SCAMARCIO FA LO SCAMARCIO COL CORRIERE.IT ("COMPRATE LA REPUBBLICA!) - BECCANTINI SPIA GALLIANI - FUNARI BALLA SUL TITANIC - PAROLE E OPERE IN FERRO BY BUC - DE NIRO MOZZARELLARO - LA GONNA DA TARZANETTA DI MIUCCIA - LO SDOGANAMENTO NARRATIVO DEI TRANS.
1 - Colpo gobbo di Riccardo Scamarcio ed Elio Germano durante la giornata milanese di promozione del film "Mio fratello è figlio unico" di Daniele Lucchetti. La pellicola tratta dal libro di Antonio Pennacchi, il fascio-comunista scrittore che sul Corriere ha disconosciuto totalmente ciò che Lucchetti e il produttore Riccardo Tozzi hanno tirato fuori dalla sua opera: "Hanno fatto La meglio gioventù 2" ha dichiarato. Così Scamarcio e Germano, ospiti degli Incontri digitali su Corriere.it, moderati da Paolo Mereghetti, hanno restituito il colpo proclamando entrambi che il loro quotidiano preferito è la Repubblica. Mereghetti se l'è cavata dicendo che sarebbe stata piaggeria qualora avessero risposto altro.
Ma loro hanno messo il dito nella piaga chiedendo quale dei due venda di più. Al che l'inviato del Corriere ha serrato le fila rispondendo sicuramente: il Corriere!. Ma non è finita. Al momento dei saluti, Scamarcio divertito e divertente, ha salutato con un "ciao a tutti e comprate la Repubblica!". Mentre Germano poco prima aveva sferrato un attacco a Silvio Muccino, senza nominarlo: "Per me i registi devono fare i registi, gli attori gli attori, gli scrittori gli scrittori. Non mi piace chi mischia le carte. Se scriverò un libro non sarà mai qualcosa di collegato al cinema". Silvio Muccino è un autore pubblicato da RCS: Rizzoli Corriere della Sera.
2 - Il commentatore di punta dello Sport della Stampa Roberto Beccantini stava seduto in un caffè di piazza Cavour, a Milano. E da dietro il suo libro dalla custodia di pelle per non far scoprire il titolo seguiva con la coda dell'occhio Adriano Galliani, intento invece a mandare sms col suo Motorola ultrapiatto. Una signora con gli occhialoni diceva all'amica poco lontano del dirigente del Milan: ma perchè porta sempre le stesse cravatte gialle?
3 - Da "Il Giornale" - Sarà ambientato «nel salone da ballo del Titanic, aspettando un'Apocalisse della quale si conosce data e ora», il nuovo show che porta su Raiuno Gianfranco Funari e che debutta sabato 28 aprile in prima serata. Con una doppia intervista a Funari e all'autore Diego Cugia, Tv Sorrisi e Canzoni in edicola oggi anticipa il contenuto di Apocalypse Show. Accanto alla mina vagante Funari ci sarà Fabio De Luigi, nei panni del «giovane conduttore della festa dell'apocalisse, incavolato per essere approdato alla prima serata proprio quando sta per accadere la fine del mondo», e la 32enne soubrette Esther Ortega.
Sulle note dell'orchestra di Savino Cesareo, i padroni di casa e gli ospiti potranno ballare e cantare lasciando ognuno un segno per non essere dimenticati. La stessa opportunità l'avrà il pubblico che, sapendo quando l'iceberg impatterà contro il Titanic, potrà inviare sms (in un angolo curato dal comico Diego Parassole) segnalando cose e valori da salvare e dettando le proprie «Ultime parole famose».
4 - Da "Panorama" - «Le parole sono come pietre» diceva Primo Levi. Oppure sono opere d'arte, secondo la creatività di Angelo Bucarelli (a destra), curioso e versatile esteta romano, architetto con passato da grafico, decoratore di interni e organizzatore di mostre ed eventi culturali.
«Le mie sculture sono concrete, materiche, in ferro e fusione di bronzo, in un momento in cui l'arte si rivolge a una tecnologia virtuale»: così filosofeggia Bucarelli. «Le lettere sono un codice per comunicare l'identità, come il nome che ci viene assegnato dalla nascita. Sono dei segni e se non conosci il significato delle parole non decodifichi il contenuto».
La mostra Parole è allestita in collaborazione con la Prandina nella galleria MyOwnGalery in via Tortona 27 a Milano (tel. 0242250184), dal 17 al 23 aprile.
