Maroni mi inviti alla festa della Lega a Varese come ha già fatto perché si incontra il popolo della Lega". Ultima battuta dedicata alle liberalizzazioni, alcune delle quali, secondo Bersani, sono "perfettamente in consonanza con quello che ho sentito dire al Nord dai leghisti".
9 - NICOLA ROSSI: TESORETTO FORSE E' PIU' PICCOLO DEL PREVISTO.
(Agi) - Il tesoretto potrebbe essere piu' piccolo di quello che pensiamo e non sappiamo quanto sia strutturale. Lo ha detto questa mattina ad 'Omnibus' su LA7 il parlamentare dell'Ulivo Nicola Rossi. "Un Paese investe sulla sua credibilita' - ha aggiunto - e per l'Italia la prima mossa sarebbe sanare i debiti riducendo il carico fiscale sulle famiglie che hanno contribuito a creare questo tesoretto, e su quelle imprese che aspettano da anni rimborsi fiscali da parte dello Stato".
Questa soluzione intermedia farebbe davvero aumentare la credibilita' del nostro Paese: la politica industriale deve andare di pari passo con la redistribuzione del reddito. In merito alle responsabilita' dell'attuale situazione, Rossi ha aggiunto: "Il centrodestra italiano non ha mosso un dito nel settore delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni. L'unica concepibile politica industriale in questo momento e' quella che pone le basi per la nascita di reti e imprese europee in grado di lavorare sui mercati globali. La sovranita' nazionale non esiste piu'".
Analizzando poi la situazione nello specifico, Rossi ha detto: "Soprattutto nel Mezzogiorno si sono formati monopoli pubblici locali che gravano sulle spalle delle famiglie e delle imprese. Queste municipalizzazioni locali sono, in realta', il mezzo con cui i comuni risolvono i problemi di bilancio causati dai tagli dei finanziamenti statali. Li' si sta formando un debito che scopriremo troppo tardi. Aprire quel vaso di Pandora e privatizzare quella realta' e' una misura a favore della concorrenza e a favore della pulizia dei bilanci degli enti locali".
10 - RUTELLI: SEMPRE SVOLTO FUNZIONE AL DI SOPRA DELLE PARTI.
(Adnkronos) - "In questi cinque anni ho svolto sempre una funzione al di sopra delle parti". Cosi', in un intervento pubblicato su 'Europa', il vice premier Francesco Rutelli torna sulle polemiche che nei giorni scorsi hanno accompagnato le vicende congressuali della Margherita. "Le lunghe settimane scorse, dense di tensioni e di polemiche -osserva Rutelli- non hanno certamente proiettato un'immagine brillante della Margherita, ma c'est la vie: tutti i congressi, se sono importanti, comportano confronti e talvolta scontri". "Non e' vero -sottolinea tra l'altro il ministro dei Beni culturali- che sia stata in questione, come si e' scritto, una 'pretesa' del presidente del partito di 'definire' le liste dei delegati al congresso: al contrario, mi era stato affidato un compito di garanzia precisamente stabilito dal regolamento congressuale, che ho esercitato per garantire che le liste collegate all'unica mozione fossero, in ciascuna regione, rappresentative delle forze in campo e rispettose delle posizioni delle minoranze".
11 - MASTELLA: DC NON RIPROPONIBILE, CREARE FORTE PARTITO CENTRO.
(Agi) - "Non credo che la DC sia riproponibile, anche in termini di quantita' e consenso elettorale, pero' un forte partito di centro e' ipotizzabile e auspicabile. Bisogna lavorare per questo". Cosi' e' quanto afferma il ministro della Giustizia e leader dell'Udeur, Clemente Mastella, interpellato a margine di un convegno sulle violenze in famiglia, commentando le dichiarazioni rilasciate stamane da Marco Follini.
12 - DL ANTIVIOLENZA: SENATO TROVA ACCORDO E VOTA CON "NASO TURATO".
(Agi) - Anche se la Camera "non ha una mente giuridica accorta", denuncia il relatore Giuseppe Di Lello Finuoli, relatore al Senato del dl e magistrato. Anche se il Senato "e' umiliato", come denuncia il leghista Roberto Castelli, a Palazzo Madama, in zona Cesarini viene raggiunto unaccordo sul decreto contro la violenza negli stadi ed i senatori lo voteranno con il "naso turato". Non ci sara' la solita unanimita' che fino ad oggi ha accompagnato il provvedimento nelle approvazioni nei due rami del Parlamento, perche' il Carroccio ha gia annunciato con Roberto Castelli il no.
