FASSINO: UN VENTO TORBIDO MINACCIA IL PAESE - SANTAGATA (PRODI): POTERI OPACHI CONTRO BIPOLARISMO - TREMONTI: GOVERNO FEROCE E OTTUSO - DI PIETRO: SE L'UNIONE ATTACCA LE TOGHE E' FOTOCOPIA DELLA CDL - FONDI SCOMPARSI AL SISDE, INDAGA LA PROCURA DI ROMA.

1 - TRANSIZIONE.
Jena per "La Stampa"
- Berlusconi vuole un governo di transizione, cioè un governo che faccia poche cose e poi sgombri rapidamente il campo così si torna alle urne. In altre parole, vuole il governo Prodi.

2 - FASSINO: UN VENTO TORBIDO MINACCIA IL PAESE.
(Asca)
- ''Il Paese e' investito da venti torbidi'' e ''le illazioni incredibili che sono state pubblicate da un quotidiano come 'La Stampa' contro Massimo D'Alema sono la dimostrazione dei veleni con cui si vuole intossicare la vita politica del Paese''. Inizia cosi' la lunga intervista a L'Unita' del segretario dei Ds, Piero Fassino, che sui presunti conti all'estero, assicura: ''Non sono mai esistiti ne' esistono conti esteri, ne' di D'Alema, ne' di Fassino ne' di nessun altro dirigente nazionale dei Ds. Ne' tantomeno esistono conti esteri del partito. E bastava poco per capire che quella presunta notizia era una montatura colossale. Eppure un quotidiano autorevole come 'La Stampa' non si e' sottratto alla tentazione di pubblicare una notizia evidentemente falsa, ma le cui conseguenze di intorbidamento e di intossicazione della vita politica del Paese sono evidenti''.

Per Fassino la vicenda Visco-Gdf ''ci ha messo di fronte a un clima analogo'' e il segretario della Quercia afferma di non sapere se dietro tutti questi veleni ci sia una precisa regia. ''Quello che so e' che veniamo da anni nei quali questo metodo e' stato abbondantemente utilizzato dalla destra. Pensiamo ai veleni che sono stati sparsi con le commissioni di inchiesta su Telekom Serbia e Mitrokhin, usate come vere e proprie clave per colpire gli avversari politici. Pensiamo a come le intercettazioni Telecom hanno fatto emergere un verminaio di faccendieri, di uomini di dubbia fama e provenienza, di agenti infedeli allo Stato che hanno agito con evidenti fini di provocazione e destabilizzazione''.

In merito alla vicenda Unipol-Bnl, Fassino sottolinea che ''si continua ad usare la vicenda per aggredire e denigrare sia il movimento cooperativo sia chi come i Ds ha sostenuto in buona fede e senza nessun interesse o convenienza personale l'opportunita' di una scelta industriale e finanziaria''.Sulla possibilita' che le intercettazioni telefoniche sul caso Antonveneta non vengano secretate, e che venga una richiesta di autorizzazione delle Camere, Fassino spiega che ''noi abbiamo sempre votato a favore di queste richieste, purche' vengano fatte seguendo la procedura prevista dalla legge''.

3 - FASSINO: VISCO HA AVUTO COMPORTAMENTO INECCEPIBILE E TRASPARENTE.
(Asca) - ''Il comportamento di Visco e' stato ineccepibile. Ed e' risultato evidente, soprattutto nella ricostruzione che Padoa-Schioppa ha fatto al Senato, come in realta' al comportamento trasparente del viceministro non e' corrisposto un comportamento altrettanto trasparente del generale Speciale''. A ribadire la propria posizione sul caso Visco-Gdf e' il segretario dei Ds, Piero Fassino, che in un'intervista a L'Unita' sottolinea come il Comandante generale delle Fiamme Gialle, Roberto Speciale, si stato ''protagonista di una gestione quantomento spregiudicata e sconcertante del suo ruolo e si e' prestato a una montatura che ha contribuito a rendere torbide le acque della politica''.