5 - Da "Il Messaggero" - La prima volta, quelle campane, le aveva mangiate al Circeo, sei anni fa, e da allora non c'è viaggio in Italia che Robert De Niro non cerchi le mozzarelle di bufala. L'ultima volta che era venuto a Roma, per la Festa del Cinema, ne aveva riportate così tante a Los Angeles da non riuscire a consumarle tutte prima che si inacidissero. E anche adesso prima di partire per questa sua dodici-ore romana, ha chiesto ancora mozzarelle. Così per lui sono state fatte arrivare espressamente da Caserta. Ne ha mangiata una ieri mattina, un'altra a cena al Moro con Giampaolo Letta e Benedetta Lucherini, e ancora una l'ha portata con sè in aereo, insieme a tagliatelle al tartufo.
6 - Repubblica.it scodella le foto della festa impirellata Prada a Valencia, dove va in mare l'America Cup. Oltre alla "pedo-star" Demi Moore (47 anni) che ha cullato il suo ragazzo-giocattolo, la stella della serata era la gonna da tarzanetta di Miuccia Prada (mancavano solo le noci di cocco).
7 - Laura Maragnani per Panorama - «A 16 anni ho alzato la testa, ho detto addio alla morte, ho deciso di reagire agli sguardi, alle accuse, alle risatine, alle gomitatine, alle botte: ho assunto l'ironia come mia arma pacifica». Comincia così Chi ha paura della Muccassassina?, aspirante best-seller firmato da Vladimir Luxuria e in uscita il 2 maggio con la Bompiani. «Un libro in flussi di coscienza ormonale» lo definisce ridendo la deputata transgender di Rifondazione, prima transautrice a essere presentata ufficialmente, il 12 maggio, al Salone del libro di Torino.
Un appuntamento di prestigio, ma anche la punta di un fenomeno editoriale: lo sdoganamento narrativo dei trans. Giò Stajano, icona gay degli anni Cinquanta, prima trans italiana a dichiararsi, ha terminato Pubblici scandali e private virtù (Manni). Ormai va per gli 80 ed è suora laica dalle parti di Gallipoli; la sua storia negli anni della dolce vita è agli antipodi da quella dei bolognesissimi e impegnatissimi anni Settanta in cui Porpora Marcasciano, sociologa, è stata militante e poi vicepresidente del Mit (movimento italiano transessuali). Anche Porpora, alle soglie dei 50 anni, sta scrivendo l'autobiografia: "antologia" uscirà a maggio con una casa editrice lesbica milanese, Il dito e la luna, che vanta un piccolo trans-catalogo: romanzi come Stone Butch Blues, ma anche inchieste «psicosociali» come TransAzioni, in cui 18 transgender italiani raccontano il loro viaggio «Ftm», da femmina a maschio.
Dagospia 16 Aprile 2007
Ma loro hanno messo il dito nella piaga chiedendo quale dei due venda di più. Al che l'inviato del Corriere ha serrato le fila rispondendo sicuramente: il Corriere!. Ma non è finita. Al momento dei saluti, Scamarcio divertito e divertente, ha salutato con un "ciao a tutti e comprate la Repubblica!". Mentre Germano poco prima aveva sferrato un attacco a Silvio Muccino, senza nominarlo: "Per me i registi devono fare i registi, gli attori gli attori, gli scrittori gli scrittori. Non mi piace chi mischia le carte. Se scriverò un libro non sarà mai qualcosa di collegato al cinema". Silvio Muccino è un autore pubblicato da RCS: Rizzoli Corriere della Sera.
2 - Il commentatore di punta dello Sport della Stampa Roberto Beccantini stava seduto in un caffè di piazza Cavour, a Milano. E da dietro il suo libro dalla custodia di pelle per non far scoprire il titolo seguiva con la coda dell'occhio Adriano Galliani, intento invece a mandare sms col suo Motorola ultrapiatto. Una signora con gli occhialoni diceva all'amica poco lontano del dirigente del Milan: ma perchè porta sempre le stesse cravatte gialle?
3 - Da "Il Giornale" - Sarà ambientato «nel salone da ballo del Titanic, aspettando un'Apocalisse della quale si conosce data e ora», il nuovo show che porta su Raiuno Gianfranco Funari e che debutta sabato 28 aprile in prima serata. Con una doppia intervista a Funari e all'autore Diego Cugia, Tv Sorrisi e Canzoni in edicola oggi anticipa il contenuto di Apocalypse Show. Accanto alla mina vagante Funari ci sarà Fabio De Luigi, nei panni del «giovane conduttore della festa dell'apocalisse, incavolato per essere approdato alla prima serata proprio quando sta per accadere la fine del mondo», e la 32enne soubrette Esther Ortega.