Intanto gia' si lavora alla preparazione di un nuovo disegno di legge che sara' licenziato in sede deliberante dalle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia di Palazzo Madama con le correzioni al provvedimento, modificando cioe' quelle parti che non piacciono ai senatori. Una mediazione per non far decadere il provvedimento che pero' 'ci costa molto', fa notare il capogruppo di An, Altero Matteoli. Ci sono 'norme discriminatorie', ma per 'grande senso di responsabilita'' si e' deciso di procedere cosi', gli fa eco il capogruppo di Forza Italia, Renato Schifani. E, a garanzia, lo stesso Matteoli snocciola il percorso richiesto: oggi il si' al decreto come uscito da Montecitorio; 'oggi stesso si scriva il disegno di legge e sia firmato da tutti i capigruppo in commissioni, domani sia approvato in commissione e gia' la prossima settimana ci sia la deliberante'.
13 - DL ANTIVIOLENZA: PERA, PASSA UN DECRETO CONTRO COSTITUZIONE.
(Agi) - "Oggi passa un decreto legge contro la Costituzione". E' quanto sostiene il senatore Marcello Pera che, sul proprio sito internet (www.marcellopera.it), dichiara: "Secondo il presidente della commissione giustizia del Senato, il decreto legge sulla sicurezza degli stadi che oggi il Senato approva e' anticostituzionale. Lo stesso ministro degli Interni ha sollevato dubbi di costituzionalita', che pero' alla Camera aveva taciuto. D'altro canto, e' difficile sostenere che chi aggredisce un agente delle forze dell'ordine in servizio ad un evento sportivo debba avere una pena superiore a chi aggredisce lo stesso agente in servizio durante altre manifestazioni.
Ma il presidente della Camera fa sapere che non intende accettare modifiche, perche' i "movimenti" si potrebbero irritare, e allora tutti si sono rassegnati e infine trovati d'accordo nel rimediare con un disegno di legge ancora da presentare cui sara' data procedura d'urgenza. E' difficile reprimere due domande. Perche' l'opposizione e' d'accordo con la maggioranza? Come fara' il presidente della Repubblica a promulgare la legge?".
Dagospia 03 Aprile 2007
(Agi) - "I capigruppo dell'Unione di Camera e Senato valutano positivamente il lavoro e la proposta sulla riforma elettorale fatta dal ministro Chiti, finalizzata a garantire il bipolarismo, il pluralismo, la governabilita' e riequilibrio della rappresentanza di generi". E' quanto e' scritto nel documento unitario dei capigruppo dell'unione di camera e Senato, letta dal presidente dei deputati dei Verdi, Angelo Bonelli, al termine della riunione a palazzo Madama sulla legge elettorale. Riforma ritenuta "indispensabile". L'Unione, quindi, "avviera' il confronto con le opposizioni, sulla base di quanto sovraesposto.
2 - BOZZA CHITI HA PREMIO DI MAGGIORANZA.
(Agi) - La bozza Chiti, illustrata nei giorni scorsi dal ministro per le Riforme, prevede la dichiarazione delle alleanze agli elettori, l'indicazione del candidato premier, uno sbarramento inversamente proporzionale al premio di maggioranza e circoscrizioni elettorali piu' piccole (almeno una per provincia e piu' di una per le province piu' grandi). Chiti pensa anche a tre riforme costituzionali: 1) ridurre il numero dei parlamentari (400 alla Camera, 200 al Senato); 2) il rafforzamento dei poteri del premier (fiducia al candidato premier che ha vinto le elezioni, poteri al premier di nomina e revoca dei ministri, sfiducia costruttiva); 3) differenziazione dei ruoli di Camera e Senato.
3 - MATTEOLI: BOZZA CHITI CONCILIABILE CON CDL
(Agi) - "La bozza Chiti e' una buona pista di lavoro, come d'altronde lo e' quella elaborata ieri dalla CdL. Le due proposte non sono inconciliabili". Lo dichiara il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli. "L'una e l'altra salvaguardano il bipolarismo, la scelta del premier e della coalizione prima del voto - aggiunge Matteoli - spingono per la governabilita' tutelando anche le forze minori, quindi si puo' aprire il tavolo della discussione in Parlamento ed arrivare al voto in Senato entro luglio. La legge elettorale si riforma con una legge ordinaria - osserva il capogruppo - quella della costituzione con la doppia approvazione delle Camere. Alleanza nazionale non e' chiusa rispetto alle riforme costituzionali, ma sono piani diversi. Intanto, e' necessario ed urgente procedere alla riforma della legge elettorale, di quella della costituzione se ne puo' discutere ma separatamente. Non crediamo che le due procedure debbano andare di pari passo, ora e' urgente per il Paese - conclude - un nuovo sistema elettorale che garantisca il piu' possibile la governabilita'".