4 - TREMONTI: FILO COMUNE TRA CASO DEL GENERALE SPECIALE E DEL CONSIGLIERE RAI PETRONI.
(Adnkronos)
- "Nel suo intervento al Senato 'il Federale' ha detto di aver 'deciso' nel caso del Comandante Generale della Guardia di Finanza come nel caso del consigliere Rai: appunto! Quale e' il filo comune tra tutte queste azioni? La civile ferocia dell'ottusita'". Lo ha dichiarato il vice presidente di Forza Italia, Giulio Tremonti.

5 - SANTAGATA: POTERI OPACHI CONTRO BIPOLARISMO.
(Apcom)
- I poteri occulti, i poteri opachi, "vogliono un sistema debole i cui la politica torna a essere strumento e non capacità di incidere e e decidere". Lo afferma il ministro Giulio Santagata in una intervista al quotidiano Il Messaggero. Santagata, no ha dubbi sui presunti dossier: "L'attacco a D'Aema è un attacco a Prodi nella misura in cui Romano è l'impiccio maggiore sula strada per lo smantellamento del bipolarismo. Prima c'era anche Berlusconi, ma ormai si è fatto da parte. Pure lui fa finta". Prodi è diventato impopolare, anche tra i suoi alleati?

"Che romano sia impopolare - risponde Santagata - è fuori discussione. Ma lo è perchè abbiamo fatto delle politiche dure e perchè non riusciamo a fare comunicazione. Segnalo però agli alleati che Prodi è indispensabile se vogliamo salvare il bipolarismo. Stiamo lavorando a un progetto importante, sarebbe il caso di non farci del male proprio adesso". Sulla rimozione del Comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, dopo la bufera politica che ha coinvolto anche il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco, Santagata ammette che l'offerta fatta dal governo al generale Speciale di un incarico alla Corte dei Conti è stato "un errore". "Nel pieno di una tensione così forte - osserva il ministro - qualcuno può aver pensato di arrivare a una soluzione di compromesso per rendere meno aspro lo scontro. Ma, ripeto, è stato sicuramente un errore".

6 - E BERLUSCONI LANCIA IL SINDACO DONNA CON LE PALLE.
(Apcom)
- E Silvio Berlusconi lanciò "il sindaco donna con le... palle". Con queste parole è proprio il leader di Forza Italia a spingere la candidata alle elezioni di Oristano Angela Nonnis (che Berlusconi chiama erroneamente Eleonora) per la gioia del popolo di centrodestra della città isolana. In un botta e risposta con la piazza, che sembra gradire molto la definizione, Berlusconi confessa di essere "abituato" alle donne con gli attributi, lasciando intendere la caratura del suo rapporto familiare con Veronica Lario.

7 - DI PIETRO: SE UNIONE ATTACCA TOGHE E' FOTOCOPIA CDL.
(Asca)
- ''Fino a quando il centrosinistra insistera' a prendersela coi magistrati ogni volta che svolgono indagini sui parlamentari si comportera' come la fotocopia del centrodestra nella politica della giustizia''. E' quanto dichiara a 'Repubblica' il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che in merito alla lettera del Guardasigilli, Clemente Mastella, mei confronti del gip Clementina Forleo, che ha deciso di mettere a disposizione dei difensori, prima di ottenere l'autorizzazione parlamentare, le intercettazioni telefoniche dei colloqui degli indagati nell'inchiesta Antonveneta con alcuni parlamentari, estranei alle indagini, sottolinea: ''Stavolta non cado nel trabocchetto della diatriba Di Pietro-Mastella. Lui e' solo l'interprete e il braccio operativo di una volonta' che lo sovrasta, condivisa da centrodestra e centrosinistra per fare quadrato contro l'azione legittima della magistratura che vuole indagare a 360 gradi''.