Sulle note dell'orchestra di Savino Cesareo, i padroni di casa e gli ospiti potranno ballare e cantare lasciando ognuno un segno per non essere dimenticati. La stessa opportunità l'avrà il pubblico che, sapendo quando l'iceberg impatterà contro il Titanic, potrà inviare sms (in un angolo curato dal comico Diego Parassole) segnalando cose e valori da salvare e dettando le proprie «Ultime parole famose».
4 - Da "Panorama" - «Le parole sono come pietre» diceva Primo Levi. Oppure sono opere d'arte, secondo la creatività di Angelo Bucarelli (a destra), curioso e versatile esteta romano, architetto con passato da grafico, decoratore di interni e organizzatore di mostre ed eventi culturali.
«Le mie sculture sono concrete, materiche, in ferro e fusione di bronzo, in un momento in cui l'arte si rivolge a una tecnologia virtuale»: così filosofeggia Bucarelli. «Le lettere sono un codice per comunicare l'identità, come il nome che ci viene assegnato dalla nascita. Sono dei segni e se non conosci il significato delle parole non decodifichi il contenuto».
La mostra Parole è allestita in collaborazione con la Prandina nella galleria MyOwnGalery in via Tortona 27 a Milano (tel. 0242250184), dal 17 al 23 aprile.
5 - Da "Il Messaggero" - La prima volta, quelle campane, le aveva mangiate al Circeo, sei anni fa, e da allora non c'è viaggio in Italia che Robert De Niro non cerchi le mozzarelle di bufala. L'ultima volta che era venuto a Roma, per la Festa del Cinema, ne aveva riportate così tante a Los Angeles da non riuscire a consumarle tutte prima che si inacidissero. E anche adesso prima di partire per questa sua dodici-ore romana, ha chiesto ancora mozzarelle. Così per lui sono state fatte arrivare espressamente da Caserta. Ne ha mangiata una ieri mattina, un'altra a cena al Moro con Giampaolo Letta e Benedetta Lucherini, e ancora una l'ha portata con sè in aereo, insieme a tagliatelle al tartufo.
6 - Repubblica.it scodella le foto della festa impirellata Prada a Valencia, dove va in mare l'America Cup. Oltre alla "pedo-star" Demi Moore (47 anni) che ha cullato il suo ragazzo-giocattolo, la stella della serata era la gonna da tarzanetta di Miuccia Prada (mancavano solo le noci di cocco).
7 - Laura Maragnani per Panorama - «A 16 anni ho alzato la testa, ho detto addio alla morte, ho deciso di reagire agli sguardi, alle accuse, alle risatine, alle gomitatine, alle botte: ho assunto l'ironia come mia arma pacifica». Comincia così Chi ha paura della Muccassassina?, aspirante best-seller firmato da Vladimir Luxuria e in uscita il 2 maggio con la Bompiani. «Un libro in flussi di coscienza ormonale» lo definisce ridendo la deputata transgender di Rifondazione, prima transautrice a essere presentata ufficialmente, il 12 maggio, al Salone del libro di Torino.
Un appuntamento di prestigio, ma anche la punta di un fenomeno editoriale: lo sdoganamento narrativo dei trans. Giò Stajano, icona gay degli anni Cinquanta, prima trans italiana a dichiararsi, ha terminato Pubblici scandali e private virtù (Manni). Ormai va per gli 80 ed è suora laica dalle parti di Gallipoli; la sua storia negli anni della dolce vita è agli antipodi da quella dei bolognesissimi e impegnatissimi anni Settanta in cui Porpora Marcasciano, sociologa, è stata militante e poi vicepresidente del Mit (movimento italiano transessuali). Anche Porpora, alle soglie dei 50 anni, sta scrivendo l'autobiografia: "antologia" uscirà a maggio con una casa editrice lesbica milanese, Il dito e la luna, che vanta un piccolo trans-catalogo: romanzi come Stone Butch Blues, ma anche inchieste «psicosociali» come TransAzioni, in cui 18 transgender italiani raccontano il loro viaggio «Ftm», da femmina a maschio.
Dagospia 16 Aprile 2007