4 - VILLETTI: UNIONE HA SCELTO DI NON SCEGLIERE.
(Agi) - "Ho espresso una forte riserva sul comunicato finale della riunione dei capigruppo poiche' e' stata di fatto espressa una posizione di sostanziale attesa, scegliendo di non scegliere e rinviando alle calende greche qualsiasi iniziativa politica". Lo afferma Roberto Villetti capogruppo della Rosa nel Pugno alla Camera, che spiega: "Si da' un giudizio sull'inadeguatezza del referendum, ma lo si considera inevitabile a meno che il comitato promotore non ne sposti di un anno lo svolgimento per consentire al Parlamento di fare una nuova legge elettorale accompagnata da una riforma costituzionale. Ho fatto, inoltre, presente che nel gruppo della Rosa nel Pugno - conclude il parlamentare dello SDI - i socialisti sono per il modello del sindaco d'Italia o quello delle regioni con i necessari adattamenti a livello nazionale e i radicali sono per il maggioritario di tipo anglosassone".
5 - CALDEROLI: OK INTESA UNIONE.
(Agi) - "Sono veramente lieto che i vertici dell'Unione abbiano confermato la volonta' di procedere a modificare l'attuale legge elettorale in Parlamento e di realizzare questa riforma in tempo utile, in modo che il Parlamento possa riacquisire cosi' la sua funzione legislativa e non abdichi rispetto a questo problema. E sono lieto che il via libera da parte dell'Unione sia stato dato al modello che si richiama a quello delle regionali, proprio come il modello che in questo periodo abbiamo elaborato partendo dal tavolo della Partecipazione e poi sottoposto al vaglio dei partiti di maggioranza e di opposizione. Si inizia a vedere una via di uscita positiva in questa vicenda, che prima sembrava orientata inevitabilmente verso il referendum, e adesso sarebbe davvero curioso scoprire a breve che sia il sottoscritto che il ministro Chiti stavamo scrivendo le stesse cose, e in questo modo trovare poi un'intesa ampia in Parlamento.
Bene, e' un passo in avanti, pero' e' chiaro che avendo fatto finora un po' da riferimento per quelli che il buon Sartori sul Corriere ha chiamato i 'Nanetti' anche adesso continuero' a svolgere comunque il mio ruolo di Biancaneve, facendo bene attenzione, come nella celebre favola, a non incappare in qualche mela avvelenata...". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord e Vice Presidente del Senato.
6 - PALAZZO CHIGI: SU PROVINCE MONZA, FERMO E 'BAT' ATTUATA LEGGE.
(Apcom) - In relazione alla puntata di "Report"andata in onda domenica 1 aprile e precisamente per quantoconcerne l'istituzione e il funzionamento di nuove Province, una nota dell'ufficio stampa di palazzo Chigi precisa che il governo si è limitato ad attuare una legge esistente, e in caso contrario "avrebbe omesso colpevolmente di svolgere le sue funzioni".
"Le leggi n. 146, 147 e 148 del 2004 (approvate dal Parlamento con larga maggioranza) - si ricorda nella nota - hanno disposto l'istituzione delle nuove province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani. Le stesse leggi hanno definito un processo attuativo articolato in successivi passaggi procedurali. Problemi di carattere amministrativo e burocratico hanno lungamente ostacolato l'attuazione degli adempimenti obbligati e l'attività dei Commissari chiamati a collaborare con gli enti territoriali interessati. Una risoluzione approvata il 31 gennaio 2007 da tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione presenti nelle Commissioni I e V della Camera dei deputati - si ricorda ancora - ha impegnato il Governo 'ad adottare tempestivamente le iniziative necessarie per consentire la conservazione a bilancio delle risorse stanziate dalle leggi in precedenza richiamate' (146, 147 e 148 del 2004) al fine di 'garantire le condizioni idonee ad assicurare la piena attuazione del dettato delle medesime leggi'".
7 - AMMINISTRATIVE: ANTIMAFIA VARA CODICE, NO A CANDIDATI IMPUTATI.