E sulla lettera scritta dai presidenti della Camera e del Senato, Fausto Bertinotti e Franco Marini, aggiunge: ''Mastella esegue un mandato parlamentare e istituzionale per bloccare ogni indagine sui colleghi. E' un clamoroso errore perche' mai come in questo caso il lavoro dei magistrati aiuta le persone coinvolte''. A chi gli chiede se si riferisca ai Ds, il leader dell'Italia dei Valori spiega: ''E' evidente. Che quelle intercettazioni non sono penalmente rilevanti, perche' se lo fossero state sarebbero gia' state prese in esame nei provvedimenti cautelari emessi a suo tempo. Ma impedirne l'uso equivale ad assicurare non solo l'immunita' dei parlamentari, ma anche l'impunita' per tutti quelli per i quali le intercettazioni potrebbero costituire una prova''.

Sul ''sistema di dossieraggio'', l'ex pm sottolinea che ''la magistratura non c'entra, perche' proprio grazie ai giudici sono saltate le trappole'', aggiungendo che ''l'unica difesa passa per l'appoggio alla magistratura. Anche il killeraggio contro D'Alema, al quale va tutta la mia solidarieta', puo' essere smascherato in fretta dai giudici e trasformato in un boomerang per chi lo ha prodotto''.

8 - COSSIGA SU SPECIALE: HANNO UMILIATO UN SERVITORE STATO.
(Apcom)
- Un invito a colazione in un noto ristorante romano che non passa inosservato. Seduti al tavolo il senatore a vita Francesco Cossiga e l'invitato, cioè l'ormai ex Comandante generale della Guardia di Finanza, generale Roberto Speciale. In una intervista a Libero Cossiga spiega che ha hatto questo invito a Speciale "per un atto di solidarietà verso un servitore dello Stato, criminalizzato dalle irresponsabili dichiarazioni di un ministro dell'Economia e delle Finanze che nasconde la sua ignoranza del diritto costituzionale sotto un viso melenso e un sorriso da ebete, avallate dal voto della maggioranza e per un patto di solidarietà verso il corpo degli ufficiali generale ed ammiragli e degli alti funzionari delle Forze di Polizia, schiaffeggiati dal ministro e dalla maggioranza".

9 - GELLI: DE LORENZO FU UNO DEI MIGLIORI GENERALI ITALIANI.
(Ansa)
- ''De Lorenzo fu uno dei migliori generali italiani insieme a Miceli, Giannini e l'ammiraglio Martini; loro si' che erano dei veri capi dei servizi segreti; non si facevano conoscere da nessuno, non era possibile avvicinarli. Invece oggi vanno tutti sui giornali; vengono denunciati, tutto scena pubblica; ma con le cose serie non si deve fare scena pubblica''. In un'intervista rilasciata a Telelombardia, che ne ha fornito una sintesi, Licio Gelli risponde cosi' a una domanda sulla possibilita' di fare un parallelo tra il caso De Lorenzo e cio' che accade oggi.
Parlando poi di politica, in un altro passaggio dell'intervista, Gelli ha affermato che ''nella Prima Repubblica c'erano politici preparati, c'erano dei leader'', mentre oggi ''riforme non ne vogliono fare'' perche' ''un gradino del 5% non lo potranno mai mettere; si dovrebbe mettere il 10 cosi' per avere 3 partiti: oggi ne abbiamo 41 di questi movimenti, cespugli e qualcosa di simile. Facciano le riforme! Parlano di riforme e facciano la riforme, una per volta''.

10 - FONDI SCOMPARSI AL SISDE, INDAGA PROCURA ROMA.
(Adnkronos)
- Falsificazione e 'duplicazione' di fogli di viaggio delle trasferte degli 007 che avrebbero portato un ammanco nelle casse del Sisde per almeno 300.000 euro, calcolo approssimativo e per difetto. Fondi scomparsi, di cui aveva dato notizia ''Italia Oggi'', su cui indaga ora la procura di Roma, come rivela 'Il Messaggero'. E' stato il direttore del Sisde, Franco Gabrielli, a denunciare l'ammanco alla magistratura. "Ad alzare il coperchio del pentolone - sottolinea 'Il Messaggero' - secondo quanto trapela nei corridoi di via Lanza, sarebbe stata una dipendente dello stesso intelligence civile, che lavorava a contatto di gomito con il segretario A.G. negli uffici del Roc. Si tratta del Reparto Operativo Centrale inventato dal predecessore di Franco Gabrielli, il generale Mario Mori, che aveva 'fuso' in una grande struttura specializzata le professionalita' dei tre centri operativi Roma-1, Roma-2 e Roma-3, che erano disseminati nella capitale".