(Agi) - Un codice di autoregolamentazione. Che, alla vigilia delle elezioni amministrative impegna i partiti e le formazioni politiche a non presentare come candidati alle elezioni di Consigli provinciali, comunali e circoscrizionali uomini e donne rinviati a giudizio o condannati, anche in via non definitiva, per reati di associazione mafiosa, narcotraffico, estorsione, usura, riciclaggio, traffico illecito dei rifiuti. Lo ha approvato all'unanimita' la commissione parlamentare Antimafia presieduta da Francesco Forgione. "Si tratta - ha spiegato Forgione - di un atto politico forte che chiama i partiti, le formazioni politiche e le liste civiche ad assumere, su base politica e non penale, la responsabilita' della trasparenza delle liste, della pulizia dei candidati, della bonifica dei possibili punti di contatto con la criminalita' organizzata negli enti locali che possono essere sciolti per infiltrazione mafiosa. I partiti che non aderiranno al codice, dovranno rendere pubblicamente conto della loro scelta. Sara' l'opinione pubblica a giudicarli".
8 - BERSANI: PRESTO PROPOSTA GOVERNO SU FEDERALISMO FISCALE.
(Apcom) - Il governo presenterà "tra non molto"una sua proposta di legge sul federalismo fiscale "e poi si deciderà sul punto di caduta". Lo ha detto il ministro per loSviluppo economico, Pierluigi Bersani, nel corso di un'intervista in onda stasera alle 21 e 15 su Telepadania. Secondo il ministro, si legge in una nota dell'emittente del Carroccio che anticipa i contenuti dell'intervista, il proprio partito (Ds), "deve avere piu' attenzione alle tematiche come quelle del federalismo e come quelle particolarità delle condizioni del Nord. Deve interpretare questa idea del lavoro, del produrre, del fare sempre, come un elemento civico".
Bersani ha spiegato di essere d'accordo con il modello di un "federalismo variabile e che il Nord deve mettersi alla testa e allo sviluppo dell'Italia". Sempre parlando di riforme , il ministro si è detto d'accordo con il governatore del Piemonte, Mercedes Bresso, per un'iniziativa delle Regioni a favore del Senato federale. Parlando poi dei suoi rapporti con il Carroccio, Bersani ha detto che "nelle attuali condizioni ci possono essere dei temi su cui convergere come i meccanismi elettorali e il federalismo fiscale".
A proposito del parlamento del Nord, "preferirei - ha detto il ministro - che Maroni mi inviti alla festa della Lega a Varese come ha già fatto perché si incontra il popolo della Lega". Ultima battuta dedicata alle liberalizzazioni, alcune delle quali, secondo Bersani, sono "perfettamente in consonanza con quello che ho sentito dire al Nord dai leghisti".
9 - NICOLA ROSSI: TESORETTO FORSE E' PIU' PICCOLO DEL PREVISTO.
(Agi) - Il tesoretto potrebbe essere piu' piccolo di quello che pensiamo e non sappiamo quanto sia strutturale. Lo ha detto questa mattina ad 'Omnibus' su LA7 il parlamentare dell'Ulivo Nicola Rossi. "Un Paese investe sulla sua credibilita' - ha aggiunto - e per l'Italia la prima mossa sarebbe sanare i debiti riducendo il carico fiscale sulle famiglie che hanno contribuito a creare questo tesoretto, e su quelle imprese che aspettano da anni rimborsi fiscali da parte dello Stato".
Questa soluzione intermedia farebbe davvero aumentare la credibilita' del nostro Paese: la politica industriale deve andare di pari passo con la redistribuzione del reddito. In merito alle responsabilita' dell'attuale situazione, Rossi ha aggiunto: "Il centrodestra italiano non ha mosso un dito nel settore delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni. L'unica concepibile politica industriale in questo momento e' quella che pone le basi per la nascita di reti e imprese europee in grado di lavorare sui mercati globali. La sovranita' nazionale non esiste piu'".
Analizzando poi la situazione nello specifico, Rossi ha detto: "Soprattutto nel Mezzogiorno si sono formati monopoli pubblici locali che gravano sulle spalle delle famiglie e delle imprese. Queste municipalizzazioni locali sono, in realta', il mezzo con cui i comuni risolvono i problemi di bilancio causati dai tagli dei finanziamenti statali. Li' si sta formando un debito che scopriremo troppo tardi. Aprire quel vaso di Pandora e privatizzare quella realta' e' una misura a favore della concorrenza e a favore della pulizia dei bilanci degli enti locali".
10 - RUTELLI: SEMPRE SVOLTO FUNZIONE AL DI SOPRA DELLE PARTI.
(Adnkronos) - "In questi cinque anni ho svolto sempre una funzione al di sopra delle parti". Cosi', in un intervento pubblicato su 'Europa', il vice premier Francesco Rutelli torna sulle polemiche che nei giorni scorsi hanno accompagnato le vicende congressuali della Margherita. "Le lunghe settimane scorse, dense di tensioni e di polemiche -osserva Rutelli- non hanno certamente proiettato un'immagine brillante della Margherita, ma c'est la vie: tutti i congressi, se sono importanti, comportano confronti e talvolta scontri". "Non e' vero -sottolinea tra l'altro il ministro dei Beni culturali- che sia stata in questione, come si e' scritto, una 'pretesa' del presidente del partito di 'definire' le liste dei delegati al congresso: al contrario, mi era stato affidato un compito di garanzia precisamente stabilito dal regolamento congressuale, che ho esercitato per garantire che le liste collegate all'unica mozione fossero, in ciascuna regione, rappresentative delle forze in campo e rispettose delle posizioni delle minoranze".
11 - MASTELLA: DC NON RIPROPONIBILE, CREARE FORTE PARTITO CENTRO.
(Agi) - "Non credo che la DC sia riproponibile, anche in termini di quantita' e consenso elettorale, pero' un forte partito di centro e' ipotizzabile e auspicabile. Bisogna lavorare per questo". Cosi' e' quanto afferma il ministro della Giustizia e leader dell'Udeur, Clemente Mastella, interpellato a margine di un convegno sulle violenze in famiglia, commentando le dichiarazioni rilasciate stamane da Marco Follini.
12 - DL ANTIVIOLENZA: SENATO TROVA ACCORDO E VOTA CON "NASO TURATO".
(Agi) - Anche se la Camera "non ha una mente giuridica accorta", denuncia il relatore Giuseppe Di Lello Finuoli, relatore al Senato del dl e magistrato. Anche se il Senato "e' umiliato", come denuncia il leghista Roberto Castelli, a Palazzo Madama, in zona Cesarini viene raggiunto unaccordo sul decreto contro la violenza negli stadi ed i senatori lo voteranno con il "naso turato". Non ci sara' la solita unanimita' che fino ad oggi ha accompagnato il provvedimento nelle approvazioni nei due rami del Parlamento, perche' il Carroccio ha gia annunciato con Roberto Castelli il no.
Intanto gia' si lavora alla preparazione di un nuovo disegno di legge che sara' licenziato in sede deliberante dalle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia di Palazzo Madama con le correzioni al provvedimento, modificando cioe' quelle parti che non piacciono ai senatori. Una mediazione per non far decadere il provvedimento che pero' 'ci costa molto', fa notare il capogruppo di An, Altero Matteoli. Ci sono 'norme discriminatorie', ma per 'grande senso di responsabilita'' si e' deciso di procedere cosi', gli fa eco il capogruppo di Forza Italia, Renato Schifani. E, a garanzia, lo stesso Matteoli snocciola il percorso richiesto: oggi il si' al decreto come uscito da Montecitorio; 'oggi stesso si scriva il disegno di legge e sia firmato da tutti i capigruppo in commissioni, domani sia approvato in commissione e gia' la prossima settimana ci sia la deliberante'.
13 - DL ANTIVIOLENZA: PERA, PASSA UN DECRETO CONTRO COSTITUZIONE.
(Agi) - "Oggi passa un decreto legge contro la Costituzione". E' quanto sostiene il senatore Marcello Pera che, sul proprio sito internet (www.marcellopera.it), dichiara: "Secondo il presidente della commissione giustizia del Senato, il decreto legge sulla sicurezza degli stadi che oggi il Senato approva e' anticostituzionale. Lo stesso ministro degli Interni ha sollevato dubbi di costituzionalita', che pero' alla Camera aveva taciuto. D'altro canto, e' difficile sostenere che chi aggredisce un agente delle forze dell'ordine in servizio ad un evento sportivo debba avere una pena superiore a chi aggredisce lo stesso agente in servizio durante altre manifestazioni.
Ma il presidente della Camera fa sapere che non intende accettare modifiche, perche' i "movimenti" si potrebbero irritare, e allora tutti si sono rassegnati e infine trovati d'accordo nel rimediare con un disegno di legge ancora da presentare cui sara' data procedura d'urgenza. E' difficile reprimere due domande. Perche' l'opposizione e' d'accordo con la maggioranza? Come fara' il presidente della Repubblica a promulgare la legge?".
Dagospia 03 Aprile 2007