"La donna si sarebbe accorta - riporta il quotidiano - che il collega, addetto a gestire i fondi del Servizio per le missioni operative, aveva da tempo iniziato a 'duplicare' i fogli di viaggio delle trasferte degli 007".In altre parole, secondo quanto ricostruito dal Sisde, il segretario A.G. avrebbe pagato due o piu' volte lo stesso viaggio - sottolinea 'Il Messaggero' - in alcuni casi sarebbero state falsificate le firme in calce alle ricevute dei rimborsi e in ogni caso i soldi sarebbero satti accreditati sui conti correnti esterni al Sisde".

Come spiega il quotidiano di Via del Tritone, al termine di un'indagine interna, di fronte all'evidenza dell'irregolarita' di alcuni documenti contabili, lo stesso segretario avrebbe ammesso le sue responsabilita', accettando anche l'invito a lasciare il servizio segreto civile, rivoltogli dal direttore Gabrielli. L'indagine, spiega 'Il Messaggero', e' tuttavia proseguita per accertare l'esatto ammontare del danno economico, che potrebbe essere superiore ai 300mila euro per i quali il segretario ha gia' ammesso le sue colpe. "Il sospetto - conclude il quotidiano - e' che l'attivita' di falsificazione dei rimborsi potrebbe essere cominciata da oltre un decennio, senza che nessuno se ne accorgesse".

11 - BUSH A ROMA, TRENTA MINUTI CON BERLUSCONI.
(Ansa)
- Il presidente americano George W. Bush incontrera' l'ex-presidente del consiglio Silvio Berlusconi per trenta minuti domani sera a Roma, ha reso noto oggi la Casa Bianca. L'incontro avverra' alle 17.00 a Villa Taverna, la residenza dell'ambasciatore americano a Roma. La durata dell'incontro sara' di 30 minuti, stando al programma diffuso oggi dalla Casa Bianca, terminando alle 17.30. ''Sara' una visita privata - ha detto il portavoce della Casa Bianca Tony Fratto - Il presidente Bush e Berlusconi sono vecchi amici e si trattera' di un incontro di carattere personale''. Dopo l'incontro con Berlusconi, che sara' chiuso ai giornalisti, il presidente Bush non ha altri impegni nel suo programma serale romano.

12 - TEODEM A BOTTEGHE OSCURE.
A pochi metri da quella che fu la storica sede del Pci a Botteghe Oscure, ieri pomeriggio si sono incontrati i Teodem margheritini per analizzare il dopo-Family Day. Iniziativa messa in piedi dal potente Donato Mosella, fedelissimo di Ciccioduro Rutelli, deputato e coordinatore del Giubileo 2000. A rispondere alle domande di Giuliano Ferrara e Riccardo Bonacina, Andrea Riccardi, Savino Pezzotta, Salvatore Martinez e Andrea Oliviero.
L'ex segretario della Cisl ha confermato la sua intenzione di non entrare a far parte del PD e anzi ha rilanciato l'idea di un movimento "para-politico" dei cattolici. Proposta benedetta da don Ferrara e bocciata dal ministro Fioroni. Tra i padroni di casa non sono mancati Enzo Carra, Paola Binetti, Luigi Bobba e Luigi Lusi ad accogliere Bruno Tabacci, Enzo Scotti, e Cristina De Luca. Sottosegretario di Stato del Ministero della Solidarietà Sociale. L'alta affluenza registrata al Pontificio Istituto Vaticano ha visto rimanere in fila lungo le scale, Beppe Fioroni, in ritardo, ed Ermete Realacci.


Dagospia 08 Giugno 2007